00 21/01/2013 18:33
Contraria, anche se si ha un colpevole certo, con la pena di morte non si risolve nulla; l'abuso o l'assassinio rimangono. Certo, alla vittima e/o alla sua famiglia può essere data la "soddisfazione" (ma sarà davvero una soddisfazione?)di sapere che quell'individuo ha pagato, ma questo non può risarcirli pienamente (e non mi riferisco a possibili risarcimenti economici, come se i soldi potessero comprare tutto).
La morte pesa su chi resta, non su chi viene ucciso. Preferisco vedere assegnata una pena che porti il colpevole a portarsi per tutta la vita il reato che ha commesso (meglio ancora sarebbe che si pentisse, ovviamente).

Per quanto riguarda il giudizio da "esterno alla vicenda", credo che alcune cose siano talmente orribili che sia naturale sentirsi, almeno in parte coinvolti. Almeno c'è la consapevolezza che certe cose non capitano solo "agli altri" ma che potrebbero capitare anche a noi, o alle persone che ci sono più care, penso che sia questo che scatti quando ci si trova di fronte a reati particolarmente crudeli, soprattutto se rivolti verso a soggetti troppo deboli per difendersi.
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