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Come funziona la numerazione di autobus e filobus?

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    cliobini
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    Capotreno
    00 04/07/2008 08:18
    Forse c'è un equivoco.
    Le barre e le doppie barre erano usate anche quando c'erano solo le targhe di cartone.
    Le lettere sono state utilizzate per vari scopi: prima per le linee di autobus, poi per quelle di filobus, ecc. Negli anni prima della riforma del '73, le lettere erano usate per le "linee celeri" e addirittura anche le linee con lettere avevano i barrati e i barrati doppi.

    Il fatto che siano stati utilizzati indicatori di percorso "innovativi", come i cavisedo a palette, a matrice di punti o - ultimamente - quelli a led ultraluminosi, non ha modificato la tradizione di amt nell'indicare le linee barrate.

    Solo negli ultimi anni, c'è stata una tendenza alla semplificazione che tende ad indicare tutto semplicemente come "barrato", senza più nessuna distinzione di colore né di numero di barre

    NOTA personale: è molto più bello un "355 barrato doppio verde" che non un "355d"
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    papupi
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    Capotreno
    00 04/07/2008 08:25
    ma vuoi mettere il fascino di un 1 tripla barra rossa con una 1e ?

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    Münchner.Fax
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    00 04/07/2008 10:40
    Re:
    cliobini, 04/07/2008 8.18:


    Solo negli ultimi anni, c'è stata una tendenza alla semplificazione che tende ad indicare tutto semplicemente come "barrato", senza più nessuna distinzione di colore né di numero di barre


    Questa semplificazione credo sia dovuta al fatto che gli indicatori a led o a matrice di punti di prima generazione sono monocromatici (verdi o arancioni) e non hanno nel set di caratteri il carattere "doppia barra" (esattamente come non c'è sul nostro computer). Immagino che quelli di Amt si siano trovati di fronte al problema di non poter colorare le barre o scrivere due barre con gli indicatori a led (se non mettendo due caratteri barra consecutivi, perdendo però spazio per le cifre). Pertanto devono aver pensato di risolverlo "semplificando" tutti i percorsi memorizzati nell'indicatore a led: una barra e un colore.

    Oggigiorno esistono indicatori a led multicolori e quindi eventualmente si potrebbero reintrodurre nella velettatura i colori delle barre. Da una parte però questo tipo di indicatori costa di più del più semplice monocromatico; dall'altra, a maggior ragione sarebbe uno spreco cambiare tutti gli indicatori monocromatici che svolgono egregiamente la loro funzione solo per mettere le barre colorate.

    Io devo dire la verità, sarei per eliminare sia le barre che le lettere, e indicare invece la limitazione di percorso come semplice destinazione. Per fare un esempio, l'1 per me si dovrebbe chiamare sempre 1, e la destinazione scritta a fianco segnala dove arriva: "Caricamento", "Cornigliano", "Sampierdarena". Eventualmente, solo in questo caso delle limitazioni si potrebbe scrivere 1/ come avviso per l'utente (che mediamente non legge la destinazione... [SM=g10811] ). Oppure si può scrivere una destinazione più estesa, del tipo "termina a Sampierdarena".

    Invece nel caso di percorsi differenti, io sarei per numeri differenti. Per me 18 e 18/, e 35 e 35/ dovrebbero avere numeri diversi.
    [Modificato da Münchner.Fax 04/07/2008 10:46]
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    cliobini
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    Capotreno
    00 04/07/2008 11:52
    In realtà con i display Aesys (anche se monocromatici) si possono inserire scritte molto complesse, per cui non dovrebbe essere un grosso problema inserire una doppia barra (mi dirai...se il display è alfanumerico e non c'è il codice ascii, non puoi fare niente...).

    Al di là di questo, gli indicatori multicolori sono disponibili e costano certamente di più, quasi il doppio. Se però si progettano le indicazioni da visualizzare in modo intelligente, non è necessario usare i colori (che certamente fanno "bello"...).

    La razionalizzazione che tu suggerisci sarebbe adatta in una costruzione ex-novo della rete, ma purtroppo dobbiamo fare i conti anche con certi retaggi e certe situazioni al contorno difficilmente modificabili.
    Ad esempio, vada per la distinzione con due numeri di 35 e 35/, ma che numeri useresti? Per il 35/ sarebbe opportuno scegliere un numero vicino al 35 che però sono tutti occupati...
    Quindi se la differenza di percorso è minima, mi pare sensato usare la barra (purchè sia una o al massimo due...). E non mi sembra attuabile una rivoluzione completa della numerazione.

    Per quanto riguarda la destinazione: per il momento non facciamo troppo affidamento sulla buona volontà degli autisti nell'indicare la destinazione corretta...(finisce che per scioperare si rifiutano di programmare il display di bordo...)
  • lordtiranus
    00 04/07/2008 12:08
    si potrebbero usare le lettere? A dublino ad esempio le due linee locali per l'aeroporto sono il 77 e il 77a, con alcune variazioni di percorso differenziate dall'aggiunta della lettera dopo il numero.
    Per fare questo senza creare confusioni si potrebbe abolire la "c" dopo il numero per le linee circolari, indicazione che tuttosommato non mi pare tanto indispensabile
    [Modificato da lordtiranus 04/07/2008 12:08]
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    Luca-RM
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    00 04/07/2008 16:00
    Cavisedo a palette
    Giusto per chiarire.
    Mi sembra di ricordare che gli indicatori Cavisedo a palette usati a Genova avessero sia barra che doppia barra colorate e che permettessero anche l'indicazione di alcune destinazioni.
    O sbaglio?
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    00 04/07/2008 19:33
    l'indicazione // sui Cavisedo era nerl 3° settore, quindi si potevano "doppio barrare" solo linee a 2 cifre.

    Su alcuni mezzi (come i 37 di 1a serie, Turbocioty Viberti, o i 49 di 2a serie, U 150), le palette erano affiancate da un piccolo display per la destinazione, scarsamente utilizzato per la verità.


    DISPLAY AESYS:
    la // sarebbe possinboile inserirla (del resto, esiste anche l'indicazione a 5 / nel posteriore), e in effetti avrebbero potuto inserirla. Come avevo già detto una volta, l'Aesys è anche in grado di visualizzare simboli (come in QUESTA FOTO del Cito 634 ATC), e scritte scorrevoli, quindi si potreva veramente scrivere quello che si voleva. E forse, visto che le // sono di fatto ancora in uso, era meglio indicarle.

    Per quanto riguarda la proposta di indicare tutte i percorsi con il numero "intero" la trovo confusionaria , la gente non legge le destinazioni e sarebbe fuorviata.
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    aldoni
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    00 06/07/2008 01:54
    i display
    A Bologna sono comparsi i displays con la parte per la linea dotata di un colore diverso, nei bus nuovi (BMB Avancity, Man), però sono utilizzate molto le lettere: in questo modo è possibile mettere anche una linea che, partendo da un unico capolinea, si diparte in tre rami indicati con le lettere A, B, C: la linea 14 nasce da piazza Giovanni XXIII (zona ovest) e si dirige verso: Dep. Due madonne [14 A], Rotonda Negroni [14 B], Pilastro [14 C]
    Oppure una linea presenta più di un capolinea agli opposti estremi con un lungo tratto in comune, in questo le lettere indicano da e per i vari capilinea: non so se sono stato chiaro: questa nota è stata scritta alle ore 1.52.
    Buona notte
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    aldoni
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    00 12/08/2008 02:37
    Re:
    cliobini, 04/07/2008 11.52:

    ....

    La razionalizzazione che tu suggerisci sarebbe adatta in una costruzione ex-novo della rete, ma purtroppo dobbiamo fare i conti anche con certi retaggi e certe situazioni al contorno difficilmente modificabili.
    Ad esempio, vada per la distinzione con due numeri di 35 e 35/, ma che numeri useresti? Per il 35/ sarebbe opportuno scegliere un numero vicino al 35 che però sono tutti occupati...
    Quindi se la differenza di percorso è minima, mi pare sensato usare la barra (purchè sia una o al massimo due...). E non mi sembra attuabile una rivoluzione completa della numerazione.



    Ho fatto una specie di piccola cronistoria, prendendo informazioni a destra ed a manca (anche da questo forum) ed ho visto che ci sono molti numeri liberi che potrebbero essere usati!


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    aldoni
    Post: 19
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    00 12/08/2008 02:52
    Re: Re:
    Münchner.Fax, 04/07/2008 10.40:


    .....
    Io devo dire la verità, sarei per eliminare sia le barre che le lettere, e indicare invece la limitazione di percorso come semplice destinazione. Per fare un esempio, l'1 per me si dovrebbe chiamare sempre 1, e la destinazione scritta a fianco segnala dove arriva: "Caricamento", "Cornigliano", "Sampierdarena". Eventualmente, solo in questo caso delle limitazioni si potrebbe scrivere 1/ come avviso per l'utente (che mediamente non legge la destinazione... [SM=g10811] ). Oppure si può scrivere una destinazione più estesa, del tipo "termina a Sampierdarena".

    Invece nel caso di percorsi differenti, io sarei per numeri differenti. Per me 18 e 18/, e 35 e 35/ dovrebbero avere numeri diversi.


    Nella mia città, Ferrara, esiste la diametrale sud - nord che ha all'estremo settentrionale, due capilinea (dei quali uno è fuori regione) che vengono indicati in questo modo 11 via Vallelunga oppure 11 Santa Maria Maddalena, l'ultima corsa non arriva al capolinea ed ha la scritta limitata al Centro. Quando venivano usati mezzi privi di displays, si usavano cartelli metallici posti davanti all'autista, che quando comprendeva anche la zona industriale, potevano essere anche tre o quattro. Personalmente sono favorevole all'uso delle denominazioni 11A o 6B, con i barrati indicanti le corse limitate o le corse dirette ai depositi.
    Dimenticavo: le nostre due circolari sono indicate con le sigle 3C e 4C.
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    papupi
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    Capotreno
    00 16/10/2008 11:43
    riporto su questo topic cosi' si puo' discutere qui sui criteri di assegnazione .
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    papupi
    Post: 15.551
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    Capotreno
    00 16/10/2008 11:50
    Re:
    cliobini, 11/16/2006 9:59 AM:

    Brevemente per i numeri sociali.
    Ogni modello ha una sua serie di numero sociale: la serie sono le prime due cifre. Le altre due cifre sono progressive, in genere si comincia da 01 (ma non è sempre stato così).
    Alcuni cenni sulle serie
    Filobus: 20xx
    Autobus lunghi (18 m): 90xx, 91xx, 92xx
    Autobus lunghi (12 m): 81xx, 86xx, 87xx, 88xx
    Autobus medi (10,5 m): 37xx(da 21 a 25), 38xx, 39xx, 40xx, 42xx, 43xx
    Autobus piccoli (9 m): 33xx, 37xx(da 01 a 05), 45xx, 46xx, 49xx
    Autobus piccoli (7-8 m): 47xx, 48xx, 51xx, 52xx, 53xx)
    Autobus piccolissimi (pollicino): 10xx, 30xx





    papupi, 14/10/2008 8.19:

    AMT non da i numeri di serie in base alle porte ma in base alla lunghezza

    -------------------------------------------------------------------
    cliobini 14/10/2008 8:25 AM
    Questa affermazione potrebbe essere discutibile...

    ------------------------------------------------------


    io non trovo tanta differenza tra la mia affermazione e questo tuo post [SM=g27986]
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    cliobini
    Post: 13.499
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    Capotreno
    00 16/10/2008 12:40
    Beh, voler essere pignoli ci sono:
    - due serie 49xx da 9 metri che stanno tra le 47 e 48 da 7-8 metri e le 50 della stessa fascia di lunghezza...
    - una serie 33xx da 9 metri che non ha niente a che fare con le sue vicine 32 e 34
    - due serie 30xx che stanno vicino ad una 31xx anche in questo caso poco affini...
    - le serie 20xx e 21xx tra le 10xx e le 30xx

    Diciamo che quella della lunghezza è una regola generale, ma disattesa in alcuni casi.

    Secondo un criterio "AMT non da i numeri di serie in base alle porte ma in base alla lunghezza" mi aspetterei:
    - 9xxx vetture da 18 metri
    - 8xxx vetture da 12 metri
    - 7xxx vetture da 10 metri
    - 6xxx vetture da 9 metri
    - 5xxx vetture da 7-9 metri
    e così via.

    Ovviamente possono essere valide altre mille classificazioni...

    Ad esempio nel caso ferroviario il numero della serie è formalmente codificato e quindi dal numero di capiscono ben determinate cose...
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    papupi
    Post: 15.551
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    00 16/10/2008 13:10
    purtroppo i misteri di certe codifiche sono anche a me ignoti.

    ad oggi comunque non ci sono state eccezioni per filobus , 18 mt e 12 mt e Pollicino. (meglio che nulla)


    Per i treni la vecchia numerazione aveva un significato ben preciso , purtroppo attualmente questo criterio spesso e' stato adottato solo in parte anche a causa dell'elevato numero di motori di certe vetture.

    ma secondo te AMT puo' fare una cosa esente da critiche mie o tue ? [SM=g11770]

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    3120
    Post: 2.748
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    00 16/10/2008 13:38
    Secondo me le numerazioni AMT non ricalcano una logica ben determinata però sono in funzione del tempo in cui viene fatta.

    Faccio qualche esempio :
    nel 1963 arrivano 10 alfa mille (pistoiesi) e 10 fiat 410.
    C'erano già alfa (serie 45xx) e fiat 410 (43xx) ed hanno deciso di continuare dall'ultimo numero in avanti di questa serie.
    Nel 1964 arrivano altri alfa mille, altri fiat 410 e i lancia 718.
    Perchè non hanno continuato per quanto riguarda gli alfa dalla 4552 in avanti ed hanno scomodato la serie 70xx ?
    Per i fiat 410, invece, se avessero continuato dalla 4361 in poi si sarebbe sforato verso la serie 44xx già occupata; quindi per forza di cose dovevano scomodare una nuova serie (in questo caso 60xx).
    Così, visto nel 1964 dovevano arrivare questi tre modelli diversi e anche nuovi rispetto ai precedenti, avranno classificato i lancia con 50xx, i fiat con 60xx e i menarini con 70xx.

    Se avessero seguito un criterio di lunghezza non avremo avuto dei Cacciamali della serie 50xx; però è evidente che questa nuova serie abbia inaugurato la serie dei bus corti futuri cioè 51xx, 52xx e 53xx.

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    cliobini
    Post: 13.499
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    Capotreno
    00 16/10/2008 13:58
    Potrebbe essere anche una questione di pronucia.
    Probabilmente le "cinquemila", "seimila" e "settemila" davano l'idea di qualcosa di estremamente nuovo e futuristico, così come qualche anno dopo l'avrebbero dato le "ottomila" per i 12 metri e le "novemila" per i 18 metri.

    Nessuno dice la ottomilaottocentoquarantacinque (tranne Eugenio...), ma si dice la ottantotto quarantacinque, mentre è comune parlare della novemilaquaranta...
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    papupi
    Post: 15.551
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    Capotreno
    00 16/10/2008 14:31
    Re:
    cliobini, 10/16/2008 1:58 PM:


    Nessuno dice la ottomilaottocentoquarantacinque (tranne Eugenio...), ma si dice la ottantotto quarantacinque


    [SM=g27987] [SM=g11770]


    cliobini, 10/16/2008 1:58 PM:


    mentre è comune parlare della novemilaquaranta...



    [SM=x1177058]

    francamente ho sempre sentito dire la sessanta52, la settanta20 o la novanta40.
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    papupi
    Post: 15.551
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    Capotreno
    00 16/10/2008 14:38
    Re:
    3120, 10/16/2008 1:38 PM:

    Secondo me le numerazioni AMT non ricalcano una logica ben determinata però sono in funzione del tempo in cui viene fatta.





    in realta' negli anni 50 e 60 spesso si dava il numero di serie in base al tipo di autobus (inteso come marca)

    esempio
    4001-4025 Fiat 401
    4026-4040 Fiat 405
    4041 Fiat 682 Portesi (*)
    4042 Fiat 682 Menarini (*)
    4043 Fiat 626 Conta (*)
    4100-4170 ( epoi fino alla 4175) : Fiat 411

    (*) prese dalle ditte assorbite negli anni settanta


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    3120
    Post: 2.748
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    00 16/10/2008 15:20
    Però ci sono buchi per gli autobus di lunghezza normale che vengono colmati solo col passare del tempo:

    4001-25 Fiat 401 nel 1955
    4026-40 Fiat 405 nel 1956
    4101-75 Fiat 411 dal 1956 in avanti
    4251-60 Om Superorione nel 1956-57 (perchè non 4201-.. ?)
    43xx ??
    4401-30 Lancia Esatau nel 1956
    4501-40 Alfa 911 nel 1957
    4301-50 Fiat 410 (nel 1960 [SM=x1177058] )

    Se avessi vissuto tra il 55 e il 57 avrei cercato risposta ai punti interrogativi [SM=g27988]

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    3215
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    00 16/10/2008 22:02
    Re:
    Penso anche io che non ci sia una regola "ferrea": alle nuove vetture si assegnano serie libere, magari con un minimo di coerenza con le serie esistenti, o con la "tradizine", come nel caso dei filobus

    papupi, 16/10/2008 13.10:

    purtroppo i misteri di certe codifiche sono anche a me ignoti.



    Per esempio, perchè i 321 siano partiti da 9051 anzichè (come era logico) da 9101. O perchè la serie 37XX sia composta da 2 modelli totalmente diversi, lunghezza compresa. Ma mi chiedo anche perchè i 418 Pistoiesi erano 325X e non 33, o perchè recentemente si sia saltata la serie 44.

    papupi, 16/10/2008 13.10:


    Per i treni la vecchia numerazione aveva un significato ben preciso , purtroppo attualmente questo criterio spesso e' stato adottato solo in parte anche a causa dell'elevato numero di motori di certe vetture.




    L'assegnazione del numero di gruppo ai locomotori non segue + il numero di motori fin dagli anni '60 (la E 646 ha 12 motori, e secondo la vecchia regola sarebbe dovuta essere E6412...). Resta ancora oggi valido il fatto che la prima cifra indica il numero di assi motori.

    Chiuso l' [SM=x1177061]
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