Io (che ho una vita beneomale serena) ho il diritto di condannare le persone che, ritrovatesi in un contesto violento, arrivano a concepire la violenza come modo di fare giustizia?
No.
Semplicemente perché l'essere umano si fa prendere la mano.
Oltretutto, non me la sentirei proprio di dire ai parenti di una vittima, per esempio, di un incidente stradale "no, tu la "giustizia/vendetta" non la puoi avere perché è stata una disgrazia". Non me la sentirei nemmeno di dire al tizio guidatore, che magari è stato davvero sfortunato "mi spiace ma ti becchi la sedia elettrica".
Resta il fatto che il nostro ordinamento giuridico va cambiato, o meglio, devono cambiare le priorità dei giudici. Non può essere che un ladro (esempio) prenda più anni di uno stupratore, o che uno stupratore abbia i domiciliari.
Ricordo una vecchia battuta, di non so chi, che diceva "Ho trovato la ragione per la quale i giudici assicurano la certezza della pena per i ladri e non per gli assassini di bamini: perché possono essere derubati, ma hanno passato da tempo l'età nella quale possono essere vittime di un infanticidio".
Non si può negare che a momenti mi becco il carcere a vita se truffo o derubo, e invece vengo graziata se ammazzo o stupro qualcuno.
Non è sempre così, ovvio, ma ascoltando certe condanne, mi rendo conto che per alcuni la (mia) vita vale meno di un pugno di soldi.
[Modificato da Erena-chan 25/01/2013 20:33]
Erena "Posso avere una Proroga?"-chan