00 22/11/2004 22:27
Ho letto negli altri topic un certo astio nei confronti della tecnica. Bè, nessuno sarà d'accordo con me ma esprimerò il mio punto di vista.

Per cominciare mi cito da solo inserendo questo pezzo che era destinato ad un'altra discussione:
"Personalmente credo che il musicista migliore o peggiore non esista. Non esiste oggettivamente. La bravura nella musica è qualcosa che dipende unicamente dall'ascoltatore. La bravura nella musica è la capacità di far provare emozioni (scusate la banalità) all'ascoltatore. Magari un brano che fa impazzire uno può far vomitare un altro, e da lì verrà definito migliore o peggiore.
Posso anche essere il più bravo (tecnicamente) musicista del mondo ma se vado a fare un concerto e la gente si addormenta non sono un buon musicista!
La musica è un'arte. Consideriamo un'altra arte e prendiamo due quadri. Uno di Monet e uno di Caravaggio.
Credo che più o meno sappiate la differenza tra i due. Uno era impressionista ('800) e faceva quadri fatti con pennellate veloci e paesaggi più abbozzati che definiti. L'altro (fine '500 - inizio '600) dipingeva in modo realistico, sia nel senso che faceva delle immagini precise, definite, con particolari anatomici e via dicendo sia che usava modelli presi dalla strada per i suoi dipinti, anche se con tema classico. Questi due artisti avevano modi differenti di dipingere. Possiamo suppore che con molta probabilità Caravaggio avesse una tecnica di gran lunga migliore di Monet. Nonostante tutto io, e non solo io, preferisco Monet. Non che Caravaggio mi faccia schifo ma nonostante potesse dipingere meglio, preferisco guardare un quadro di Monet che uno di Caravaggio.
Nella musica la tecnica, sempre a mio modesto parere, influisce allo stesso modo."

Premesso questo però c'è una cosa da puntualizzare. La tecnica serve per avere un ulteriore mezzo di espressione. La tecnica ti permette di non fissarti troppo sui power chord o sullo stoppato (cosa che accade spesso nel punk) e spaziare un pò nello strumento che si ha tra le mani. C'è un sacco di musica in 6 corde e 24 tasti e avere un pò di tecnica ti aiuta a cacciarne un pò fuori. Avere la tecnica ti permette di improvvisare, riuscire a cacciare una musica che non è scritta da nessuna parte ma che non si può dire che non sia spontanea se la fai con sentimento. Avere la tecnica ti fa conoscere uno strumento a fondo. La tecnica è costanza, allenamento, lavoro. E'la differenza che passa tra uno che cerca le risse e un maestro di arti marziali. Uno si scazzotta spesso e volentieri ma lo fa in modo poco controllato e senza tecnica, l'altro si basa sulla costruzione di anni di lavoro, di esperienza e soprattutto di tecnica. Sfido qualunque rissaiolo, anche con arma bianca, a battere un maestro di kung-fu. Allo stesso modo preferisco avere la tecnica di un jazzista piuttosto che di un punk. Ciò non renderà necessariamente più bella la mia musica alle orecchie di un ascoltatore, ma almeno mi permetterà di esprimermi con una chitarra come se parlassi.

Un brutta concezione della tecnica deriva spesso da chi non ha mai studiato, non ha voglia di farlo e, peggio ancora, da chi non ha mai suonato. Credo che per criticare una cosa bisogna conoscerla (altrimenti dov'è il senso critico del punk?) e non si può dire la tecnica non serve o la tecnica è stupida quando lo si fa solo per pigrizia o, tragedia, per omologazione.
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"Ci sono più cose in cielo e in terra, Orazio, di quante se ne sognano nella tua filosofia"
- Amleto, William Shakespeare

[Modificato da Staib 22/11/2004 22.31]