Ok, ho iniziato ad affrontare la mastodontica operazione di lettura di Tex, di quegli inizi che mi sono stati negati in passato solo per il fatto che la montagna fosse troppo, troppo alta. Ho calcolato che dovrò leggere finalmente i primi 410 albi, e sono pure molto più corposi degli albi Bonelli canonici visto che Tex ha di solito una quindicina di pagine in più, ma tutti i primi (tanti, troppi) devono avere addirittura 160 pagine perché sono la ristampa degli albi in strisce.
Sia quel che sia, ho letto finalmente il numero 1, che se ho capito bene comprende i primi 15 albetti.
Il giudizio non è totalmente positivo solo a causa di un problema: provo una fatica veramente intensa a guardare i disegni di Galep. Non l'ho mai amato, non riesco a farmelo piacere e ha disegnato più albi di tutti. Credo che il principale problema nell'affrontare il mastodonte Tex sia dovuto a questo aspetto. Specialmente nelle prime 100 pagine, la lettura mi risulta quindi spesso difficoltosa proprio perché mi soffermo a osservare quanto il volto di Tex muti da una vignetta all'altra, con quel naso che si allunga, si accorcia o si schiaccia a seconda dell'inquadratura. Erano però gli inizi e immagino dovesse ancora prender la mano del tutto col personaggio. E sugli altri, infatti, il problema mi risulta molto meno presente: volti molto espressivi, capaci di mostrare odio, paura, sgomento.
Alcune scene non mi sono per niente chiare, come quella di pagina 86:
SPOILER
fino a quel momento c'erano quattro banditi contro Tex, ma lì il nostro eroe abbatte due cavalli e relativi cavalieri e ne restano comunque troppi alla fine, ad arrendersi, pur non conteggiando quello che ha mollato le redini e poi presumo che le abbia riprese.
Anche sulla fine di John Coffin non ci ho mica capito tanto: è morto? È vivo? Tex gli rifilato un signor pugno e poi è scappato dalla finestra, lasciandolo quindi in una stanza in fiamme. Immagino sia morto bruciato, anche perché dopo non si parla più di Coffin, ma chissà... magari tornerà in un albetto futuro?
Va beh... altra cosa se invece si parla del lavoro di GLB: il ritmo è infernale, non stacca un momento e addirittura l'autore taglia via potenziali parti di dialogo, liquidandole con una sola vignetta. Tex in tribunale prende parola: tre vignette. Punto. C'è tensione, c'è un continuo crescendo.
Mi ha sorpreso, questo lo devo dire, Tex che rompe la parola data con Don Felipe, prendendolo a pugni e di fatto causandogli la morte dopo avergli garantito che sarebbe stato libero. Credo che se capitasse adesso in un qualunque albo si criticherebbe l'autore perché Tex ha una parola sola, per quanto quel delinquente meritasse la fine che ha fatto.
L'ultima storia "Uno contro cinque" è stata così tosta che perfino le mie idiosincrasie nei confronti dei disegni sono totalmente sparite ed anzi mi sono goduto pagine di puro divertimento.
Nel complesso, una lettura lunga, che forse avrei affrontato meglio in albetti singoli visto che erano concepiti così, ma che ho trovato già molto buona. Mi ha emozionato vedere l'incontro con Kit Carson giovane e il passaggio di Tex a ranger senza tutte le chiacchiere della nuova testata ideata da Boselli.
Piano piano continuerò!