La solitudine

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edesapam
martedì 16 marzo 2010 19:52
solitudine
ultimamente penso molto.
e incredibile quanto male puo fare la solitudine.
mi ricordo quando avevo la MIA familia in completo, certe volte sognavo un gg. da sola. un giorno libera.
ma questo non e solitudine.
perche sapevo che arrivano la sera, e ero felice per questo.
oggi la sera e molto difficile per me e chi sta sola come me.
non e vero, che la volontariato si riempe la vita, non e vero, che ce qualcosa che possa fare piacere. un ora ? o forse 2 ore ?
ma poi, si ritorna nella dimora, e siamo di nuovo soli.
non credo che ce qualunque cose che sostituisce e riempe il BUCO NERO della solitudine. questa cosa non capivo ancora 2007
sono cambiata, peggiorata, sono amara, cinica e cattiva.
non credo che la sofferenza migliori la persona.
a me sicuramente non e migliorata.
sono invidiosa, maligna, e cinica.
con tutti chi vive in copia, oddio chi si separa, oddio le persone che litigano per stupidate,
non e migliorata la mia vita , il mio carattere, che magari non era ne anche un sogno, adesso.
la sofferenza ci abruttisce.
Come sara la mia vita ? cosa faro nella mia vita,
mah.
non e che mi piace vivere.
la gioia nel mio cuore e morto.
ma si tira avanti il carro della sofferenza e della solitudine
pieno di amarezza.
Domani e un enigma per me. forse perche prima ho pensato che sara per sempre. non ce niente per sempre.

doncsi
mercoledì 17 marzo 2010 15:53
Eva,penso che oltre all'aiuto psicologico,sicuramente valido,tu abbia bisogno di un aiuto anche a livello spirituale.
Ti ho già detto che esistono dei gruppi di auto mutuo aiuto aperti a chi,come te,sta vivendo l'esperienza del lutto.
Generalmente gli incontri vengono organizzati all'interno degli ospedali dagli assistenti spirituali.
Ogni assistente spirituale è generalmente animatore di un piccolo gruppo,credo non più di una decina di persone. Le persone sofferenti trovano ascolto e condividono la loro personale esperienza del lutto con altri che vivono la medesima situazione di sofferenza.
Penso che possa essere un'esperienza importante!
Dovresti informarti presso l'ospedale della tua città.

Eva,stiamo pregando la Madonna,la nostra dolcissima madre,che ha cosi' tanto sofferto per Gesù. Sicuramente è accanto a te,nei momenti più bui,di solitudine,rivolgiti a lei con fiducia! [SM=x58970]


edesapam
martedì 23 marzo 2010 19:48
Doncsi
si si, conosco il gruppo di aiuto muto aiuto
ma non so come mai, non ho grande voglia andare.
un po non me lo sento I GRUPPI
forse piu avanti.
adesso amo piu la solitudine, e non stare insieme con "grande" gruppi.
Paolo S.
martedì 23 marzo 2010 23:07
Tieni duro Eva. Quando io mi sento in difficoltà penso a chi non c'è più, so che loro non mi vorrebbero triste per loro, so che loro non mi vorrebbero pensieroso. Sono certo che Aldo non vuole che tu sia triste.
Io sono l'ultimo che può darti consigli, perchè la solitudine mi ha attaccato molto in questi anni e per solitudine intendo anche il fatto che non si ottiene riconoscenza, domina la mentalità dell'egoismo. Per ora la solitudine è ancora presente, è difficile aver voglia di donare, di condividere con altri e vedere che gli altri si limitano all'indifferenza. Ricorda che però non tutti sono così e la speranza che abbiamo noi è quella di trovare la compagnia di amici fedeli.
L'unica cosa che ti dico è che se sei triste le cose non migliorano.
Sono con te anche se non ti conosco Eva.
worry
giovedì 25 marzo 2010 19:10
Cara Eva, Paolo ha perfettamente ragione. Purtroppo la tua situazione è molto difficile, ma pensarci in continuazione non ti sarà di aiuto. Mi rendo conto che tra dirlo e farlo c'è un'enorme differenza, ma temo sia l'unico modo che hai per risollevarti. Non sarà sempre così, pian piano riuscirai a sentirti meglio, di questo sono assolutamente sicura.
Noi per quanto possiamo ti siamo vicini.
Un abbraccio forte forte [SM=x58970] [SM=x58970] [SM=x58970]
Conny1810
giovedì 25 marzo 2010 21:21
Hanno ragione eva, continuare a pensare ti impedisce di risollevarti. Lo sò che è molto difficile ma cerca di sviare il pensiero perchè così ti fai del male e tuo marito non vorrebbe.
Coraggio! [SM=x1520190]
Paolo S.
giovedì 25 marzo 2010 22:47
Già Eva, ti posso portare la mia testimonianza; anche se a volte le cose mi sono andate male, le persone mi hanno deluso, mi sono trovato in mezzo a tanta gente, ma in realtà "solo", non ho mai pensato di cambiare, di diventare egoista, cattivo, negativo o pessimista.
Certo, a volte, si usa il modo di dire "Guarda, i cattivi hanno più fortuna, la vita va meglio a loro"; in realtà però noi che senza presunzione sappiamo di avere l'animo buono, non vogliamo e non dobbiamo cambiare, sai perchè? Perchè noi siamo così e questa è la nostra fortuna, l'animo sensibile e buono.
Tieni duro!
edesapam
martedì 30 marzo 2010 19:56
cari amici
scusatemi ogni tanto dico stupidate, sono molto instabile di umore
e ci sono serata che vorrei fare un grande buco e mettermi dentro.
poi ci sono serate che va un po meglio
brutta notizia invece. per mancanza di denaro, hanno chiuso la mensa dove andavo fare il volontariato.
come la provincia da meno denaro per il sociale, cosi loro erano costretti di chiudere 2 mense. (parlo di Caritas)
io solo spero, che inverno si apriranno di nuovo, perche dura fare la fame mentre fuori -7 o -9 gradi .
abbraccio tutti Voi amici miei.
eva [SM=x62670]
doncsi
giovedì 1 aprile 2010 09:10
Mi dispiace Eva. E'davvero triste quello che ci racconti!

Speriamo che la mensa possa aprire al più presto!!!

A quale porta possono bussare ora i poveri della tua città?


Non potresti intanto come volontaria assistere i malati in ospedale?
edesapam
venerdì 2 aprile 2010 13:15
doncsika
non me la sento andare in ospedale.
non me la sento.
devo riprendere dal shok, della malattia di mio Aldo.
piuttosto, andare casa, da un anziano autosufficente ma solo.
meno doloroso per me, lo so che sono "comoda" ma devo ancora alzare in piedi io stessa.
cosa darei ? non me lo sento ancora.
forse piu avanti.
edesapam
venerdì 2 aprile 2010 13:17
doncsika
la mensa per me era divertente, pesante fisicamente, ma divertente.
dove davo ma ricevevo anche buon umore con miei amiche di volontari
qualche battuta, qualche chiacchere.
era meno terribile per me.
Paolo S.
domenica 4 luglio 2010 11:50
La situazione non cambia, evidentemente pregare con fiducia non serve.
Conny1810
domenica 4 luglio 2010 14:49
Io invece sono convinta che se Eva non pregasse sarebbe disperata perchè superare senza l'aiuto di Dio un dolore così grande è impossibile per noi. Solo la nostra parte spirituale può aiutarci ad affrontare il futuro quando lo vediamo buio, la preghiera fa nascere la speranza che ce la faremo ed è propio così, il tempo mitiga e arriva il giorno in cui si torna a sorridere e a gioire della vita. Ci vuole tempo anche perchè dopo tanti anni di vita trascorsi con una persona si sono instaurate abitudini, modi di pensare e di fare che vanno tutti rivisti e alla nostra mente serve tempo per ristabilire un equilibrio.
Tu Paolo parli da ateo e non puoi comprendere invece, quanto sia di grande conforto la fede nei momenti della vita in cui dobbiamo superare delle prove.

coraggio Eva, ti abbraccio forte [SM=x1520190]
Paolo S.
domenica 4 luglio 2010 15:54
Re:
Conny1810, 04/07/2010 14.49:

Io invece sono convinta che se Eva non pregasse sarebbe disperata perchè superare senza l'aiuto di Dio un dolore così grande è impossibile per noi. Solo la nostra parte spirituale può aiutarci ad affrontare il futuro quando lo vediamo buio, la preghiera fa nascere la speranza che ce la faremo ed è propio così, il tempo mitiga e arriva il giorno in cui si torna a sorridere e a gioire della vita. Ci vuole tempo anche perchè dopo tanti anni di vita trascorsi con una persona si sono instaurate abitudini, modi di pensare e di fare che vanno tutti rivisti e alla nostra mente serve tempo per ristabilire un equilibrio.
Tu Paolo parli da ateo e non puoi comprendere invece, quanto sia di grande conforto la fede nei momenti della vita in cui dobbiamo superare delle prove.

coraggio Eva, ti abbraccio forte [SM=x1520190]



C'è stato un qui pro quo. Io parlavo della mia situazione, non di Eva.
In effetti leggendo il messaggio, che segue un messaggio di Eva, può crearsi confusione.
Mi riferivo a me. Ahimè non sono ateo, sennò non avrei dei perenni dubbi, ma mi definisco dubbioso, agnostico come dicono quelli bravi.
L'ateismo è per me è una cosa indimostrabile ed inesistente. Come fai a dimostrare che Dio non esiste?


worry
lunedì 5 luglio 2010 13:58
Infatti in realtà la maggior parte delle persone che si definiscono atee sono agnostiche, o semplicemente non praticanti. Come dici tu, l'ateo vero sarebbe colui che è assolutamente convinto che Dio non esiste. Trovo che sia molto difficile assumere una posizione di questo tipo...penso che in chiunque ci sia sempre almeno un pò di dubbio
Paolo S.
lunedì 5 luglio 2010 21:40
Già. Non pensiate che chi è dubbioso come me si possa ritenere certo di una cosa o di un'altra.
Non so se Dio esiste, quel che è certo è che io anche pregando non riesco ad ottenere una risposta ai miei perchè. Sarò la milionesima persona che dice queste cose, ma è la realtà.
Paolo S.
venerdì 30 luglio 2010 22:13
La solitudine continua, grazie gesù cristo!
Conny1810
sabato 31 luglio 2010 18:56
sai Paolo, non dovresti incolpare Gesù della tua solitudine. Io credo che Lui ti abbia aiutato tante volte ma forse tu ti aspettavi una cosa diversa e non hai riconosciuto il Suo intervento. Invece non puoi immaginare come Gesù ti segua e stia aspettando con ansia che tu ti decida a fidarti di Lui. Certo, devi essere umile, Gesù non è un burattino nelle nostre mani e noi non possiamo pretendere nulla dalla Sua bontà, ma se chiediamo il Suo aiuto lui ce lo dà, sempre. Non devi pensare che Gesù sia lontano, è più vicino di quanto tu possa immaginare e ascolta sempre quello che gli diciamo, fidati è propio così.
Vedrai che quando sarai capace di liberare la mente dai pensieri che ti fanno credere il contrario, riuscirai a sentire dentro di te la Sua presenza.
C'è un modo che tutti possiamo sperimentare per incontrare Gesù e sentire la felicità dentro di noi ed è quello di amare il prossimo, iniziando da chi ci sta più vicino, ma sai come si fà ad amare? Amare vuol dire desiderare e fare il vero bene per quella persona o quelle persone. Aiutando chi si trova nel bisogno sia materiale, fisico o morale, tu puoi sperimentare dentro te la vera gioia e ti sentirai contento perchè Dio come premio per la tua bontà, ti farà assaporare delle gioie indescrivibili. Non soffermarti sui mille difetti che hai riscontrato nei volontari che hai conosciuto ma agisci e fà del tuo meglio per renderti utile al prossimo, di modi ce ne sono tanti e li conosci bene anche tu, però bisogna essere disposti a sacrificare se stessi per anteporre i bisogni degli altri e questo comporta del sacrificio.
Paolo S.
sabato 31 luglio 2010 19:52
Cara mia, il fatto è che tutta la gente con cui ho a che fare sul lavoro mi ringrazia per la disponibilità, perchè faccio sacrifici e mi fermo anche oltre il tempo del mio lavoro. Idem chi mi conosce. I sacrifici li faccio, anzi voglio sempre farne di più, perchè il sacrificio aumenta la forza interiore, sappilo!
Tu hai ragione, aiutare gli altri fa bene anche a noi; sono volontario (vado nel pochissimo tempo che ho) da tempo in due associazioni, una che aiuta gli animali ed una che aiuta le persone. Aiutare fa bene, ma quando poi torni a casa e hai voglia di scambiare due parole o di coccolare una brava ragazza non c'è niente. Perchè chi ha la sua vita continua a farsela e mica sta a pensare che tu sei solo. Fidati che questo è quello che accade. E fidati che il sacrificio c'è quando al termine di una settimana di lavoro si va a pulire la cacca ( perchè proprio cacca è) alle persone anziane. Evidentemente per cristo non è abbastanza, forse vorrebbe che la togliessi a mani nude. Proverò così.
Tu dici che basta chiedere il suo aiuto e ce lo da, che ce lo dia allora! Come diceva il saggio: se sei il figlio di dio, scendi da quella croce!
worry
sabato 7 agosto 2010 16:52
non credo che questo sia l'atteggiamento giusto. Intendo, è normale che quando si chiede qualcosa a Dio e non lo si ottiene ci si arrabbia con Lui. Lo dico perchè anche io a volte, quando chiedo qualcosa che mi sembra buona e "normale" senza ottenerla me la prendo e mi chiedo: ma che faccio di sbagliato?
Forse il punto è che non riusciamo a capire qual'è il fine di Dio. Come esseri umani siamo poco lungimiranti, quando pensiamo al futuro vediamo quello che vogliamo ottenere, e non le conseguenze delle azioni che compiamo nel presente. La Bibbia narra che Abramo ha atteso di avere 1oo anni prima di avere finalmente il figlio tanto desiderato. Non ha mai smesso di chiedere a Dio questo dono. Ha atteso tanto, ha dimostrato di avere una pazienza che io non avrei mai, ma alla fine è stato ripagato.
Forse anche noi dobbiamo avere più pazienza. Io in tante cose ho visto l'intervento di Dio, e se non ottengo quello che chiedo, per quanto possa infastidirmi, forse un motivo c'è. Forse non è il momento giusto, forse devo capire molte cose prima.

Paolo S.
domenica 15 agosto 2010 12:12
Re:
Sofi810, 07/08/2010 16.52:

non credo che questo sia l'atteggiamento giusto. Intendo, è normale che quando si chiede qualcosa a Dio e non lo si ottiene ci si arrabbia con Lui. Lo dico perchè anche io a volte, quando chiedo qualcosa che mi sembra buona e "normale" senza ottenerla me la prendo e mi chiedo: ma che faccio di sbagliato?
Forse il punto è che non riusciamo a capire qual'è il fine di Dio. Come esseri umani siamo poco lungimiranti, quando pensiamo al futuro vediamo quello che vogliamo ottenere, e non le conseguenze delle azioni che compiamo nel presente. La Bibbia narra che Abramo ha atteso di avere 1oo anni prima di avere finalmente il figlio tanto desiderato. Non ha mai smesso di chiedere a Dio questo dono. Ha atteso tanto, ha dimostrato di avere una pazienza che io non avrei mai, ma alla fine è stato ripagato.
Forse anche noi dobbiamo avere più pazienza. Io in tante cose ho visto l'intervento di Dio, e se non ottengo quello che chiedo, per quanto possa infastidirmi, forse un motivo c'è. Forse non è il momento giusto, forse devo capire molte cose prima.




Capisco cosa dici,ma io e tanti al mondo aspettiamo da tempo e non viviamo cent'anni come Abramo.Di pazienza ne abbiamo fidati. Io continuo con la mia vita e se dio (sempre che esista) si arroga il diritto di non farmi trovare una brava compagna per farmi una famiglia ce l'avrà sulla coscienza lui, non certo io.
P.s.: se mi posso permettere, qual è si scrive senza apostrofo. So che hai appena fatto la maturità, mi auguro tu non abbia commesso tali errori durante la sessione di esame.


doncsi
domenica 15 agosto 2010 22:12
Paolo S,mi pare tu non abbia capito bene lo spirito del forum!

Sofi ha espresso in modo molto chiaro il suo pensiero circa i disegni di Dio,non sempre facili da capire,ma sempre volti al nostro bene.
Per quanto riguarda"qual è",posso assicurarti che in letteratura si trova scritto con l'apostrofo fino a tutto l'Ottocento e anche nel Novecento. I grammatici hanno discusso l'argomento anche in tempi recenti.



worry
lunedì 16 agosto 2010 00:26
Pardon per il mio errore grammaticale, purtroppo mettere l'apostrofo è un vizio che fatico a perdere. Comunque i miei esami sono andati benissimo, e in italiano ho preso 14/15, che corrisponde a 9, quindi presumo di non aver fatto così tanti errori grammaticali.

Tornando a cose più serie, tu stesso continui a mettere in discussione l'esistenza di Dio, quindi se non sei ancora pienamente convinto che ci sia non vedo perchè dovresti pretendere da Lui qualcosa. Insomma tu dai la colpa a Dio (sempre se esiste) perchè non trovi la donna della tua vita. Quindi secondo te è Dio che per una qualche ragione impedisce che tu conosca una brava ragazza. E' una cosa che non capisco. La gente ogni giorno fa nuovi incontri, si conosce, si ama, si lascia...e dovrebbero dare tutti la colpa a Dio per ogni cosa che accade? Dovrei incolpare Dio perchè l'ultimo ragazzo che ho conosciuto era un perfetto idiota? O una mia amica dovrebbe dare la colpa a Dio perchè il suo ragazzo l'ha lasciata? Tutte queste cose sono conseguenze del nostro comportamento, non di quello di Dio. Dio ci indica la strada, ma siamo noi che la dobbiamo percorrere, e prima ancora scegliere. Le brave ragazze non piovono dal cielo, non vengono offerte su un piatto d'argento.
Nella malattia una persona può pregare per ottenere la guarigione, o perlomeno un pò di sollievo. In quel caso l'aiuto può essere solo di Dio (e della medicina ovviamente) perchè di fronte alla malattia non c'è niente che possiamo fare. Ma in tanti altri casi siamo noi che dobbiamo agire, siamo noi che dobbiamo muoverci. Tu dici che non incontri una brava ragazza...forse l'hai incontrata e non te ne sei accorto, forse semplicemente lei non era il "tuo tipo", forse non c'era attrazione reciproca...ci sono mille motivi. Il fatto è Dio non può certo obbligare una ragazza a farsi piacere te, così come non può obbligare te a provare attrazione verso qualcuna.
Ti posso assicurare che ci sono tanti al mondo che non pretendono niente da Dio, e ottengono tanto.

Paolo S.
martedì 17 agosto 2010 15:15
Re:
Sofi810, 16/08/2010 0.26:



Tornando a cose più serie, tu stesso continui a mettere in discussione l'esistenza di Dio, quindi se non sei ancora pienamente convinto che ci sia non vedo perchè dovresti pretendere da Lui qualcosa. Insomma tu dai la colpa a Dio (sempre se esiste) perchè non trovi la donna della tua vita. Quindi secondo te è Dio che per una qualche ragione impedisce che tu conosca una brava ragazza. E' una cosa che non capisco. La gente ogni giorno fa nuovi incontri, si conosce, si ama, si lascia...e dovrebbero dare tutti la colpa a Dio per ogni cosa che accade? Dovrei incolpare Dio perchè l'ultimo ragazzo che ho conosciuto era un perfetto idiota? O una mia amica dovrebbe dare la colpa a Dio perchè il suo ragazzo l'ha lasciata?

Se Dio è onnipotente dovrebbe dare una mano a chi lo cerca.Non subito, magai dopo un pò di tempo, ma dovrebbe farlo. Le delusioni le abbiamo tutti, ma dopo un pò bisognerebbe imboccare la strada giusta, no?


Ti posso assicurare che ci sono tanti al mondo che non pretendono niente da Dio, e ottengono tanto.



Stai tranquilla che io ho tanto senza che dio ( se esiste) mi abbia mai aiutato.





marilu65
giovedì 19 agosto 2010 01:47
Sarà stupido, ma io penso che Gesù non ci lascia mai soli e che ci sostiene sempre coi suoi doni e hai detto bene tu nella natura puoi trovare le tue risposte perchè anche San Francesco le trovò in fratello sole e sorella luna, nella madre terra ed in tutte le sue creature, perchè anche noi siamo un'opera magnifica della mano divina, quindi, caro amico anche se siamo lontani ti dico che vorrei avere 2 braccia lunghissime per abbracciarti e farti sentire quel calore che ti manca, ma l'immaginazione può fare molto e tu devi pensare che qualcuno ti pensa e si ricorda di te nelle sue preghiere.
Paolo S.
giovedì 19 agosto 2010 13:37
Re:
doncsi, 15/08/2010 22.12:

Paolo S,mi pare tu non abbia capito bene lo spirito del forum!

Sofi ha espresso in modo molto chiaro il suo pensiero circa i disegni di Dio,non sempre facili da capire,ma sempre volti al nostro bene.
Per quanto riguarda"qual è",posso assicurarti che in letteratura si trova scritto con l'apostrofo fino a tutto l'Ottocento e anche nel Novecento. I grammatici hanno discusso l'argomento anche in tempi recenti.






Stai tranquilla che io rispetto le idee di Sofi anche se non le condivido. Ho semplicemente detto che dio deve impegnarsi di più, è pigro e fa poco, lascia che siano gli uomini a lavorare e a dannarsi, mentre lui se ne sta beato in una pensione a 4 stelle a giocare a poker. Naturalmente dio è latitante nel caso in cui esista, perchè poi se non esistesse il fatto che non prenda posizione e non si assuma responsabilità sarebbe totalmente normale; se non esiste, come potrebbe farlo?
Hai ragione sul fatto che si sia a lungo discusso sul modo di scrivere "qual è", sta di fatto che negli scritti del 2010 l'apostrofo non va indicato. Che poi Dante o Petrarca abbiano usato termini oggi considerati errati è un altro discorso.
P.s. il fatto che io scriva dio con la d minuscola non è un errore grammaticale, ma prima di considerarlo Dio con la d maiuscola ho bisogno di riconoscerlo realmente come tale.


Paolo S.
giovedì 19 agosto 2010 13:44
Re:
marilu65, 19/08/2010 1.47:

caro amico anche se siamo lontani ti dico che vorrei avere 2 braccia lunghissime per abbracciarti e farti sentire quel calore che ti manca, ma l'immaginazione può fare molto e tu devi pensare che qualcuno ti pensa e si ricorda di te nelle sue preghiere.


Ti ringrazio, hai pienamente ragione. Nella mia vita ho ricevuto sempre conforto e aiuto nei momenti di difficoltà dalle persone, alcune delle quali speciali. Quando gesù, la madonna e dio si sono girati completamente dall'altra parte e hanno fatto finta di non conoscermi, in qual momento sono cresciuto: ho imparato a distinguere la gente che realmente ha cuore e ci tiene all'amicizia da chi invece promette promette come un politico di vecchia scuola, ma alla fine non mantiene.


Conny1810
martedì 24 agosto 2010 00:11
Gesù invece ti ama tanto Paolo e un giorno ti renderai conto che quando lo credevi a giocare a poker, lo avevi accanto e ti ispirava quei pensieri che magari ti riaccendevano la speranza in un momento di difficoltà. Per toccare il cuore di Dio bisogna essere umili e non pretendere come dovuto quello che domandiamo, allora verremo esauditi al momento giusto.
Paolo S.
mercoledì 25 agosto 2010 12:30
Capito. Chissà che prima o poi non riesca a dargli un'altra possibilità, anche se non è stato finora un amico sincero. Mi sforzerò di perdonare le sue mancanze.
Conny1810
venerdì 27 agosto 2010 10:59
E' stato il tuo migliore Amico, per ora non te ne rendi conto ma verrà il giorno in cui capirai tante cose, che ora non supponi nemmeno...e allora vedrai che gioia!
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