Si può imparare ad AMARE????

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Matuelle
00martedì 28 dicembre 2004 14:01
La storia di Tristano che ama l’amore in sé più che Isotta ispira la tradizione amorosa occidentale con l’amore di tipo egocentrico ma anche sofferto e ostacolato contrapposto alla banale istituzione matrimoniale.
Nelle fiction che ancora vi s’ispirano per il senso tragico si possono rivivere catarticamente certe emozioni attraverso i personaggi, e se si è autori, spostare nelle proprie creazioni pulsioni erotico-affettive in tal modo sublimandole.

Ancora oggi l’amore fatto più di dedizione che di possesso sarebbe incompatibile con il prevalente individualismo e l’immaturità psicoaffettiva.
Le donne emancipate competono con i valori di genere maschile, i maschi sono autocentranti e pragmatici. Tutti tendono a sfuggire l’impegno.

Premessa del matrimonio dovrebbe essere la verifica se alla base c’è l’innamoramento e non l’infatuazione o altre motivazioni.

L’attesa della persona per sé giusta dovrebbe essere preceduta da un buon rapporto con se stessi e da un’identità definita.
Ci s’innamora più facilmente di chi ci è affine, senza escludere che una complementare diversità può affascinare, ma non è facile trovare persone ch3e in qualcosa ci assomiglino e in qualcosa siano diverse.

Amare è decentrarsi da se stessi per accogliere e rivalutare le reciproche differenze e individualità.
E’ necessaria una capacità relazionale per sintonizzarsi con l’altro esplicitando punti di vista, incomprensioni e conflitti. E’ rara, specie nei maschi per tradizione educativa poco inclini a contattarsi con le emozioni proprie e altrui. Ciò limita il sentimento amoroso che si ravviva parlandone ed esplorandosi a vicenda, mettendo in luce proprie zone d’ombra e vulnerabilità. Intime confidenza ineludibili pur senza garanzie essendo noi tutti soggetti a mutamenti e diverse esigenze nel corso della vita.

La passione erotica rinnovatesi è meno probabile del raggiungimento di un soddisfacente equilibrio di coppia.

Nella nostra epoca c’è un’eclissi di sentimenti ed emozioni; impera la superficialità e l’effimero, è carente l’ambiente familiare caloroso che rende possibile restituire l’amore ricevuto, ecc.

Ad amare s’impara anche riflettendo su tutti gli aspetti dei nostri vissuti affettivi che svelano nuove verità e possono meglio chiarire chi siamo, cosa desideriamo e cosa possiamo donare senza eccessive aspettative, appurando che non è sufficiente amare per essere riamati o, viceversa, essere amati per riamare.
Nulla è eterno e si può essere felici per un amore senza chiedersi quanto possa durare.

Viandantedelmondo
00martedì 28 dicembre 2004 19:01
Secondo me, non c'é bisogno. Tutti noi sappiamo cos'é e come si ama. Direi che occorre più imparare a superare le proprie paure, poiche considero l'amore l'equivalente al coraggio. Inoltre sospetto la strana tendenza della maggioranza a volerlo dare ma non a saperlo ricevere, l'amore. Per es. riceverlo senza porre condizioni?
Dolceluna29
00martedì 28 dicembre 2004 20:32
Ad amare si impara. Sono certisima di questo.
Consiglio, a chi non lo ha letto, il bellissimo libro "l'arte di amare" di Fromm.
Amare è effettivamente un arte. E' un'arte e una scelta. Sempre. Anche in quelle forme di amore che ci "vendono" come istintive, come quello materno. Anche una madre impara (se impara!!) ad amare suo figlio. Riconoscere l'altro come altro da sè e quindi imparare a conoscerlo, nel caso del figlio è perfino più difficile.
Però mi pare che ci sia un equivoco di fondo nel discorso che apre questa discussione: che senso ha che un matrimonio si basi sull'innamoramento?
Perchè innamoramento e amore non sono la stessa cosa. L'innamoramento è una fase ancora fatta in gran parte di quelle che in psigologhese si chiamano proiezioni, è una specie di paradiso terrestre in cui regna una fusionalità deliziosa, piacevolissima, ma destinata a non durare. Ma se tutti e due i membri della coppio sanno coltivare l'amore, allora la relazione, che sia o no un matrimonio, che duri una vita o un'ora, è fertile e vivificante
Priapo33
00mercoledì 29 dicembre 2004 19:01
Forse si "impara" a gestire la situazione, magari ad evitare certi errori. Vivendo si "impara" a conoscere meglio se stessi e ad accettarsi, e questa maggior conoscenza può essere d'aiuto per amare meglio, con più attenzione e con più comprensione.

L'amore è istintivo, è apertura all'altro, e forse dà emozioni altrettanto forti a 7 anni, come a 70.
Matuelle
00giovedì 30 dicembre 2004 07:57
Re:

Scritto da: Priapo33 29/12/2004 19.01
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L'amore è istintivo, è apertura all'altro, e forse dà emozioni altrettanto forti a 7 anni, come a 70.




VERO!!!
PeterPansenzatrilly
00giovedì 6 gennaio 2005 13:36
Chi sarebbe così gentile (tra le femminucce) ad insegnarmi ad amare???
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