penso che la domanda avesse una radice piu profonda: "esistono" nel senso che sono "concreti" e "reali" (terminologia Hegeliana,tanto x intenderci)indipendentemnte da noi,e dal nostro pensiero,che in quanto nostro è riconosciuto universalmente cm "finito" ,piuttosto che se siano applicati o meno,o se esistono in quanto teorizzati dall'umanita o da una parte di essa.
...se l'idea iniziale è questa,io sono dell'idea che i suddetti "diritti" siano stati istituiti e riconosciuti soprattutto per comodita reciproca (teoria contrattualistica);questa è un'idea sicuramente riduttiva,nel senso che la lotta per l'affermazione e la difesa di tali diritti scatena moti profondi dal cuore dell'essere umano,che non sono qualificabili cm moti "dell'utile".
penso che comunque anche in questo caso la matrice piu profonda di cio sia il processo di identificazione del difensore i tali diritti in chi nn ne gode.
In ogni caso nn posseggono alcuna valenza "assoluta",e nn sn universali.
SE invece ho cannato,allora IMHO essi esistono cm principio in buona parte dell e nazioni del mondo,ma sn applicati ,e solo in parte,solo nelle nazioni csiddette "occidentali",territorialmente e culturalmente(australia,nuova zelanda....)
[Modificato da Augustus Matteus Imperato 04/01/2007 4.42]