Scritto da: )appius( 19/01/2007 19.38
Tridente, mi sembri diventato un avvocato borbonico ....
Sto scherzando, ovviamente.
Ahhh, gli avvocati barbonici.... dilettanti
Scherzi a parte, lo scopo dell'ordine conservativo è proprio quello di limitare le attività del giocatore non permettendogli di fare ciò che liberamente potrebbe fare, quindi è necessario essere "precisi"
Scritto da: )appius( 19/01/2007 19.38
Io, però, non sono così convinto che si debba arrivare a questo; alla fine un'unità sul campo di battaglia è lì per combattere, non per guardare, e ogni unità combatte nel modo che le è naturalmente più congeniale: la fanteria pesante cercherà le migliori condizioni per far valere la sua potenza, gli schermagliatori colpiranno da lontano senza farsi agganciare, gli arcieri cercheranno una buona posizione per colpire....
Combattere si, ma nel momento giusto, altrimenti si perderebbe il concetto di riserva. Non è detto che tutte le unità venissero lanciate all'attacco nello stesso istante, ma quando venivano lanciate... venivano lanciate e scusate la banalità
Ordine congeniale, certo che si, infatti il mio voleva essere un esempio, sia come ordine che come attribuzione ad una specifica unità. Nel mio esempio ho fatto riferimento all'ordine di attacco e alla fanteria pesante. Lo stesso ordine per la fanteria leggera (Psiloi) potrebbe essere completamente diverso
. Ciò non vuole dire che debba essere meno definito o completamente diverso, ma semplicemente più adatto. Ad esempio:
Unità leggere
¨ Se è già a contatto con unità nemiche sul proprio arco frontale, non potrà effettuare alcun movimento e dovrà combattere.
¨ Se non è già a contatto con il nemico e ha in vista delle unità nemiche a gittata utile, dovrà attaccare immediatamente poi potrà muovere liberamente.
¨ Se non è già a contatto con il nemico e ha in vista delle unità nemiche ma non a gittata utile, dovrà muovere verso la più vicina. Appena giunge a gittata utile dovrà attaccare, poi se gli rimane del movimento potrà usarlo liberamente.
Dopo aver eseguito i movimenti e/o combattimenti di un'unità, contrassegnatela come attivata.
Per unità di arcieri, potrebbe essere diversa ancora, oppure potrebbe essere diversa anche tra unità pesante e unità pesante, ad esempio tra legionari e unità pesanti cartaginesi, ecc..
Scritto da: )appius( 19/01/2007 19.38
Faccio, anzitutto a me stesso, una domanda provocatoria: è davvero necessario precisare che un'unità debba attaccare o difendere? Non può bastare dire che si deve muovere più o meno velocemente, o che addirittura deve restare ferma e attendere il nemico? Quale generale darebbe mai a un corpo del suo esercito l'odine di non combattere durante una battaglia?
Comincio dalla fine, il Gen. Lee a Gettysburg. Diede questo preciso ordine alla divisione che scese in paese il primo giorno alla ricerca di scarpe, peccato che non venne ascoltato
. Ma questo non rappresenta un'eccezione, sicuramente mi confermerai il fatto che anche nell'antichità, gli eserciti prima di accettare battaglia, uscissero più e più volte dai loro campi per schierarsi in ordine di battaglia, senza però che nessuno dei due eserciti prendesse l'iniziativa e attaccasse l'altro. Sicuramente ciò avveniva perchè il comandante in capo era chiaro ed esplicito: "Non attaccate sino al mio comando, chi dovesse mancare dovrà vedersela personalmente con me!
"
Se è necessario precisare se si deve attaccare o stare fermo
. Qualsiasi cosa un ordine regoli deve essere chiaro, obbligatorio ed eseguibile. Si possono fare ordini complessi o ordini semplici. Io preferisco ordini semplici da comporre, come ad esempio attacco e manovra. Se l'ordine di attacco mi permette di ingaggiare le unità nemiche e l'ordine di manovra mi consente di muovermi sul campo di battaglia (compreso lo stare fermi, tanto per rispondere anche a GCDM
), è possibile compiere qualsiasi manovra dalla successione di ordini. Possono essere creati anche ordini più complessi, però si rischia di cadere in casi particolari non risolvibili.
Scritto da: )appius( 19/01/2007 19.38
E in effetti, a pensarci bene, il problema di fondo potrebbe essere proprio questo: Annibale a Canne voleva dagli spagnoli e dai celti schierati al centro un atteggiamento difensivo, ma non avrà detto loro di non attaccare, bensì di restare fermi e aspettare l'attacco nemico o, al massimo, di avanzare molto lentamente; ciò non significa, però, che queste truppe non avessero la possibilità di caricare il nemico quando quello fosse giunto a distanza di carica.
Al contrario, Annibale voleva che la sua cavalleria entrasse in combattimento più rapidamente possibile: avrà detto loro di muoversi molto velocemente contro il nemico.
Forse bisognerebbe pensare anche a questo.
Non penso che in un ordine sia sufficente definire la velocità, anche se questa è sicuramente uno dei parametri da regolare. Altri elementi potrebbero essere la possibilità di ingaggiare o meno il nemico (queto non vuole dire che uno non possa essere ingaggiato), eventualmente anche le direzioni verso le quali potersi/doversi muovere, sino al giungere a sequenze di operazioni da compiere in base alle condizioni in cui si trova. Nel mio ordine di esempio, penso di aver inserito tutti questi concetti. Più l'ordine sarà dettagliato più sarà difficile per il giocatore "pilotare" il proprio esercito. Un ordine poco dettagliato che non influenza le attività delle unità in modo significativo, non serve a nulla è solo pura coreografia
. E' come dicchiarare che il fianco destro dell'esercito dovrà attaccare il fianco destro dell'esercito nemico ma continuare a consentirgli di fare, alla fin fine, quello che vuole all'inizio di ogni turno, basta che avvenga sul lato
[Modificato da Tridente.Bologna 20/01/2007 17.25]
Fabio Giovanni Farneti
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