siamo veramente andati sulla luna?

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totalwar
00martedì 3 gennaio 2006 16:39
Il 25 maggio 1961, l'allora presidente degli usa, John Fitzgerald Kennedy annunciò pubblicamente che «lanciare un uomo sulla luna, facendolo ritornare salvo sulla Terra, prima che finisca questo decennio è l'obiettivo principale degli Stati Uniti» e ciò per inculcare orgoglio negli americani nei confronti del resto del mondo.
Fu l'inizio della corsa alla conquista della luna.

Alla NASA ebbero un sacco di buone ragioni per costruire la missione lunare, piuttosto che semplicemente ammettere che una passeggiatina lunare sarebbe rimasta materia di un racconto di fantascienza.


Continuarono a portare avanti il progetto Apollo durante gli anni Sessanta, ma la loro "riserva" fu l'Apollo Simulation Project (ASP).
Quando capirono - grazie a studi scientifici fatti dai sovietici già nel '59 - di non avere la tecnologia necessaria per realizzare la promessa di Kennedy giacché la fine del decennio era prossima, la scelta di dar corso all'ASP fu praticamente obbligata.
Molte persone pensano che la NASA creò una simulazione quasi perfetta, d'accordo col vecchio adagio che in una guerra la verità è la prima vittima.
Secondo questa teoria, la Guerra Fredda - allora al suo apogeo - non fu, l'eccezione.
Invece, la Guerra Fredda era già finita da parecchi anni ed era durata molto meno: dalla bomba atomica su Hiroshima nell'agosto 1945 alla prima esplosione atomica sperimentale fatta dai sovietici qualche anno dopo.
Hiroshima non fu il passo decisivo per la fine della Seconda Guerra mondiale come scrivono gli storici fessi, ma il primo atto della Guerra Fredda (il secondo sarebbe stato la Cortina di ferro).
Poiché gli USA si resero conto di non essere più i soli a possedere armi atomiche, capirono di non poter conquistare il mondo in tempi brevi e quindi cercarono e trovarono un'alleanza con l'URSS per spartirsi l'Europa e le ex-colonie europee, processo ancora in corso come evidenzia la guerra franco-americana per il controllo delle risorse minerarie nel Congo/Zaire.
Probabilmente gli USA svilupparono la tecnologia spaziale in cooperazione con l'URSS o comunque non la tennero all'oscuro.

In "Diamonds Are Forever" (1971), James Bond s'imbatte accidentalmente in un set cinematografico pieno di rocce su un fondale lunare e con un veicolo che assomiglia all'Eagle.
Alcuni uomini in tuta spaziale si muovono lentamente come simulando una debole gravità. Bond fugge da un tipo che gli da la caccia, ma l'agente 007 sale sul modulo lunare e scappa.
La scena non viene né ripresa né spiegata. Qualche anno fa, si viene a sapere che i russi analizzavano meticolosamente i filmati di 007 forse perché in questi films vi erano messaggi diretti a loro; effettivamente l'anno scorso viene fuori la notizia che alla lavorazione partecipavano apparati dello Stato.

Poiché, come abbiamo già detto, divenne evidente che la missione lunare risultava impossibile, la NASA diede corso all'Apollo Simulation Project, montato per il giubilo del popolo americano provato dalla guerra in Vietnam e dal movimento del Sessantotto.
L'ASP fu architettato per prendere miliardi di dollari in sovvenzioni e proseguire coi progetti spaziali reali, e fu accettato dal establishment degli Stati Uniti come colpo propagandista per riaccendere il sentimento nazionalista messo in quel periodo a dura prova. La messinscena non fu fatta quindi contro l'URSS ma contro il proletariato americano.

Già alla fine degli anni Cinquanta, con i primissimi Sputnik, l'ingegnere napoletano Amadeo Bordiga - leader del Partito comunista d'Italia fino al 1930 e principale animatore della scissione di Livorno del 1921 - si avventurò in questo campo negando, per mezzo di calcoli matematici, che un "proietto" qualunque - per quanto forte e lontano lo si voglia sparare - possa seriamente e lecitamente sfuggire alla «terrestre gravità».
Per lui, erano «cifre e cifrette» oggettive, ma forse temeva che dopo le note vicende terrestri, già abbastanza trucide, gli umani si apprestassero a «impestare pure lo spazio cosmico».
Gli articoli apparsi su «il programma comunista» dal 1957 al 1967 hanno titoli inequivocabili, eccone qualche esempio: "Vera emulazione spaziale", "Cronache della conquista ciarlatanesca degli spazi", "Balle di alta precisione", "Echo e i programmi fasulli", "Micrometrici passi radiali alla conquista del cosmo", "Follia spaziale in liquidazione", "Tre colpi pubblicitari astrali", "Niente allunaggio morbido, solo allunaggio bluffistico".
Ma questa è una storia interessante e articolata che meriterebbe un capitolo a parte.

La tecnologia usata dall'Apollo 11 per volare verso la luna era estremamente primitiva e il "computer" di bordo aveva meno memoria di una moderna lavatrice.
Non esisteva nel 1969 una tecnologia in grado di svolgere la missione! Infatti, senza dare alcuna spiegazione, smisero di effettuare le missioni lunari nonostante avrebbero potuto sfruttare le immense risorse geologiche del nostro satellite.
Adesso viene effettuata una spedizione su Marte, perché una missione lunare sarebbe più facilmente verificabile dalle apparecchiature scientifiche e dai satelliti di altri Paesi.

La voce dalla base di Houston non tradiva alcuna emozione nonostante gli americani non si siano mai distinti per il fair play e ciò che stava accadendo non era certo un'operazione usuale, quella degli astronauti è piena di frasi tipo «good show», «fantastic» e le comunicazioni tra gli astronauti e la sala di controllo poi, sembrano per lo più lette da un accurato copione.
La NASA potrebbe aver effettuato una ricostruzione più o meno fedele della superficie lunare, in base alle foto effettuate dalle sonde spaziali prima del 1969 ed è risaputo che compiva le sue prove di "allunaggio" in un hangar che ricreava fedelmente la superficie lunare.
Chiaramente è riuscita a spedire sulla superficie lunare attrezzature di ricerca in diverse occasioni ma in nessun caso mai con uomini a bordo.
Infatti le ultime ricerche scientifiche nel campo aerospaziale e medico provano che è necessario avere una barriera protettiva dello spessore di almeno due metri, per prevenire una "cottura" dell'uomo nello spazio.
Qualunque astrofisico non ha nessuna difficoltà a disporre oggi di tutti i dati necessari a provarlo e diversi studi sono diventati accessibili a chiunque.

Gli astronauti durante la permanenza nella navicella Apollo - e ancor più durante la passeggiata lunare - avrebbero dovuto quindi morire "rosolati" dalle radiazioni cosmiche e solari.
Non a caso gli studi sovietici nel campo erano più avanzati ed essi non mandarono più esseri umani nello spazio. Quando gli americani ebbero tra le mani questi studi si rassegnarono anch'essi.

A tutt'oggi non c'è alcuna prova che possa documentare l'allunaggio!



ipotesi o realtà?


Il settantacinquenne William Kaysing che ha lavorato dal '57 al '63 come direttore delle pubblicazioni tecniche per il Rocketdyne Research Department (fornitore delle macchine per il progetto spaziale Apollo) non ha dubbi: «La NASA non poteva realizzare il progetto Apollo e i suoi dirigenti lo sapevano: alla fine degli anni Cinquanta quando lavoravo al Rocketdyne, fecero uno studio sulla possibilità di mandare uomini sulla luna.
La percentuale di successo risultò all'incirca 0,0017 per cento: praticamente senza speranza. Che la NASA fu amministrata in malo modo è ben documentato ed è molto più che inverosimile che sia passata da una situazione disastrosa a un successo totale: ciò è semplicemente contro ogni logica.
La NASA e Rocketdyne erano semplicemente alla ricerca di denaro; ho lavorato nel settore aerospaziale abbastanza a lungo per sapere che quello era il loro obiettivo principale.


Il paesaggio con le rocce lunari fu costruito in un loro laboratorio geologico, mentre il falso metraggio fu girato al Norton Air Force Base di San Bernardino.
Avevano un set di apparecchiature, ognuna delle quali migliore di quelle di tutti gli studi cinematografici di Hollywood», spiega Kaysing, aggiungendo che «la persona incaricata fu nientemeno che il solitario Stanley Kubrick che aveva accesso a tutto».
Nel 1968, Stanley Kubrick fu segretamente contattato da ufficiali della nasa, rimasti colpiti da 2001: Odissea nello spazio e che gli presentarono un'offerta redditizia per "dirigere" le prime tre missioni lunari.
Inizialmente Kubrick declinò l'invito, ma la NASA minacciò di rendere pubblico il coinvolgimento del giovane fratello Raul, col Partito Comunista.
Ciò potrebbe esser stato di un imbarazzo intollerabile per Kubrick, specialmente dopo la realizzazione de "Il Dottor Stranamore".
Con un team per gli effetti speciali capeggiato da Douglas Trumbull, "creò" la prima e la seconda missione lunare in un edificio speciale di Huntsville, nell'Alabama.
Per simulare la gravità lunare usò gru a ponti idraulici e sottilissimi cavi.
In seguito si rifiutò di dirigere "Apollo 13" poiché gli ufficiali della nasa rifiutarono la sua sceneggiatura in cui la missione fallisce drammaticamente sostenendo che essa avrebbe potuto mettere a repentaglio l'immagine dell'Agenzia.
Ironicamente, qualche tempo dopo l'abbandono di Kubrick, decise di usare lo scenario della missione fallita, per cui fu arruolato Randall Cunningham, regista inglese poco conosciuto ma molto rispettato.
È ben conosciuto l'interesse di Kubrick verso la matematica teorica e in quel periodo si occupò di meccanica orbitale, consultando frequentemente Werner von Braun che curiosamente all'epoca viveva anch'egli a Huntsville.
Dopo alcuni incontri, Kubrick inavvertitamente ottenne un'elegante soluzione al problema della "libera traiettoria di ritorno", problema che aveva assillato la NASA nel completare una missione lunare "reale", ma questa arrivò troppo tardi in mano agli ingegneri della NASA per essere praticabile.


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Ipotesi o realtà?

Fu molto facile organizzare tutta la messinscena perché la Nasa aveva un controllo totale su ogni avvenimento e tutto avvenne sotto stretto controllo militare.

Probabilmente, il razzo Saturn V con gli astronauti Armstrong, Aldrin e Collins a bordo, partì regolarmente ma, appena furono fuori dallo sguardo del pubblico, l'astronave si diresse verso il polo sud, espulse l'equipaggio e si schiantò nell'Oceano.

Nel frattempo, gli astronauti e gli uomini del Controllo della missione furono portati da parte in un corso meticolosamente progettato per ingannare il pubblico facendogli credere del viaggio sulla luna.


Dopo la spettacolare "missione lunare", l'equipaggio e il modulo di comando furono caricati su un aereo militare da trasporto e gettati nel Pacifico per le operazioni di "recupero".

Un'altra ipotesi è che rimasero in orbita terrestre fino al rientro nell'atmosfera per finire con un perfetto ammaraggio nel Pacifico.



L'ultima ipotesi è che non salirono neppure alla partenza e la navicella caduta in mare era vuota. Dopo il rientro, gli astronauti furono messi in isolamento con l'incredibile scusa di non contagiare con i germi lunari!
In realtà questa quarantena forzata fu necessaria affinché essi raccontassero a freddo la storia per essere meglio credibili.


Armstrong, Aldrin e Collins
Successivamente agli astronauti e ad alcuni tecnici fu fatto un lavaggio del cervello e furono sottoposti ad ipnosi per garantire la loro cooperazione nella truffa.

Il fatto che Aldrin sia diventato un alcoolizzato e che Armstrong è parecchio tempo che non parla più dell'avventura Apollo è un fatto che dovrebbe comunque insospettire (ha rilasciato solo 3 interviste!), tanto più che dovrebbe essere considerato un "eroe" americano con tutto ciò che ne consegue.


Poche persone tra coloro che lavorarono al progetto Apollo seppero della truffa e furono informati solamente di ciò che gli avrebbe permesso di operare.
Una tantum, promozioni, e/o velate minacce potrebbero aver assicurato il silenzio di coloro che erano a conoscenza dell'intero progetto.
Non è un caso se tre alti dirigenti (leading investigators) della nasa abbandonarono il progetto Apollo il giorno stesso del "ritorno" dell'equipaggio dell'Apollo 11.
Finora la truffa era soltanto un'ipotesi, mancava ancora la certezza dell'imbroglio. La prova decisiva e sorprendente la si trova analizzando - fotogramma per fotogramma - i filmati che vengono presentati come girati sulla luna: le ombre divergono!
Questo ha una sola spiegazione: le ombre del L.E.M., degli astronauti e della bandiera non sono prodotte dal sole, che crea ombre tutte parallele, ma da una luce artificiale, da un bel lampadone cinematografico.
Questa è una prova che può fare chiunque analizzando i filmati "lunari". Prendete ad esempio l'ombra di Armstrong che passeggia, analizzate il primo e l'ultimo fotogramma e calcolate a che distanza era la potente luce usata e quante luci hanno usato nel più bel film di fantescienza mai realizzato.

totalwar
00martedì 3 gennaio 2006 16:45
foto e documenti

Dove sono finite le stelle?
Tutte sulla bandiera?
Non ci sono stelle nonostante l'indubitabile luminosità e non si capisce perché eventualmente non ne abbiano fatte approfittando delle condizioni favorevoli.


Il L.E.M. dopo essere sbarcato sulla superficie polverosa della luna avrebbe dovuto lasciare le rocce sottostanti infuocate, fumanti o per lo meno carbonizzate per via della quantità di calore e potenza che avrebbe dovuto sprigionare.
L'altissima temperatura emessa dal propulsore (5.000 gradi Fahrenheit) avrebbe dovuto fondere la polvere in vetro o creare un enorme cratere mentre invece la polvere sotto il L.E.M. appare completamente inviolata.



Non ci sono crateri sotto e dietro il veicolo lunare in nessuna delle foto così come non ci sono stelle.


Non vedo molta polvere sul piede del LEM, strano ce ne dovrebbe essere parecchia dopo l'allunaggio.
Forse hanno fatto le pulizie di casa


Non e' strano che un'ombra arrivi fino all'orizzonte malgrado il Sole sia molto alto, lo si capisce dal fatto che l'ombra del LEM comincia subito sotto.



Come mai le ombre sulla superficie non son parallele?
Eppure il Sole e' a milioni di chilometri



In alcune fotografie scattate sulla luna, gli astronauti hanno le loro tute ben illuminate su ogni lato.

Nella foto a fianco, si vede chiaramente l'ombra dell'astronauta ma la bandiera non ha la sua ombra.

[IMG]
www.marcostefanelli.com/luna/nasa_riflesso2.jpg[/IMG]
In una celebre foto, un'astronauta è fotografato da un altro che si vede riflesso nel casco che non ha però in mano la macchina fotografica


L'Hasselblad usata per scattare le foto sulla luna era fuori dalla tuta spaziale e a una temperatura di 250° F avrebbe dovuto fondersi e gli astronauti stessi a quella temperatura non dovevano passarsela bene senza alcun sistema di raffreddamento.
Anche in questa foto le ombre sono convergenti!

http://www.marcostefanelli.com
roob
00martedì 3 gennaio 2006 16:56
La bandiera americana è ancora la', io l'ho vista col binocolo ! [SM=x39892]
totalwar
00martedì 3 gennaio 2006 16:57
questa è una foto scattata nel deserto dell'Atacama, non sembra il luogo dell'atteraggio lunare?

[Modificato da ottonedesign 03/01/2006 17.18]

totalwar
00martedì 3 gennaio 2006 17:02
Montalva fu presidente del Cile (deserto dell'Atacama) dal 1964 al novembre 1970.
Missione Apollo 11 luglio 1969 (Nixon presidente)
Nel novembre 1970 cambio di governo in Cile: viene eletto S. Allende (socialista e massone).
Viene assassinato nel settembre 1973 con la complicità di Cia e soci (Nixon presidente più Kissinger)

Gli interessava solamente far fuori un governo di sinistra o c'era qualcos'altro?

Dottor Morlok
00martedì 3 gennaio 2006 17:07
Ok acceto la sfida.
Le stelle non appaiono nelle foto per un motivo molto semplice, e cioe' il tempo di esposizione della pellicola era troppo breve, la stessa cosa sucede sulla terra, se scatti una foto al cielo stellato, per immortalare le stelle piu' luminose ci vogliono parecchi secondi di esposizione, sulla luna con tutta quella luce le condizioni per fotografare le stelle non erano assolutamente ottimali, troppa luce.

Il Lem non ha bruciato nulla in quanto sulla Luna non c'e' atmosfera e conseguentemente il calore non si propaga e cmq per allunare sono stati sufficienti pochi rallentamenti in quanto la gravita' e molto piu' bassa che sulla terra (1/6 se non ricordo male) quindi un oggetto che sulla terra pesa 6 kg sulla luna ne pesa 1.

L'ombra che arriva fino all'orizzonte e' un effetto ottico dovuto al fatto che il terreno dietro al Lem era in leggara pendenza, lo stesso discorso e' valido per le ombre non parallele.

La bandiera proietta la sua ombra regolarmente, solo che e' molto meno spessa dell'astronauta e quindi nella foto non si vede.

La macchina fotografica non la tenevano mica in mano, non erano in gita, la macchina era agganciata alla tuta, ovviamente per poter avere le mani libere.

Come gia' detto prima nel vuoto il calore non si propaga, e la macchina utilizzata era stata progettata appositamente per le missioni lunari.
Nel vuoto la temperatura scende anche se sei al sole, se vai sull'everest in piena estate copra ci trovi la neve, eppure se piu' vicino al sole [SM=x39897] , la cosa avviene in quanto l'atmosfera sopra di te' e' piu' rarefatta conseguentemnete propaga meno calore e tu senti piu' freddo.




totalwar
00martedì 3 gennaio 2006 17:12
guardate quest'altra foto: www.hq.nasa.gov/office/pao/History/alsj/a11/as11-40-58...

com'è possibile che il cartello united states (che sembra attaccato con lo scocht, sia rimasto lì per tutti il viaggio? è perchè usano macchine fotografiche a bassa definizione? nelle macchine di allora mica si vedevano quelle specie di mirini, perchè hanno usato macchine fotografiche che avevano quella particolarità?
Dottor Morlok
00martedì 3 gennaio 2006 17:12
Re:

Se c'era altro no saprei, ma l'Apollo 14 dove sarebbe ATTERRATO allora?

[Modificato da Dottor Morlok 03/01/2006 17.13]

Dottor Morlok
00martedì 3 gennaio 2006 17:15
Re:

Scritto da: totalwar 03/01/2006 17.12
guardate quest'altra foto: www.hq.nasa.gov/office/pao/History/alsj/a11/as11-40-58...

com'è possibile che il cartello united states (che sembra attaccato con lo scocht, sia rimasto lì per tutti il viaggio? è perchè usano macchine fotografiche a bassa definizione? nelle macchine di allora mica si vedevano quelle specie di mirini, perchè hanno usato macchine fotografiche che avevano quella particolarità?



Il cartello era stato saldato sul Lem, circa i mirini servivano a quei poveracci ad effettuare un minimo di inquadratura, visto che dovevano fotografare praticamente a culo!
ottonedesign
00martedì 3 gennaio 2006 17:18
vecchia diatriba..

passa ogni settiamna su discoverychannel... circa...

solito dilemma irrisolvibile..

e poi quella foto con i colori del colle rossi.. sembra un fake ricreato al pc..

che donia farebbe meglio [SM=x39860]

[Modificato da ottonedesign 03/01/2006 17.19]

Dottor Morlok
00martedì 3 gennaio 2006 17:21
Re:

Scritto da: ottonedesign 03/01/2006 17.18
vecchia diatriba..

passa ogni settiamna su discoverychannel... circa...

solito dilemma irrisolvibile..

e poi quella foto con i colori del colle rossi.. sembra un fake ricreato al pc..

che donia farebbe meglio [SM=x39860]

[Modificato da ottonedesign 03/01/2006 17.19]




Secondo me' e' una questione risolvibilissima, basterebbe avere le nozioni di base.
ottonedesign
00martedì 3 gennaio 2006 17:31
Re: Re:

Scritto da: Dottor Morlok 03/01/2006 17.21


Secondo me' e' una questione risolvibilissima, basterebbe avere le nozioni di base.


non ho detto che il caso è irrisolvibile..

ho detto che la diatriba è irrisolvibile..

cioè... a prescindere dalla realtà, l'altra parte non l'accetterà mai
roob
00martedì 3 gennaio 2006 17:35
Re: Re:

Scritto da: Dottor Morlok 03/01/2006 17.21


Secondo me' e' una questione risolvibilissima, basterebbe avere le nozioni di base.



devi fare una foto col tuo cannochiale per convincere il popolo ! [SM=x39956]
Dottor Morlok
00martedì 3 gennaio 2006 17:38
Re: Re: Re:

Scritto da: roob 03/01/2006 17.35


devi fare una foto col tuo cannochiale per convincere il popolo ! [SM=x39956]



tipo questa?

Dottor Morlok
00martedì 3 gennaio 2006 17:39
Re: Re: Re:

Scritto da: ottonedesign 03/01/2006 17.31

non ho detto che il caso è irrisolvibile..

ho detto che la diatriba è irrisolvibile..

cioè... a prescindere dalla realtà, l'altra parte non l'accetterà mai



quindi se quando torneranno sulla Luna ci faranno vedere i Lem, l'altra parte dira' che ce lo hanno portato loro?
ottonedesign
00martedì 3 gennaio 2006 17:42
Re: Re: Re: Re:

Scritto da: Dottor Morlok 03/01/2006 17.39


quindi se quando torneranno sulla Luna ci faranno vedere i Lem, l'altra parte dira' che ce lo hanno portato loro?



con quindi non si inizia una frase...

con quindi si gira un conceto a proprio favore con deduzioni soggettive...

quindi..è probabile di si [SM=x39860] [SM=x39897]
roob
00martedì 3 gennaio 2006 17:48
Re: Re: Re: Re:

Scritto da: Dottor Morlok 03/01/2006 17.38


tipo questa?




si , molto belle le foto che fai. Complimenti alla tua professionalità.
E' necessario solo un piccolo ritocco et voilà .. anche il piu' scettico dei miscredenti cambierà idea ! [SM=x39989]
roob
00martedì 3 gennaio 2006 17:50
fatto ! [SM=x39884]



roob
00martedì 3 gennaio 2006 17:52
mo' adesso mi dovete spiegare chi ce l'ha messa quella bandiera sul suolo lunare ? i marziani ? [SM=x39937]
Dottor Morlok
00martedì 3 gennaio 2006 17:54
Re: Re: Re: Re: Re:

Scritto da: roob 03/01/2006 17.48


si , molto belle le foto che fai. Complimenti alla tua professionalità.
E' necessario solo un piccolo ritocco et voilà .. anche il piu' scettico dei miscredenti cambierà idea ! [SM=x39989]



Non male come idea.
Alcuni credono di poter vedere la bandiera con il Telescopio, il fiato che ho speso per spiegare che vedere la bandiera da terra e' impossibile, in quanto la Luna dista 400.000 Km e anche avendo (cosa impossibile) un telescopio che consenta 10.000 ingrandimenti (cosa brutta che ho detto) e' impossibile scorgere una bandiera da 40 Km di distanza.
Dottor Morlok
00martedì 3 gennaio 2006 17:55
Re:

Scritto da: roob 03/01/2006 17.52
mo' adesso mi dovete spiegare chi ce l'ha messa quella bandiera sul suolo lunare ? i marziani ? [SM=x39937]



Mo pure i Marziani so' Americani?
nnamo bene!!!!
Finestraio
00martedì 3 gennaio 2006 19:41
Di solito, quando si parla dell'allunaggio dell'Apollo 11, si cita sempre la frase di Armstrong, quella che "è un piccolo passo per un uomo..." eccetera eccetera. Ci si dimentica invece di citare un intervento di Aldrin (un altro membro dello stesso equipaggio): "Houston qui Aldrin. Da qui si gode un panorama bellissimo... Ha una sua selvaggia bellezza, del tutto particolare. E' un po' come qualche deserto degli Stati Uniti."

[SM=x39897]
Finestraio
00martedì 3 gennaio 2006 19:59
Oh, ma 'sta discussione è rimasta in Società tutto il giorno. Commento io e due minuti dopo la spostate in Misteri. Ma mi volete male, eh. [SM=x39940]

[Modificato da Finestraio 03/01/2006 19.59]

totalwar
00martedì 3 gennaio 2006 19:59
quando finiranno il telescopio sulle ande (non mi ricordo neanche come si chiama) dicono che potranno vedere qualsiasi cosa sulla luna, anche la bandiera, o la macchina che hanno usato per fare una gara sulla luna [SM=x39895] , e altre cose che hanno lasciato lì, se non si vedranno dovrai pagare da bere [SM=x39900]
Drag-on
00martedì 3 gennaio 2006 21:51
Ne abbiamo già parlato qui:

www.freeforumzone.com/viewmessaggi.aspx?f=2440&idd=17728&p=1

In ogni caso le foto della NASA vengono quasi sempre ritoccate, quindi il fatto che una loro foto sia stata manomessa non costituisce alcuna prova, nè a favore nè contro.

Riguardo la foto della bandiera, è ovvio che se si fossero scordati di farla sulla luna avrebbero dovuto rifarla qui sulla terra, quindi nulla di strano se dovesse essere un falso, ci hanno abituato a menzogne ben peggiori.

Avevo analizzato alcune foto alcuni anni fa ma dopo la perdita dell'HD non ho più le mie ricerche originali e non ho il tempo nè la voglia di ripeterle, ma i risultati dovrebbero essere ancora on-line su qualche forum (questo e HW-up)


PS ricordiamo poi che i cattolici hanno l'obbligo di credere all'allunaggio (e non il contrario come lessi anni fa) in quanto dogma di fede.
SGResu
00martedì 3 gennaio 2006 22:27
Proprio ieri sera ho visto su rai tre un documentario dove parlavano di questo "falso".

In peru' tra poco sara' operativo il piu' potente telescopio sulla terra. Permettera' di vedere se sulla luna c'e' il lem!
[SM=x39897]
Drag-on
00martedì 3 gennaio 2006 22:42
Re: Re: Re: Re: Re: Re:

Scritto da: Dottor Morlok 03/01/2006 17.54


Non male come idea.
Alcuni credono di poter vedere la bandiera con il Telescopio, il fiato che ho speso per spiegare che vedere la bandiera da terra e' impossibile, in quanto la Luna dista 400.000 Km e anche avendo (cosa impossibile) un telescopio che consenta 10.000 ingrandimenti (cosa brutta che ho detto) e' impossibile scorgere una bandiera da 40 Km di distanza.



Scritto da: SGResu 03/01/2006 22.27
Proprio ieri sera ho visto su rai tre un documentario dove parlavano di questo "falso".

In peru' tra poco sara' operativo il piu' potente telescopio sulla terra. Permettera' di vedere se sulla luna c'e' il lem!
[SM=x39897]



L'unico telescopio adeguato è l'hubble, che è in grado di vedere l'equivalente di uno spillo per terra, altro che 40Km...
Fantasma dell'Opera
00martedì 3 gennaio 2006 22:42
*Yawn* domanda ciclica.

www.braeunig.us/space/hoax.htm

www.badastronomy.com/bad/tv/foxapollo.html

Leggete TUTTO (sì, lo so che è lungo, allora? sempre meglio che navigare sui sitazzi porno) e poi chiudete il thread.

[SM=x39997]
ataru1976
00martedì 3 gennaio 2006 23:49
Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:

Scritto da: Drag-on 03/01/2006 22.42


L'unico telescopio adeguato è l'hubble, che è in grado di vedere l'equivalente di uno spillo per terra, altro che 40Km...



Hubble non è sufficiente.
Riporto pari pari la spiegazione, presa da qui:
Il fatto che i telescopi vedano galassie lontanissime, mentre la Luna è praticamente dietro l'angolo, non deve ingannare: senza addentrarmi in calcoli complicatissimi, le dimensioni apparenti degli oggetti lasciati sulla Luna sono minori di quelle dei corpi celesti ripresi così spettacolarmente dai telescopi. Sono sì molto più lontani, ma sono anche molto, molto, molto, molto più grandi.

Un sito Nasa che raccoglie alcune delle più belle foto astronomiche in assoluto contiene una pagina (http://antwrp.gsfc.nasa.gov/apod/ap020628.html) che spiega il problema in questi termini: il telescopio spaziale Hubble ha uno specchio di 2,4 metri di diametro. Con uno specchio di queste dimensioni, l'oggetto più piccolo distinguibile in un'immagine di Hubble, alla distanza della Luna (pari a circa 400.000 chilometri), ha un diametro di circa 80 metri. Il modulo lunare (l'oggetto più grande lasciato sulla Luna) è circa dieci volte più piccolo, per cui per vederlo ci vorrebbe un telescopio spaziale dieci volte più grande di Hubble. La foto mostrata nella medesima pagina mostra il modulo lunare sulla Luna, ma è stata presa dalla capsula Apollo in orbita intorno alla Luna, a soli cento chilometri di distanza.


Sempre sul sito di Attivissimo, è interessante questo giochino.
Questa la soluzione
Dottor Morlok
00mercoledì 4 gennaio 2006 10:00
Re:

Scritto da: totalwar 03/01/2006 19.59
quando finiranno il telescopio sulle ande (non mi ricordo neanche come si chiama) dicono che potranno vedere qualsiasi cosa sulla luna, anche la bandiera, o la macchina che hanno usato per fare una gara sulla luna [SM=x39895] , e altre cose che hanno lasciato lì, se non si vedranno dovrai pagare da bere [SM=x39900]



Neanche per sogno!
E' impossibile osservare un oggetto delle dimensioni di una bandiera da quella distanza.
La potenza di un telescopio e' data dalla sua apertura e dalla sua capacita' risolutiva.
I telescopi amatoriali piu' potenti ad esempio hanno un potere risolutivo di poco meno di un secondo d'arco, ma il fattore piu' importante e' la capacita' di albedo dell'oggetto osservato.
L'albedo e' la capacita' di un corpo di riflettere la luce, con un valore massimo di 1, ossia che riflette oò 100% della luce che riceve.
Ovviamente una bandiera posta a 400.000 km di distanza, ammettendo anche che abbia un albedo pari ad 1, non rifletterebbe una quantita' di luce sufficiente ad essere osservata da quella distanza, e' come se volessimo vedere ad occhio nudo una torcia elettrica accesa a 20 km da noi.
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