Re:
Giona S, 14/11/2020 21:20:
Secondo il mio modesto parere, che la generazione in Mt 24.34 non si riferisca ai discepoli è evidente dai versetti prima:
24.30: essi si batteranno il petto e vedranno il Figlio dell'uomo! Ciò è applicabile solo ai malvagi.
non sono d' accordo con te, Giona.
In Matteo 24:29-31 si parla di quello che avverrà IMMEDIATAMENTE dopo la grande tribolazione.
Cioè la venuta di Cristo sulle nubi del cielo come Giudice escatologico, quindi è ovvio che alla venuta finale di Cristo i malvagi si battano il petto, ma questo non significa nulla in relazione alla "generazione" di Matteo 24:32-34 che deve cogliere il segno della parousìa di Cristo e questo è evidente dall' illustrazione del fico.
Quindi in Matteo 24:32-34 si parla proprio dei discepoli fedeli..
Giona S, 14/11/2020 21:20:
24.31 Gesù radunerà i suoi eletti dalla terra, cioè li salverà dalla distruzione. Pertanto essi non passeranno ma saranno radunati in cielo.
il punto è che interpreti il verbo
parerchomai in maniera errata.
"Passare" significa che questa generazione che saprà cogliere il segno (e ciò è evidente dalla parabola del fico) non passerà, cioè non trascorrerà prima che TUTTE LE COSE che Gesù ha detto siano avvenute
Che nel Giudizio escatologico poi i fedeli unti siano riuniti in cielo e i malvagi distrutti non ci piove, ma non c' entra nulla con Matteo 24:32-34 dove viene detto che i discepoli fedeli devono riconoscere il segno della parousìa di Cristo e della sua manifestazione finale come giudice escatologico
Giona S, 14/11/2020 21:20:
Quindi i fedeli saranno raccolti e non passeranno via, come invece accadrà alla terra e al cielo simbolici (Mt 24.35),
Gesù in Matteo 24:35 -
con quel suo semitismo "i cieli e la terra passeranno, ma le mie parole non passeranno" - sta soltanto stabilendo l' assoluta certezza delle sue parole, che si avvereranno immancabilmente.
Anche in Matteo 5:18 usa la stessa espressione semitica per evidenziare lo stesso concetto.
Giona S, 14/11/2020 21:20:
vale a dire al sistema umano corrotto, che invece sarà sostituito dai "nuovi cieli e nuova terra". Una cosa che passa non c'è più, e infatti i vecchi cieli e terra scompariranno come dice Apocalisse 6.14; 16.20 e soprattutto 21.1: «E vidi un cielo nuovo e una terra nuova: il cielo e la terra di prima infatti erano scomparsi e il mare non c'era più.» Oppure: «E il mondo PASSA con la sua concupiscenza; ma chi fa la volontà di Dio rimane in eterno!» (1 Giovanni 2.17). Non passano mai nel senso di essere preservati. È ovvio!
si, ma direi che non c' entra nulla con Matteo 24:35, dove - ripeto - l' espressione semitica "i cieli e la terra passeranno, ma non le mie parole" vuole solo indicare la certezza assoluta che quelle parole di adempiranno (confronta - di nuovo - Matteo 5:18).
Che poi il vecchio sistema di cose sarà spazzato via non ci piove, ma non c' entra nulla con Matteo 24:32-35!
Giona S, 14/11/2020 21:20:
A passare quindi è sempre il male, non il bene! Eppoi lo stesso verbo greco (passar via) è usato sempre in questo senso, come in Giacomo 1.10 e 2 Pietro 3.10.
Sono diversi i contesti e sia quello di Giacomo che quello di 2 Pietro sono diversi da Matteo 24:32-35.
Infatti lì si parla espressamente o di persone corrotte o dei cieli e della terra empi spazzati via per lasciare il posto ai nuovi, ma non in Matteo 24:32-35, dove proprio l' uso del verbo in Matteo 24:35 lascia intendere che il "passare" non vada inteso in senso di distruzione (i cieli e la terra letterali infatti non saranno mai distrutti...).
Inoltre il "passare" del ricco non significa necessariamente che sarà distrutto, ma che potrebbe perdere tutte le sue ricchezze incerte che ha accumulato per ritrovarsi con un pugno di mosche (Matteo 6:19)
Ciao