Il nuovo sindaco di Genova

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euge1893
00lunedì 16 aprile 2012 13:36
Ma tu pensi solo ai Komunisti e alla Kostituzione? [SM=g11770]

Il mio discorso prescinde da entrambi questi tabù, si tratta di difesa ad oltranza del libero pensiero, al di là di quale sia il pensiero.
lordtiranus
00lunedì 16 aprile 2012 13:39
Si purtroppo si, visto quello che hanno patito quelli prima di noi per farcela avere. Fa fin tristezza pensare che qualcuno (anzi, più di qualcuno...) la consideri un intralcio, un tabu (che la precisione andrebbe scritto senza u accentata...)
titoit
00lunedì 16 aprile 2012 15:15
Scusa Eugenio, è forse democrazia quella di pubblicare un proclama terrificante come quello pubblicato da questo stronzo? [SM=g27996]

Quello che differenzia profondamente l’Italia dagli altri Paesi europei è quest’eccessiva tolleranza e libertà nei confronti di espressioni esplicitamente razziste, xenofobe e disumane.

Altrove soggetti (e partiti) che mestano in quel brodo di intolleranza e pregiudizio sarebbero perseguiti penalmente e i partiti messi al bando: successo in Germania con i partitucoli semi-nazisti, in Spagna coni fiancheggiatori politici dell’ETA, in Belgio con l’estrema destra fiamminga e potrei continuare.

Da noi per 20 anni ha dominato l’impunità, anzi si è fatta gara a chi le spara più grosse e il senso di intolleranza verso gli stranieri è aumentato: non ci saranno vere e proprie spedizioni punitive, ma si sono sdoganati, grazie al becerume dilagante in molta stampa e TV, epiteti e una forma mentis devastante.
A tutto questo corrisponde una totale inerzia degli organi di polizia e di magistratura a colpire queste manifestazioni.
E allora qualche sano cazzotto ben assestato, come dice Max, non ci può stare che bene [SM=g27988] .
lordtiranus
00lunedì 16 aprile 2012 15:44
Soprattutto visto che i Legaioli si sono sempre definitivi dei duri, quelli che fanno le ronde. Poi li manda a fanculo qualche vecchietto e loro vanno a piangere al giornale?
euge1893
00lunedì 16 aprile 2012 17:03
Che vi devo dire ragazzi... abbiamo idee diverse sulla libertà di pensiero [SM=x1567332]

giambo64
00lunedì 16 aprile 2012 22:02
Ma non è perseguibile per legge uno che istiga alla violenza?
E' possibile che uno possa proporre di uccidere delle persone?
Al di là dell'ideologia, siamo di fronte ad un reato che è punito in tutto il mondo, non credo esista un paese dove si possa proporre di ammazzare liberamente degli esseri umani.
(ispettore)
00martedì 17 aprile 2012 09:29
opinioni
Se non vado errato certe immagini potrebbero essere interpretate come "scherzi pesanti" , senza intento dichiaratamente lesivo,per cui in caso di processo potrebbero non essere considerati minaccia o incitamento alla violenza,ma alla stregua di una battuta da cabaret "sgreuzo".
Da quello che so l'Italia sotto questo aspetto è molto più vicina all'America, dove non sono rari manifesti e soprattutto video in cui si parla male di questa o di quella etnia
lordtiranus
00mercoledì 18 aprile 2012 15:34

Sondaggio di Italia Futura: Doria al 50%, crollo di Lega e Idv.

Genova - In vantaggio sul fronte dei voti, ma non su quello della conoscenza da parte dei genovesi. Secondo il sondaggio SWG, realizzato dal 10 al 12 aprile e commissionato da Italia futura Liguria, Marco Doria porterebbe a casa tra il 50 e il 54% dei voti, seguito da Enrico Musso (18-22%), Pierluigi Vinai (11-15%), Edoardo Rixi (3-6%), Paolo Putti (3-5%) e Susy De Martini (1-2%).

Se il candidato del centrosinistra è in vantaggio, il più noto è Enrico Musso: il 79% dei genovesi lo conosce, contro il 72% di Doria e il 49% di Rixi. Al 49% anche Pierluigi Vinai, che però sconta un inizio di campagna elettorale in ritardo rispetto ai concorrenti. Dati influenzati dale vicende locali e da quelle nazionali, come è il caso di Rixi, che nelle intenzioni di voto paga certamente lo scandalo Belsito. Candidati e partiti temono ora soprattutto l'astensionismo, che secondo i sondagi sarebbe però in linea con quello del 2007. 62 i genovesi che andranno alle urne, con gli elettori di centrodestra più sfiduciati: solo 58 su 100 quelli che si recheranno al voto, contro i 72 del centrosinistra, e chissà quanto peserà il fatto che queste saranno le prime elezioni dal 1994 nelle quali Silvio Berlusconi non giocherà un ruolo da protagonista.

Certamente peserà sul voto al principale partito di centrodestra, con il Pdl fermo al 14%, meno della lista civica di Enrico Musso e la metà rispetto ai voti delle comunali di 5 anni fa. Una sorpresa arriva dalla lista di Marco Doria, che con il 7% sarebbe la seconda forza del centrosinistra. Solo il 4,5% dei voti per il Movimento 5 Stelle, che peò potrebbe riservare sorprese grazie al traino di Beppe Grillo e ai voti della Valpolcevera, più sensibile ai temi No-Tav e No-Gronda.

E proprio la Gronda di ponente, secondo il sondaggio SWG, è ritenuta abbastanza o molto importante per lo sviluppo di Genova nei prossimi anni, con un appoggio trasversale tra elettori di centrodestra e centrosinistra.

Il sondaggio può essere scaricato dal sito www.liguria.italiafutura.it.

euge1893
00mercoledì 18 aprile 2012 16:46
A Genova tutti si lamentano, tutti. Forse mai come in questa occasione.

Ma alla fine sono certo che quasi tutti quelli che senti lamentarsi si metteranno in coda come ordinati soldatini a votare IL candidato, che naturalmente in questi giorni sta predicando discontinuità (come quella prima di lui e come tutti quelli prima di lui).
Genova è una città vecchia e conservativa e la mancanza di coraggio si vede anche da questi comportamenti. Bologna può eleggere Guazzaloca, a Genova trionferà sempre il carneade di turno, purché schierato dalla parte "giusta" e funzionale al solito, oliatissimo sistema.

Ma come si fa a predicare la discontinuità quando la coalizione al potere a Tursi è SEMPRE la stessa (con piccole modifiche, solo di nome) da lustri?

Alla fine la solita cupola di potere rimarrà lì altri 5 anni e alla ridicolmente variegata opposizione andranno comunque un bel po' di poltrone, a lei riservate per far vedere che in fondo in questa città c'è la democrazia. Sì, dei manezzi (o dei mastrussi?).
(ispettore)
00mercoledì 18 aprile 2012 17:12
Discontinuità
Anche se probabilmente su certi argomenti non la pensiamo allo stesso modo, mi ritrovo in quello che ha scritto poco sopra Euge1893, anche se i sindaci sono cambiati e non si sono instaurati dei "dogati", c'è da dire che il gruppo dirigente dei partiti di governo cittadino è più o meno rimasto lo stesso,frmatosi negli anni '60, da un lato questo si è rivelato una barriera piuttosto forte contro le infiltrazioni della criminalità organizzata- che a Genova sta incontrando più difficoltà che altrove nel condizionare la politica- però è indubbio che ha perso la spinta propulsiva che eventualmente aveva ,magari in qualcuno, agli inizi.
Sul PDL, è possibile che proprio non voglia vincere le elezioni,non per pigrizia,ma perchè governare un Comune col federalismo fiscale non sarà facile, c'è il rischio di dover prendere decisioni impopolari che fanno perdere voti alle elezioni politiche,mentre Comuni meno problematici come SanRemo o Ventimiglia ricevono molte attenzioni; chi può biasimarli?
lordtiranus
00mercoledì 18 aprile 2012 17:36
Bella l'idea che chi vota un candidato differente dalla propria idea venga ritenuto un "soldatino", quindi un imbecille credulone che spegne il cervello e segue le direzioni del partito. Io da bravo soldatino andrò a votare Doria perché mi sembra prima di tutto una brava persona degna di fiducia. Poi potrò sbagliare ma almeno ci voglio credere.

E' la democrazia baby chi prende più voti vince.
Trammax
00mercoledì 18 aprile 2012 19:23
Beh allora erano soldatini quelli che hanno creduto alla fanfaluca del milione di posti di lavoro ed hanno reiteratamente eletto il paterno protettore della nipotina di Mubarak....anzi quelli erano soldatini, quelli all'opposizione "coglioni", se non ricordo male... [SM=x1177057]

giambo64
00mercoledì 18 aprile 2012 22:04
Spero che genova non elegga mai e poi mai un Guazzaloca di turno, Bologna sta ancora pagando caro la sua gestione, merito suo se è stata cancellata la zona pedonale e distrutto il progetto tram.

Da buon soldatino coglione spero vivamente che Doria vinca al primo turno.

lordtiranus
00giovedì 19 aprile 2012 14:41

Marco Libertini
Incontro con i candidati sindaci sui temi del tpl. Ma Musso, Vinai e Rixi perché non dicono che i loro partiti (e Musso in prima persona come senatore) con la finanziaria 2011 hanno ridotto i fondi da 2,2 miliardi a 400 milioni x il TPL nazionale?



E' la stessa domanda che vorrei fare a chi sostiene Musso in questo forum...
euge1893
00giovedì 19 aprile 2012 15:10
Vedo che la verità fa male, si interpreta ciò che fa comodo, ma come sempre le reazioni sono sopra le righe: che dirvi ragazzi, uno due, uno due, uno due [SM=g11770]
I vostri post sono la conferma di quanto ho scritto sopra: vi lamentate sempre, ma poi votate sempre gli stessi.
Nessuno vi ha dato dei coglioni, sia chiaro. Perché ve lo date da soli?
E comunque poi non lamentatevi del dogato del Marchese di Montaldeo.
lordtiranus
00giovedì 19 aprile 2012 15:14
Io già diffido di chi si professa come portatore di verità...
E comunque Doria non mi pare sia un vecchio trombone della politica o mi sbaglio? Invece il buon Musso (da Wikipedia):

- dal 1990 al 1993 è consigliere comunale di Genova per il Partito Liberale Italiano, di cui sarà l'ultimo segretario genovese prima dello scioglimento del partito nel 1994,
- nel 2007 si presenta a candidato sindaco di Genova come indipendente, sostenuto dalla Casa delle Libertà,
- nel 2008 è candidato al Senato della Repubblica per il Popolo della Libertà, quindi eletto Senatore.
- nel novembre 2010 lascia il Popolo della Libertà, si iscrive al Gruppo Misto e si avvicina al nascente Polo della Nazione,
- il 24 febbraio 2011 decide di entrare nel gruppo formato da UdC, SVP, Union Valdôtaine, MRE, Verso Nord, e MAIE, annunciando nel contempo la sua adesione al Partito Liberale Italiano.

Insomma tra una piroetta di partito e l'altra il nostro gongola nei palazzi del potere dai primi anni '90, anche se con un'interruzione, e in questo periodo quale memorabile miglioria ha portato a Genova, alla Liguria e al Paese? Il people mover e le sue foto in bicicletta?
lordtiranus
00giovedì 19 aprile 2012 15:32
In più: alle comunali scorse quando perse contro la Vincenzi Musso prese quasi il 46% dei voti. Stando alle proiezioni ultime ora sarebbe tra il 18 e il 22%, quindi 25 punti meno. Perché? Forse perché quella volta i "soldatini" di destra non avevano che lui come candidato?

Quindi non diciamo che la sinistra a Genova vota col paraocchi quello che gli dice il partito, infatti Doria era l'outsider alle primarie e ha vinto, proprio perchè sapeva di faccia nuova. Dall'altra parte oltre il solito calato dall'alto senza nessun background (Vinai) si sono sparpagliati in tre-quattro persone e di fatti pare che non ci sia storia a queste elezioni. Più che prendertela con noi che voteremo Doria prenditela con quelli della tua parte che non hanno saputo trovare un accordo per avere un candidato unico.
Robyk65
00giovedì 19 aprile 2012 16:19

Uomini di poca fede, tra pochi anni avremo una rete di TPL da far invidia a qualunque città europea!


www.genova24.it/2012/04/elezioni-genova-candidati-a-confronto-su-amt-trasporto-pubblico-priorit...

Articolo n° 31719 del 19/04/2012 - 16:07

Elezioni Genova, candidati a confronto su Amt: “Trasporto pubblico priorità”

Genova. Il trasporto genovese sarà una priorità del nuovo sindaco, oltre ad essere un servizio che deve restare pubblico. Catalogate come esperienze negative sia lo spacchettamento del passato, quando, per esempio, da Amt fu creata la costola Ami, sia l’affiancamento del socio francese nella gestione comunale, per gli aspiranti sindaco questa è al momento l’unica certezza.

Roberto Delogu, Marco Doria, Enrico Musso, Paolo Putti, Beppe Costa in rappresentanza di Pierluigi Viani, oggi a confronto con lavoratori e sindacati di Amt, hanno risposto a domande e sollecitazioni, tracciando qualche idea sul futuro dell’azienda.

Linee guida e visioni generali del comparto, piuttosto che proposte concrete, ma in generale un confronto “utile, per capire le tendenze di comportamento di chi sarà sindaco”, e per farsi un’idea di “chi fra tutti potrà dare più rassicurazioni”.

Diverse le proposte avanzate sul tavolo per sbrogliare la difficile matassa di Amt. Marco Doria, ad esempio, candidato del centrosinistra, ha avanzato l’ipotesi di un eventuale prelievo fiscale ad hoc in caso la macchina comunale, e a ruota le partecipate, dovessero avere forti difficoltà economiche, oltre a sottolineare la necessità di favorire le corsie protette.

Enrico Musso, candidato del Terzo Polo, ha ribadito la necessità di “cambiare rotta, rispetto al sistema Vincenzi-Doria responsabile di aver perso finanziamenti” con azioni volte all’incremento dell’utenza, potenziando il servizio e agendo sul controllo degli evasori. Nessun accenno invece alla proposta di qualche tempo fa di istituire un servizio di bus “ad alta qualità”. Mentre per Edoardo Rixi, candidato della Lega Nord, a fronte di sprechi e di un’azienda che non ha mai avuto un progetto a lungo termine, si devono mettere in campo tutte le azioni in difesa del trasporto pubblico, bene prioritario.

E arrivata invece, da Paolo Putti, candidato del Movimento 5 Stelle, la proposta più “provocatoria”: trasporto pubblico gratis per tutti, come il Comune di Aubagne in Francia, 100.000 abitanti stretti tra le colline e l’autostrada.

“Aldilà dei progetti e delle idee bisogna però trovare meccanismi per mettere in sicurezza il comparto con garanzie certe per il reperimento dei soldi – commenta Antonio Cannavacciuolo, Uiltrasporti – tecnicamente, oggi, i candidati non hanno il polso preciso dei conti e aspettano, in caso di elezione, di poter entrare nel merito, ma è evidente che chiunque vinca le elezioni dovrà entrare in maniera diretta sul problema e operare con forza per trovare una soluzione concreta”.

Le casse di Amt, per usare un eufemismo, piangono e sul tavolo resta il buco da 35 milioni, a cui vanno aggiunti, nel 2013, 23 milioni che il Comune dovrà versare ai francesi per onerare il vecchio contratto. I sindacati sono disposti al dialogo e pronti a contribuire ma “con la stessa forza saremo altrettanto pronti a contrastare qualsiasi azione volta a far pagare a lavoratori e utenti il buco e i disservizi”.

euge1893
00giovedì 19 aprile 2012 16:29
@Davide - Forse non ti è chiaro o comunque mi spiace deluderti, ma io non ho nessuna parte (e non immagini neppure quanto sei finito lontano nelle tue etichette in queste elezioni), mentre tu dimostri per quanto scrivi di essere già in fila marciando sul posto, col paraocchi che ti sei fatto mettere buono buono con la favola bella del Marchesino venuto giù da Marte col mantello arancione.
Ti consiglio di tentare di avere qualche certezza in meno e di guardare oltre i tuoi tabù e le tue paranoie, magari tentando di aprire un pochino la mente. Dietro il fantoccio Marco Doria, Marchese di Montaldeo, c'è tutto quel bel mondo marcio, quella consorteria di potere che ammorba l'aria di questa città da lustri e che a chiacchiere tu e quelli come te dicono di voler abbattere.
L'atmosfera gattopardesca dell'operazione Doria ti rende un conformista, anzi un ipocrita. Che tu (e molti come te) lo faccia in buona fede, cosa di cui sono certo, è il segno di quanto sia efficace la macchina mediatica del nuovismo al pesto del fenomeno Doria.
Trammax
00giovedì 19 aprile 2012 17:26
Beh Euge, se il pesce è effettivamente marcio, sentiremo la puzza durante al frittura, cioè alla resa dei conti dell' Amministrazione.

Io sono uno di quelli che hanno visto in Doria un elemento di discontinuità, ovviamente le alleanze scombinano i giochi, e a volte ci si ritrova dei compagni di strada non troppo graditi. La chiave del cambiamento sta in un difficile gioco di equilibri che eviti il sopravvento dei vecchi meccanismi che sappiamo. LO scivolone di Marta (il rapporto mancato con il territorio) e della Pinotti (la longa manus dell' apparato) dovrebbe aver rappresentato un segnale di avvertimento, ma non si può mai dire. Si vedrà.

euge1893
00giovedì 19 aprile 2012 17:55
Mah che dire... Spero che tu abbia ragione e che effettivamente Doria rappresenti davvero un fattore di discontinuità. Vorrei avere il tuo ottimismo.
sandro.raso
00giovedì 19 aprile 2012 18:08
Di sicuro il PD, pur con la certezza quasi matematica di vincere, dovrà fare parecchie riflessioni.
Dubito però che la rilevante novità di Doria al posto delle stravecchie Vincenzi e/o Pinotti sposti di molto le logiche di partito.
Staremo a vedere.
GenoaJackson
00giovedì 19 aprile 2012 19:01
Se Doria rappresenta la discontinuità io odio la nostra metro....
lordtiranus
00giovedì 19 aprile 2012 19:18
Capisco che si parli solo di Doria perché al 95% straccerà gli altri candidati, ma come mai questa "discontinuità" la si cerca solo in lui?
Come scritto prima non mi pare che Musso rappresenti così tanto il nuovo, per non parlare di un Rixi che ha nel simbolo il nome di Bossi che non serve leggere la URSS gazete per vedere in che bei guai si è infilato insieme al suo partitucolo...
euge1893
00venerdì 20 aprile 2012 09:07
La si cerca da lui per la semplice ragione che negli ultimi 7 cicli amministrativi consecutivi la coalizione al governo di Genova è sempre stata la stessa.
Ti ricordo che stiamo parlando delle elezioni amministrative della città di Genova
lordtiranus
00venerdì 20 aprile 2012 09:10

Sondaggio: Doria al primo turno
testa a testa tra Musso e Vinai
Tra i due professori il più conosciuto è il candidato del centrodestra, ma alle urne non sembra esserci storia

di RAFFAELE NIRI

Sondaggio: Doria al primo turno testa a testa tra Musso e Vinai
Probabilmente vincerà al primo turno, Marco Doria. Ma se anche, la sera del 7 maggio, rimanesse sotto quota 50%, dovrà solo aspettare quindici giorni: la distanza tra il candidato del centrosinistra e i due immediati inseguitori (tra loro sempre più vicini) è comunque abissale. Il secondo sondaggio di Repubblica all'interno della propria Community (hanno aderito finora 1.832 persone, hanno risposto a questo sondaggio in 1.454) fotografa Marco Doria di poco sopra il cinquanta per cento (la percentuale esatta è 50,8), Enrico Musso sotto il venti (per la precisione 19,5), tallonato da Pierluigi Vinai che ha il 15,9.

Tre punti e sei di differenza tra il candidato del centro e quello del centrodestra, con Musso in calo e Vinai in crescita rendono estremamente aperta la battaglia per il secondo posto. Ma dato che - alla fine - l'unica battaglia che interessa davvero è quella per il primo, diciamo subito che la stima del 20 aprile - quando alle elezioni mancato esattamente sedici giorni - rende molto, molto probabile la nomina di Marco Doria a quarantesimo sindaco di Genova. Se ci fossero grossi dubbi basta guardare altre tre tabelle: nell'ipotetico ballottaggio con Enrico Musso voterebbe Doria il 62,3 per cento del campione e se la sfida fosse con Vinai la percentuale salirebbe al 67,9 per cento. Ma se chiedete ai genovesi - indipendentemente dalle loro preferenze - chi sarà il prossimo sindaco di Genova, oltre 74 su cento (si tratta di percentuali quasi bulgare) risponderanno Marco Doria.

La notorietà
di Musso

Il senatore Enrico Musso - sarà perché è già stato il candidato sindaco voluto da Berlusconi, sarà per i diversi mandati in consiglio comunale, prima per il Partito liberale, poi per il Pdl, infine per il Gruppo Misto - ha un livello di notorietà molto alto, superiore di sei punti a quello di Marco Doria. Vinai è infinitamente meno conosciuto, scavalcato anche dal leghista Rixi. C'è una curiosità che, da sola, vale più di mille discorsi: tra gli elettori del centrodestra (quelli che hanno in Vinai il loro candidato naturale) 89 conoscono Enrico Musso (la media generale è 80) e solo 71 Vinai. Tradotto in italiano significa che su dieci elettori del centrodestra nove conoscono Musso e solo sette Vinai. Al contrario, tra gli elettori di sinistra e centrosinistra Doria ha proprio sfondato: lo conoscono in nove su dieci. Qualche altra curiosità: Rixi è conosciuto dai maschi molto più che dalle femmine (59 contro 44), Putti al contrario di quel che si potrebbe ritenere non sfonda tra i giovani ma ha la sua performance migliore nella fascia 35-54 anni.

Chi è più adeguato

Non lo votano, Enrico Musso, eppure lo ritengono adeguato a fare il sindaco: alla seconda domanda del nostro nuovo sondaggio la community di Repubblica-Genova risponde che Doria è più adeguato di tutti gli altri, ma le differenze rispetto a Musso sono molto più contenute: 42,7 per Doria e 38,4 per Musso. Vinai è ritenuto adeguato dal 17,9 per cento, Putti è più adeguato di Rixi. Scindendo il voto, il centrosinistra ritiene Doria adeguatissimo (e comunque pensa che Vinai sia più adeguato di Musso), Enrico Musso vince sia al centro che nel centrodestra. Se questa non fosse, con chiarezza e forse molto più di quanto pensi, una città di sinistra, Musso avrebbe qualche possibilità di farcela. Ma la città guarda, coriacea, a sinistra.

Ballottaggio inesistente

La conferma della scelta netta già compiuta dalla città viene dalla quarta domanda, quella relativa al ballottaggio. Finora il discorso portante, nel dibattito politico, era chiaro: Marco Doria deve vincere al primo turno, altrimenti c'è il serio rischio che confluiscano sullo sfidante (sia esso Musso o Vinai o, molto meno probabilmente, Rixi o addirittura Putti) le preferenze di tutti gli altri e che Doria finisca sotto. I sondaggi stanno dimostrando che questo discorso è assolutamente campato per aria. Alla domanda "in un ipotetico ballottaggio chi voterebbe se si presentassero Doria e Musso?" il 62,3% degli intervistati risponde Doria e il 37,7 per cento Musso. Tra l'alfiere del centrosinistra e quello del centro ci sono 24 punti abbondanti, un gap che - almeno sulla carta - appare assolutamente incolmabile. Se poi al ballottaggio andasse Vinai e non Musso, dicono gli intervistati, la differenza sarebbe addirittura di 35 punti abbondanti.

Traducendo sempre in italiano, in caso di ballottaggio Musso prenderebbe i suoi voti del primo turno, più molti di quelli di Vinai e di Rixi, ma cederebbe a Doria almeno un cinque per cento. Doria prenderebbe tutti i suoi, più quelli di Putti, più quelli che cederebbe il centrodestra. Naturalmente questo è un discorso assolutamente "spannometrico": è evidente che i voti di Putti non sono trasferibili in toto a Marco Doria come quelli di Rixi o di Vinai non possono andare automaticamente a Musso. Si tratta, però, di valutare le dimensioni dei singoli "partiti": quello di Marco Doria, da solo, appare oggi nettamente superiore alla somma di Musso, Vinai e Rixi e quindi anche un eventuale secondo turno andrebbe come il primo.
genova.repubblica.it/cronaca/2012/04/20/news/sondaggio_doria_al_primo_turno_testa_a_testa_tra_musso_e_vinai-3...

lordtiranus
00venerdì 20 aprile 2012 09:18
Re:
euge1893, 20/04/2012 09.07:

La si cerca da lui per la semplice ragione che negli ultimi 7 cicli amministrativi consecutivi la coalizione al governo di Genova è sempre stata la stessa.



Euge sono d'accordo con te, io sono il primo a sostenere che un rinnovamento sia necessario e proprio per questo sono stra convinto sul votare una figura outsider come Doria. Potrà essere un marchesino come dici tu però l'ho sentito parlare, insegna all'università mi da l'impressione di essere una persona di cultura e con una storia politica alle spalle praticamente nulla, solo qualche anno in consiglio comunale nei primi anni '90. Magari sarà una delusione enorme ma altrimenti che fare? Non andare a votare? Votare una lista civica con un candidato sindaco che sappiamo benissimo mai sfonderà il 5%?

Nelle precedenti elezioni non ho mai votato apertamente ne la Vincenzi ne Burlando, ma solo alcune liste civiche che lo sostenevano ma mai la preferenza diretta a loro, e ti dirò di più se le primarie le avesse vinte la Vincenzi avrei avuto molta difficoltà. Probabilmente mi farei rifugiato nel M5S o in Gente Comune, anche se non approvo la sua vicinanza con il MIL. La vittoria di Doria ha fatto incazzare non poco il PD e questo è il primo tangibile segno che qualcosa di diverso lui debba essere per forza.
LuProduction
00venerdì 20 aprile 2012 09:21
Mi fan ridere questi sondaggi che chiariscono l'ottusità media del popolo genovese attaccato agli ideali di lotta comunista. Musso piace, ma non si vota perché non è un candidato di sinistra. Come alle scorse elezioni gli intervistati di Primocanale: "Siccome volevo votare Musso non sono andato a votare per non far vincere Berlusconi."

Ma non si possono risparmiare sti milioni delle elezioni e risparmiare questa pagliacciata che non serve a nulla? Non c'è bisogno di sondaggi, né di elezioni: Genova è rossa, fine.

Piuttosto che non votare da rossi, i ponentini preferiscono astenersi. Peccato che Quinto-Nervi-Sant'Ilario non abbiano più acceso il discorso sulla loro indipendenza, almeno per essere sicuri che non siano rovinati gli ultimi quartieri belli della città.
lordtiranus
00venerdì 20 aprile 2012 09:33
Sono ottusi perchè non votano quello che voti tu?
Però, che fulgido esempio di democrazia [SM=x1405314]

Grazie a chi la ragiona così e al fatto che nel CDX presentano sempre figure farlocche la sinistra governerà per altri mille anni a genova.
giambo64
00venerdì 20 aprile 2012 10:12
Luprod, se ti danno tanto fastidio i genovesi che votano a sinistra, tanto da invocare la secessione, ti do un consiglio, falla tu la secessione, ci sono tantissimi posti al mondo dove comanda la destra, vacci...
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