La Santa Madre Russia! Campagna Vladimir-Suzdal

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Thor86
00domenica 26 aprile 2009 17:00
ottimi AAR [SM=x1140512]

Tancredi d'Altavilla
00domenica 26 aprile 2009 22:46
Bravissimo Lan, racconto spettacolare, specialmente la battaglia con i mongoli [SM=x1140440] [SM=x1140429]
IMPERATORE MARCOAURELIO
00domenica 26 aprile 2009 22:56
Bellissimo AAR!complimenti!! [SM=x1140427] [SM=x1140531]
Lan.
00domenica 26 aprile 2009 23:05
Acciderbolina che successone! Se ogni battaglia all'ultimo sangue contro i Mongoli ha un tale successo li chiamo apposta io!* [SM=x1140441]

Zar Orekh II: Pronto Qubilai Khan? Che ce li hai 40.000 feroci Mongoli da mandarmi oltre gli Urali che a Voronez abbiamo fatto il picco di ascolti? [SM=g27965]

Batu Khan: Che tu sia maledetto tracanna Vodka a tradimento!*Riattacca* [SM=g27979]

Zar Orekh: eh che maleducato! Abbiamo solo rovinato la loro reputazione di esercito invincibile, e che sarà mai... [SM=g27976]

Comunque sono veramente molto contento che questo AAR sta piacendo a sempre più persone! Spero che i successivi resoconti siano all'altezza. [SM=g27963]



*Facile ora fare gli sboroni eh Lan? Un mese fa eri già pronto a farci fare tutte le valigie per Novgorod (nota di Orekh). [SM=g27975]

Franz II Hohenstaufen
00domenica 26 aprile 2009 23:21
bell'AAR [SM=x1140522]
Lan.
00domenica 26 aprile 2009 23:36
Re:
Franz II Hohenstaufen, 26/04/2009 23.21:

bell'AAR [SM=x1140522]



Non quanto il tuo avatar, è spettacolare! Dove l'hai trovato? [SM=x1140476] [SM=x1140429]
Franz II Hohenstaufen
00lunedì 27 aprile 2009 00:11
in un forum
nn mi ricordo quale [SM=g27970]
cosa fari adesso?
disintegrerai i mongoli o andrai a rompere le ba**e ai turchi?
Lan.
00lunedì 27 aprile 2009 01:43
Re:
Franz II Hohenstaufen, 27/04/2009 0.11:

in un forum
nn mi ricordo quale [SM=g27970]
cosa fari adesso?
disintegrerai i mongoli o andrai a rompere le ba**e ai turchi?



Beh quello che dovevo l'ho già fatto visto che sono più avanti con la partita. Comunque ora l'obiettivo principale è distruggere i Mongoli ora che sono indeboliti. Poi la situazione è un po' complicata. L'obiettivo primario sarebbero le coste della Russia del Sud sul Mar Nero ma sono saldamente in mano ai Cumani miei storici alleati (alleanza di convenienza appena ho l'occasione li sdereno per bene [SM=x1140411] ), a Ovest ho un'ottima linea di confine e non mi va d'impicciarmi nelle beghe tra Tedeschi, Danesi e Polacchi. A Est, Siriani e Turchi hanno sorpassato il Caucaso e si sono stabiliti in Ossezia e in Daghestan mentre la Cumania come ho già scritto si è staccata. Penso che mi concentrerò lì, devo fermare l'espansione musulmana visto che quegli inetti dei miei alleati cumani non ci riescono! [SM=g27965]
sangiovannievangelista
00lunedì 27 aprile 2009 16:20
[SM=x1140531] Grandissimo, davvero una storia avvincente...
BRAVO

[SM=x1140429] [SM=x1140430]
Lan.
00giovedì 30 aprile 2009 14:13
Mari del Sud. 1218-1225

La vittoria di Voronez ha rappresentato uno dei più grandi eventi accaduti della storia. Come il passato insegna, c'è sempre un punto in cui una potenza in ascesa inarrestabile, destinata a conquistare il mondo, viene bloccata: è stato così a Maratona, a Teutoburgo, a Potiers e ora nel piccolo villaggio russo. Man mano che giungeva la notizia del successo Rus, tanti popoli confinanti con il temibile impero ritrovavano il coraggio: vietnamiti, giapponesi e altre popolazioni dai nomi impronunciabili venivano a sapere che i Mongoli si potevano battere e non erano quegli esseri invincibili e inarrestabili che amavano tanto definirsi.



La situazione dopo la battaglia di Voronez.

Erano rimaste ancora due armate piene all'orda. Una a Sud nel luogo della precedente grande battaglia, l'altra oltre il fiume Oka guidata dal Khan. Lo Zar Orekh II raccoglie subito le forze rimaste e attacca l'armata vicina rimasta. I Mongoli, in questa seconda battaglia di Voronez, vengono travolti dalla schiacciante superiorità numerica Rus e i superstiti fuggono fino a varcare il fiume Oka e raggiungere l'armata del Khan. La vittoria era ancora più vicina, solo 10.000 Mongoli erano rimasti a combattere, isolati dall'impero madre in pieno territorio russo.

Il Generale Chort, eroe della battaglia di Voronez, lancia un primo atacco alle armate del Khan sul fiume Oka.




Con il loro battesimo del fuoco tenuto nell'epica battaglia di Voronez, i lancieri pesanti Rus rappresentano l'elitè della fanteria Rus e i suoi uomini sono tra i più abili guerrieri mai visti sulla faccia della terra.

La battaglia si risolve in un nulla di fatto, ma con l'azione delle catapulte un terzo delle forze mongole, soprattuto la fanteria, viene falciata.

Per l'inverno del 1218 tutto l'esercito Rus viene impegnato a combattere i Mongoli rimasti. Di sconfitta in sconfitta, gli invasori vengono cacciati fino alle paludi della Moscova. Lo stesso Khan trova la morte e il suo posto viene preso da un certo Aradai.




Le forze Mongole rimaste alla fine del 1218.

Ormai i Mongoli non facevano paura nemmeno alle guarnigioni delle città limitrofe. La guerra aveva portato migliaia di morti ma aveva mostrato al mondo il coraggio e la tempra dei Rus. Lo stesso paese si era compattata nella lotta per la sopravvivenza e l'anno seguente, finalmente, anche gli ultimi nobili dissenzienti lasciano perdere le loro meschine lotte. Il prestigio torna al livello massimo e all'interno di quello nobiliare la maggioranza favorevole all'operato reale tocca i 10 membri.



Un anno dopo, nel 1220, l'armata dello Zar scova finalmente i Mongoli rimasti.



Gli ultimi cavalieri Mongoli si batterono con indomito coraggio ma ormai il loro destino era segnato. Lo stesso giovane Khan trovò la morte, la guerra era finita.



Intanto il paese si stava riprendendo e la situazione estera aveva creato un'occasione irripetibile. Durante la guerra tra Cumani e i Polacchi infatti, i secondi avevano preso il largo ed erano arrivati fino alle coste del Mar Nero, conquistanto la città di Olese. La Rus era abbastanza forte per iniziare una nuova guerra, per motivi così disinteressati poi... [SM=g27962]

Detto fatto un forte esercito Rus in poco tempo era alle mura della città Polacca appena conquistata. La posta in palio era molto ricca: l'accesso ai caldi mari del Mar Nero.



I Lituani non erano famosi solo per i loro arcieri, disponevano anche di un eccellente cavalleria

I Polacchi potevano contare sull'esercito che fino a quel momento aveva collezionato vittorie su vittorie contro i Cumani. L'armata Rus, guidata da un giovane generale invece, a parte qualche reparto di lancieri reduce dalla guerra contro i Mongoli, era un esercito fresco di caserma, ma spronato dall'esempio dei loro compagni veterani, pronti a dimostrare quanto fosse meritata la fama che i guerrieri Rus si erano guadagniati agli occhi del mondo.



Grazie alla loro mobilità, gli arcieri a cavallo Kazaki riuscirono a falcidiare la lenta fanteria Polacca.



Era il 1225, dopo secoli dai tempi della Rus di Kiev, l'impero era tornato a toccare le coste del Mar Nero. I Polacchi accettarono subito la pace e la situazione compiuta. Gli slavi della regione acclamarono i loro fratelli Rus.



Poteva essere il primo atto di un sogno che i sovrani di Vladimir accarezzavano da tempo. Riconquistare le regioni costiere del Mar Nero, dove abitavano ancora Slavi soggetti al dominio dei nomadi Cumani.
D'altronde i Cumani, lungi dall'essere la temibile potenza di un paio di decenni prima, era diventata un fattore destabilizzante per la regione. La conquista Polacca di Olese era solo l'ultima di una lunga serie di sconfitte che continuavano ad incassare a causa dei loro troppi fronti di guerra, a Oriente come ad Occidente. Più che i Polacchi infatti un altra minaccia toccava l'intera regione Russa. Dopo la conquista Turca del Daghestan, i Siriani avevano conquistato l'Ossezia e la stessa Cumania a Nord si era distaccato in un regno indipendente che si stava islamizzandosi sempre più. Ed era proprio lì che lo Zar si stava dirigente con il grosso dell'esercito Rus, per sopperire alle carenze cumane nella difesa della cristianità e continuare l'opera di difesa che aveva già iniziato contro il Khan Mongolo, che era intenzionato a crearsi con la sua orda proprio un suo potentato islamico indipendente.

davide283
00giovedì 30 aprile 2009 14:37
BRAVO!!! [SM=x1140531] [SM=x1140531]
cristiano87.
00giovedì 30 aprile 2009 14:58
Grande racconto!!![SM=x1140440]Grazie a te i rus hanno finalmente la gloria che gli spetta [SM=x1140495]Nella prox puntata spero che riuscirai finalmente a sottomettere i poveri cumani.... [SM=x1140481]
Roze
00giovedì 30 aprile 2009 15:47
mi stai facendo venire una voglia matta di giocare coi rus [SM=x1140476] [SM=x1140476]
The Housekeeper
00giovedì 30 aprile 2009 16:46
Bellissima campagna... hai collegato il Baltico al Mar Nero! Mica male!
Lan.
00martedì 19 maggio 2009 22:30
Caspita che Mar Caspio! 1225-1232

La fine della breve e vittoriosa guerra contro i Polacchi non aveva interrotto la marcia del grosso dell'esercito, guidato dall'ormai celeberrimo Zar Orekh, ad Est.

In Cumania difatti (per Cumania non s'intende il Khanato dei Cumani ma la regione specifica, che si affaccia sul Mar Nero con capitale Saqsin) si era venuto a creare un piccolo Khanato indipendente. Tuttavia il nuovo regno era minacciato dall'espansione musulmana a Sud, con i Siriani e i Turchi stabilmente impiantanti rispettivamente in Ossezia e in Daghestan. La dimostrazione di tale crisi era cominciata con la penetrazione di missionari nel territorio che ormai avevano portato la religione musulmana ad essere al ridosso del 50%.

Dopo aver respinto i Mongoli, lo Zar non poteva permettersi che la minaccia islamica entrasse dala finestra, inoltre era l'occasione di ampliarsi nel ricco Mar Caspio, dove i commerci abbondavano.

Nel 1227 quindi l'armata imperiale si trovava a ridosso della ricca città.



Le armate del Khanato, una compagine composta da cavalieri Alani, Cumani e arcieri Turcomanni, vennero nella via principale della città dall'impatto con le superiori e meglio addestrate forze Rus, mentre dalle mura gli arcieri decimavano le retrovie nemiche.



Ormai la conquista della città sembrava cosa fatta, ma lo Zar preso nella sua solita foga inferocita, si era spinto troppo in là, ritrovandosi isolato dai suoi fedeli cavalieri boiardi, e circondato dalla guardia del Khan che vigliaccamente si scagliò in massa su di lui uccidendolo.



Lungi dal scappare, i Rus si batterono con ancora più ferocia per vendicare il loro capo e nessun soldato nemico e la cittadinanza sfuggì a quel macello vendicativo.

La Cumania era stata conquistata, ma a gravissimo prezzo, tutta la Russia pianse la morte di quel giovane sovrano che con indomito coraggio aveva raccolto a sè l'intera nazione per salvarla da un'invasore fino in quel momento considerato invincibile.

Orek venne tumulato nel cremlino di Vladimir, dove seguitavano ad essere sepolti gli Zar anche dopo che la capitale venne spostata a Mosca.



La sucessione passò allo Zio, Sbyslav, governatore di Kiev, si trattava di un governo di transizione siccome aveva già 57 anni, in attesa di trovare nella casa reale l'erede che avrebbe preso stabilmente la guida della Russia.

Il lutto però non consentiva ai Rus di perdere tempo con la campagna in atto ad Est. La conquista della Cumania infatti era solo il primo passo di una spedizione volta a ricacciare aldilà del Caucaso gli invasori Musulmani. A questo proposito venne stipulata un'alleanza con Bisanzio, eterna nemica dei Turchi, i quali, dominatori del Daghestan, erano il prossimo obiettivo.

Due anni dopo, nel 1219, l'armata imperiale stava dando l'assalto a Derbend, città capoluogo del Daghestan.

Era una fredda giornata d'inverno, la neve stonava con il profilo della città ormai completamente islamizzata, posandosi sugli alti minareti e sulle case squadrate e dal tetto piatto. La guarnigione turca, isolata dal resto del Sultanato, era numerosa ma i soldati erano di poco valore, perlopiù miliziani reclutati e sul posto, tra cui gli onnipresenti Cumani, e i residui dell'armata che anni fa aveva compiuto l'impresa giungendo fino a lì.



L'esercito Rus con l'agile cavalleria Dvor agirò la linea di battaglia circondando sulla via l'esercito avversario che venne spazzato via. I lancieri Rus ammainavano trionfanti la mezzaluna nel cuore dell'Islam delle steppe



La campagna del Caucaso venne per il momento interrotta, l'armata Imperiale infatti aveva bisogno di rifornimenti e rinforzi dalla lontana Vladimir, inoltre era intenzione dell'esperto Zar non scendere contemporaneamente in guerra con Turchi e Siriani.

Ma quegli anni non passarono in completa inattività. Nel 1230 infatti i pescatori del Ponto videro l'arrivo di un'imponente forza armata.
In via segreta infatti era stato stabilito un'accordo tra Rus e Bisanzio, in cambio dell'appoggio di Costantinopoli la Russi avrebbe fornito appoggio militare contro i Turchi anche in Anatolia, grazie allo sbocco sul mare nel Mar Nero. Al comando del giovane rampollo Voislav i Rus presero senza colpo ferire Amatris, restituendola al potere imperiale rhomanoi dopo aver battuto cassa di ogni cosa di valore presente nella città.



Secondo obiettivo, era la ricca città di Amasaya. La guarnigione lì era numerosa e prendere la città non sarebbe stata impresa facile.



Grazie alle potenti catapulte, i prodi lancieri Rus si fiondarono nella breccia dell'opulenta città Turca.



La battaglia contro i forti e disciplinati saraceni fu durissima.



Ma nonostante l'inferiorità numerica la città venne espugnata.



Un anno dopo quella trionfante spedizione, il vecchio Zar spirò, al suo posto venne disegnato il giovane Domazhir, incoronato nella capitale Mosca, un nuovo corso si sarebbe avviato con questo nuovo sovrano? I Cumani erano ormai alleati scomodissimi e pure inefficienti, i Siriani dovevano ancora essere scacciati e ad Occidente sono poco chiari i propositi dei Polacchi.




davide283
00martedì 19 maggio 2009 23:28
ottimo proseguimento, continua a formarti il tuo personale impero e fatti dare il titolo di Caesar dall'imperatore romano d'Oriente!!
Lan.
00mercoledì 2 settembre 2009 18:36
Ormai sono quattro mesi che non aggiorno più, ma in realtà non ho mai interrotto questa campagnia, l'ho solo dovuta rallentare di molto a causa dei tantissimi esami che preludono alla laurea (almeno spero X'D).

Fra qualche giorno dovrei aver praticamente finito e quindi riprenderò con l'AAR, anche se penso di interromperlo e con esso la partita fino al punto in cui sono arrivato in questo momento (all'incirca verso il 1260). Non per noia anzi, ma nel salvataggio della partita da una versione all'altra, quest'ultima si è "corrotta", ossia avendola giocata per un po' con la 1.1, ha assunto tutti quei bug magari pure comici, ma che non hanno molto senso per una partita "seria" (tipo le nazionalità sfalsate e così via oppure i monaci con le caratteristiche delle principesse tipo "seducente" X'D). Quindi, a presto con i nuovi, conclusivi episodi delle peripezie Rus. [SM=g27964]
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