Italiani, stranieri all'estero.....
Vorrei permettermi di dare il mio avviso su questi problemi italiani.
Io sono nata in Italia e mi trasferii all’estero in uno dei paesi europei a 18 anni.
Da straniera, in questo paese che mi ha ospitato, ho dovuto imparare a capire quali erano le regole, le tradizioni, le leggi, adeguarmici e imparare a rispettarle.
Questo paese ha sempre avuto regole rigide per regolare l’afflusso di stranieri, che hanno dato i loro frutti. I stranieri devono adeguarsi, devono calare la cresta e rispettare il paese che li ospita.
Nel corso degli anni i flussi di stranieri arrivava secondo i paesi: prima gli italiani, poi gli spagnoli, poi portoghesi, poi turchi, serbi e albanesi, paesi africani e man mano che i vari gruppi cercavano di integrarsi abbiam, notato nel tempo, la diminuita inclinazione ad adeguarsi...a metterla in sordina, e tenersi tranquilli e rispettosi: son divenuti rumorosi, invadenti, irrispettosi, ma comunque questa é la tendenza generale e le autorità arrivano ancora a tenere sotto controllo le differenti comunità regolandone l’afflusso e l’integrazione.
Qui da noi, lo voglio segnalare, perché trovo che lo Stato italiano é eccessivamente ‘porte e braccia aperte’, eccessivamente comprensivo per i bisogni e i diritti degli stranieri.....da straniera parlo, noi non potevamo pretendere di avere gli stessi diritti del nativo, e ci stava bene. O ci si adeguava, o si andava altrove, ma non più lì.
Prendiamo l’esempio di una famiglia benestante, che abita in una grande casa e in uno slancio di bontà decide di ospitare 2, 3 senza tetto....pensate che gli lascerà carta bianca o imporrà qualche regola? Qui la spazzatura si mette nei cestini e la si porta fuori il giorno della raccolta, la camera e il wc devono essere puliti regolarmente, se nevica a turno si spazzerà il passaggio dalla neve, la macchina da lavare sarà usata a turno secondo i giorni assegnati, ecc. Ecc. Gli ospiti per riconoscenza seguiranno rispettosamente le regole...mi sembra il minimo!
Cosi gli stranieri in un paese che li ospita, se non seguono le regole, é semplice saranno mandati via, o perfino accompagnati nel loro paese. Qui non esiste foglio di via...cos`é? Lasciare uno straniero magari delinquente, a briglia sciolta nel paese? Qui non esiste, tutto sotto controllo!
In questo paese, abbiam pagato le tasse come tutti, ma non avevamo diritto a partecipare alle elezioni comunali, tanto meno amministrative. Quando si entrava nel paese da straniero per il lavoro, si era fermato in frontiera e si subiva una visita medica completa, (ora con frontiere colabrodo si dovrebbe intensificare i controlli nel paese), si riceveva allora un permesso di residenza limitato nel tempo a 9 mesi per gli stagionali e un anno per tutti gli altri, che é legato a un contratto di lavoro: no contratto? No permesso di residenza!!!!
Alla scadenza del permesso, si deve fare domanda di rinnovo, ripresentando un contratto di lavoro. No contratto: tornatene al tuo paese!
Solo dopo 10 anni...poi ridotti a 5 anni (secondo il paese di provenienza), si riceve un permesso di residenza a lunga scadenza, da rinnovare ogni DUE anni.
Solo dopo 12 anni di permanenza si può fare domanda di nazionalità (anche questo ora ridotto secondo il paese di provenienza).
Il permesso di soggiorno LO SI PAGA al momento del rinnovo, che puo durare tutta la vita se non si fa domanda di nazionalità.
All’inizio della nostra permanenza, gli stranieri non avevano nemmeno il diritto di fittare un appartamento, ma solo appartamenti o camere ammobiliati (sotto il controllo dei proprietari!!!).
Il primo permesso di soggiorno che ti danno, ti limita a cercare lavoro SOLO NELLA REGIONE che lo ha rilasciato, non potendo cercarlo in un altra zona!
Quelli che ottenevano un permesso annuale, migliore di quello staigionale, ricevano un permesso NOMINATIVO, ossia solo per il lavoratore con un contratto di lavoro, NON PER LA SUA FAMIGLIA, che doveva rimanersene nel paese di origine. Potevano sì venire in visita al lavoratore, ma annunciandosi all’arrivo e dovendo lasciare il paese non più tardi di 3 mesi dopo essere arrivati!
Gli stranieri non avevano diritto ad accedere ad alcuni posti statali, benché col passare degli anni le regole si sono ammorbidite e alcuni posti di lavoro, son stati aperti ai residenti di ‘lunga durata’. Qui non esistono gente che ‘si arrangia’, facendo lavavetri o vendendo fazzolettini, le autorità fermano queste iniziative sul nascere, espellendo le persone non regolari, senza un permsso di soggiorno o senza un contratto di lavoro (quando molti tra gli stessi italiani lavorano a nero...)!!!!
Mendicanti? Non sono autorizzati, né locali e tanto meno stranieri! Coloro che sono presi a mendicare passano la notte in gattabuia. Ci stanno le istituzioni sociali che si occupano dei meno abbienti.
I rifigiuati sono accolti, ma fino a quando la situazione nel loro paese non è reglata. Per esempio TUTTI quelli che sono venuti con il problema della guerra in Jugoslavia, in Ruanda e altre guerre civile, SONO STATI rimpatriati, una volta l’evento terminato.
Per concludere questa descrizione, vi ricordo che viviamo in un paese di tendenza socialista, non di estrema destra!
Le cose che vi ho descritto sono molto migliorate per gli stranieri in questi ultimi anni, ma mai e poi mai ci troviamo nella situazione italiana.
Perciò, quando vedo la situazione con gli stranieri in Italia da parte delle autorità con gli stranieri, mi piange il cuore. Hanno degradato il paese, lo hanno riempito di immondizia, alzano la voce con manifestazioni pretendendo diritti che si devono guadagnare solo con gli anni, avendo dato dimostrazione di rispetto e integrazione. Lo Stato italiano é per me, troppo accondiscendente, troppo ospitale, ma non si può aprire le porte e le braccia e ospitare chiunque bussa alla porta, andzi dovrei dire, ci entra di prepotenza dalla finestra!!!!!!!
Quanto vorrei che le autorità prendessero misure serie, copiandole dai paesi che sono stati terra d’accoglienza per stranieri, molto prima dell’Italia. Quanto vorrei che un Santoro, o un qualsiasi programma che tratta il problema degli stranieri faccia parlare noi italiani all’estero, molti dei quali han dovuto lasciare il paese, a suo tempo, per motivi economici, lasciando così il posto , nel tempo, a stranieri che, in molti casi, non mostrano di apprezzarne l’ospitalità.
Ora io non me ne intendo di politica, ma da quel poco che comprendo la sinistra non prenderà mai il toro per le corna affrontando questo grave problema, e la destra ha ereditato questa condizione disastrata alla quale é difficile porre rimedio rapidamente, ma é ben più decisa a controllarla.
Mi dispiace veramente per il mio paese, per te la tua famiglia e per tante persone che vivono nella situazione che hai descritta.
Forse qui é il caso di dire: ‘qui ci vorrebbe il Regno di Dio.....!’