Re: Re:
luca.pagano, 13/04/2020 09:35:
il punto è proprio quello. io voglio stampare euro oggi senza il consenso dell'europa
Luca ora sei più chiaro, vuoi uscire dell'Euro, non sei il solo a pensarla così. Il punto è che non cambi la barca difettosa mentre sei in una tempesta, cerchi di tamponare la falla e poi vai per la tua strada. Visto che non ho nulla da fare e mi piace parlare di queste cose, ti spiego un pochino quello che succede.
In economia la moneta è un bene economico "virtuale" nonchè legale, cioè è la legge che riconosce a quel pezzo di carta un valore.
La zecca dello Stato su delega della Banca d'Italia, Banca che costituisce il ramo italiano della BCE, stampa la moneta Euro, come ieri stampava la Lira e che come domani può stampare il dinaro di Castelgandolfo.
In realtà anche io e te possiamo stampare dei pezzi di carta, le Grane che varanno per tutta la Campania. Se i cittadini decideranno di dare valore a quella moneta, sarà una moneta a tutti gli effetti, sempre che lo Stato italiano la autorizzi, gli dia oltre il valore virtuale quello legale.
Ti faccio un esempio, il dollaro è una moneta di grande valore economico sempre virtuale, perchè è fatta di carta che non vale nulla. Nonostante questo valore virtuale in Italia non puoi comprarci nemmeno il caffè perchè non ha valore legale.
Questo per dire che, laddove si decidesse di stampare Euro, non avresti nessuna procedura d'infrazione, semplicemente la BCE sostituirebbe le monete circolanti nel resto d'Europa (che sono molto meno di quello che potresti immaginare) e lascerebbe all'Italia una moneta che a quel punto non sarebbe più euro, ma sarebbe la lira o chiamala come vuoi.
COsa succede poi? L'Italia a quel punto avrà reintrodotto la lira, dandone un valore legale per gli acquisti in patria. Arrivano i cinesi con le mascherine e vogliono avere i loro milioni di euro, ma tu puoi dargli milioni di "euro italiani" o lire, secondo te loro se li prenderanno? Ecco che interviene il mercato, vai dal mercato e dici quante lire volete per darmi in cambio un euro?
Mettiamo che in Italia fissiamo noi il tasso di cambio di 1 euro uguale 1 lira, quindi dobbiamo cambiare le nostre lire in euro, quante lire dovremo dare?
Tecnicamente tu tedesco, che hai 1000 euro, per quante lire venderesti i tuoi euro all'italia? In teoria, forse, nemmeno per un milione perchè in questa situazione di caos preferisci nulla eppure se cambiassi mille euro in un milione di lire, quando finisce l'epidemia andrai a fare il nababbo a Venezia o a Jesolo a fare i fanghi al mare.
Ecco che si fissa il tasso di cambio 1 euro uguale 1000 lire.
Peccato che gli italiani guadagnino in media 1500 lire e con il loro stipendio possono magari andare al ristorante in Italia ma non possono comprarsi nemmeno un caffè a Parigi.
In questa situazione mentre i prezzi di quello che si produce in Italia rimangono sostanzialmente uguali, tutto ciò che compravi dall'estero diventa inaccessibile.
L'all you can eat cinogiapponese non ti costa più 20 euro ma 20.000 euro (lire). E via che chiuderanno tutti i ristoranti etnici con cadute a cascata su tutta l'economia che vive tutto o in parte delle esportazioni
Tu dirai "Che me frega del kebab io me magno l'amatriciana?". Bene, non è che noi importiamo solo salsa di soia ma anche mascherine, medicine, materiale medico, tecnologico, pezzi di ricambio dei nostri frigoriferi samsung e soprattutto una marea di prodotti che abbiamo delocalizzato in UE contando anche di avere moneta unica e senza tasse doganali che ovviamente verranno reimmesse.
In pratica l'Italia si bloccherà ed i prezzi lieviteranno alle stelle, le aziende falliranno e le banche non avranno i soldi da ridare ai propri correntisti.
Se avevi 10 milia euro in banca, adesso le banche senza soldi èerchè quelli che avevano prestato sono andati in fumo, andranno dalla Banca d'Italia che ti darà darà 10 mila lire. A questo punto, già prima la gente si sarà ammassata in banca a ritirare i propri risparmi in euro e non in lire e le banche sarnno state chiuse (vedi crisi argentina). Le persone scenderanno in piazza e ci saranno sommosse per accedere ai propri risparmi fatti con tanto sudore della fronte.
Ci sarà il caos e lo Stato non saprà come fermare questa situazione anche perchè il popolo ha ragione.
Nel frattempo però l'intero sistema creditizioe europeo sarà distrutto, gli Stati dovranno finanziare tramite debito pubblico il salvataggio delle banche esposte in Italia o con le banche italiane. La Germania perderà miliardi e miliardi di euro ma ce la farà, la Francia andrà in default insieme alle già morte economie di Spagna, Portogallo, Grecia e via dicendo.
A quel punto l'Italia, moribonda, dovrebbe tenere duro e come un paese in guerra continuare la resistenza e rifiutare aiuti pubblici, in un clima di tipo venezuelano.
Lo Stato dovrebbe nazionalizzare la filiera alimentare e di prima necessità in modo da dare ai cittadini quello che gli serve per la sopravvivenza.
E' inutile dire che per il virus le perosne morirebbero in strada perchè non avremo più i soldi nemmeno per far camminare le ambulanze.
Finita questa fase, ci sarebbe la ricostruizione, contando i morti e con un Pil dimezzato, si ripartirebbe. Le poche aziende sopravvissute potrebbero godere di una moneta praticamente carta straccia e vendere all'estero. Lentanmente la lira riprenderebbe quota perchè tramite essa che non vale un *** puoi comprare la nutella, l'olio evo, i vestiti Prada e le Ferrari, il pil risalirebbe, l'occupazione pure e potremo rinascere economicamente. Dovremo però ristrutturare il debito, un minimo, in modo da poter riaccedere ai mercati finanziari.
Cosi ricominciare.
Sicuro che gli italiani abbiano questa voglia di fare questa guerra? Non dico che non si possa uscire dall'Euro, ma non è questo il momento e di certo non ha senso farlo unilaterlamente. NOn è solo l'Italia ad essersi impoverita in questi anni. Se ne riparlerà ma non adesso, non in emergenza e soprattutto non in via unilaterale.