Le Tre Domande

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Mark Lenders (ML)
00sabato 27 settembre 2014 23:27
Ecco, ci siamo. Buffon ha psicologicamente risposto a Pjanic, 15 a 15 e palla al centro.
Io sinceramente già la sento a dismisura la partita di domenica prossima. Già tremo all'idea di doverla vedere.
Vorrei capire un attimo voi come vi ponete attraverso tre domande. Siete pronti?

1) Al di là di ogni scaramanzia, come ve la sentite? Chi vince? Vi prego di rispondere solo in modo sincero. Se non ce la fate o non vi va non c'è problema, lasciatela in bianco.
2) Firmereste un pareggio?
3) Firmereste una sconfitta della Lazio a Palermo in cambio di una vittoria della Juve?


Inizio io con le risposte:

1) Per me le merde non perdono. Credo che alla fine a entrambe possa andare bene un pareggio, che considero il risultato più probabile. Ma se devo dire una delle due purtroppo dico merde.
2) Questa è la più difficile. Risponderò dopo la Champions. E spero che mi venga un po' più di coraggio perché oggi quasi quasi direi di sì. E' che allo Juventus Stadium hanno preso sempre e solo schiaffi, e questa cosa mi inquieta.
3) Sì, mi dispiace ma sì. Col sangue.
NoSurrender
00sabato 27 settembre 2014 23:55
1) non lo so.

2) No, la Juve deve vincere a Torino, che a Roma probabimente perderanno.

3) Pure subito.
ℬaruch
00domenica 28 settembre 2014 01:59
1) E' come per il gioco sulla classifica finale: credo sia più probabile che vinca la Juve. Oggi le ho viste entrambe, la roma avrebbe potuto prendere gol in 5 occasioni (almeno 3 nitidissime) prima di iniziare a fare sul serio, la Juventus ha avuto la partita in mano tutto il tempo, salvo il momento magico del rigore parato-raddoppio segnato. Non so, se devo rispondere razionalmente, vedo una Juve più uguale a se stessa di quanto lo sia la roma, quindi leggermente favorita

2) Logica conseguenza della risposta precedente: no, non firmerei. Sarebbe grave

3) No, ma probabilmente firmerei in cambio di una non-vittoria della roma
ReflexBlue74
00domenica 28 settembre 2014 15:59
Considerazioni generali. Alle merde gli sta andando un po' troppa acqua per l'orto, però riescono a sopperire senza patemi a una situazione di oggettiva emergenza. Sì, perché ditemi quello che vi pare, ma io penso a Palermo-Lazio senza Biglia e Gentiletti e mi pare una squadra decimata; loro giocano senza Castan, Astori, De Rossi, Strootman, Iturbe e quasi non si nota. Nelle prestazioni mi sembra che si siano ribaltati i ruoli. Meglio la roma l'anno scorso, più sicura e più solida; meglio la Juve quest'anno. Il pareggio lo firmerei? Non lo so. Dico che sarebbe molto più grave una sconfitta della Juve di quanto sarebbe confortante una sconfitta dei giallorossi, non ci sono dubbi. La sensazione è quella del colpaccio. E non c'è Conte a sfondare lo spogliatoio nella malaugurata ipotesi che.
boks xv
00domenica 28 settembre 2014 16:24
la cosa positiva è che loro sono sicurissimi di vincere.
anche lo scudetto.

io, tanto per essere chiaro, pretendo i 6 punti "nostri" ai bianconeri.
i quali, comunque, non dovrebbero avere grossi problemi a pigliarseli.
ThomasDoll
00domenica 28 settembre 2014 17:30
è una gara di resistenza, non è come una volta che si trattava di essere forti e regolari.
Vincerà chi sbaglierà di meno, dove sbagliare significa non vincere.
Finché stanno appiccicate non si può dire chi vine, solo chi non vince: le altre.
cuchillo76
00lunedì 29 settembre 2014 09:50
Il dato, purtroppo ineludibile, è che non ci saranno né terze incomode né outsider. Le partite di ieri di Milan e Inter, che comunque vengono dopo un'altra stecca nel caso del Milan (la partita di Empoli) e due stecche nel caso dell'Inter (Torino e Palermo, dove ai punti meritavano di perdere), lasciano chiaramente intendere che sono ancora troppo distanti per potersi inserire nella lotta. Nel caso dell'Inter nutrivo qualche concreta speranza. Continuo a considerarla, sarò un pazzo furioso, non così inferiore alla roma a livello di organico. Sulla carta, ceteris paribus, non davo più di 5 punti di differenza a fine campionato. Ma, appunto, le condizioni non sono eguali perché l'Inter non fa la CL. E quindi la consideravo una lotta quasi alla pari. Il grande assente continua a essere Mazzarri, la cui mano si vede poco e niente nonostante sia lì da 15 mesi. Ciò detto, a me la Juve continua a piacermi di più, per tutto quello che ho visto fino a oggi delle due squadre. Daje e daje, giocando così, la roma il grugno ce lo sbatterà. Tra Empoli e Verona hanno raccolto almeno 2 punti in più del lecito, senza considerare l'esordio con la Fiorentina dove nei 20 minuti in cui i viola hanno giocato sono serviti 2 miracoli della merda. E' vero che hanno la calma dei forti, ma aldilà di una certa vulgata che dice che "gli scudetti si vincono così", io faccio parte della scuola che pensa che gli scudetti li vincono le squadre che producono più volume di gioco e più occasioni da gol. Ovvio che le parti in commedia si possono invertire ma oggi non ho pezze d'appoggio che mi possano far cambiare idea così presto.

1) penso che molto dipenderà dalle sfide di CL e dai morti e feriti che lasceranno in campo. Allo stato vedo favorita la Juve.
2) no, il pareggio non lo firmo. Non alla quinta giornata.
3) sì.
est1900
00lunedì 29 settembre 2014 10:01
1)ho meno certezze dello scorso anno, ma la Juve è comunque favorita
2) no
3) Manco per niente. Abbiamo tre punti, signori. E' il caso di prendere coscienza delle nostre priorità. E di quanto sia infinitamente più importante la Lazio rispetto a queste merde luride. Ero, sono e continuerò ad essere molto più Laziale che antiromanista e la prova ce l'ho avuta tra la rosicata di mercoledì sera alla punizione del macrocefalo confrontata con lo sconforto e l'incazzatura post Lazio-Udinese.
La roma che vince mi fa incazzare e rosicare, la Lazio che perde mi angoscia, mi devasta. Love will tear us apart, cantava Ian Curtis. Ecco l'amore per la Lazio mi distrugge ma non posso fare a meno di assecondarlo.
Per cui Forza Lazio stasera e fanculo le merde.
ThomasDoll
00lunedì 29 settembre 2014 10:09
lo scontro diretto non è decisivo, la gara di palermo è molto importante. Non firmo né pareggio né sacrificio, vinca la Lazio e vinca anche la Juve.
E vogliono vedere come reggono il doppio urto.
cuchillo76
00lunedì 29 settembre 2014 10:55
Mettiamola così. Di fronte a una vittoria della roma, diventerebbe assai complicato trovare un rimedio; una sconfitta della Lazio sarebbe devastante ma non irrimediabile, detto che per me il quinto posto è già chimerico e che ragionevolmente non dovremo lottare per non retrocedere.
O messa in altri termini, una vittoria della Juve e una sconfitta della Lazio mi provocherebbe un dolore più sostenibile di una sconfitta della Juve e una vittoria della Lazio.
E' una partita che vale 10 punti, Juve-roma. Già, perché oltre i 4 punti che di per sé la partita assegna (3 in caso di vittoria più un quarto punto potenziale come accadde lo scorso anno per via della vittoria larga), ci sono almeno 6 punti virtuali generati dal morale in caso di vittoria di una delle due.
Immaginate, poi, se la Juve dovesse fare il colpaccio a Madrid e perdere lo scontro diretto con la roma. Più o meno inconsciamente la Juve potrebbe dirottare larghissima parte delle sue risorse su quella competizione, sentendosi sufficientemente "matura" per arrivare fino in fondo o quasi.
Anche per questo penso che una vittoria della Juve a Madrid sarebbe una iattura. Deve finire in pareggio se vogliamo essere ragionevolmente tranquilli che non sbrachino 4 giorni dopo.
Drenai71
00lunedì 29 settembre 2014 11:07
piu che la partita di madrid che di fatto dovrebbe solo decidere primo e secondo posto, sarà importante quella di manchester, che in pratica è la partita decisiva del girone per la roma. credo che se a manchester ci sarà una battaglia, di energie per domenica ne resteranno poche. perchè per pallotta la CL è sinonimo di visibilità planetaria e sanno di doversi giocare tutte le fiches su questa partita. io credo che la differenza fra roma e juve vista finora, che al di là degli stessi punti a me sembra maggiore rispetto all'anno scorso, sia figlia proprio del turnover che la roma sta facendo per potersi giocare con qualche possibilità il passaggio del turno in CL. certo questo finora non ha prodotto perdita di punti in campionato, come invece pensavo, ma continuando a salvarsi domenicalmente per il rotto della cuffia prima o poi i passi falsi arriveranno.
Mark Lenders (ML)
00lunedì 29 settembre 2014 11:25
Re:
est1900, 29/09/2014 10:01:

1)Ero, sono e continuerò ad essere molto più Laziale che antiromanista e la prova ce l'ho avuta tra la rosicata di mercoledì sera alla punizione del macrocefalo confrontata con lo sconforto e l'incazzatura post Lazio-Udinese.



Per me è stato esattamente l'opposto. Che avremmo perso con l'Udinese l'avevo messo a fuoco subito dopo il gol di Pinilla, era inevitabile. E già vi dico che ho pessime sensazioni pure per Palermo. Questa potrebbe diventare una stagione di passaggio in cui gli unici obiettivi seriamente percorribili potrebbero essere la ristrutturazione dell'impianto di gioco e la crescita di talenti come De Vrij, Cataldi, Keita e Tounkara; ci potrei mettere pure Felipe Anderson ma il problema è che non ci credo. Sarà difficilissimo andare in Europa e quasi impossibile retrocedere, a meno che l'allenatore non si trasformi in Piollardini. Che differenza può fare, in una stagione del genere, una vittoria in più o una vittoria in meno della Lazio? Sono gioie e malumori che durano lo spazio di 24-48 ore: quando te ne distacchi e li contestualizzi ti rendi conto che non spostano di molto la tua posizione nell'universo.
Il discorso cambia completamente in relazione alle merde. Un loro secondo posto sarebbe l'ennesima sconfitta, zerotituli, frustrazione e stridore di denti, facce scure nei bar davanti al cappuccino del lunedì mattina, social network frequentabili, in una parola una città ancora vivibile. Oppure no. Pensare queste cose significa essere molto più antiromanista che laziale? Laziale che viene cercato da quelle mmerde, che ancora non hanno digerito il 26 maggio. Laziale che viene insultato e vilipeso non solo dal romanista qualunque, ma anche da personaggi pubblici, da politicanti e attorucoli, da giornalisti e "comunicatori". ma l'avete letto quello che hanno scritto "The Pills" su Facebook? Ok, adesso vi starete chiedendo non tanto che hanno scritto, quanto chi cazzo sono "The Pills". Ma è grave lo stesso, pure se questi miserabili non sono nessuno. E' grave l'aria, è grave che sentano di poterselo permettere. Avere a cuore la vita quotidiana dei tifosi della Lazio nella città di Roma più ancora dei risultati sportivi della S.S. Lazio significa essere molto più antiromanista che laziale? Può anche darsi, eh. Ma nel qual caso sono fiero di esserlo.
cuchillo76
00lunedì 29 settembre 2014 11:28
Re:
Drenai71, 29/09/2014 11:07:

continuando a salvarsi domenicalmente per il rotto della cuffia prima o poi i passi falsi arriveranno.



E' quello che pensavo lo scorso anno dopo roma-Napoli e Udinese-Napoli. E infatti sono arrivati - dopo la striminzita vittoria col Chievo - 4 pareggi dove, secondo me, in almeno 3 occasioni meritavano di vincere. Ma, appunto, pagarono il deretano avuto contro Napoli, Udinese e ci aggiungerei pure il derby dove, alla fine lo legittimarono con una mezzora finale in cui ci schiantarono, ma prima del loro gol c'era stata la traversa di Ciani e il gol divoratosi da Klose. Gli è come se Callejon contro il Sassuolo non avesse messo in porta la palla datagli da Higuain. Quello era il coefficiente di difficoltà...

Io credo che alla fine la speculazione non paghi. Sulla lunga distanza, intendo.
Sono ragionevolmente convinto che i cilindri dal coniglio non durino. E che alla fine prendi quello che meriti. Lo penso, nelle nostre miserie, anche per la Lazio.

Il vero problema non è questa roma ma quella che portremo vedere più avanti. Io firmerei col sangue per vedere questa roma fino alla fine.
est1900
00lunedì 29 settembre 2014 11:37
Re: Re:

Mark Lenders (ML), 29/09/2014 11:25:



Per me è stato esattamente l'opposto. Che avremmo perso con l'Udinese l'avevo messo a fuoco subito dopo il gol di Pinilla, era inevitabile. E già vi dico che ho pessime sensazioni pure per Palermo. Questa potrebbe diventare una stagione di passaggio in cui gli unici obiettivi seriamente percorribili potrebbero essere la ristrutturazione dell'impianto di gioco e la crescita di talenti come De Vrij, Cataldi, Keita e Tounkara; ci potrei mettere pure Felipe Anderson ma il problema è che non ci credo. Sarà difficilissimo andare in Europa e quasi impossibile retrocedere, a meno che l'allenatore non si trasformi in Piollardini. Che differenza può fare, in una stagione del genere, una vittoria in più o una vittoria in meno della Lazio? Sono gioie e malumori che durano lo spazio di 24-48 ore: quando te ne distacchi e li contestualizzi ti rendi conto che non spostano di molto la tua posizione nell'universo.
Il discorso cambia completamente in relazione alle merde. Un loro secondo posto sarebbe l'ennesima sconfitta, zerotituli, frustrazione e stridore di denti, facce scure nei bar davanti al cappuccino del lunedì mattina, social network frequentabili, in una parola una città ancora vivibile. Oppure no. Pensare queste cose significa essere molto più antiromanista che laziale? Laziale che viene cercato da quelle mmerde, che ancora non hanno digerito il 26 maggio. Laziale che viene insultato e vilipeso non solo dal romanista qualunque, ma anche da personaggi pubblici, da politicanti e attorucoli, da giornalisti e "comunicatori". ma l'avete letto quello che hanno scritto "The Pills" su Facebook? Ok, adesso vi starete chiedendo non tanto che hanno scritto, quanto chi cazzo sono "The Pills". Ma è grave lo stesso, pure se questi miserabili non sono nessuno. E' grave l'aria, è grave che sentano di poterselo permettere. Avere a cuore la vita quotidiana dei tifosi della Lazio nella città di Roma più ancora dei risultati sportivi della S.S. Lazio significa essere molto più antiromanista che laziale? Può anche darsi, eh. Ma nel qual caso sono fiero di esserlo.



Io credo che l'unico modo per controbattere orgogliosamente a quelle merde sia una Lazio degna.
Una Lazio all'ultimo posto, senza arte né parte, senza presente né futuro è la sponda ideale per le prese per il culo.Sì, chi cazzo so i The Pills? E cosa me ne cale delle vignette idiote su facebook messe da chi l'Olimpico lo frequenta solo quando ci cantano i Modà?
Io sono della Lazio, non temo niente. Un 2 maggio 2010 lo tollero solo a tre giornate dalla fine, turandomi parecchio il naso (io ero allo stadio ma di certo non ho esultato, pur essendo "contento") e solo in cambio della garanzia di utilità.
Altrimenti 5 maggio forever.


Mark Lenders (ML)
00lunedì 29 settembre 2014 11:57
Re: Re: Re:
est1900, 29/09/2014 11:37:


Io credo che l'unico modo per controbattere orgogliosamente a quelle merde sia una Lazio degna.
Una Lazio all'ultimo posto, senza arte né parte, senza presente né futuro è la sponda ideale per le prese per il culo.Sì, chi cazzo so i The Pills? E cosa me ne cale delle vignette idiote su facebook messe da chi l'Olimpico lo frequenta solo quando ci cantano i Modà?
Io sono della Lazio, non temo niente. Un 2 maggio 2010 lo tollero solo a tre giornate dalla fine, turandomi parecchio il naso (io ero allo stadio ma di certo non ho esultato, pur essendo "contento") e solo in cambio della garanzia di utilità.
Altrimenti 5 maggio forever.




Dai 'ndo se la legano una Lazio degna il giorno in cui vincono lo scudetto? Se la legano dove si legarono la degnissima, quasi magnifica Lazio che arrivò terza nel 2000-2001. Sessantanove punti inutili. E 14 anni dopo ancora ripenso al fatto che potevano essere sessantasei, se Crespo e Nedved si fossero fatti i cazzi loro con la Juve, cambiando in meglio, in molto meglio, in infinitamente meglio la mia vita di laziale nell'Urbe...
est1900
00lunedì 29 settembre 2014 12:04
Sì ma devi anche spiegarmi in quale modo la Lazio, quella sera, avrebbe potuto evitare di travolgere una juve mai scesa in campo.
Se ci fossimo fatti tre autogol sarebbe finita 3-3 per inerzia, su...

Altro discorso, semmai, è quello realtivo alle nostre possibilità gettate nel cesso a causa dalle scellerate dimissioni future di Eriksson e da una non questione tattica legata all'esterno destro.

Perchè, sia chiaro, quell'anno eravamo mooolto più forti di tutti, anche senza Poborsky.
cuchillo76
00lunedì 29 settembre 2014 12:19
Oddio, non ricordo affatto una brutta Juve finché sono rimasti in 11.
Tra l'altro, per me l'espulsione di Davids, manco c'era.
Nel primo è tempo si è chiusa 1 a 0 per noi, del tutto immeritatamente.
E' vero, poi, che una volta in 10 hanno fatto tipo l'Inter di ieri. Ma nel primo tempo giocarono solo loro.
est1900
00lunedì 29 settembre 2014 12:25
Ho il ricordo vago di una Juve molle, stile Inter 2007-2008 quando pareggiò con una LAzio che, pure allora, si sarebbe dovuta scansare.
Probabilmente il mio ricordo è condizionato dalla fase di gara 11 vs 10.
Di sicuro quel giorno la Lazio era in palla (con gli argentini sugli scudi).
Mark Lenders (ML)
00lunedì 29 settembre 2014 12:47
Re:
est1900, 29/09/2014 12:04:

Sì ma devi anche spiegarmi in quale modo la Lazio, quella sera, avrebbe potuto evitare di travolgere una juve mai scesa in campo. Se ci fossimo fatti tre autogol sarebbe finita 3-3 per inerzia, su... Altro discorso, semmai, è quello realtivo alle nostre possibilità gettate nel cesso a causa dalle scellerate dimissioni future di Eriksson e da una non questione tattica legata all'esterno destro. Perchè, sia chiaro, quell'anno eravamo mooolto più forti di tutti, anche senza Poborsky.



Fecero la differenza le motivazioni, come quasi sempre accade. Ma non è questo il punto e non lo è nemmeno l'analisi tecnica di Lazio-Juve del 2001. Probabilmente hai ragione, non poteva finire in un altro modo. Stavo solo dicendo che nell'economia di quella stagione la vittoria finale delle merde cagionò più danni al "mondo Lazio" di quanti benefici produsse la vittoria di tappa sulla Juve. E qui andiamo al nocciolo della questione. Probabilmente alla base di questa riflessione c'è lo stesso fraintendimento degli ultras, ben riassunto nello striscione che campeggiava a Montecarlo il 27 agosto 1999: "Sergio, la Lazio siamo noi". Un tema già affrontato sui forum, questo. Un tema antico e ciclico che però vale la pena di affrontare per la prima volta anche qui.
Tifare Lazio, a rigore, significa sperare che la S.S. Lazio vinca sul campo. Tutte le partite, senza distinzioni. Tifare per una squadra, a rigore, dovrebbe avere a che fare solo coi risultati sportivi della medesima. Quando ci preoccupiamo di noi stessi, e delle conseguenze che risultati di altre squadre potrebbero produrre sul nostro umore e sulla nostra vita quotidiana, probabilmente stiamo sostituendo al tifo per la Lazio il tifo per il nostro ego. E' facile condannare l'egocentrismo tifoso quando esso è incarnato da curvaroli professionisti con un tornaconto economico, e dunque in chiara malafede. Più complicato è farlo laddove il tornaconto è solamente emotivo. Processare le emozioni significa processare la legittima soggettività di ognuno. E' pur vero che la realtà oggettiva, o meglio ancora la storia, dice che per un certo periodo la Lazio è esistita anche senza i suoi tifosi: questo significa che sa vivere di vita propria e dunque è più importante di ognuno di noi.
Quindi in ultima analisi hai ragione te. Essere veri tifosi della Lazio significa rosicare di più per il gol di Thereau che per quello di Pjanic, a prescidere dagli scenari possibili che il campionato propone. Dopodiché consentimi un paio di considerazioni conclusive. 1) qui su LazioFew, mi auguro, non ci sono Guardiani dell'Ortodossia Biancoceleste pronti a dividere la platea in buoni e cattivi dall'alto di un piedistallo; io sono qui essenzialmente per questo e mi fa piacere discutere con te da pari a pari; in questa prospettiva mi riesce molto più facile darmi torto e darti ragione perché non c'è nessun moralista che accende il computer solo per dare lezioni al prossimo su qualunque cosa. Mi sento libero di confessare questa mia debolezza e di proporvela come tale, esattamente come mi sento libero di esprimere giudizi sui calciatori e sull'allenatore senza doverli riferire a schemi decennali, ad antiche prese di posizione rispetto alle quali tutto viene perennemente rinfacciato. Unilateralmente, aggiungo. E mi fermo qui perché altrimenti andrei troppo off topic. 2) Proprio perché mi rendo conto di essere in torto verso la Lazio quando faccio certi ragionamenti, evito accuratamente di portare le mie chiappe sui seggiolini dell'Olimpico quando nel mio cuore auguro ai nostri ragazzi risultati diversi dalla vittoria. So che bestemmiare è brutto e quando non riesco a trattenermi cerco almeno di non farlo in chiesa. E' che siamo umani, troppo umani. Mi consolo pensando che anche Luigi Bigiarelli era un uomo e che se fosse vissuto fino al 2014 forse avrebbe vissuto le stesse mie contraddizioni
est1900
00lunedì 29 settembre 2014 14:04
ML, tu hai ragione figuriamoci.
Però mi chiedo (e ti chiedo): ma se non tifi per la tua squadra in lotta per lo scudett quando la tifi? Se non quando può schierare Peruzzi, Nesta, Veron, Nedved. Crespo, quando?
Ma quando ci ricapiterà un lotto di CAMPIONI di questo tipo? Oppure, se preferisci, quand'è che potrò lottare di nuovo per vincere uno scudetto?
Quel giorno tifai Lazio. Ricordo bene gli umori in Nord. E ricordo che gradualmente cambiavano.
Il 2 maggio 2010 non tifai Lazio. Diciamo che misi le chiappe sul seggiolino e mi guardai la partita. Sperando in cuor mio che avvenisse una cosa che non potevo né volevo esternare.
Però, ripeto, se questo deve essere il nostro destino allora dimoselo.
E allora ben venga il gol di Ambrosini nel 2004, le passeggiate interiste nel 2007 etc.
Mark Lenders (ML)
00lunedì 29 settembre 2014 14:30
Re:
est1900, 29/09/2014 14:04:

ML, tu hai ragione figuriamoci.
Però mi chiedo (e ti chiedo): ma se non tifi per la tua squadra in lotta per lo scudett quando la tifi? Se non quando può schierare Peruzzi, Nesta, Veron, Nedved. Crespo, quando?



Sacrosanto. Infatti, al di là dei miei personali orientamenti, capisco molto bene chi quel giorno festeggiò la vittoria. Quel che capisco meno (nella mia prospettiva egocentrica e sbagliata, nel senso chiarito nel post precedente) è come si possa considerare Palermo-Lazio più importante di Juve-merde. Ma ovviamente si tratta di un giochino per ingannare l'attesa, posto che se io dico che baratterei la nostra sconfitta con una loro sconfitta a Torino sto semplicemente esprimendo un auspicio, non certo modificando il corso di due eventi tra i quali non esiste alcuna relazione effettiva. Tanto più che l'auspicio lo esprimo su internet e non sugli spalti del Barbera tifando rosanero  
cuchillo76
00lunedì 29 settembre 2014 14:34
Io ritengo che non esista una regola generale, ma che il tutto vada sempre riferito allo specifico momento, classifica alla mano, calendario alla mano, organici alla mano, ragionevoli prospettive alla mano, possibili sciagure alla mano.

In fondo, in 114 anni di storia il "destino" ci ha messo di fronte all'eventualità di dover tifare contro solo 5 volte (2001, 2002, 2008, 2010, 2014). Un prezzo tutto sommato ragionevole, se non fosse che queste eventualità si sono presentate tutte negli ultimi 13 anni.

Ma il 2002, in cui sono bastati 10 minuti per disciogliere i nostri dubbi, non è eguale al 2010, in assoluto l'unica volta in cui ho apertamente tifato contro. Compostamente, senza darlo a vedere.

Nelle altre occasioni, compreso tutto sommato il 2001, ho sempre tifato Lazio, ritenendo che non fosse irrimediabile una nostra vittoria.
Certo, ex post, ho fatto male i calcoli sicuramente nel 2001 e probabilmente anche nel 2008. Infatti, fino al secondo gol di Ibra a Parma, Iddio solo sa quanto ho maledetto il gol (in fuorigioco) di Rocchi e quanto ho benedetto le traverse di Dabo.
est1900
00lunedì 29 settembre 2014 14:42

cuch, sbaglio o mi ricordo anche l'atroce dilemma (cit.) anche per Lazio-Milan 0-1 del 2004 e Inter-Lazio 0-0 del 2001-2002?


 


 


 


 


Mark Lenders (ML)
00lunedì 29 settembre 2014 14:57
Re:
est1900, 29/09/2014 14:42:


cuch, sbaglio o mi ricordo anche l'atroce dilemma (cit.) anche per Lazio-Milan 0-1 del 2004 e Inter-Lazio 0-0 del 2001-2002?





Bé ma allora anche Lazio-Juve 1-1 dell'anno scorso, e verosomilmente anche Lazio-Juve del 22 novembre prossimo venturo...
Come dice giustamente cuchillo, "il tutto va sempre riferito allo specifico momento, classifica alla mano, calendario alla mano, organici alla mano, ragionevoli prospettive alla mano, possibili sciagure alla mano". Quando manca ancora un girone alla fine e/o quando il divario tra le contendenti non è così esiguo da integrare la fattispecie dell'emergenza credo che certi dilemmi se li pongano solo i tifosi più pipparoli e catastrofisti come me, e dunque non è giusto attribuirli alla tifoseria laziale nella sua generalità. Io sono sicuro che il 22 novembre, anche se le merde saranno in testa al campionato con quattro o cinque punti di vantaggio, la stragrande maggioranza dei laziali tiferà per la Lazio. Allo stesso modo sono arcisicuro che se la Juve non avrà almeno quattro o cinque punti di vantaggio io tiferò bianconero.


cuchillo76
00lunedì 29 settembre 2014 15:00
In entrambi i casi non mi posi il problema. Tifai tranquillamente Lazio. Troppe giornate alla fine. Tra l'altro, nel 2003-'04 lottavamo per entrare in CL e quindi, mettendo sulla bilancia un po' tutto quello che si poteva mettere, non me la sentii.
Poi, certo, è la classica situazione in cui la sconfitta è assai meno dolorosa. Ma tifai Lazio, come in quell'Inter-Lazio, ultima di andata di 2 anni prima. Dai, a 17 partite dalla fine non si fa... [SM=g27987]
cuchillo76
00lunedì 29 settembre 2014 15:11
Re: Re:
Mark Lenders (ML), 29/09/2014 14:57:



Bé ma allora anche Lazio-Juve 1-1 dell'anno scorso, e verosomilmente anche Lazio-Juve del 22 novembre prossimo venturo...
Come dice giustamente cuchillo, "il tutto va sempre riferito allo specifico momento, classifica alla mano, calendario alla mano, organici alla mano, ragionevoli prospettive alla mano, possibili sciagure alla mano". Quando manca ancora un girone alla fine e/o quando il divario tra le contendenti non è così esiguo da integrare la fattispecie dell'emergenza credo che certi dilemmi se li pongano solo i tifosi più pipparoli e catastrofisti come me, e dunque non è giusto attribuirli alla tifoseria laziale nella sua generalità. Io sono sicuro che il 22 novembre, anche se le merde saranno in testa al campionato con quattro o cinque punti di vantaggio, la stragrande maggioranza dei laziali tiferà per la Lazio. Allo stesso modo sono arcisicuro che se la Juve non avrà almeno quattro o cinque punti di vantaggio io tiferò bianconero.



Lo scorso anno ho tifato Lazio, considerando il +8 un margine non del tutto rassicurante ma che comunque non poteva giustificare un tifo-contro da parte mia. Anche perché - e in questo sì, sono probabilmente più paranoico di quanto non lo sia sulla questione roma - ancora non mi sentivo sicuro della salvezza.
E' vero che con la vittoria di Udine eravamo a 27 punti ma mi ero fatto tutti dei calcoli per poter abbandonare anzitempo il campionato e dedicarci solo all'EL, senza rischiare pericolosi risucchi in campionato. Calcoli, ovviamente, buttati nel cesso a fine febbraio.

Quest'anno, non so cosa farò. Proprio per non contraddire quanto ho scritto poco fa, dovrò vedere un po' tutto. Anche per quale campionato gioca la Lazio.  
ReflexBlue74
00lunedì 29 settembre 2014 15:12
Io ho tifato contro, con garbo e molta rassegnazione, solo nel 2010.
Secondo me i punti più sanguinosi sono sempre quelli che perdi, o conquisti, a un passo dal traguardo, pure se alla terza giornata scagli con quella che chiuderà ultima in classifica con quindici punti.
Della stagione 1998-99 mi brucerà per sempre il pareggio di Firenze non i quattro punti "guadagnati" contro Perugia, Piacenza, Vicenza, Venezia, Bari, Salernitana nel girone d'andata. Come la Juve rimpiange le sconfitte contro Verona e Perugia nel finale del campionato seguente e non la sconfitta a Lecce il 26 settembre 1999 (controllato su wikipedia, non mi sono cuchillizzato  )
Drenai71
00lunedì 29 settembre 2014 15:21
concordo.
solo nel 2010 "non ho tifato" (tifato contro proprio non ci riesco) la guardai fino al gol poi cambiai canale. diciamo che la consideravo un'esecuzione annunciata e da sopportare a fin di bene.
negli altri casi o non ritenevo il pericolo realmente a portata di mano (nemmeno nel 2008) o come nel 2001 ero convinto che li avremmo ripresi. peraltro io anche dopo il derby ancora per una settimana continuavo ad essere sicuro che non lo avrebbero vinto lo scudetto. è solo il pareggio incredibile di torino che mi ha aperto gli occhi.
ReflexBlue74
00lunedì 29 settembre 2014 15:30
M'ero scordato di contraddirmi. [SM=g27985]
Purtroppo l'anomalia di questo bienno mi induce ad essere molto più prudente e circospetto rispetto al passato.
Nel 2001 si fecero quasi riprendere a causa di due pareggi nel finale contro compagini non irresistibili: Milan demotivato casa e Napule in lotta per la retrocessione fuori. Insomma, la sorpresa era sempre in agguato. Oggi due partite con questo coefficiente di difficoltà le risoverebbero in venti minuti. Purtroppo.
Quindi la sfida del 22 novembre acquisisce un peso diverso anche ai miei occhi.
cuchillo76
00lunedì 29 settembre 2014 16:15
Non a caso gli scudetti si vincevano con poco più di 2 punti di media.
La roma con 2,2 pareva avesse fatto il miracolo (come quantità di punti).
La Juve ne vinse uno con 1,94 di media. Roba che oggi con 73/74 punti non sei affatto sicuro di arrivare terzo. Anche se dovrebbero bastare.
In meno di 3 lustri il campionato italiano ha veramente perso tutto il suo ceto medio.
Oggi una squadra forte che va sul campo dell'ottava in classifica e non vince viene vista come una vergogna da togliere vincendo tanto a poco la gara successiva in casa.
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