Disassociazione: "Condanna all'invisibilità", ovvero a "Non esistere"

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al.64
00mercoledì 21 gennaio 2009 11:22
abbastanza. i miei principi sono quelli di tutti i cristiani. l'unica differenza e che non credo molto nelle interpretazioni della WTS
EverLastingLife
00mercoledì 21 gennaio 2009 11:23
Re:
al.64, 21/01/2009 11.22:

abbastanza. i miei principi sono quelli di tutti i cristiani. l'unica differenza e che non credo molto nelle interpretazioni della WTS




Non credi che la Congregazione Cristiana dei testimoni di Geova abbia la guida ed il sostegno attivo di Dio?

ELL

al.64
00mercoledì 21 gennaio 2009 11:24
il problema di fondo e che voi parlate dei tdg io dei cristiani.
al.64
00mercoledì 21 gennaio 2009 11:26
assolutamente no. il sostegno di DIO e' un privilegio che ogni persona puo' avere anche senza essere tdg
EverLastingLife
00mercoledì 21 gennaio 2009 11:30
Re:
al.64, 21/01/2009 11.26:

assolutamente no. il sostegno di DIO e' un privilegio che ogni persona puo' avere anche senza essere tdg




Ti conviene quotare, altrimenti non si capisce a chi stai rispondendo.

Dunque, hai scelto di essere parte di un'Organizzazione pur essendo convinto che non abbia il sostegno di Dio e per la quale nutri seri dubbi?

E malgrado ciò, ti definisci un uomo coerente coi tuoi principi?

ELL

al.64
00mercoledì 21 gennaio 2009 11:32
non ho scelto di far parte di un'organizzazione, sono costretto atrimenti tutto quello che per me ha valore' cioe' la mia famiglia va in fumo. (mia opinione)
barnabino
00mercoledì 21 gennaio 2009 11:37
Cosa vuol dire che "sei costretto"? La tua famiglia ti vorrebbe meno bene se fossi meno ipocrita? Io credo il contrario, recitare una commedia (ammesso che tu non la reciti con noi) può solo esacerbare gli animi e rovinare i rapporti...


il problema di fondo e che voi parlate dei tdg io dei cristiani.



Il problema è che cosa significa essere "cristiani", perché detto così ci sta dentro tutta e nulla. Ci sono cristiani che vanno in guerra o appoggiamo forze politiche belliche, altri che considerano omosessualità e fornicazione pratiche accettabili, alcuni pacifisti, altri che predicano la teologia della liberazione...

Insomma, per te tutti indistintamento sono vicini a Dio, indipendentemente dalle loro azioni? Allora a cosa è valsa l'opera di Gesù?

Shalom
al.64
00mercoledì 21 gennaio 2009 11:46
alcune volte barnabino mi sembra che tu vivi nel mondo delle fiabe. e' piu' che sicuro che i rapporti personali si inclinano se uno esce, e non incominciare con le solite assurdita'. lo sanno tutti cosa succede. vivendo in una comunita' cosi' chiusa tutto cambia. rapporti con gli altri, visto che i rapporti sono solo con i tdg, automaticamente nessuno piu' si fa ne vedere e ne sentire. cosa faccio secondo te, emargino la mia famiglia?
EverLastingLife
00mercoledì 21 gennaio 2009 11:50
Re:
al.64, 21/01/2009 11.32:

non ho scelto di far parte di un'organizzazione, sono costretto atrimenti tutto quello che per me ha valore' cioe' la mia famiglia va in fumo. (mia opinione)




Aderendo ad una comunità organizzata implicitamente la si sostiene, sia di fatto che nell'ideologia. Esci in servizio di campo? Se sì, l'obiettivo della tua predicazione non è forse quello di convincere altri a seguire l'Organizzazione di Geova?

Se si ritiene che il gruppo di cui si è parte persegua ideologie false e/o perniciose l'unica scelta coerente sarebbe di abbandonarlo su due piedi, a prescindere dalle conseguenze. Contrariamente si potrebbe pensare che sia giustificato o consigliabile essere iscritti ad un partito politico per pura convenienza, anche se magari lo si ritiene corrotto e che la sua presenza stessa in Parlamento nuoccia alla società, o (estremizzando) essere affiliato ad una associazione malavitosa, della quale non si approvano metodi e finalità, solo perché lo sono anche i tuoi familiari.

Inoltre, dal momento che chiunque, a tuo avviso, può avere il sostegno di Dio, anche da disassociato avresti il suo aiuto, che è il migliore che si possa immaginare. Quindi, di che ti preoccupi? D'altra parte, credi che Dio approverebbe la decisione di aderire ad una falsa organizzazione religiosa?

ELL

barnabino
00mercoledì 21 gennaio 2009 12:03
Caro Al,

Purtroppo non vivo nel mondo delle fiabe [SM=x69]


e' piu' che sicuro che i rapporti personali si inclinano se uno esce



Dipende cosa sono per te i rapporti personali, una facciata o legami intimi, basati sull'onestà e la lealtà. Io li intendo nel secondo modo e non sarei capace di vivere una vita posticcia, basata sull'ipocrisia dei rapporti e delle convenienze personali.

Se i tuoi famigliari non si sono accorti che tu stai recitando solo una commedia, e non si acorgono neppure che sparli della loro religione su internet, la mia impressione che il tuo rapporto con loro sia decisamente fallimentare.

Ma non si tratta della religione, si tratta, scusa se te lo dico, di problemi personali che tu vuoi scaricare sulla tua presunta "costrizione" come facile alibi per non prenderti le tue responsabilità nella vita.


cosa faccio secondo te, emargino la mia famiglia?



Emargonare? Oh... da chi l'hai imparata questa parola? I fratelli perché emarginerebbero la tua famiglia?

E comunque, non devi mica farti disassociare per essere onesto, fare un outing pubblico. Basta che parli con un anziano e dici quello che senti e che vuoi un periodo, più o meno lungo, di riflessione.

Oppure vuoi ridiventare cattolico, inginocchiarti davanti la statutina di Padre Pio, prendere la comunione e brindare a Natale? Quello che voglio dire è che "uscire" non significa mica farsi disassociare, il dubbio non è un peccato.

Scusami, ma secondo me, scusa se te lo dico, la commedia tu la reciti con noi...

Shalom




al.64
00mercoledì 21 gennaio 2009 12:05
sono contento per te che la pensi cosi'. io non posso fare altrimenti. la mia valutazione e' questa: lascio i tdg=perdere o destabilizzare la mia famiglia. allora resto cosi'.
barnabino
00mercoledì 21 gennaio 2009 12:20

ascio i tdg = perdere o destabilizzare la mia famiglia. allora resto cosi'



Quello che non capisco è come diventando inattivo perderesti o destabilizzaresti la tua famiglia.

Guarda che se la tua famiglia non si è accorta che da anni sei solo un TdG di nome e non di fatto, che arrivi a gettare fango sulla tua religione su forum gestiti a da nemici religioso, e non credi a nulla di quello che fai quello è il minore dei problemi.

Ammesso che tu non ci stia raccontando delle storie dovresto renderti conto che il problema non è "destabilizzare" la tua famiglia, ma il rapporto malato che vi lega.

Ti lamenti delle regole sessuali nel matrimonio, che per altro sono lasciate alla coscienza della singola coppia, ne parli pubblicamente e non riesci a parlarne con tua moglie, fingendo di essere entusiasta o non parlando affatto della cosa, se ti nega un rapporto orale o anale che tu magari desideresti? Ma ti rendo conto di dove è veramente il problema?

Shalom
barnabino
00mercoledì 21 gennaio 2009 12:20

ascio i tdg = perdere o destabilizzare la mia famiglia. allora resto cosi'



Quello che non capisco è come diventando inattivo perderesti o destabilizzaresti la tua famiglia.

Guarda che se la tua famiglia non si è accorta che da anni sei solo un TdG di nome e non di fatto, che arrivi a gettare fango sulla tua religione su forum gestiti a da nemici religioso, e non credi a nulla di quello che fai quello è il minore dei problemi.

Ammesso che tu non ci stia raccontando delle storie dovresto renderti conto che il problema non è "destabilizzare" la tua famiglia, ma il rapporto malato che vi lega.

Ti lamenti delle regole sessuali nel matrimonio, che per altro sono lasciate alla coscienza della singola coppia, ne parli pubblicamente e non riesci a parlarne con tua moglie, fingendo di essere entusiasta o non parlando affatto della cosa, se ti nega un rapporto orale o anale che tu magari desideresti? Ma ti rendo conto di dove è veramente il problema?

Shalom
soffiodipoesia
00mercoledì 21 gennaio 2009 12:38
Disassociazione: possibile, ma atteggiamento umano richiesto!


Carissimi. Ho letto i vostri interventi.
Domenica, durante un incontro di un Gruppo a cui partecipo, ho detto una cosa che ha suscitato qualche applauso.
Vale a dire che molti Gruppi hanno due caratteristiche:

1 - Hanno la Verità
2 - Ce l'hanno soltanto loro.


Credo che i Testimoni di Geova abbiamo entrambe queste caratteristiche.
La prima mi può stare anche bene. Infatti, tuti sono convinti che la loro Via sia Vera. Altrimenti non la percorrerebbero.

Ma, come il Vangelo di Filippo afferma, la Verità è unità, ma anche molteplicità.

Quindi, più Vie possono "puntare alla Verità".

Lasciare una Via è un modo per dire che si "va verso un'altra forma della Verità", che "si è fatta una scelta differente da quella del Gruppo".
Tutto qui. Come tali, è importante che rimangano Amicizia e buoni rapporti con il Gruppo che si è lasciato.

Facevo già l'esempio di Karl Riedl, dell'Intersein Zentrum ( www.intersein-zentrum.de ). Karl, con la Moglie Helga, ha iniziato il suo Cammino Spirituale con Osho ( www.osho.com - www.oshoamici.it ), poi ha proseguito con la Tradizione Tibetana, soggiornando anche per un po' all'Istituto "Lama Tzong Khapa" di Pomaia (Pi) ( www.iltk.it), per poi passare alla Tradizione di Thich Nhat Hanh ( www.esserepace.org ).
Con le strutture di cui ha fatto parte mantiene buoni rapporti, e viene invitato ogni anno a tenere un Ritiro (o anche due), nella sua Tradizione, al Centro di Pomaia.

Questo è il modo corretto di approcciare la Spiritualità, dove la Verità non ha una sola forma. E dove chi lascia un cammino ne può intraprendere un altro con slancio entusiastico, mantenendo nel precedente percorso amici e compagni di avventura.

Io stesso, come raccontavo, sono tornato in un Centro Tibetano, dove non partecipavo da oltre 16 mesi, ieri sera. E ho trovato calore e Amicizia.

Anch'io, lo scorso Natale 2007, ero stato, dal Maestro Residente, invitato a non partecipare alla Festa Natalizia.
Ho partecipato ugualmente. Ma non ho trovato ostracismo o persone che mi ignoravano. Ho trovato calore e simpatia, e ho0 concluso la serata a casa di un'Amica del Centro.
Ero regolarmante invitato quando i miei amici che frequentavano il Centro si ritrovavano, anche dopo. L'Amicizia è rimasta, e prosegue anche oggi.

Questo è un esempio di come la Spiritualità debba essere vissuta.

Nel caso dei Testimoni di Geova, invece, la Verità ha una sola forma.
Qusto equivale ad affermare che il bianco non può dividersi nei colori dell'iride, ma rimanere solo bianco.

Chi lascia quella forma di Verità, quindi, non soltanto non è più degno di essere considerato Praticante Spirituale, ma addirittura non è più degno nemmeno di essere considerato "esistente".

Credo che questo parli da solo, etichettando i Testimoni di Geova in modo fondamentalista.

E mostrando, chiaramente, quanto lontano sia dalla "Compassione" il loro atteggiamento.
Che, dietro una presunta idea di Spiritualità, nasconde gli istinti più bassi, come odio e senso di vendetta.

In fondo, lo dice anche la Programmazione Neuro Linguistica, ma anche tutta la Psicologia, un'azione pensata è come un'azione realmente esistente.
Decidere che una persona non debba essere considerata nemmeno come "viva", quindi, significa volerla "uccidere" in sé.

E' un'espressione di odio, di separazione, ben lontana dalla Spiritualità che voi, amici e Fratelli (comunque tali!), volete professare.

Significa condannare una persona a non essere nemmeno tale.

Va bene anche disassociare una persona che fa qualcosa contraria ad un Gruppo. Lo ripeto: anch'io ero stato invitato a non partecipare ad un incontro, come dicevo.

Ma significa anche che si è Uomini, e come tali si deve essere trattati.
Altrimenti, sfogate i vostri istinti peggiori nei conronti di ci non vi va a genio.
Ancora, proiettate la vostra aggressività sul Fratello che ha "peccato" (ma che brutta parola!). Portate avanti odio e separazione.

Tutto qui. Quindi, se avallate questi atteggiamenti, tutto quanto appare nel Vostro Gruppo è falso. Tutti i sorrisi che mostrate alle persone (che vengono dati in abbondanza!), se basta l'uscita dal Gruppo per farli "svanire", non sono mai stati veri. Sono sempre stati espressioni fatue e vacue di una cosa che non ha spessore, non ha alcuna consistenza. Sono sorrisi inconsistenti, formali, che al di là di un apparente calore nascondono il nulla.

Credo che questo occorra dire di voi, cari Fratelli.

E sul Vostro Gruppo.
Che è molto lontano dall'essere l'"Organizzazione di Dio sulla Terra".
Ma è soltanto un'impressione, vana quanto impalpabile a scialba, di un'appartenenza.
Che, quando questa viene meno, svanisce come qualcosa che non è mai stato.

Mai stato, appunto. I vostri sorrisi non sono "mai stati". I vostri sguardi di dolcezza non sono "Mai stati". Sono anch'essi "Non essere".

Con il vostro modo di considerare "Non Essere" gli atteggiamenti dei Vostri Fratelli che lasciano il Gruppo, considerate "Non Essere" anche qualsiasi vostro atteggiamento.

Dovrò ricordarmi, quando vedrò i Vostri Sorrisi, i vostri modi di fare, e così via. Che in realtà sto guardando "Il Nulla", sto osservando "Il Vuoto". ma non il "Vuoto" della Vacuità Buddista, dove il Vuoto di un sé separato è pieno della Vita di tutto l'Universo, ma il Vuoto che denota davvero l'assenza di vita, di qualsiasi moto del cuore. L'assenza di tutto.

E forse vedrò proprio quel "Vuoto" che voi riempite di sorrisi. Ma che soltanto vuoto è.

Magari acquisterò la percezione reale dei vostri modi di essere.

E scoprirò che, dietro di questi, non si nasconde che un po' di vento, qualche suono, qualche rumore, qualche dolce sorriso.... che il vento, come qualcosa si impalpabile, nasconde e cancella.
Lasciando, al suo posto, quello che realmente è.... il Nulla.

Grazie per le vostre risposte, e che la consapevolezza possa aiutarvi a riempire davvero le Vostre Vite di valore, e non di nulla, come pare che, in alcuni momenti, facciate molto bene.
Quello che fate agli altri lo state facendo a voi, ricordate! Se trattate gli altri come "Nulla", anche voi siete "Nulla". E "Nulla" è tutto ciò che fate.

Sergio.



barnabino
00mercoledì 21 gennaio 2009 12:50

Ma, come il Vangelo di Filippo afferma, la Verità è unità, ma anche molteplicità



Vangelo di Filippo? Dai, non partire con le solite DanBrownate!


E' un'espressione di odio, di separazione, ben lontana dalla Spiritualità che voi, amici e Fratelli (comunque tali!), volete professare.



Perché? Ritieni che sia più amorevole, spirituale, corretto, permettere ad un pedofilo, un ladro, un fornicatore, un truffatore, un assassino impenitente ed incallito restare privo di disciplina?

Anche la società si difende dalla devianza, lo stesso deve fare (per proteggere i deboli) la chiesa. Cosa ci trovi di strano? Aboliamo tutti i codici e le sanzioni?


Shalom
soffiodipoesia
00mercoledì 21 gennaio 2009 13:02
Incomprensione


Carissimo.
Hai letto e provato a comprendere quello che scrivo?

Non ho detto che vanno aboliti codici e sanzioni, ma che l'Umanità deve sempre essere considerata.

Si può Disassociare una persona. Ma occorre trattarla come un Uomo, che è degno di tale nome.

Altrimenti, tutto quello per cui abbiamo lavorato è davvero il nulla.
Credo che io volessi dire soltanto questo.

Tutto il resto è soltanto una tua supposizione.
Ma attenzione a questo modo di pensare! Non porta a nulla di buono, ed anzi crea divisione e separazione tra le persone.

Occorre perseguire ciò che davvero unisce, rifuggendo da ciò che divide.

Occorre non perseguire separazione, ed infliggere inutili sofferenze alle persone che ci sono vicino.

Se considerate "Nulla" chi lascia il vostro Gruppo, come scrivevo, dimostrate che tutta la vostra Esperienza Spirituale è soltanto una "Recita". E che, quando ci si sveglia, nulla rimane.

Un carissimo saluto ed un augurio di consapevolezza e comprensione.

Sergio.
barnabino
00mercoledì 21 gennaio 2009 13:22
Caro Sergio,


Hai letto e provato a comprendere quello che scrivo?



Si provo, anche se sinceramente ti trovo un pò verboso, un forum richiede uno stile un pò più sintetico, se posso permettermi un suggerimento


Non ho detto che vanno aboliti codici e sanzioni, ma che l'Umanità deve sempre essere considerata



Non riesco a capire cosa ti faccia pensare che la disassociazione non consideri anche l'Umanità. Nessuno viene disassociato per debolezza, per un errore, ma per una condotta deliberatamente reiterata che nuoce all'Umanità della chiesa, mettendo in pericolo i deboli.


Si può Disassociare una persona. Ma occorre trattarla come un Uomo, che è degno di tale nome



Cosa ti fa pensare che non sia così? La disassociazione non è automatica, non si valuta l'errore ma la volontà dell'uomo di redimersi. Nessuno che si pente sinceramente è disassociato.

Ritengo che se una persona nuoce a se stesso ed altri sia quanto mai umano dare una giusta disciplina, il cui frutto è la giustizia.


Altrimenti, tutto quello per cui abbiamo lavorato è davvero il nulla. Credo che io volessi dire soltanto questo.



Allora siamo d'accordo, anche tu ritieni che un "peccatore" (cioè chi nuoce all'umanità e alla divinità) se pur trattato con umanità può ricevere una certa misura di disciplina per proteggere l'umanità stessa.

Questa è la disassociazione.


Occorre non perseguire separazione, ed infliggere inutili sofferenze alle persone che ci sono vicino



Che i TdG infliggano "inutili sofferenze" è una tua presunzione. La disassociazione non persegue la "separazione" ma serve a proteggere coloro che sono deboli.

Oppure nel nomne dell'umanità dobbiamo permettere che i pedofili giochino con i nostri bambini ed i truffatori frequantino le nostre sorelle anziani?


Se considerate "Nulla" chi lascia il vostro Gruppo, come scrivevo, dimostrate che tutta la vostra Esperienza Spirituale è soltanto una "Recita".



E dove leggi che i TdG considerino "nulla" un pedofilo, un ladro, un assasino? Lo scopo della disassociazione è che essi pervengano al pentimento, ovvero che cambino una condotta che nuove a se stessi ed ad altri.

Molto più pericoloso chi nel nome di un falso amore tollera il male, non dando la giusta disciplina a chi si incallisce in una condotta errata.

Shalom
cristiano1980
00martedì 18 agosto 2009 09:06
Re:
barnabino, 21/01/2009 12.50:


Perché? Ritieni che sia più amorevole, spirituale, corretto, permettere ad un pedofilo, un ladro, un fornicatore, un truffatore, un assassino impenitente ed incallito restare privo di disciplina?

Anche la società si difende dalla devianza, lo stesso deve fare (per proteggere i deboli) la chiesa. Cosa ci trovi di strano? Aboliamo tutti i codici e le sanzioni?


Shalom



Come ho avuto già modo di dire a più riprese, valuto positivamente le vostre prese di posizione nei confronti dei viziosi.

Desidero, però, sapere quale trattamento viene riservato ad un TdG che non dovesse più credere ad uno dei vostri punti dottrinali. Viene disassociato e quindi i suoi ex fratelli e sorelle saranno tenuti a negargli il saluto sotto pena di subire delle ritorsioni da parte dell'organizzazione ?.
nevio63
00martedì 18 agosto 2009 09:48
Re: Re:
cristiano1980, 18.08.2009 09:06:

Come ho avuto già modo di dire a più riprese, valuto positivamente le vostre prese di posizione nei confronti dei viziosi. Desidero, però, sapere quale trattamento viene riservato ad un TdG che non dovesse più credere ad uno dei vostri punti dottrinali. Viene disassociato e quindi i suoi ex fratelli e sorelle saranno tenuti a negargli il saluto sotto pena di subire delle ritorsioni da parte dell'organizzazione ?.



Prima bisognerebbe valutare l'indentita' e il motivo di disaccordo riguardo una determinata dottrina. Per esempio, se si trattasse di una dottrina fondamentale, per noi TdG, come quella trinitaria o l'adorazione/venerazione dei santi, allora si cerca in ogni maniera di aiutare, persuadere alla luce delle scritture, visitare amorevolmente al fine di ristabilire amorevolmente e non demolire, questo fratello dissidente, fino, nel caso di conferma definitiva da parte di quel fratello del proprio punto di vista e della propria dissidenza nei confronti della linea dottrinale dei TdG, ad accusarlo di apostasia impenitente e disassociarlo con la conseguenza che nessun membro della congregazione abbia a che fare con lui, tranne se per motivi obbligatori, come quelli familiari o lavorativi. nevio63. 
cristiano1980
00martedì 18 agosto 2009 10:41
Re: Re: Re:
nevio63, 18/08/2009 9.48:



Prima bisognerebbe valutare l'indentita' e il motivo di disaccordo riguardo una determinata dottrina. Per esempio, se si trattasse di una dottrina fondamentale, per noi TdG, come quella trinitaria o l'adorazione/venerazione dei santi, allora si cerca in ogni maniera di aiutare, persuadere alla luce delle scritture, visitare amorevolmente al fine di ristabilire amorevolmente e non demolire, questo fratello dissidente, fino, nel caso di conferma definitiva da parte di quel fratello del proprio punto di vista e della propria dissidenza nei confronti della linea dottrinale dei TdG, ad accusarlo di apostasia impenitente e disassociarlo con la conseguenza che nessun membro della congregazione abbia a che fare con lui, tranne se per motivi obbligatori, come quelli familiari o lavorativi. nevio63. 



Quindi se una fratello, magari dopo aver vissuto una esperienza di premorte, comincia a credere nella dottrina dell'immortalità dell'anima e decide di abbandonare la congregazione, i suoi ex fratelli e sorelle devono negargli il saluto ?.
EverLastingLife
00martedì 18 agosto 2009 11:00
Re: Re: Re: Re:
cristiano1980, 18/08/2009 10.41:



Quindi se una fratello, magari dopo aver vissuto una esperienza di premorte, comincia a credere nella dottrina dell'immortalità dell'anima e decide di abbandonare la congregazione, i suoi ex fratelli e sorelle devono negargli il saluto ?.




Certo, se decide addirittura di 'abbandonare la congregazione', come scrivi tu, le conseguenze non possono che essere quelle indicate nella Bibbia e che l'individuo ha accettato al momento del battesimo, ovvero la disassociazione (o dissociazione volontaria) con relativa cessazione dei rapporti sociali con i suoi ex-fratelli in Cristo.

Come detto in svariate occasioni, molto dipende dal modo in cui si gestisce il dubbio / contestazione: un pensiero eterodosso rispetto al punto di vista ufficiale dei testimoni di Geova, se non viene pubblicizzato e utilizzato con chiare motivazioni settarie, è generalmente tollerato (conosco diversi tdG in questa situazione). Ben diverso è l'atteggiamento dell'apostata, che, seminando in modo incontrollato i propri dubbi (se così si possono definire), agisce con l'intento di dividere la congregazione.

ELL

cristiano1980
00martedì 18 agosto 2009 11:09
Re: Re: Re: Re: Re:
EverLastingLife, 18/08/2009 11.00:




Certo, se decide addirittura di 'abbandonare la congregazione', come scrivi tu, le conseguenze non possono che essere quelle indicate nella Bibbia e che l'individuo ha accettato al momento del battesimo, ovvero la disassociazione (o dissociazione volontaria) con relativa cessazione dei rapporti sociali con i suoi ex-fratelli in Cristo.

Come detto in svariate occasioni, molto dipende dal modo in cui si gestisce il dubbio / contestazione: un pensiero eterodosso rispetto al punto di vista ufficiale dei testimoni di Geova, se non viene pubblicizzato e utilizzato con chiare motivazioni settarie, è generalmente tollerato (conosco diversi tdG in questa situazione). Ben diverso è l'atteggiamento dell'apostata, che, seminando in modo incontrollato i propri dubbi (se così si possono definire), agisce con l'intento di dividere la congregazione.

ELL





Mi riferivo al caso di una persona che, pur continuando a portare rispetto ai propri ex fratelli, riconosce di non poter far più parte della congregazione in quanto non condivide più un importante punto dottrinale. Il saluto è negato anche in questo caso ?. Anche se non si adopera allo scopo di gettare discredito sulla congregazione ed i suoi ex fratelli ?.
Seabiscuit
00martedì 18 agosto 2009 11:21
Re: Re: Re: Re: Re: Re:
cristiano1980, 18.08.2009 11:09:




Mi riferivo al caso di una persona che, pur continuando a portare rispetto ai propri ex fratelli, riconosce di non poter far più parte della congregazione in quanto non condivide più un importante punto dottrinale. Il saluto è negato anche in questo caso ?. Anche se non si adopera allo scopo di gettare discredito sulla congregazione ed i suoi ex fratelli ?.



non dipende dal rispetto che mostra verso i fratelli ma quello verso l'insegnamento di Cristo.
Noi siamo convinti di avere l'insegamento di Cristo e quando ci siamo battezzati abbiamo confermato di volerci attenere a questo insegnamento e di testimoniarlo per il resto della nostra vita. Se un giorno non condividiamo più questo insegnamento e decidiamo di non voler far più parte della congregazione cristiana dei TdG, allora si applica la scrittura di 2 Giov. 10-11 "Se qualcuno viene da voi e non porta questo insegnamento, non ricevetelo in casa e non rivolgetegli un saluto. 11 Poiché chi gli rivolge un saluto partecipa alle sue opere malvage."


cristiano1980
00martedì 18 agosto 2009 11:27
Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:
Seabiscuit, 18/08/2009 11.21:



non dipende dal rispetto che mostra verso i fratelli ma quello verso l'insegnamento di Cristo.
Noi siamo convinti di avere l'insegamento di Cristo e quando ci siamo battezzati abbiamo confermato di volerci attenere a questo insegnamento e di testimoniarlo per il resto della nostra vita. Se un giorno non condividiamo più questo insegnamento e decidiamo di non voler far più parte della congregazione cristiana dei TdG, allora si applica la scrittura di 2 Giov. 10-11 "Se qualcuno viene da voi e non porta questo insegnamento, non ricevetelo in casa e non rivolgetegli un saluto. 11 Poiché chi gli rivolge un saluto partecipa alle sue opere malvage."




Se una persona, in buona fede, non riesce più ad accettare un punto dottrinale le viene negato il saluto e, se la si saluta, si va incontro a ritorsioni ???.
Non ho parole.
Seabiscuit
00martedì 18 agosto 2009 11:30
Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:
cristiano1980, 18.08.2009 11:27:



Se una persona, in buona fede, non riesce più ad accettare un punto dottrinale le viene negato il saluto e, se la si saluta, si va incontro a ritorsioni ???.
Non ho parole.


no, perchè se in buona fede allora non abbandona la congregazione, nè cerca di dividerla. Invece è diverso se tale persona decide di abbandonare la congregazione, quindi è tale persona che sta tagliando i ponti con noi e noi ci atteniamo alle scritture ispirate su come comportarsi con una persona che non condivide più l'insegmanento del Cristo


nevio63
00martedì 18 agosto 2009 11:43
Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:
cristiano1980, 18.08.2009 11:27:

Se una persona, in buona fede, non riesce più ad accettare un punto dottrinale le viene negato il saluto e, se la si saluta, si va incontro a ritorsioni ???. Non ho parole.



E' tristissima la cosa, lo so cristiano1980, e io non la condivido, ma come ha detto EverlastingLife, fa questo provvedimento parte del corpo di insegnamenti che abbiamo coscientemente accettato e "sottoscritto" col battesimo. Per cio' che dice Seabiscuit: la convinzione del TdG di avere il giusto punto di vista su cio' che la Bibbia veramente insegna, l'unico, a livello dottrinale, questo, implica anche la conseguenza di ravvisare in qualunque punto di vista diverso, sulle fondamentali dottrine bibliche, da parte di chi prima le condivideva e ora le rigetta impenitentemente e, magari, anche in buona fede, come qualcosa di sbagliato, apostata e pericoloso, quindi della necessita'di cessare i rapporti con l'ex fratello in fede.
cristiano1980
00martedì 18 agosto 2009 11:45
Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:
Seabiscuit, 18/08/2009 11.30:


no, perchè se in buona fede allora non abbandona la congregazione, nè cerca di dividerla. Invece è diverso se tale persona decide di abbandonare la congregazione, quindi è tale persona che sta tagliando i ponti con noi e noi ci atteniamo alle scritture ispirate su come comportarsi con una persona che non condivide più l'insegmanento del Cristo



Cerco di spiegarmi meglio. Un TdG, dopo letture, riflessioni personali ed esperienze di vita, crede nella dottrina dell'immortalità. Riconosce, pertanto, di non essere più una TdG e chiede di non essere più considerata tale non fosse altro per rispetto verso la congregazione. Come reagisce la quest'ultima ?. Imponendo ai suoi ex fratelli di ignorarla ?.
cristiano1980
00martedì 18 agosto 2009 11:51
Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:
nevio63, 18/08/2009 11.43:



E' tristissima la cosa, lo so cristiano1980, e io non la condivido, ma come ha detto EverlastingLife, fa questo provvedimento parte del corpo di insegnamenti che abbiamo coscientemente accettato e "sottoscritto" col battesimo. Per cio' che dice Seabiscuit: la convinzione del TdG di avere il giusto punto di vista su cio' che la Bibbia veramente insegna, l'unico, a livello dottrinale, questo, implica anche la conseguenza di ravvisare in qualunque punto di vista diverso, sulle fondamentali dottrine bibliche, da parte di chi prima le condivideva e ora le rigetta impenitentemente e, magari, anche in buona fede, come qualcosa di sbagliato, apostata e pericoloso, quindi della necessita'di cessare i rapporti con l'ex fratello in fede.



Un anziano, temendo che avessi letto testimonianze di disassociati, mi ha voluto tranquillizzare invitandomi a non dare alla questione il peso che, a mio modo di vedere, merita.

Ti ringrazio per la tua sincerità. Ti fa onore !.
EverLastingLife
00martedì 18 agosto 2009 12:21
Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:
cristiano1980, 18/08/2009 11.45:



Cerco di spiegarmi meglio. Un TdG, dopo letture, riflessioni personali ed esperienze di vita, crede nella dottrina dell'immortalità. Riconosce, pertanto, di non essere più una TdG e chiede di non essere più considerata tale non fosse altro per rispetto verso la congregazione. Come reagisce la quest'ultima ?. Imponendo ai suoi ex fratelli di ignorarla ?.




L'individuo di cui parli opera una dissociazione volontaria. Le conseguenze di ciò sono quelle indicate nelle Scritture e ribadite nelle pubblicazioni teocratiche che utilizziamo in congregazione, cioè, fra l'altro, la cessazione dei precedenti rapporti di amicizia.

ELL

EverLastingLife
00martedì 18 agosto 2009 12:32
Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:
nevio63, 18/08/2009 11.43:



E' tristissima la cosa, lo so cristiano1980, e io non la condivido, ma come ha detto EverlastingLife, fa questo provvedimento parte del corpo di insegnamenti che abbiamo coscientemente accettato e "sottoscritto" col battesimo. Per cio' che dice Seabiscuit: la convinzione del TdG di avere il giusto punto di vista su cio' che la Bibbia veramente insegna, l'unico, a livello dottrinale, questo, implica anche la conseguenza di ravvisare in qualunque punto di vista diverso, sulle fondamentali dottrine bibliche, da parte di chi prima le condivideva e ora le rigetta impenitentemente e, magari, anche in buona fede, come qualcosa di sbagliato, apostata e pericoloso, quindi della necessita'di cessare i rapporti con l'ex fratello in fede.





Sul giudizio di 'tristissimo' mi riservo ogni commento (anche una multa per eccesso di velocità è indubbiamente triste, ma altrettanto indubbiamente ben meritata e soprattutto utile).

I testimoni di Geova non fanno altro che applicare ciò che la Bibbia dice al riguardo, e quanto la Bibbia stabilisce circa il provvedimento dell'espulsione per quelli che cristiano80 definisce 'viziosi' vale anche, e a maggior ragione, per gli apostati.

Solo che si diventa 'apostati' non per mera conseguenza di una opinione differente su uno o due punti dottrinali. 'Apostata', lo ripeto, è chi agisce consapevolmente per creare malcontento e divisioni nella congregazione, non chi la pensa diversamente. Dubbi e distinguo possono essere gestiti in modo intelligente e cristiano, piuttosto che per minare la fede altrui e disgregare l'unità del cristianesimo - o tentare di farlo.

Ti faccio un esempio. Anni fa andammo a trovare un testimone di Geova inattivo da vari anni. Parlando del più e del meno, si è scoperto che egli non condivideva il nostro punto di vista ufficiale sul gioco d'azzardo: giocare a Poker fra amici, scommettendo piccole somme, secondo lui non sarebbe peccato.

Questo fratello, che ha espresso tale pensiero in privato a due anziani e in modo occasionale, che non ha mai fatto pubblicità di tale opinione personale fra gli altri cristiani, e che per di più non risulta aver mai tradotto il pensiero in azione, non è stato mai disassociato.

ELL


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