Bf 109 G6

l'ultimo dubbio (per ora) è se proporre agli astanti la copia di alcuni dei dettagli aftermarket messi da parte: l'esperienza fatta con la serie 22X non è stata del tutto positiva: abbiamo sì prodotto una serie di oggetti utili a tutti, ma il costo/sbattimento è stato di gran lunga superiore ai benefici, secondo me. ditemi voi...

ah...un paio di libercoli sono interessanti...

Ormai assodato che faresti la felicità di uno pscicopatologo, la nostra sete vouerystica verrà saziata solamante dalla solita tua descrizione dell'andamento dei lavori (poi dal suddetto dottore ci andiamo insieme.)

Per quanto riguarda mettere in comune i pezzi aftermarket, nobile intento, ma credo proprio con scarsi risultati.

Luca

ma una delle mie vocine è più furba di me, lascio fare a lei....


ok, allora a grande richiesta wippone (wip pippone)....


credeteci o no, a tutt'oggi non sono ancora riuscito ad aprire la scatola e a studiare bene cosa devo farci, nel senso della pianificazione degli steps costruzione/modifica/colorazione.
vediamo nei prossimi...

ho perso il conto degli accessori O.o
impressionante ahahaha
si preannuncia un lavoro molto interessante

kesi94, 25/03/2015 23:03:

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ho perso il conto degli accessori O.o
impressionante ahahaha

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Giusto due cosette....n'altro po' ci usciva un aereo vero!

mi sa son messo meglio io dei reparti italiani che li avevano in dotazione: loro dovevano chiedere ogni singolo ricambio all'alleato tedesco!


bene, oggi mi sono messo di buzzo buono e ho cercato di capire alcune cosette di questo soggetto.
avendo a disposizione anche un G10 revell, molto più moderno, anche se con diverse scorciatoie in più, ho cercato di ottimizzare l'uso degli optional e gli aftermarket.
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ad esempio sono venuto a capo delle brutte superfici di comando dell'hasegawa, tutte un pezzo con l'ala, o del ruotino, anche lui tuttunpezzo con la forcella, nemmeno fosse in 72... rubacchiando dal revell dovrei riuscire a fare qualcosa di grazioso, spero.

e poi mi sono domandato se è il caso o meno di dettagliare meglio le superfici... questo sarebbe, in caso, un lavoro da iniziare subito, prima di fare alcunché, per non dover poi maneggiare e brutalizzare cose delicate...
quindi ho fatto una prova con una delle bugne extra del kit hasegawa:
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eccola dopo un po' di lavorìo.
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ne vale la pena? in questo modo ogni singolo cm quadrato del modello diventerebbe iperealistico, ma
a) è decisamente un bucio de ehm un lavoraccio.
b) con una camo complessa come quella che intendo fare il più scomparirebbe, temo.
certo che messa vicino al modello liscio liscio la differenza c'è...
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vabbé, ai voti, parliamone... nel mentre ho analizzato altre cose.. il cockpit. quello H è spartano ma corretto, di massima. ma si può migliorare, ovviamente... ho deciso di usare la paratia posteriore R, più dettagliata, anche se ha quelle orribili bretelle nello stampo.
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mentre per i fianchi dell'abitacolo nessun dubbio: via e rifare.
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entrambi i kit hanno il top del cowling motore scomposto in maniera da non dover stuccare la naturale linea di giunzione, dove nella realtà c'era la cerniera.
in questo modo bisogna stuccare e lavorare sui fianchi, ma vabbé.
qui le mg aber in prova. da quello che capisco io, sotto la canna dovrebbe esserci il vuoto (e infatti a destra si vede il segno dello scasso)... taglio?
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la fessura che dovrà sparire... altra stranezza, le due bugne sul fianco dell'abitacolo. dovrebbero essere prerogativa dei modelli troplcalizzati, erano gli alloggiamenti dell'ombrellone, se non sbaglio... taglio?
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what else... gli scarichi brassin. un altro pianeta, rispetto a quelli del kit. con un piccolo barbatrucco è possibile inserirli a modello finito e pittato. un vantaggio mica da poco!
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anche se forse forse ci saranno problemi con le protezioni sopra e sotto, fornite in PE, ora che ci penso... altre prove da fare.
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il kit R ha le prese d'aria piene. quello H le ha aperte, ma comunque spesse come una fetta di cacio. assottigliate e scavate e limate...
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e già che ero in zona ho provato l'ogiva barracuda. spettacolo! non solo ci cade perfetta,
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ha anche un dettaglio superficiale coi contro! ma la vera perla è il dettaglio del meccanismo di bloccaggio delle pale sui mozzi.....
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bene, per il momento è tutto.
capito se vale la pena di incidere i millemila rivetti potrei anche partire con la ciccia di questo lavoro....

ma che fanno i miei pariginnasti, dormeno?


'namoooooo!!!

Chi ben comincia....

PEr i rivetti si, ma devi essere moooolto più preciso della foto che hai fatto, condoglianze insomma

Per lo spazio sotto le canne delle mitragliatrici... lo sai che non conosco il bf... ma non l'ho visto da nessuna parte quello spazio vuoto, anzi, quella sorta di gondola sotto la canna faceva parte del sostegno unito al telaio del motore se non erro. L'ho letto da qualche parte mentre uno se lo stava ricostruendo su un modello, quindi... prendi questa frase come la sai prendere tu

tiè pure una fotina



anche se..

[IMG]http://i18.tinypic.com/34qlric.jpg[/IMG]

ma poi...

Se la canna sporgeva, di sicuro la cofanatura era tagliata, altrimenti non si sarebbe aperta (ho scoperto l'acqua calda )
Se poi sotto ci fosse una piastra o no... bella domanda
A naso direi di sì, probabilmente serviva a migliorare il raffreddamento della canna isolandola dal calore del motore, ma non ho nessun riscontro a questa mia idea.
Stasera se ho tempo provo a cercare qualcosa...

Edit: ecco da wikipedia, aereo restaurato ma mi pare ci sia la lamina lunga con una sorta di guarnizione in gomma

(QUI a risoluzione maggiore)

dopo lungo scartabellare, ho risolto che ogni serie aveva le sue caratteristiche... la E, in cui la capotta era un pezzo che si infilava dall'alto le canne non erano un problema, bastava far scorrere la capotta all'indietro quel tanto che bastava. negli F-4 era un pertugio ovoidale, e le canne avevano una sorta di barilotto che fungeva da tappo subito dietro la capotta stessa. negli F-6 sembra fossero come nella tua foto, ma quella canaletta sotto non l'avevo ancora vista.
provvederò...


oggi qualcosina l'ho fatta, e ve ne parlo in dettaglio perché secondo me fa parte del weathering: rivettare alcune parti, se non tutto l'aereo, infatti è solo una parte del processo che mi interessava... quello che più mi intrigava riprodurre è il cosiddetto skin stress, ovvero quella deformazione delle lamiere intorno alle linee di chiodatura dovuta alla chiodatura stessa, ma più ancora al continuo movimento della cellula durante i voli, rullaggi e manovre di decollo/atterraggio che pian piano portano alcune parti a memorizzare la deformazione.

questa deformazione, se riprodotta in maniera credibile, dovrebbe già di suo creare un effetto invecchiamento e realismo del modello. il bello degli aerei è che sono così puliti nelle linee, così perfetti....
in teoria. nella realtà sono oggetti costruiti attorno a una cellula rivestita di lamiere chiodate, sottoposti a sollecitazioni piuttosto consistenti, sopratutto quelli coevi del nostro soggetto: macchine da guerra che operavano da campi semipreparati, affidati alle cure di personale specializzato sì, ma che non andava più di tanto per il sottile, a causa delle condizioni contingenti.





bene, finito il pippone, qualche foto?
liscio.
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segnati i punti da stressare con rosie la rivettatrice.
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con una lama a mezzaluna piccola creo un incavo in corrispondenza del segno.
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che ripasso con un punzone rotondo. sì, uno a uno....
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fase finale, carta smeriglio da 1200 e successive per rendere omogeneo il tutto.
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ha un senso? boh, vedremo...





altro, ho cominciato il lavoro di separazione delle superfici di comando.
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lavoro palloso ma necessario, credo sia lampante la differenza!
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e come dovrebbe finire...
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altro, altro... ah, l'ufficio in progress,
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e il pannello, pure lui in progress.
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e per oggi basta. anche perché mi mancano delle informazioni fondamentali: il G6 aveva tutti questi sportelli in fusoliera? sono nel posto giusto? ancora non ne sono certo.
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e i carter di raccordo ala-fusoliera, com'erano chiodati? non trovo UNA foto decente, di questo particolare! quelli in basso in questa foto, dove sto provando i deflettori degli scarichi.
il dubbio mi viene dal fatto che è un particolare non strutturale, ma "solo" aerodinamico, quindi non necessita di un trilione di rivetti.
inoltre, per smontare una semiala (cosa non infrequente) tocca levarli, sicché...
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birra pagata a chi mi trova un'immagine decente!




ciao ciao, p.

Può essere utile?
www.hyperscale.com/2014/reviews/kits/eduard8268reviewbg_1.htm

aggiungo:
www.detailscaleview.com/2014/04/eduard-148-bf-109-g-6-general-info-w...

Ma hai cannibalizzato quei pezzi da un Erla Revell nuovoooooooo!!!!!!, Sacrilegio!!! sei peggio dell'ISIS!!!!


Lo sapevo che ti saresti votato al rivetto, e poi sei troppo S&M per sorvolare e non aggiungerci il carico da 11 dello stressed airframe...


Vabbè, almeno i rivetti sono realistici e non quei buchetti che si vedono in giro che non hanno senso


Allora, da quel che so io, degli sportellini dei bocchettoni su un G-6 early come quelli della Regia ne dovrai tenere solo due, perchè gli altri sono rispettivamente quello dell'MW-50 ( visto sui late, G-14 e G-10 ) e quello del GM-1, ovvero il protossido di azoto, usato solo su alcuni G-10 Erla.





Non ho capito a quale parte ti riferisci per quel che riguarda l'ala...

( vengo però da un pranzo pasquale con tanto tanto vino... )

Paolo controlla nei messaggi di Facebook

...magari queste ti saranno utili:











In più, altra foto dell'engine cowling dall'interno:





HTH

Il wippazzo sta prendendo forma...

ti immagini che bello fosse in 1/35...

Ciao.
Marino