00 06/02/2012 14:33
Gli azzurri ci credono: un punto prezioso per risalire la china

I giocatori si dicono fiduciosi: quando Maccarone e Tavano saranno al top della condizione per gli altri saranno guai




L’importanza di reagire. Se c’è un punto di appiglio utile nel pareggio di ieri contro il Crotone, è proprio la reazione avuta nel secondo tempo. Ne sono convinti i giocatori stessi, che in questa vedono una possibile via d’uscita dalla crisi.

«La gara si era messa subito male - spiega Vasco Regini - i nostri avversari hanno trovato un gol abbastanza fortunoso su una parabola beffarda. Ci siamo trovati sotto dopo appena un quarto d’ora ed è stato difficile ripartire. Tanto è vero che per buona parte del primo tempo abbiamo subito il gioco del Crotone perché lo svantaggio ci aveva tagliato le gambe e ci aveva tolto fiducia».

Tuttavia, a differenza delle ultime gare, l’intervallo è servito agli azzurri a ricaricare le batterie. «Già la traversa colpita da Maccarone alla fine della prima parte di gioco ci aveva un po’ scosso - continua il terzino sinistro - poi nella ripresa siamo rientrati in campo con uno spirito diverso. Abbiamo cominciato a macinare gioco e loro riuscivano ad uscire dalla metà campo solo con delle ripartenze. Abbiamo trovato il pareggio, ma volevamo vincere e ce l’abbiamo messa tutta per acciuffare i tre punti: sapevamo che questa era una partita da non perdere assolutamente. Alla fine rimane molto rammarico perché meritavamo la vittoria. Peccato, anche se il fatto di aver rialzato la testa in quel modo dopo lo svantaggio è stato importante per il continuo della stagione».

Quindi Regini commenta la prova del reparto arretrato, che anche ieri è sembrato impaurito e confuso in alcuni frangenti. «Questo è un momento che non gira niente - afferma - prendiamo gol nelle situazioni più assurde e ciò toglie fiducia. È normale essere meno lucidi in campo, anche se siamo stati bravi a limitare i danni nel primo tempo e a ritrovare un po’ di stabilità nella ripresa. Siamo calati negli ultimi minuti e abbiamo subito qualche ripartenza di troppo, figlia forse dell’arrembaggio che abbiamo portato alla loro area. Per il futuro, comunque, rimango fiducioso: la società si è impegnata molto nel mercato e non appena i due davanti ritroveranno la condizione migliore penso che saranno guai per tutte le difese avversarie».

Anche Marco Gallozzi, ieri impiegato come interno destro nel centrocampo a tre disegnato da Carboni, è convinto che l’Empoli meritasse i tre punti. «Abbiamo creato molte più occasioni di loro - dice - specialmente nel secondo tempo abbiamo dimostrato di volere la vittoria più degli avversari. Abbiamo colpito due traverse e il loro portiere ha fatto delle grandi parate in diverse occasioni. Abbiamo crecato fino alla fine di ribaltare lo svantaggio iniziale, ma ci siamo riusciti solo a metà. Peccato, ma oggi (ieri, ndc) la squadra ha avuto l’atteggiamento giusto. Adesso sarà necessario andare a fare punti nelle tre gare esterne che ci attendono. Sappiamo che non sarà semplice perché affronteremo tutte formazioni di grande qualità, ma è necessario risalire la china e uscire da questa situazione di classifica. Per quanto mi riguarda, mi sto trovando molto bene ad Empoli, i compagni e la società mi stanno aiutando molto, e spero di ripagare la fiducia che mister e staff mi stanno dando».


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