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Manga

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    Carlo Maria
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    00 29/08/2021 15:44
    Ho letto anche il quinto e il sesto e ultimo volume di Il bisturi e la spada e, per quel che mi riguarda, È tra le sue opere maggiori.
    Un capolavoro, un affresco storico di raro vigore, in cui gli eventi nazionali di un periodo così complesso e drammatico quale quello della fine dell'era Tokugawa, si alternano alle vicende personali di Manjiro Ibuya, samurai devoto al bakufu, e Ryosen Tezuka, medico.
    I personaggi principali e tutti gli spettacolari attori secondari di questa storia sono curati maniacalmente e i dialoghi ci mostrano quanto il Dio del Manga fosse nel suo periodo aureo d'ispirazione.
    Francamente, ci si commuove anche in più momenti.
    La storia è sempre interessante, ma intorno alla metà del quarto tankobon aveva preso una piega più storica, con descrizioni che avevano rallentato in parte l'incedere della narrazione. Essendo un autore magistrale, tra i migliori che il medium possa vantare, Osamu Tezuka seppe variare nuovamente il percorso del suo discorso, focalizzandosi nuovamente sui suoi protagonisti.
    Pensare che un autore così magistrale sia stato anche enormemente prolifico è un sollievo: ho ancora moltissimo da leggere e lo stanno pubblicando generosamente, in questo momento, quindi ho già subito altre opere in cui tuffarmi.
    L'appagamento che dà una lettura significativa è però un qualcosa che, per qualche istante, riesce a saziare anche la fame bulimica di un lettore avido quale mi ritengo di esser io: c'è quel momento, alla chiusura dell'ultimo albo, in cui ne rimpiangi il termine, ti coglie un poco di malinconia per la fine di tutto, ma ti godi la gioia che la lettura ti ha dato.
    Merce rara, mica capita con ogni lettura... ma io sono fortunato perché di letture ottime o eccezionali in questo periodo ne sto facendo molte... [SM=x74967]
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    Carlo Maria
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    00 05/09/2021 23:11
    Thunder Mask è carino e divertente, ma sicuramente non lo metterei tra le migliori opere di Tezuka, nonostante l'accorata postfazione che una volta tanto accompagna il volume. I disegni (del 1972, gran periodo per il dio del manga) sono ovviamente ottimi: plastici, dinamici.
    La trama gode SPOILER di un valido finale, a parer mio, e della solita maniacale cura data alle psicologie, ma la storia è esile e il genere trattato non è fra i miei preferiti.
    Diversa storia è Mela Meccanica, una raccolta di racconti davvero tra il buono e l'ottimo.
    Piccole gemme tezukiane, davvero ragguardevoli. Unica nota stonata: io il racconto "Cisti" me lo ricordavo. L'ho già letto. Come può essere? Mi viene il dubbio che questo albo fosse già stato pubblicato da altro editore, magari con un titolo differente. Non ho la mia collezione di Tezuka con me perché stanno di base a Biella, ma controllerò... o magari Matte sa già dirmelo! Le altre storie del volume non le rammentavo, però.
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    00 06/09/2021 08:29
    Re:
    Carlo Maria, 05/09/2021 23:11:

    Unica nota stonata: io il racconto "Cisti" me lo ricordavo. L'ho già letto. Come può essere?



    Hai letto Black Jack? Se sì, l'idea di base di questa storia è la stessa di un fondamentale episodio di quella serie (ho paura di spoilerare troppo, ma se vuoi ti do più dettagli [SM=x74971] ), quindi è molto probabile che la lettura di La cisti lasci in chi conosce Black Jack una netta sensazione di deja-vu.
    [Modificato da rimatt1 06/09/2021 08:29]
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    00 06/09/2021 19:10
    Re: Re:
    rimatt1, 06/09/2021 08:29:



    Hai letto Black Jack? Se sì, l'idea di base di questa storia è la stessa di un fondamentale episodio di quella serie (ho paura di spoilerare troppo, ma se vuoi ti do più dettagli [SM=x74971] ), quindi è molto probabile che la lettura di La cisti lasci in chi conosce Black Jack una netta sensazione di deja-vu.




    Sì, hai ragione! E appena me l'hai citato i tasselli sono andati a posto!
    In effetti mi aveva lasciato un nettissimo senso di déjà vu!
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    00 08/09/2021 21:01
    Brave Dan è una bella storia, fresca e avventurosa, ben costruita e perfino commovente.
    Tezuka salta davvero tra i generi con una disinvoltura invidiabile: da romanzo di formazione ad avventura pura, dal mistero alla fantascienza, passando per qualche classico intermezzo comico demenziale la cui utilità è quella di stemperare la tensione.
    La storia della tigre Dan e del suo amico Kotan ha un che di fiabesco e un bel finale.
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    Carlo Maria
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    00 05/10/2021 07:48
    Cavie umane di Tezuka è un'altra raccolta di racconti, ma di qualità un poco inferiore rispetto a Mela meccanica.
    Comunque tutti validi o piacevoli, ma i tre racconti western raccontati con sensibilità giapponese mi sono risultati buffi e un poco ridicoli.

    Invece, il terzo volume di Arrivano i Superboys è di una bruttezza clamorosa, secondo me. I giapponesi che raccontano il calcio tramite mega colpi speciali che hanno effetti irreali, ovviamente inventati da ragazzini che quando va bene fanno le superiori, sono talmente risibili da spegnermi qualunque desiderio di continuare. Solo che i volumi successivi me li sono già acquistati, mannaggia, e quindi mi arrangio. Psicologie tagliate con l'accetta e 150 pagine su 200 dedicate a un paio di partite di pallone... che due palle.
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    00 05/10/2021 12:45
    Re:
    Carlo Maria, 05/10/2021 07:48:

    ...I giapponesi che raccontano il calcio tramite mega colpi speciali che hanno effetti irreali, ovviamente inventati da ragazzini che quando va bene fanno le superiori, ...



    Sono i manga, bellezza [SM=x74860]
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    00 05/10/2021 13:57
    Re: Re:
    LucaL@, 05/10/2021 12:45:



    Sono i manga, bellezza [SM=x74860]



    I magna shonen, nello specifico. Ma quelli sportivi rientrano quasi tutti nella categoria, penso.
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    00 05/10/2021 23:57
    Ahi ahi Carletto, mi cadi sui manga sportivi [SM=x74957] [SM=x74962]

    Io ne ho letto uno solo, sempre dello stesso sceneggiatore (quello che ha praticamente creato il genere, vedi anche alle voci Tommy dei Giants e Rocky Joe), ovvero Ikki Kajiwara - e l'ho letto avidamente, restando soddisfatto della bella edizione curata da Salda Press ormai diversi anni fa.

    Anche se "sportivo" è un termine inadatto, essendo il wresteling/catch/lucha libre di fatto una rappresentazione teatrale, una via di mezzo fra un cosplay fantasy, una farsa kitsch e un'esibizione ginnico-acrobatica, tanto vera sul piano atletico e della disciplina richiesta quanto fintissima su tutti gli altri, soprattutto su quello dei risultati e della credibilità.

    Ma ammetto il mio bias, come si usa dire: considero l'Uomo Tigre una delle serie animate più importanti mai prodotte dalla tv giapponese, dunque ero curiosissimo di vedere il fumetto da cui era tratto.

    E non ne sono rimasto deluso: pur non arrivando agli stessi picchi di intensità drammatica, e con un finale (dammi un po' di spoiler leggerissimo) decisamente meno buono di quello -pazzesco- dell'anime, è una lettura piacevole e più che valida di per sé, in grado di offire uno spaccato informativo su uno degli aspetti più di nicchia (per noi europei, quantomeno) della cultura pop che negli anni 60/70 univa in modo peculiare Giappone, Stati Uniti e Messico.

    Sash
    [Modificato da Sashimi 06/10/2021 00:06]
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    C.Palomar
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    00 06/10/2021 15:23
    L'edizione Saldapress da 15 volumi? Com'è?
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    Sashimi
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    00 06/10/2021 20:11
    C.Palomar, 10/6/2021 3:23 PM:

    L'edizione Saldapress da 15 volumi? Com'è?



    Molto bella: ribaltata, ottima rilegatura, con copertine tutte di Giuseppe Camuncoli.

    E Matteo Casali era un signor curatore, oltre che competente nella materia (non a caso ha scritto Quebrada, sui luchadores messicani). Per cui si sono molti excursus storici, biografie dei wrestler e interviste, compresa quella al Tiger Mask in carne e ossa ovvero Satoru Sayama. Un mondo strano ma ricco di spunti e storie.

    Sash


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    Carlo Maria
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    00 06/10/2021 23:37
    Io di spokon (manga sportivi) ne ho letti molti, e con grandissima soddisfazione, invece.
    Intanto, sì: l'autore è lo stesso di Rocky Joe e de L'Uomo Tigre e si tratta di opere maiuscole. La prima è addirittura un capolavoro, ma entrambi sono ad alti livelli.
    Sempre in ambito drammatico c'è F-Motori in pista, altro capolavoro del genere e di un autore che volevo proprio vedere su questi toni, visto che Noboru Rokuda è autore anche di un gioiello demenzial-comico, ossia Dash Kappei, noto in Italia come Gigi la trottola.
    Poi ci sono pressoché tutti i manga di Adachi, un autore che adoro: usa pressoché sempre gli stessi tre personaggi, volutamente sempre identici, e crea variazioni sul genere davvero notevoli. I suoi manga hanno un'ambientazione sportiva, mentre poi in realtà la storia ha un intreccio che approfondisce e dà maggior peso alle vicende dei protagonisti, ma lo sfondo sportivo rimane una costante preziosa e significativa. Touch è il titolo più famoso, ma io preferisco Rough, opera che proprio ho amato. Non la rileggo da quasi vent'anni, mi sa... sarebbe ora di riprenderla.
    Anche H2 è bello, ma è un pelo troppo lungo. E i toni qui sono diversi: più intimisti, ma con grande attenzione anche ai momenti ironici.
    Slam Dunk è un titolo molto famoso, ma mi piacque molto meno: sta su un livello decisamente più basso, mentre apprezzai Real, è ambientato nel mondo del basket in carrozzina ed è fatto davvero bene. Non lo seguo più da molto, però, e non so come sia proseguito. Non è un caso, però, se Slam Dunk è terminato in sei anni mentre Real continua da oltre venti.
    Takehiko Inoue è sempre un ottimo disegnatore e già solo il fatto che un'opera sia sua merita uno sguardo.
    Ho letto anche il famoso Capitan Tsubasa, ossia Olly e Benjy, ed è di gran lunga il peggiore del mazzo: pura accozzaglia, che infatti mi richiama questo Superboys per le mosse e altre stronzate.
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    00 07/10/2021 08:54
    Re:
    Carlo Maria, 06/10/2021 23:37:


    Slam Dunk è un titolo molto famoso, ma mi piacque molto meno: sta su un livello decisamente più basso, mentre apprezzai Real, è ambientato nel mondo del basket in carrozzina ed è fatto davvero bene. Non lo seguo più da molto, però, e non so come sia proseguito. Non è un caso, però, se Slam Dunk è terminato in sei anni mentre Real continua da oltre venti.



    Slam Dunk è uno dei capolavori del genere, dai! Per me è molto ma molto valido. Oltretutto è un manga sportivo vero e proprio, mentre quelli di Adachi sono anche e soprattutto altro. Real prosegue da vent'anni solo perché Inoue ne realizza un volume ogni morte di papa, non certo perché abbia un successo strepitoso (cosa che invece era vera per Slam Dunk, che pure Inoue ha voluto interrompere all'apice del successo).
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    00 07/10/2021 14:57
    Re:
    Sashimi, 06/10/2021 20:11:



    Molto bella: ribaltata, ottima rilegatura, con copertine tutte di Giuseppe Camuncoli.

    E Matteo Casali era un signor curatore, oltre che competente nella materia (non a caso ha scritto Quebrada, sui luchadores messicani). Per cui si sono molti excursus storici, biografie dei wrestler e interviste, compresa quella al Tiger Mask in carne e ossa ovvero Satoru Sayama. Un mondo strano ma ricco di spunti e storie.

    Sash






    Grazie, magari ci faccio un pensiero
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    00 08/10/2021 23:53
    Spokon: da bambino ho molto amato i cartoni sportivi, che da bravo teleonnivoro credo di aver guardato praticamente tutti e (nel caso di Holly e Benji e delle due Mimì pallavoliste) più e più volte - però le versioni manga non mi hanno mai attirato, con la sola eccezione appunto di Tigre(*). Forse perché mediamente troppo fluviali e interminabili per i miei gusti di lettore adulto.

    Il che non mi ha impedito di procurarmi saggistica in merito. Questo ad esempio è scritto da un fanboy fatto e finito, ma nella sua essenzialità è molto informativo e scorrevole:



    Sash



    (*) e di alcuni volumetti di Attack No.1 , ovvero Mimì e la nazionale di pallavolo, che avevo trovato piacevoli anche se nettamente meno drammatici del cartone.
    [Modificato da Sashimi 09/10/2021 00:40]
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    00 09/10/2021 09:47
    Re:
    Sashimi, 08/10/2021 23:53:

    Spokon: da bambino ho molto amato i cartoni sportivi, che da bravo teleonnivoro credo di aver guardato praticamente tutti e (nel caso di Holly e Benji e delle due Mimì pallavoliste) più e più volte - però le versioni manga non mi hanno mai attirato, con la sola eccezione appunto di Tigre(*). Forse perché mediamente troppo fluviali e interminabili per i miei gusti di lettore adulto.



    Holly e Benji / Captain Tsubasa in versione manga è un oggetto misterioso anche per me: da bambino non perdevo un episodio dell'anime, che anzi, come te, penso di aver visto per intero per almeno due o tre volte, eppure il manga, che pure è perlopiù apprezzatissimo, non mi ha mai convinto, al punto da non essere riuscito a leggerne più di due o tre volumetti.

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    00 09/10/2021 14:27
    Re: Re:
    rimatt1, 09/10/2021 09:47:



    Holly e Benji / Captain Tsubasa in versione manga è un oggetto misterioso anche per me: da bambino non perdevo un episodio dell'anime, che anzi, come te, penso di aver visto per intero per almeno due o tre volte, eppure il manga, che pure è perlopiù apprezzatissimo, non mi ha mai convinto, al punto da non essere riuscito a leggerne più di due o tre volumetti.





    È uno dei pochissimi fumetti che sono finiti male e in parte buttati via. Per quel che mi riguarda, è ciarpame.
    Quanto a Slam Dunk: è carino, infatti, non lo nego. Non un capolavoro e neanche ci va vicino.

    Il buon Sash mi ha fatto venire in mente le due Mimi e, non so perché, Jenny la tennista, che non ho mai letto, ma vorrei e allora oggi me lo ricercherò! [SM=x74909]
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    00 25/10/2021 10:44
    Ho letto 1945, di Tezuka... e sono perplesso. [SM=x74997]
    Aldilà di 3-4 errori ortografici che mi hanno irritato, perché di solito non ce n'è neanche uno, e a quella che secondo me è proprio l'assenza di un balloon, altrimenti non si capisce come possa l'altro personaggio in scena saltar poi su in modo così vistoso subito dopo, è proprio che

    SPOILER


    Per il resto, l'opera è complessa, mette in scena numerosi personaggi molto ben caratterizzati (come al solito) ed è molto valida. Davvero, il rammarico è duplice, in questo caso.
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    00 26/10/2021 10:03
    Ahimè, non posso che concordare. Purtroppo, oltre ai tre titoli che Tezuka ha lasciato incompleti perché al momento della sua morte li stava ancora serializzando (oltre a quelli che citi c'è anche Gringo), ce ne sono diversi che ha abbandonato in corso d'opera. Oltre a questo Osaka, 1945, in Italia si è visto (per Hazard) anche Ikki Mandala: due ottimi volumi che però lasciano l'opera inconclusa. Peccato, dato che in entrambi i casi si tratta di opere di altissimo livello.

    E sono convinto che, data la frenesia della vita lavorativa di Tezuka, non siano certo gli unici due manga che non ha portato a termine.

    La cosa strana, oltre al fatto che J-Pop non ha in alcun modo fatto intendere la cosa (ma è comprensibile), è che in rete mi sono imbattuto in alcune recensioni amatoriali (una delle quali piuttosto approfondita) del manga che non facevano minimamente riferimento alla cosa! Ma perché?

    Quasi come te che la metti sotto spoiler! [SM=x2114809] Invece è una cosa che va pubblicizzata.
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    Carlo Maria
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    00 26/10/2021 21:11
    Re:
    rimatt1, 26/10/2021 10:03:

    Ahimè, non posso che concordare. Invece è una cosa che va pubblicizzata.



    Condivido. Fa proprio incazzare perché non ci vuole davvero niente a dirlo. Io ho fatto che scrivere direttamente all'editore in privato, ma se non mi risponderà comincerò a scriverlo pubblicamente, sulle sue pagine social.
    Io ho proprio apprezzato tantissimo sia Gringo sia Ludwig B. sia Neo Faust, segno che quando Tezuka morì era ancora assolutamente all'apice della propria straordinaria ispirazione. Sapevo in tutti e tre i casi che si trattasse di opere interrotte, però, e me le sono acquistate lo stesso. D'altra parte ho letto anche libri interrotti, tipo Weir di Hermiston, e me li sono sempre goduti fino alla fine poiché ero preparato. Questo è davvero un aspetto che non si dovrebbe tacere... forse il solo.

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