W la Squola!!

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sergio.T
00venerdì 31 ottobre 2008 14:30
no, quei studenti di sinistra che non si sono presentati, sono loro per primi che strumentalizzano le cose.
Il programma non voleva dividere in fazioni: aveva semplicemente invitato i vari movimenti all'interno del collettivo studenti. Questi una volta saputo chi c'era e chi non c'era, non hanno voluto aderire.
Mah. Credevo che in nome della scuola " tagliata" si riuscisse a mettere da parte certe cose.
Vedo che non e' cosi'.

A Milano si sono organizzati cortei separati. Qui non e' il solito discorso dei mezzi mediatici che ci dicono una cosa piuttosto dell'altra: e' proprio cosi'.
pepE .
00venerdì 31 ottobre 2008 17:33
Ma dai sergio davvero credi che ci si possa confrontare con studenti che fanno capo a forza nuova?
Sono una piccolissima parte e se ne parla solo perchè stanno sfruttando la situazione per faRSI PUBBLICITA'.
guarda un po le cronache di questi giorni... cito a memoria:
Azione giovani... non faremo lo sbaglio degli anni 70 quando abbandonammo le occupazioni per volontà di almirante... fu uno sbaglio e lasciammo il movimento studentesco in mano alla sinistra.

Assemblea a Napoli (nn ricordo la facoltà) lettera spedita a repubblica da una ragazza: é in corso un'assemblea ad un certo punto entrano i ragazzi di destra e chiedono la parola, gli viene concessa dopo un po raccolgono dei fischi e in quel momento fanno irruzione nell'assemblea picchiatori squadristi che malmenano più ragazzi alcuni presi a calci in faccia e finiti in ospedale con punti di sutura.
Roma piazza navona che belle quelle spraNGHE TRICOLORE!!!

Poi l'informazione come sempre ci fa credere quello che vogliono... la chiamano maggioranza silenziosa e pubblicano i loro interventi su facebook... Ieri da santoro davano le giuste proporzioni anche di questo... (nn ricordo le cifre esatte ma ti assicuro molti gruppi di discussione contro i tagli della GELMINI POCHI QUELLI A FAVORE tipo Gelmini un ministro con le palle o cose del genere.

Sergio sti qua hanno alzato la cresta semplicemente perchè c'è una volontà politica che prova a revisionare parte della storia italiana , ma questo è un altro discorso...
sergio.T
00venerdì 31 ottobre 2008 17:58
ma guarda pepe', a me degli studenti di destra frega ancora meno di quelli di sinistra.
Sai, a volere vedere cosi' tante differenze ideologiche negli studenti , si cade nell'ennesima ingenuita' che ci coglie quando si parla di politica e schieramenti politici: ci si illude che siano differenti. Lo sono, forse, ma solo nelle parole e nell'immagine. Nei fatti, invece, sono talmente massificati da fa venire spontaneo l'alzar le mani nei capelli. Dalla disperazione, intendo. E visto che la disperazione non e' uno stato d'animo che mi piace, anzi mi annoia, me ne sto bene alla larga dall'accalorarmi nel dire quelli li' di sinistra o quelli li' di destra han ragione o han torto : non c'e' piu' nessuna differenza perche' nessuno e' piu' capace di ragionar con la propria testa a prescindere dalla posizione politica.
Aveva ragione Pasolini piu' di 20 anni fa. ( e questa non e' revisione, ma critica di un uomo di una sinistra che forse valeva qualcosa di piu' di quella spaventapasseri di oggi)

Il Decreto Gelmini? sono assolutamente d'accordo con te nel pensare che la maggioranza sia contraria a questo decreto. E infatti e' un decreto sbagliato nel suo complesso: sbagliato e pericoloso per il futuro della cultura stessa . Ma errore ancora piu' grave e' appunto la strumentalizzazione che ne fanno tutte le parti in causa.
pepE .
00sabato 1 novembre 2008 02:16
delirio noturno
no, quei studenti di sinistra che non si sono presentati, sono loro per primi che strumentalizzano le cose.
Il programma non voleva dividere in fazioni: aveva semplicemente invitato i vari movimenti all'interno del collettivo studenti. Questi una volta saputo chi c'era e chi non c'era, non hanno voluto aderire.
Mah. Credevo che in nome della scuola " tagliata" si riuscisse a mettere da parte certe cose.
Vedo che non e' cosi'.

A Milano si sono organizzati cortei separati. Qui non e' il solito discorso dei mezzi mediatici che ci dicono una cosa piuttosto dell'altra: e' proprio cosi'.

io mi riferivo a questa tua dichiarazione...
Poi nn dico c he hanno ragione gli uni o gli altri...
sicuramente mi sento più vicino a un ragazzo che va ad una manifestazione e sente (perchè provato sulla mia pelle) di far parte e di lottare per qualcosa che crede profondamente giusta e nn è solo solo, ci sono tantissime persone intorno a lui , lui magari ha solo 16 , 17 o 18 anni è la prima volta che manifesta è la prima volta che esce fuori... di casa , da scuola, dalla cerchia solita di amici e si oppone/confronta con lo stato, nn può che essere puro vive l'adrenalina della partecipazione con migliaia di persone intorno (e nn è allo stadio) e si rende conto di pasrtecipare a qualcosa di importante.
Poi, forse come il ragazzo che oggi ha scritto a repubblica raccontando la sua versione dei fatti su come sono andate le cosea piaaza navona, si accorge che la realtà è più cruda di quello che credeva e si chiede : Perchè lo stato nn mi ha difeso mentre mi sprangavano dei ragazzi più grandi di me?
La prossima manifestazione, se si dovesse trovare di fronte un cordone di polizia, nn penserà certo che quelle "persone sono figli di operai" come lui e se nn avrà subito un trauma , come tanti a genova e a bolzaneto, li affronterà a muso duro.
Ma lui nn era comunista e se dei valori ddi "sinistra" li sente più vicini a lui nn è perchè strumentalizzato... lui, pensa, partecipava ad una manifestazione pacifica...
sergio.T
00domenica 2 novembre 2008 13:54
Ciao Pepe,innanzitutto piacere di dialogare con te. Magari, chissa', un giorno ci conosciamo di persona e potremo prenderci in giro sul milan e sull'inter.

Su quello che dici , niente da eccepire: sono d'accordo con te, ma sai bene che le cose non sono sempre cosi' semplici e il piu' delle volte, invece, sono complicate.
In eventi grandi come una manifestazione, purtroppo, ci sono sempre infiltrati, strumentalizzatori, ipocriti, e infine, gente che vuole solo esprimere atti di vandalismo e violenza.
Io credo che le stesse forze dell'ordine e gli stessi manifestanti, nella loro indentita' collettiva, debbano collaborare per fare in modo che quel ragazzo che citi come esempio, non possa vivere la disillusione del proprio credo, della propria partecipazione pacifica. Quel ragazzo ne ha tutto il diritto, figurati.
Penserai che questo sia un pensiero utopistico, ma e' l'unico che corrisponderebbe ad un ideale del diritto di dissenso e al diritto di manifestare una volonta' popolare.
Coloro che lo inquinano devono essere pero' repressi e allontanati.

Come vedi non ho nessunissimo pregiudizio contro la polizia o contro la volonta' popolare: anzi, quest'ultima, la ritengo l'esempio piu' alto di quella forma civile democratica tanto agognata e tanto urlata ai quattro venti.

Io non sono ne' di destra ne' di sinistra: non lo sono per il semplice motivo che non vedo piu' quella sana autenticita' da una parte e dall'altra.
Continuero' a preferire un comunista autentico, o un fascista vero, a quell'accozzaglia politica, sociale, umanitaria, che e' diventata oggi, l'identita'popolare. Quella identita' sbiadita, scolorita, insulsa, che altalena di qui' e di li', senza arte ne' parte.
Ecco perche' citavo Pasolini: quell'uomolibero, anarchico, vicinissimo alla sinistra comunista che da trenta anni ci ammonisce dal pericolo della vera peste sociale: la massificazione di ogni diffrrenza e diversita'.
Quello che poi e' avvenuto realmente.
E io, che per visione del mondo e per visione filosofica, uomo di sinistra non sono e non voglio essere - io ti dicevo - sono rimasto a bocca aperta e ammirato delle sue parole. Le condivido e vorrei vivere in un mono pasoliniano , in mezzo a uomini che sentono e percepiscono una identita' e una volonta' come quelle.
La volonta' di essere quello che si e', come diceva Pasolini.

Eppure lui era di sinistra, ma questo non ha affatto condizionato la mia vicinanza a lui.

E cosi con Julia, che conosci bene: tra le tante stronzate sulle quali devo discutere con lei, non e' detto che tra esse, io non riconosca quella ferma volonta' di credere e quella convinta decisione di cambiare le cose.
Se poi queste siano virtu' rosse o nere, a me pocoimporta. Quello che fa'la differenza e' la propria intenzionalita', cosa che io non vedo piu' da nessuna parte.

Ecco caro Pepe, perche' quando incominciano a parlarmi di destra sinista, comunisti e fascisti, io comincio a sospirare, a guardarmi in giro - diciamolo pure - ad annoiarmi mortalmente:non credo che siano piu' le vere differenze negli uomini moderni e nel mondo moderno.
Quel mondo che a furia di dar retta a ideali colorati ( e non veramente sentiti) e' diventato quello che e': una ridda di bestialita', un festival di ipocrisia, un bordello degno delle migliori puttane di potere - un mondo che volere guardarlo bene - ti fa solo dire: Dio mio dove siamo finiti!

Ti saluto, Pepe e buona domenica.


Vedo che l'inter gioca sempre peggio, complimenti. [SM=g8455]
mujer
00domenica 2 novembre 2008 20:08
IL MOSTRO UNICO
di Stefano Benni

Cari studenti facinorosi, sono la vostra amata ministra Gelmini.
Dopo il cinque in condotta e il maestro unico, ho una nuova idea che potrà risollevare la scuola italiana.
Da dove inizia l'istruzione? Dall'asilo. E proprio qui bisogna intervenire, perché i bambini diventino obbedienti e ligi al dovere.
E le favole, con la loro sovrabbondante fantasia e il loro dissennato spreco di personaggi, li allontanano dal sano realismo e dal doveroso conformismo e alimentano il pericolo del fuori tema, della deboscia, della droga e del bullismo facinoroso.
Perciò per decreto legge istituisco il Mostro Unico.
Sarà proibito leggere favole che contengano più di un mostro o di un cattivo, con relativo aggravio per la spesa pubblica, e soprattutto si dovrà, in ogni fiaba, sottolineare la natura perversa, facinorosa e vetero-comunista di questo mostro.

Secondo il DMU (decreto mostro unico) sono proibiti ad esempio Biancaneve e i sette nani, perché Grimilde e la strega sono un costoso e inutile sdoppiamento di personalità nocivo all'immaginario dei giovani alunni, per non parlare dell'ambigua convivenza tra Biancaneve e i sette piccoli operai, di cui uno, Brontolo, sicuramente della Cgil.

Cappuccetto Rosso è ammesso, ma si sottolinei come il cacciatore è evidentemente della Lega e il lupo di origine transilvana e rumena.

Proibito Ali Babà e i quaranta ladroni, ne basta uno. Abolito Peter Pan, troppi pirati che gravano sulle casse dello stato. Abolito Pinocchio, anche accorpando il gatto e la volpe in un unico animale, restano il vilipendio ai carabinieri e il chiaro riferimento a Mediaset del paese dei balocchi.

Ammesso Pollicino ma dovrà chiamarsi Allucione ed essere alto uno e settanta, per non costituire un palese sberleffo al nostro amato presidente del consiglio.

Proibito Hansel e Gretel, perché i mostri sono due, la madre e la strega, e inoltre si parla troppo di crisi economica.

Proibito il brutto anatroccolo. Se uno è brutto, lo è per motivi genetici e tale resterà. Inoltre Andersen era gay.
Parimenti proibito il gatto con gli stivali per la connotazione sadomaso.

Proibita, anzi proibitissima Cenerentola. Le cattive sono tre e assomigliano tutte a me.
Cioè alla vostra ministra superficiale, impreparata e ciarliera. Ma la vostra Ministra Unica.
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