Su Punt e dintorni...
Grazie per la collaborazione cara Elena.Penso che messa qui -la news di Giusy - vada più che bene(interessante la notizia certamente e ancora una prova di come le 'piccole'certezze siano destinate ad essere costantemente sottoposte a 'revisione'in base a nuove scoperte scientifiche).
Riprendo la tua segnalazione sul ritrovamento di imbaracazioni egizie antiche.Dato che mi interessa e che è in inglese,ho fatto una veloce traduzione delle parti salienti e spero fare cosa gradita a inserirle.Riserva qualche sorpresa,a dispetto del titolo.
Scusate l'imperfetta e parziale traduzione
World's Oldest Ocean Vessels Discovered in Egypt (Scoperte le più vecchie imbarcazioni oceaniche del mondo)
Richard A. Lovett
per National Geographic News
"Le plance, le corde ed i contenitori di legno voluminosi da carico trovati in serie di
spelonche(grotte) vicino al Mar Rosso sono stati identificati come le parti delle più vecchie navi di
seafaringche siano mai state scoperte.Il ritrovamento sostiene la prova che gli antichi marinai egiziani hanno regolato la vela sulle acque dell'oceano(cioè hanno solcato le acque dell'oceano) 4.000 anni fa, su viaggi che hanno misurato circa 1.000 miglio (1.600 chilometri)in ogni direzione.
"Precedentemente, la più vecchia nave conosciuta(del genere) del mondo era datata 1300 B.C.(prima di Cristo) e avevamo solo piccoli frammenti di essa.
I marinai egiziani utilizzavano probabilmente (questa nave)per missioni atte a ottenere incenso ed altri tesori da un posto misterioso,denominato dagli Egiziani Terra del Dio o PUNT. Land. "E' molto emozionante," ha detto Steven Snape, un Egittologo dell'università della Gran-Bretagna (di Liverpool), che non è stato coinvolta nel lavoro. Gli storici sapevano da tempo di una terra chiamata dagli Egiziani
punt, dice, ma si è "dibattuto enormemente" se fosse in terra o in mare.
Cantiere navale Antico
Gli Egiziani antichi sono descritti spesso come gente del fiume, maneggiante il Nilo in chiatte
flat-bottomed che hanno trasportato di tutto, dai Faraoni ai materiali da costruzione a monte o a valle(del Nilo). Ma i Faroni avrebbero trasmesso(trasportato) periodicamente i migliaia dei soldati attraverso i deserti ostili ad est del Nilo ad un 'canale'provvisorio sul Mare Rosso (veda il programma). Questo 'canale'(orifizio) porta ad una posizione conosciuta come il
Wadi Gawasis, circa 13 miglia (21 chilometri)a sud della città moderna di
Port Safaga . La posizione dell'orifizio antico era stata conosciuta per un certo tempo, ma le indagini anteriori avevano portato alla conclusione che non c' era speranza di individuazione delle imbarcazioni affondate nelle acque al largo.
Vi era troppa sabbia," ha detto il dr.Cheryl, un antropologo della Florida,dell'università Tallahassee. Nel dicembre scorso, il capo dell'equipe ed altri archeologhi lavoranti al luogo, hanno trovato le parti dei vasi in un insieme di sei spelonche.
Le truppe egiziane probabilmente avevano inciso le caverne in un
bluff di sabbia-coperto(in un anfratto sabbioso nascosto) che usavano come laboratorio o stanze. Le plance erano state salvate dai vasi usati come materiali da costruzione per le spelonche. Le plance provengono dalle navi
oceangoing(andanti sull'oceano,letteralmente),
perché mostrano danni da un tipo di mollusco d'alesaggio(?) denominato shipworm, che vive soltanto in acqua salata. Ed il limite di danni indica che le navi erano(stavano) nell'acqua per tempi parecchio lunghi,mesi, per fare un viaggio di parecchie migliaia di miglia. Il
wadi Gawasis, si presentava come una vecchia base militare Egiziana,chiusa con attenzione da quegli antich isoldati.
Dov'è Punt?
I ritrovamenti di Gawasis del wadi stanno rivelando notizie improtanti per la comprensione di come i vasi sono stati uniti. "Assomigliano alle navi del fiume, ma
regolate in su" ha detto uno studioso. Le navi, dice, sono state costruite con un tipo di giunto conosciuto come il
mortasare-e-tenone(?) che assomiglia ad una spina ed al relativo zoccolo. Un tal metodo - nel complesso - permetterebbe che le navi vengano trasportate 90 miglia (145 chilometri) attraverso il deserto (in parti), quindi siano unite all'orifizio. Le iscrizioni ritrovate in altre parti del complesso da Gawasis del wadi, indicano che i battaglioni di 3.700 uomini hanno trasportato abbastanza plance attraverso il deserto, per fare intere flotte di cinque o sei navi alla volta. Oltre che il
remains della nave, le spelonche hanno mantenuto i contenitori di carico con le iscrizioni che rivelano che il
Punt effettivamente era stato la destinazione dei vasi.
Nessuno è sicuro dove il Punt è stato individuato. Ma il viaggio là probabilmente avrebbe seguito il litorale piuttosto che colpire fuori (in mare aperto) attraverso tutte le grandi distese di acqua aperta.
Quello perché gli Egiziani, nel paese sulle acque del Nilo, non erano navigatori grandi dell'oceano. "Ove possibile hanno seguito il litorale," dice Snape, dell'università di Liverpool, "Ma erano disposte ad andare a distanze lunghe"...
Ad altri punti nella loro civilizzazione, Snape dice, gli Egiziani antichi persino sono andato fino all'Africa equatoriale per le uova delle ostriche e le pelli animali. Molto probabilmente, Punt risiedeva in qualche luogo in Etiopia moderna o nello Yemen. Altri ricercatori dall'università di Boston e dell'università di Napoli stanno raschiando il puntello(fondale?) del Mare Rosso per le tracce supplementari di trasporto egiziano che potrebbero dare maggiori suggerimenti alla destinazione dei marinai antichi.
:idea: Aggiunta di admin:Secondo me,così come viene data,questa notizie non è che apporti grandi innovative scoperte,poichè già quando andai in Egypt,presso il Tempio di Deir El-Bahari (edificato dalla Regina Hutshepsut),sono ritratti questi viaggi e si '
sa'che la mitica Punt tanto favoleggiata dovesse essere la Somalia.
Prima,la notizia,ci fa ingolosire,dandoci per buono che gli Egizi navigavano gli oceani,dopo però si ridimensiona affermando che le navi avevano solcato 'acqua salata',ma a quanto pare (pur essendo dotate)essi avevano l'abitudine di navigare sottocosta.Tuttavia,la notizia è importantissima per altri motivi.
Sempre nel Tempio di Hatshepsut,c'è un'iscrizione notevole.
L'originale scultura murale mostra l'intera squadra navale ed è accompagnata da alcune colonne di testo esplicativo:
"
Partenza dei soldati del Signore delle Due Terre che attraverseranno il Grande Mare sulla Giusta Via verso la Terra degli Dei, in obbedienza del volere del re degli Dei, Amon di Tebe. Egli comandò che gli venissero portati i meravigliosi prodotti della Terra di Punt, per questo egli ama la Regina Hatshepsut più di tutti gli altri re che hanno governato queste terre
Nell'ottimo articolo
web.tiscali.it/Hatshepsut/punt.htm
l'autore si chiede (con tutti noi appassionati)alcune cose fondamentali circa il modo in cui i marinai raggiunsero Punt,e dice:
A questo punto ci sono rimaste solo due alternative: trasportarono le navi attraverso il deserto fino ai porti egizi sul Mar Rosso; utilizzarono un'antica via d'acqua, oggi scomparsa, che collegava il Nilo con il Mar Rosso.
:idea: L'antica via d'acqua oggi scomparsa potrebbe essere in effetti quell'
orifizio di cui si parla nell'articolo tradotto,e di cui sono state portate alla luce le vestigia,insieme alla seplonca in cui si 'confezionavano'le navi.Questo potrebbe portare dunque un fatto tangibile,una risposta alle ipotesi formulate.
Ma il nostro autore prosegue con altre interessanti ipotesi:
La prima ipotesi lascia al sottoscritto molti dubbi: non si riesce a capire le necessità di un simile sforzo. Non sarebbe stato molto più semplice utilizzare le navi direttamente dal Mar Rosso e usare una più semplice carovana per il rimanente tratto di deserto?
:idea: Per noi sono risposte forse scontate,ma bisognerebbe entrare nella sfera di azione della logica Egizia,che era seconda a nessuno a quanto ci fanno capire le loro strabilianti risorse.
Una integrale lettura di questo articolo è consigliabile.
Grazie e ciao ;)
[Modificato da Marisa2003 12/03/2006 23.21]