Finalmente una serie di buone notizie per i Bears e per i suoi tifosi.
Prima di tutto diamo il benvenuto a Muhsin Muhammad, WR 31enne appena rilasciato dai Carolina Panthers e ingaggiato a tempo di record da Chicago. Si tratta di un colpo di mercato molto importante, che dà finalmente ai Bears un ricevitore di primissimo piano, reduce da una super stagione coronata dalla partecipazione al Pro Bowl: l'ex ricevitore di Michigan State porta con sè in dote 93 ricezioni per 1405 yards e 16 touchdowns.
Altre notizie positive, seppur frammiste ad altre destinate a suscitare inevitabilmente qualche perplessità, arrivano da Indianapolis, dove coach Lovie Smith e il GM Jerry Angelo si sono concessi alla stampa in occasione della Draft Combine.
Le buone notizie riguardano principalmente le previsioni di recupero completo degli infortunati celebri della scorsa stagione: coach Smith ha infatti annunciato che in occasione del minicamp di maggio, appositamente posticipato di due settimane rispetto alle abitudini dei Bears, che erano soliti organizzarlo una settimana dopo il draft per dare il benvenuto ai rookies, si alleneranno a pieno regime Rex Grossman (QB, legamento crociato), Mike Brown (FS, tendine d'Achille), Adewale Ogunleye (DE, lesione ai tendini della caviglia), Bryan Johnson (FB, piede).
Altre dichiarazioni rilasciate hanno riguardato la free agency e il draft.
Andando con ordine, si è discussa la possibilità di ingaggio di un veterano nel ruolo di QB. Un nome vociferato con insistenza è quello di Kurt Warner. Un anno fa di questi tempi i Bears si interessarono a lui, ma non accettarono la sua pretesa di un posto da titolare. Quest'anno i Bears, pur confermandosi totalmente a sostegno di Rex Grossman, intendono promuovere una sana competizione di buon livello al training camp, elemento che è mancato cronicamente nella storia recente dei Bears. Inoltre, è chiaro l'intento di pararsi le spalle in caso di infortuni, dopo le strazianti performances esibite dal backup di Grossman nella passata stagione. Chad Hutchinson, titolare nelle ultime cinque gare, si è meritato la riconferma con prestazioni modeste dopo un esordio stellare contro i Vikings, dunque è legittimo pensare che un gruppo di QB composto da lui, Grossman e da un veterano come potrebbe appunto essere Warner offrirebbe adeguate garanzie. Questo è tanto più vero ora, dopo che a sorpresa i Bears hanno fatto proprio Muhammad, dotando finalmente il proprio attacco di un'arma di indiscutibile valore.
Infine, coach Smith ha parlato degli obiettivi possibili del prossimo draft e le sue dichiarazioni sono state rafforzate dall'acquisizione di Muhammad. Infatti Smith non aveva posto una priorità fra WR e RB come possibili obiettivi per la selezione con la quarta scelta assoluta al prossimo draft detenuta dai Bears, per quanto ai più apparisse evidente l'inadeguatezza dei ricevitori dei Bears piuttosto che le carenze nel backfield . L'obiettivo è chiaro: rafforzare l'attacco. Come, i Bears lo hanno già lasciato intendere: cercando di evitare i rischi connessi alla scelta di un giocatore che, per quanto stimato, potrebbe non valere la quarta scelta assoluta. I Bears hanno fatto voto, con l'arrivo di Ron Turner come nuovo OC, di porre l'accento sul gioco di corsa e non hanno ritirato la propria convinzione di avere in Tomas Jones un giocatore speciale. Tuttavia, la scelta di un RB, considerata l'alta considerazione di cui godono i migliori tre prospetti, ossia Cedric Benson di Texas e i due RBs di Auburn, Cadillac Williams e Ronnie Brown, nonchè la profondità della classe nel suo complesso, potrebbe avere senso, senza nulla togliere a Jones, proprio nell'ottica di dotare l'attacco di un'arma in più e nondimeno in quella di soddisfare l'esigenza di un backup di talento dopo la perdita di Anthony Thomas, disponibile sul mercato dei free agents. Al contrario, non è chiaro quanto Braylon Edwards e soprattutto Mike Williams possano essere ritenuti meritevoli della quarta scelta assoluta. A questo punto, acquisito un ricevitore molto importante, non è da escludere che i Bears possano scambiare la propria scelta, scendere di posizione nel draft e acquisire un maggior numero di scelte così da coprire i buchi residui, specialmente quelli sulla linea d'attacco: d'altronde, anche per quanto riguarda i prospetti fra gli offensive linemen, sembra che non vi sia nessuno meritevole di essere scelto con una delle prime scelte. Insomma, manca quel talento che nel draft di un anno fa fu rappresentato da Robert Gallery. Queste considerazioni, comunque, non devono far dimenticare che in più di un'occasione sia Smith che Angelo hanno affermato che non sarà messa in secondo piano la logica della scelta del miglior giocatore rimasto libero a prescindere dal suo ruolo: dunque, pur ricordando come i Bears abbiano messo in mostra una difesa a tratti dominante nella passata stagione, non è escluso che decidano di chiamare proprio un difensore, specialmente per risolvere l'unico autentico buco della loro difesa, quello di un outside linebacker di talento da schierare con la solidissima coppia formata da Urlacher e Briggs, oppure per rafforzare una secondaria buona ma che potrebbe forse essere migliorata nella posizione di cornerback.
Un'ultima notizia riguarda infine il restyling della linea d'attacco preannunciato da Smith: John Tait, il tackle acquisito nella passata free agenty dai Chiefs grazie a una ricchissima offerta contrattuale, passerà alla posizione di LT dopo aver difeso nella sua prima stagione a Chicago il lato destro della linea.