00 31/05/2013 21:28

Credo che ci sia stato un fraintendimento. Per la cronaca, la dottoressa di mia nonna è lesbica e convive con una sua collega da anni e la cugina di una mia amica ha lasciato il fidanzato per mettersi con una dnna.


E quindi? Il fatto che conosci persone omosessuali ti mette al riparo da accuse di omofobia?
Mi spiace, ma a questo mondo gli omosessuali sono tanti, ma davvero tanti, e quasi tutti ne conosciamo almeno un paio. Almeno!



La questione della reversibilità non me la sono sognata la notte. Anni fa, mentre ero in gita in montagna, sentii una signora di nemmeno 40 anni tuonare contro sindacati e lavoratori. La signora non aveva mai fatto niente in vita sua ma faceva la bella vita perché aveva sposato giovane un uomo molto vecchio che l'aveva lasciata vedova...per come la vedo io, tra lei e le coppie gay non c'è nessuna differenza.


Quindi, stai dicendo che tutti i gay che vogliono sposarsi lo fanno per interesse personale, per fregare soldi allo stato e ai poveri lavoratori che pagano le tasse.
Certo, perché gli omosessuali non possono certo amare con tutto il cuore come gli etero, ci mancherebbe altro. E, in ogni caso, è risaputo che loro le tasse non le pagano, quindi è già tanto se gli diamo la loro, di pensione, figuriamoci se possono chiedere la reversibilità di quella del compagno con cui hanno vissuto trenta o quarant'anni. Ma che pretese! O_O



Il punto però è un altro e poi pensatela pure come volete. Se si esclude chi si sposa, non c'è nessuna differenza tra chi convive con figli ed una coppia gay o presunta tale perché non hanno tutele. Con la crisi in atto, bisogna usare delle cautele...a partire dalle prerogative economiche che ora metterebbero solo benzina sul fuoco.


Sul "presunta tale" ammetto di aver sghignazzato. Perché è roba da tutti i giorni vedere gente che si finge gay per avere delle agevolazioni. Soprattutto in Italia! ^_^
Senza contare che proprio in periodi di crisi lavorativa, come quella che stiamo attraversando, lo stato sociale dovrebbe essere di aiuto per tutti. Coppie gay o coppie di fatto non fa differenza.
E il fatto che nemmeno le coppie di fatto abbiano tante agevolazioni non è una scusante. Due errori non fanno una cosa giusta.



Il censimento delle coppie gay non ha un valore discriminatorio ma serve a mettere fine a quei malesseri che possono essere risolti senza toccare le tasche di Pantalone. Se uno dei due si sente male, l'altro non può accudirlo perchè il convivente gay non viene ritenuto tale in termini di legge. Facendo una specie di anagrafe, un atto formale di registrazione, in situazioni del genere, si eviterebbe questo tipo di disagio perché è dichiarato chi sia Tizio per Caio.
Prima di riconoscere i matrimoni gay va riassestato l'impiianto della concezione di famiglia in termini istituzionali. Ancora siamo al modello mamma-papà-figli.


Siamo ancora a quel modello perché le persone come te continuano a vedere solo quel modello. In realtà gli altri modelli esistono, e pure da tanto. E non parlo solo di famiglie gay.
Ci sono famiglie con un solo genitore vedovo, famiglie in cui il genitore convive con il suo nuovo compagno, famiglie in cui non si sa chi sia il secondo genitore, famiglie formate da mamma-figlio-nonni o genitore-figlio-amici che danno una mano quando serve, famiglie in cui il padre di un figlio è sposato con la madre dell'altro figlio.
Come vedi ci sono tanti tipi di famiglie, e nessuna è migliore delle altre.



Quanto alle adozioni, ripeto che bisogna tener conto del fatto che sono una novità assoluta (non c'è una testimonianza storica a riguardo) e che prima di coinvolgere delle vite non bisogna dar per scontato che basti l'amore a risolvere tutto. Se i figli dei divorziati, poco dopo la legge del divorzio, hanno dovuto combattere il pregiudizio, pu avendo una mamma ed un papà in carne ed ossa, i figli adottati dai gay avranno difficoltà assai maggiori. Il controllo a cui mi riferivo riguardava il fatto che occorrono strutture apposite di assistenza che aiutino i ragazzi adottati da queste coppie ad affrontare il mondo esterno...come i consultori. I problemi di discriminazioni riguarderanno infatti i genitori ma anche i loro figli e non basta l'affetto dei primi ad affrontare il disagio di eventuali emarginazioni. Insomma, il rapporto tra genitori e figli non è facile e come figlia ci sono problemi come il bullismo che non sempre si dicono ai genitori. Non pensate che ci debbano essere delle maglie protettive esterne a queste nuove famiglie che aiutino ad evitare questi problemi...perché questi ragazzi saranno più fragili di altri. Mai pensato che possano essere discriminati perché hanno due papà o due mamme? In quel caso, difficilmente direbbero il disagio alla famiglia perché il sapere che non c'è niente di sbagliato non basta ad arginare la cattiveria.


E anche se hai glissato quando te l'ho chiesto, è ovvio che tu non sai nulla di adozioni. Perché quello che tu auspichi per gli eventuali figli adottati da coppie omosessuali esista già. Per tutti i bambini adottati. Da chiunque.