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FORUM HISTORIAE (Si riparte con la storia) Dove la storia è il futuro

Diritti Fondamentali dell'Uomo

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    Soga
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    00 16/12/2005 20:20
    Esistono? Non esistono?


    "E' utile conservare tutto ciò che non è necessario distruggere."

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    Riccardo.cuordileone
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    00 16/12/2005 20:46
    Tutti ne parlano e li lodano, ma poi effettivamente nei fatti vengono applicati raramente, sopratutto nei paesi extra-occidentali.
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    Soga
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    00 18/12/2005 15:31
    Ma esistono?


    "E' utile conservare tutto ciò che non è necessario distruggere."

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    00 18/12/2005 16:45
    Re:

    Scritto da: Soga 18/12/2005 15.31
    Ma esistono?



    Ma cosa significa "esistono"?
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    00 18/12/2005 19:22
    Sono diritti effettivamente universali e condivisi in tutte le culture o solamente un prodotto della civiltà occidentale, che si arroga il diritto di definire "diritti universali" quei valori di base che invece sono propri della sola cultura occidentale?


    "E' utile conservare tutto ciò che non è necessario distruggere."

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    00 18/12/2005 19:34
    Re:

    Scritto da: Soga 18/12/2005 19.22
    Sono diritti effettivamente universali e condivisi in tutte le culture o solamente un prodotto della civiltà occidentale, che si arroga il diritto di definire "diritti universali" quei valori di base che invece sono propri della sola cultura occidentale?



    Sicuramente nè la prima nè la seconda, visto che i diritti universali (ovvero quelli sanciti dall'ONU, per intenderci) non sono applicati nè in oriente nè in occidente (vedi USA).

    [Modificato da (Upuaut) 18/12/2005 19.35]

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    00 18/12/2005 19:54
    I diritti umani ora come ora sono teoria nella maggior parte del mondo tranne che in alcune aree fortunate-siamo fra queste- e sono frutto della civiltà occidentale;in nessuna altra civiltà si svilupparono come da noi.Non per nulla è in inghilterra che si ebbe per la prima volta l'abeas corpus,immortale gloria di quel paese e della nostra civiltà.


    « Al futuro o al passato, a un tempo in cui il pensiero è libero, quando gli uomini sono differenti l'uno dall'altro e non vivono soli...
    a un tempo in cui esiste la verità e quel che è fatto non può essere disfatto."
    George Orwell


    "Credi tu, gli chiesi, che io abbia ragione o torto?
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    E allora perchè dovrei fuggire?"
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    Riccardo.cuordileone
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    00 19/12/2005 11:02
    Re:

    Scritto da: Soga 18/12/2005 19.22
    Sono diritti effettivamente universali e condivisi in tutte le culture o solamente un prodotto della civiltà occidentale, che si arroga il diritto di definire "diritti universali" quei valori di base che invece sono propri della sola cultura occidentale?


    No non sono diritti universali, sono solo un prodotto occidentale creato sull'ondata del buonismo mondiale, io stesso delle volte non concordo su certi diritti.
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    Pius Augustus
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    00 19/12/2005 11:59
    Ma insomma riccardo!!! ti pare "buonismo" poter essere processati prima di essere ammazzati?!?


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    00 19/12/2005 18:34
    E quali sarebbero dunque questi diritti?






    Chi non conosce la storia è costretto a riviverla.
    "Contro la stupidità, neanche gli dei possono lottare" (Friedrich von Schiller)
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    Pius Augustus
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    00 19/12/2005 18:37
    Il diritto alla vita,ad un giusto processo,alla libertà,al benessere relativo,al rispetto e altri ancora.


    « Al futuro o al passato, a un tempo in cui il pensiero è libero, quando gli uomini sono differenti l'uno dall'altro e non vivono soli...
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    00 17/01/2006 17:32
    sono diritti che dovrebbero essere universali,e che tutti dovrebbero esercitare.Ma il condizionale è d'obbligo.Purtroppo quasi tutti i popoli applicano ancora la legge della foresta e non riconoscono all'essere umano un qualche cosa di innato che gli evita di essere pura carne da macello.
    Purtroppo non c'è un modo per sapere o no se abbiamo questi diritti in noi per il solo fatto di essere uomini. Ci sono ottimi motivi che dicono di sì e ottimi motivi che dicono di no.Sta a noi decidere quali prendere per buoni. Io opto perchè i diritti umani siano rispettati.
    il sonno della ragione genera mostri

    caro m'è il sonno, e il più l'esser di sasso
    mentre che 'l danno e la vergogna dura
    Non veder, non sentir m'è gran ventura.
    però non mi destar; deh, parla basso!

    Ne plurimi valeant plurimum (Cicero)
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    00 13/06/2006 17:48
    Re:

    Scritto da: Pius Augustus 19/12/2005 18.37
    Il diritto alla vita,ad un giusto processo,alla libertà,al benessere relativo,al rispetto e altri ancora.


    L'importante è però non esagerare dall'altra parte. Per esempio non capisco perchè Saddam Hussein è processato. Non sicuramente per le stragi di curdi (solo per fare un esempio). Voglio dire ormai lo sanno che lui è il colpevole.
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    00 05/07/2006 17:18
    Sono figli della cultura occidentale. Sono nati e sono stati riconosciuti dopo le due Guerre Mondiali, quando l'uomo occidentale ha capito le barbarie che aveva commesso e li ha creati in modo da evitare di ricommetterle.


    Sapiente è soltanto chi sa di non sapere.
    Conosci te stesso.
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    Augustus Matteus Imperato
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    00 04/01/2007 04:41
    penso che la domanda avesse una radice piu profonda: "esistono" nel senso che sono "concreti" e "reali" (terminologia Hegeliana,tanto x intenderci)indipendentemnte da noi,e dal nostro pensiero,che in quanto nostro è riconosciuto universalmente cm "finito" ,piuttosto che se siano applicati o meno,o se esistono in quanto teorizzati dall'umanita o da una parte di essa.

    ...se l'idea iniziale è questa,io sono dell'idea che i suddetti "diritti" siano stati istituiti e riconosciuti soprattutto per comodita reciproca (teoria contrattualistica);questa è un'idea sicuramente riduttiva,nel senso che la lotta per l'affermazione e la difesa di tali diritti scatena moti profondi dal cuore dell'essere umano,che non sono qualificabili cm moti "dell'utile".

    penso che comunque anche in questo caso la matrice piu profonda di cio sia il processo di identificazione del difensore i tali diritti in chi nn ne gode.

    In ogni caso nn posseggono alcuna valenza "assoluta",e nn sn universali.

    SE invece ho cannato,allora IMHO essi esistono cm principio in buona parte dell e nazioni del mondo,ma sn applicati ,e solo in parte,solo nelle nazioni csiddette "occidentali",territorialmente e culturalmente(australia,nuova zelanda....)

    [Modificato da Augustus Matteus Imperato 04/01/2007 4.42]

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    Pius Augustus
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    00 04/01/2007 12:48
    In questo senso no,non esistono.


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    00 04/01/2007 19:42
    Re:

    Scritto da: Augustus Matteus Imperato 04/01/2007 4.41
    penso che la domanda avesse una radice piu profonda: "esistono" nel senso che sono "concreti" e "reali" (terminologia Hegeliana,tanto x intenderci)indipendentemnte da noi,e dal nostro pensiero,che in quanto nostro è riconosciuto universalmente cm "finito" ,piuttosto che se siano applicati o meno,o se esistono in quanto teorizzati dall'umanita o da una parte di essa.



    Questo intendevo dire [SM=x278629]
    Non saprei, credo di essere d'accordo con te ma, come dici tu stesso, "la lotta per l'affermazione e la difesa di tali diritti scatena moti profondi dal cuore dell'essere umano,che non sono qualificabili come moti dell'utile"...


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    00 04/01/2007 20:00
    I diritti sono cose del tutto astratte,non sono assoluti ne esistono a prescindere dall'uomo.
    Iniziano ad esistere nella mentalità umana quando l'uomo stesso li formula.


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    00 04/01/2007 21:27
    Quello che mi chiedo è se possono essere presi come parametro di giudizio per sondare il mondo o sono un semplice prodotto culturale, come la morale.


    "E' utile conservare tutto ciò che non è necessario distruggere."

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    Riccardo.cuordileone
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    00 05/01/2007 11:45
    Re:

    Scritto da: Soga 04/01/2007 21.27
    Quello che mi chiedo è se possono essere presi come parametro di giudizio per sondare il mondo o sono un semplice prodotto culturale, come la morale.


    Sono un prodotto occidentale.

    Prendiamo ad esempio la convenzione di Ginevra, i giapponesi non l'applicavano ai loro prigionieri, questo non perchè erano dei brutti fascisti, ma perchè nella loro concezione di vita non esiste la resa, bisogna vincere o morire e se si resta in vita harakiri.
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    00 05/01/2007 12:09
    Ha naturalmente ragione riccardo.


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    00 06/01/2007 02:25
    Re:

    Scritto da: Pius Augustus 18/12/2005 19.54
    I diritti umani ora come ora sono teoria nella maggior parte del mondo tranne che in alcune aree fortunate-siamo fra queste- e sono frutto della civiltà occidentale;in nessuna altra civiltà si svilupparono come da noi.Non per nulla è in inghilterra che si ebbe per la prima volta l'abeas corpus,immortale gloria di quel paese e della nostra civiltà.



    E debbo proprio quotarti. [SM=x278632]
    "Vertù contra furore
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    00 06/01/2007 17:02
    Re:

    Scritto da: Soga 04/01/2007 21.27
    Quello che mi chiedo è se possono essere presi come parametro di giudizio per sondare il mondo o sono un semplice prodotto culturale, come la morale.





    Li abbiamo "creati" in occidente, con la morale occidentale, e per questo non <<possono essere presi come parametro di giudizio per sondare il mondo>>.


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    00 12/01/2007 11:23
    Re:

    Scritto da: Soga 18/12/2005 19.22
    Sono diritti effettivamente universali e condivisi in tutte le culture o solamente un prodotto della civiltà occidentale, che si arroga il diritto di definire "diritti universali" quei valori di base che invece sono propri della sola cultura occidentale?



    per me sono positivi come tutto il diritto. a differenza dei giusnaturalisti non penso che ognuno di noi abbia un imprinting innato di cosa e giusto e sbagliato comune a tutto il genere umano. insomma, non esiste il diritto naturale.
    progressivamente la storia, almeno quella occidentale, ha affermato per fortuna il concetto della sacralità dell'individuo.
    però è stato un cammino molto lungo e non condiviso in tutti i suoi punti. per esempio il diritto alla vita non mi sembra un diritto universale e lo è da poco qui in europa.
    insomma fondamentali sì perchè la nostra società non può farne a meno ma universali no. e comunque inevitabilmente c'è una grandissima parte della popolazione mondiale che non considera il diritto alla libertà religiosa e il diritto ad avere il diritto ad un giusto processo come fondamentali, anzi







    Non mi sono mai fidato di nessuno, figuriamoci di me stesso.