Francesco Longo, 03/04/2020 09:01:
Carissimo , la sapienza viene definita creatura di Dio, benissimo, perdonami se incollo un documento ufficiale di ciò che è il pensiero della chiesa cattolica: DALLA SAPIENZA AL VERBO
Da : Giuseppe Segalla, Dalla Sapienza al Verbo, in : La Bibbia per la Famiglia, a cura di Gianfranco Ravasi, Milano, San Paolo, 1996; pp. 254-57 Prologo di Giovanni
Testi Sapienziali
1,1 : In principio era il Verbo / e il Verbo era presso Dio/ e il Verbo era Dio
1,2 : Egli era in principio /preso Dio
1,3 : Tutto è stato fatto / per mezzo / di lui, / e senza di lui /, niente è stato fatto, / di tuto ciò / che esiste
1,4 : In lui era la vita / e la vita / era la luce degli uomini; / la luce splende nelle tenebre, / ma le tenebre non l’hanno accolta
1,14 : E il Verbo /si fece carne / e pose la sua tenda / in mezzo a noi, / e noi abbiamo visto / la sua gloria
Proverbi 8,22-23 : Il Signore mi ha creato / all’inizio del suo operare, /come la prima delle sue opere
Sapienza 9,1-2 (Preghiera di Salomone): Dio dei padri…che con la tua parola hai fatto l’universo e per mezzo della tua sapienza/ hai formato l’uomo…/ Con te è la Sapienza…, /
9,9 : che era presente quando formasti il mondo.
Proverbi 8,35 : Chi trova me, / trova la vita ;
Sapienza 7,26 : La Sapienza è / Irradiazione della luce eterna
Siracide 24,8 : Allora il Creatore / di tutte le cose / mi diede un comando …, / mi ha dato una sede … e mi ha detto: /Fissa la tenda in Giacobbe, /sia in Israele la tua eredità.
24,10 : Ho officiato davanti a lui, / nella tenda sacra
Questi sono i punti in comuni, Le differenze o la differenza sostanziale: Dalla personificazione della sapienza assistente e mediatrice della creazione, che si era rivelata nella inabitazione di Dio in mezzo al suo popolo e nella legge mosaica (Siracide 24), con Gesù si arriva alla Sapienza in persona. Il Logos (Verbo/Parola) è preesistente come la Sapienza, ma non creato da Dio; è increato ed eterno: E il Verbo era Dio. Non assiste solo il Creatore nella sua Creazione, come la Sapienza in Proverbi 8, ma ne è il mediatore: Tutto è stato fatto per mezzo di lui. Non è solo il piano divino che raffigura l’ordine armonioso del cosmo, ma la rivelazione del volto del Padre, che dona luce e vita in pienezza, chiamando l’uomo a far parte della famiglia di Dio. La tenda in cui Dio abita, è la stessa umanità del Verbo incarnato, da cui traspare a noi la gloria dell’Unigenito e da cui riceviamo sovrabbondanza di grazia.
Dalla personificazione del Sapienza si perviene così, con il Verbo incarnato, alla Sapienza in persona, che incarna e rivela il piano unico di Dio su un mondo armonico e ordinato, perché salvato. La storia della Salvezza, trova così il suo compimento.
in alto ho postato la fonte. Nessuno si può permettere di contestare la tua fede, il rispetto deve essere sempre preminente rispetto alla confutazione. Per noi il Verbo era Dio, è Dio, sarà sempre Dio. Al pari del Padre. Per Voi no, qual è il problema. IO propongo la visione della chiesa cattolica. Tu quella dei cristiani tdg, qual è il problema. Ognuno esprime la sua fede, che poi tu non l'accetti ci sta benissimo, che la confuti benissimo. Quindi per noi il verbo non è spettatore , ma cocreatore assieme al Padre. La pace sia con Voi. Grazie
Che sia "co-creatore" non c'è dubbio Bisogna vedere il senso che ci dai
Comunque Segalla si discosta da ciò che cita dalle Scritture per dare una sua opinione personale che si discosta da ciò che egli cita
Ad ogni modo nel "Dialogo con Trifone", Giustino MArtire dice: "Vi è…un Dio e
Signore [il Gesù preumano] diverso dal creatore di tutte le cose [l'Iddio Onnipotente], che è chiamato anche angelo per il fatto che annuncia agli uomini ciò che vuole annunciare loro il creatore di tutte le cose, al di là del quale non c'è altro Dio…[Il Figlio] è un altro Dio rispetto a quello che ha fatto tutte le cose, un altro, intendo, per numero, non per distinzione di pensiero". (LVI, 4, 11) (Dialogo con Trifone, traduzione di G. Visonà, Milano, Edizioni Paoline, 1988, pagg. 362-3)
"Secondo Ippolito,
quando Dio volle generò il Verbo servendosene per creare l'universo". (Il pensiero cristiano delle origini, J. N. D. Kelly, Bologna, EDB, 2a edizione riveduta a cura di G. Gramaglia, 1984, pag. 140)
"Il primo e solo (unico Dio), sia Creatore che Signore di tutto,
non aveva niente di coevo [della stessa età o coeterno] a Sé stesso…Ma Egli era Uno, solo in Sé stesso. Esercitando la sua stessa volontà, Egli creò cose che non sono, che in tempi precedenti non esistevano…Pertanto questa solitaria e suprema Deità, in un esercizio di riflesso,
diede alla luce il Logos [la Parola, il Figlio] per primo…Egli [il Figlio] è questo primogenito del Pro-genitore…E così era quando il Padre ordinò al mondo di venire all'esistenza, il Logos, uno dopo l'altro, completò ogni oggetto della creazione, in questo modo, piacendo a Dio." (The Refutation of All Heresies, Libro X (10), capitoli XXVIII e XXXIX) (The Ante-Nicene Fathers Translations of the Writings of the Fathers down to A. D. 325, Grand Rapids, Wm. B. Eerdmans Publishing Company (1981), Vol. V, pag. 67)
Tertulliano (Contro gli eretici XXXVI, 2) parla di "
un solo Dio Signore, creatore dell'universo, e Gesù Cristo nato dalla vergine Maria,
Figlio del Dio creatore". (Contro gli eretici 2002, Città Nuova Editrice; pag. 79)
"La Parola non è l'autore della creazione (i.e., il Creatore) ma l'agente della creazione. Questa agenzia o strumentalità è espressa in greco dalla prepo-sizione dia, meglio tradotta in inglese con "attraverso". (The Complete Guide to BIBLE VERSIONS (1991) Philip W. Comfort, pag. 111)