00 05/05/2009 12:26
IL QUOTIDIANO DELLA CEI SUL POSSIBILE DIVORZIO DEL PREMIER
Avvenire sulla vicenda Lario-Berlusconi:
"Abbraccio mortifero politica-spettacolo"
L'editoriale in prima pagina:
«Premier sia specchio non deforme di questo Paese»


ROMA - «Sappiamo che un uomo di governo va giudicato per ciò che realizza,
per i suoi programmi e la qualità delle leggi che contribuisce a creare.
Ma la stoffa umana di un leader,
il suo stile e i valori di cui riempie concretamente la sua vita
non sono indifferenti.
Non possono esserlo.
Per questo noi continuiamo a coltivare la richiesta di un presidente che con sobrietà sappia essere specchio, il meno deforme, all'anima del Paese».

È quanto si legge su Avvenire, in un editoriale in prima pagina dedicato alla vicenda Lario-Berlusconi.

Un commento dai toni preoccupati perché:
«la politica e lo spettacolo, in un abbraccio mortifero, hanno dato nell'occasione il peggio di sé».


«NO AL CLIMA DA SCAMBIO DI "FAVORINI"»
- Premettendo che «a nessuno è lecito usare i disastri altrui come arma politica e a nessuno dovrebbe essere concesso di sguazzare là dove sono in gioco i sentimenti delle persone e la vita di una famiglia»,
Avvenire puntualizza che «ciò che farebbe ridere in una puntata del Bagaglino
non può non preoccupare i cittadini che di tanto ciarpame alla fin fine farebbero volentieri a meno».

E ancora, si legge:
«Non ci è piaciuto quel clima da scambio di "favorini" veri, falsi o presunti tra amici e amiche.
E ci ha inquietato lo spargersi, tra alzatine di spalle e sorrisetti irridenti o ammiccanti, di un'altra manciata di sospetti sulle gesta del presidente del Consiglio.

Il sospetto per chi gestisce la cosa pubblica può essere persino peggiore della verità più scomoda
e comunque prima o poi, arriva il momento del conto»
.


www.avvenire.it/

Fonte: Corriere della Sera / Avvenire - 05 maggio 2009

Non condivido le tue idee, ma darei la vita per vederti sperculeggiare quando le esporrai.