Cunego staccato

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Howling Wolf
00venerdì 11 luglio 2008 15:20
Ecco le imboscate del Tour
Pronta, oggi, l'imboscata del Tour. E Cunego nella trappola. Il Tour non lo si vince magari nelle tappette insignificanti, comunque sempre piene di insidiosi saliscendi. Però lo si può anche perdere. Ecco le imboscate del Tour. Ecco perché bisogna correre sempre davanti. Io vorrei rivedere l'attimo in cui Cunego non ha preso il treno giusto. Vorrei rivederlo. Perché c'è Evans, ci sono Valverde, Schleck, Menchov e persino Nibali e Riccò e lui non c'è?
Si può anche sbagliare, ma è meglio stare attenti. Si fa presto a beccare minuti. Ora Cunego dovrà inseguire, speriamo che raggiunga il primo gruppo, può darsi che ce la faccia. Ma gli costerà fatica. Sono errori da non fare. Il Tour è questo. Non è il Giro. In un attimo lo puoi perdere. Correte davanti, ragazzi, smettetela di succhiare le ruote, smettetela di scaricare sempre sugli altri. Tirate, fate la vostra parte.
Alefederico
00venerdì 11 luglio 2008 15:26
C'est le Tour
La differenza con il Giro è proprio quella che si vede oggi. Il Tour è far west. Senza regole, senza mafiette alla Bettini che ordina a Riccò di tornare in gruppo (Fiorano Modenese 2007). Chi è davanti si da daffare e chi è dietro... cavoli suoi!

Da quel che ho capito però Cunego deve essere caduto, non credo si tratti di distrazione. Diciamo che la CSC ha approfittato di una situazione particolare.
Howling Wolf
00venerdì 11 luglio 2008 15:27
E' giusto che sia così. E' giusto che sia far west. Non è una corsa tra amici. Ora sto cercando informazioni sulle ragioni del distacco di Cunego.
Howling Wolf
00venerdì 11 luglio 2008 15:31
Caduta di Flecha
La caduta c'è stata, però non so se Cunego vi sia stato coinvolto. Da Tour Direct: "14:51 - Chute - Une cassure est intervenue dans le peloton suit à une chute, qui a notamment mis à terre Flecha. A l’avant du peloton, les Columbia continuent leur poursuite". Di sicuro è caduto Flecha. Ma è possibile che tutti i migliori fossero davanti a chi è caduto (Menchov, Evans, Valverde, ecc.) e che invece Cunego tra i vip fosse l'unico rimasto dietro? Se Cunego è caduto perché era alla ruota di Flecha, davanti, ha ottime giustificazioni, ma se è rimasto intruppato nella caduta perché si trovva nelle retrovie, si tratta di un errore puerile. Tutti gli altri davanti e lui di dietro...?

Howling Wolf
00venerdì 11 luglio 2008 15:33
Tutti insieme
Inseguimento coronato da successo. Ma che fatica! Sono cose che non debbono più accadere. Anche se va fatta luce sulle ragioni di questa "cassure", credo che si debba essere sempre presenti e vigili. Gli errori così alla lunga si pagano. Non va bene.
gabriele
00venerdì 11 luglio 2008 15:34
Cunego ferite alle ginocchia secondo il sito del Tour, per fortuna non gravi dice Bulba
Howling Wolf
00venerdì 11 luglio 2008 15:41
E' pure sfortunato. Ha molta volontà, mi dispiace che ogni giorno ne abbia una. Resta però il fatto che, a prescindere dalla sfortuna, ci sono nel peloton posizioni più pericolose e meno pericolose. Attenzione massima, quindi.
Alefederico
00venerdì 11 luglio 2008 16:24
Più per la caduta, che può capitare comunque e dovunque, critico Cunego per il fatto di aver tiarto in prima persona. Non esiste proprio. Indurain fu sgridato furiosamente da Delgado per un fatto analogo, durante il suo primo Tour vinto, quello del 1991 quando, nella tappa di Gap, perse la testa e cominciò a tirare (in maglia gialla) per riprendere una pericolosa fuga con Bugno, Chiappucci, Thenuisse, Fignon ed altri.
E' in questi frangenti che si vede un grande capitano. E' in questi frangenti che esce fuori il lavoro oscuro di tessitura di alleanze.
Non è il lavoro di Cunego quello di tirare in testa al gruppo. Io lo critico per questo.
Howling Wolf
00venerdì 11 luglio 2008 16:28
Io, cercando di rilevare solo il lato positivo, spero che ciò sia avvenuto perché Cunego è talmente animato da buoni propositi e si sente talmente forte da assimersi l'iniziativa in prima persona. Se così fosse, sarebbe il mino rei mali. Ma anche la tua ipotesi non è da scartare. Speriamo, per lui, che sia io ad azzeccarci.
Howlin' Wolf
00venerdì 11 luglio 2008 17:18
Ahimè, è arrivato con Hushovd
Arrivare insieme ad Hushovd in una tappa di media montagna e farsi staccare da Pozzato e Schumacher non è indice di buona condizione. C'è qualcosa che non va. O fa ancora fatica a carburare, e in più ci si mette anche la sfortuna, oppure non avrei mai mai mai più il Cunego dei giorni migliori.
-Gigilasegaperenn3-
00venerdì 11 luglio 2008 19:53
Re: Ahimè, è arrivato con Hushovd
Howlin' Wolf, 11/07/2008 17.18:

Arrivare insieme ad Hushovd in una tappa di media montagna e farsi staccare da Pozzato e Schumacher non è indice di buona condizione. C'è qualcosa che non va. O fa ancora fatica a carburare, e in più ci si mette anche la sfortuna, oppure non avrei mai mai mai più il Cunego dei giorni migliori.




Temo che oggi non si possa nemmeno dare la colpa alla sfortuna, perchè alcuni corridori rimasti indietro al momento dell'attacco della CSC sono poi riusciti a chiudere nel gruppetto dei migliori. Il che, unito al fatto che ieri Cunego ha sfiorato il drammatico, faticando a tenere la ruota di Gustov, mi fa fortemente temere che il Cunego di questo TdF, nonostante abbia impostato la preparazione di tutta la stagione sulla Grande Boucle, non sia nemmeno paragonabile a quello dei giorni migliori.
Se la situazione è questa, e sottolineo il "se", visto che Cunego ha tutto il tempo per smentirci, penso sia da mettere fortemente in dubbio la sua partecipazione alle Olimpiadi. Comunque sia è presto per parlarne, ora serve una decisa svolta in questo Tour, e da subito, sin dai Pirenei.
Howling Wolf
00venerdì 11 luglio 2008 20:44
Nonostante tutto Cunego è ancora in classifica. Non è lontanissimo dai favoriti, è lì. Visto che la sua giornata negativa l'ha già avuta, anzi due, la speranza è che ora possa correre in prima fila tappe e tapponi. Bisogna correre sulle ruote dei vip, degli Evans, dei Menchov, degli Schleck. Non ci può rilassare.
Alefederico
00venerdì 11 luglio 2008 21:39
e perchè le Olimpiadi no?
Invece io Cunego alle Olimpiadi lo inviterei lo stesso. Anzi, sono convinto che farà / farebbe molto bene.
Il problema di Cunego sono le corse a tappe.
Howling Wolf
00venerdì 11 luglio 2008 22:05
Il problema, Ale, detto fuori dai denti, è che mentre al Giro 2004 gli venne consentivo di "caricare" di più, da allora in poi non l'ha più potuto fare. E se mentre nelle corse in linea il suo rendimento non ha avuto flessioni o variazioni di rilievo, nelle gare a tappe i limiti sono venuti fuori. Purtroppo è così. Non ci sono misteri. Vorrei che non fosse così, ma è così. Ora Cunego a me piace di più, perchè è più vero, più umano. Non è quelloc ostruito.
Jack.ciclista
00venerdì 11 luglio 2008 22:54
Al Giro 2004 oggettivamente non c'erano avversari, e quei pochi correvano dietro a Simoni. Fu bravo a conquistarselo, ma non fece numeri ecclatanti. Semplicemente fu "fortunato" nel non essere seguito in una fuga e da li in poi non ebbe cedimenti.
Howling Wolf
00venerdì 11 luglio 2008 23:22
Jack
Credo che la tua sia un'analisi giusta ed equilibarta. Però chi seguì la corsa non ebbe la capacità di aspettare delle controprove anziché dare giudizi affrettati. Il veronese, che è ottimo corridore, ci venne dipinto come il grande campione nascente, il futuro dell'Italia per le corse a tappe. Purtroppo chi sa di ciclismo, come te, conta fino a dieci prima di gridare al miracolo, ma il popolo cade facilmente nella rete. E questo è brutto, è ingannevole. Ora, però mi rendo conto di andare un po' fuori tema. Non resta che augurarsi che Cunego si riprenda e sappia farsi valere nelle prossime due settimane. Anzi, a partire da domenica sui Pirenei.
facchini
00venerdì 11 luglio 2008 23:42
In questo momento devo essere pessimista. Al Tour non si inventa nulla: staccarsi due giorni di fila è già una sentenza. E psicologicamente mi è sembrato molto mal messo, l'effetto a schiaffo è inevitabile, non puoi chiedere a uno che era qui per il podio di tenere duro per un quindicesimo posto. O si riprende in quarantott'ore, secondo me (cioè ritrova fiducia riuscendo a stare davanti a Hautacam), oppure temo molli e vada a casa direttamente. Spero di no. Ci vorrebbe un saggio psicologo, un motivatore di scuola antica, alla Martini o alla Luciano Pezzi. Saronni? Mah...
profpivo
00sabato 12 luglio 2008 14:21
Quello che preoccupa di più e proprio il morale, che ieri Cunego aveva sotto i tacchi, per usare un eufemismo. Se dopo SuperBesse ero ancora ottimista, dopo ieri devo dire che le chances di vedere Cunego tra i primi 5 scendono ai minimi termini. Ma spero di sbagliarmi come spesso mi capita.


Alefederico
00sabato 12 luglio 2008 14:47
L'intervento di Facchini è azzeccatissimo. La penso proprio come lui. In questo momento ci vuole qualcuno, di fianco a Cunego che lo motivi per poter tirar fuori quel che ancora si può tirar fuori.
Bisognerebbe guardarsi in volto e prendere la giusta decisione. Bisogna uscire dalla generale e puntare ad una tappa di montagna? Facciamolo.
Bisogna stringere i denti perchè il serbatoio, nonostante tutto, è ancora pieno? Procediamo.

Ma fìngere nulla vorrebbe dire lasciar solo il corridore. Cosa che, a mio avviso, accadrà.
Howling Wolf
00sabato 12 luglio 2008 16:10
No
No, Ale, uscire dalla generale e puntare ad una tappa per uno come Cunego equivale ad un sonoro fallimento, un subdolo espediente per far credere di poter salvare un bilancio. Cunego non lo può fare. Meglio un 11° posto, ma colto con tenacia, con caparbietà, piuttosto che una vittoria di tappa, sia pure all'Alpe d'Huez, colta soltanto perché chi punta alla classifica ti lascia andare e i tuoi avversari si chiamano solo Chavanel o Astarloza, e magari anche Riccò. No, Cunego è andato per fare classifica e quello deve fare. Alla fine del Tour sapremo noi e saprà anche lui chi è. Non è un disonore arrivare 15°. Sennò il 15° posto lo toglierebbero dalle classifiche. Se quella è la sua dimensione, la deve accettare. Con la maturità. Speriamo che invece che da 15° posto sia da 5°, o ancora meglio. Però accettiamo la realtà. E' un segnale di maturità per tutti.
facchini
00sabato 12 luglio 2008 18:19
Una precisazione
Purtroppo Cunego il quindicesimo posto l'ha già raggiunto. Nella sua "prima volta" (2006) fece undicesimo. E veniva dal Giro. Quest'anno ha puntato tutto sul TdF. Anch'io non credo che riciclarsi in cacciatore di giornata sarebbe una soluzione. Sarebbe, come tu dici, poco più di un mezzuccio. Il fatto è che, quando corri per il vertice e ti giochi una possibile maglia gialla, il consumo nervoso è fortissimo. Un atleta, purtroppo o per fortuna, non è un automa. Per questo, involontario profeta di sventura, ho segnalato il rischio di una rottura brusca, come i purosangue del trotto continuamente rischiano di "rompere" e saltare quando gira male. Bisogna attendere la sentenza dei Pirenei. Speriamo ci sia una svolta.
Howling Wolf
00sabato 12 luglio 2008 18:34
Infatti. Non ci resta che sperare. Sperare di vederlo crescere. La grinta ce l'ha, ma se le gambe non rispondono è dura. Auguriamogli che tutto vada bene, meglio.
Alefederico
00sabato 12 luglio 2008 19:07
Bisogna vedere cosa ha
Lo so, avete ragione, uscire di classifica non è certo una soluzione.
Però a noi manca un'informazione fondamentale. Casa ha il corridore?
Cunego "normale" non è forse da podio ma neppure da ora e mezza (quello visto ieri, a Parigi arriva giusto con 90 minuti sul groppone).
Se il corridore se la sta passando brutta e sta male, per qualche motivo che noi non sappiamo, sarebbe inutile stringere i denti per la generale. Salterebbe comunque.
Chiaro che se, invece, è questa la sua dimensione, allora è inutile mascherare il tutto con una vittoria di tappa.
Mason
00sabato 12 luglio 2008 20:44
A me sembra che Cunego soffra troppo i cambi di ritmo.
A crono è andato bene.
Non so, hocomel impressione che qeusto Cunego possa rendere meglio su salite lunghe e pedalabili, che non sugli strappi arcigni.
Magari mi sbaglio.
Domani primo piccolo verdetto. Lunedì la sentenza
Howling Wolf
00sabato 12 luglio 2008 21:18
I Pirenei e successivamente le Alpi ci diranno proprio questo: qual è la vera dimensione di Cunego nelle grandi corse a tappe. Io fin dall'epoca in cui vinse il Giro 2004 sottolineai che secondo me il suo successo rosa era occasionale e non si sarebbe più ripetuto, mentre prefiguravo per il veronese una grande carriera nelle gare in linea. Aggiungevo, però, che speravo con tutto il cuore di sbagliarmi, perché abbiamo tanto tanto tanto bisogno di uno specialista di corse a tappe. Dopo la sua vittoria al Giro Cunego venne dipinto come un grandissimo campione, io invitai ad andarci piano. Cunego ha fatto un ottimo Tour due anni fa, conquistando anche la maglia bianca. Ora, però, siamo tutti un po' angosciati perché non sappiamo ancora se dobbiamo rinunciare all'idea che Cunego sia da podio. E se fosse da 15° posto? Io credo che non dobbiamo temere di affrontare la realtà e di accettarla. Se Cunego dovesse arrivare 15° al Tour per me sarebbe un corridore dignitosissimo, meritevole di elogi e di considerazione. Non dobbiamo pensare che il ciclismo sia fatto solo di campionissimi e di gregari. E in mezzo niente. In mezzo ci stanno tanto corridori bravi, seri, dignitosi. E ci sono quelli da podio, quelli da 15° posto e quello da 115° posto. Se Cunego salirà sul podio io sarò felicissimo egli farò tanti applausi. Ma gli stessi applausi gli destinerò se con caparbietà riuscirà ad arrivare 15°. Anche senza vincere una tappa. Per me il ciclismo è questo.
Mason
00domenica 13 luglio 2008 19:46
Oggi Cunego zompettava lì avanti nel marcamento generale.
Giudizio rinviato a domani.
cliffemall
00domenica 13 luglio 2008 21:33
Purtroppo ha anche avuto un pò di sfortuna, tra ventagli e cadute. Di certo la tappa di domani sarà fondamentale per lui. Io credo che se riesce a fare una buona prova dimostra a se stesso di poterci stare a quel livello, con effetti benefici a livello mentale che si riperquoteranno di qui in avanti.
Maturando come corridore credo abbia perso un pò della sparata che l'ha contraddistinto a inizio carriera, diventando un poco più regolare.
Vediamo...
83pirata
00lunedì 14 luglio 2008 17:38
Mannaggia, lo temevo visto come era andato nelle scorse tappe.
In più una tonnellata di secondi li ha persi con la super-trenata di Cancellara nel tratto in pianura.
Anche nel 2006 prese una cantonata forte nella tappa pirenaiaca per poi riscattarsi nella terza settimana. La top ten quindi non è ancora preclusa, però indubbiamente i sogni di podio sono svaniti.

Tantissime comunque le crisi sul Tourmalet, salita che non perdona mai: da Cunego a Valverde, da S.Sanchez a Kreuziger, da Devolder a Popoyvch e Zubeldia. E in più quella micidiale di A.Schleck su Hautacam.
Mason
00lunedì 14 luglio 2008 19:14
Per Cunego non ce n'è
Encomiabile comunque lo sforzo sull Haucatam, dove avrebbe potuto arrivare a minuti ed invece è salito quasi al passo dei kigliori.
Vedo23
00lunedì 14 luglio 2008 20:45
Se ho ben visto i tempi, nell'ultima salita Cunego è salito meno di un minuto più lento del gruppo Evans-Menchov-Riccò che si facevan la guerra, mentre lui era pressochè da solo (prima staccato da Valverde, poi davanti lui, infine nuovamente ripreso).
Davvero peccato che non sia riuscito a rientrare in discesa dal Tourmalet e che avesse la collaborazione della sola squadra di Valverde... Ma direi che ha salvato il salvabile e ha dimostrato grande determinazione. Non sarà in grande forma in salita, ma lo spirito giusto c'è! Forza Damiano!
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