qualcuno è riuscito a descriverVI bene... :-)
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Una persona con cui è impossibile non venirne a contatto è l’agente immobiliare; la tipologia base, per gli uomini, è un soggetto curato nel vestire, sorridente, abbronzato, che solitamente indossa scarpe “arroganti” e tiene l’agenda, fitta di bigliettini, sotto il braccio. Per quanto riguarda le donne, si ricade nella trita figura della manager con tailleur “sempre a posto con se stessa, anche alla fine di una giornata di lavoro”. Si tratta in genere di esseri meschini, a malapena diplomati (tutti hanno infatti il diploma di geometra appeso dietro la scrivania dell’ufficio con il voto di maturità che va da 36 a 42), ma con la prerogativa di saper parlare ad una velocità superiore alla media ed una capacità persuasiva degna di un presidente del consiglio. Hanno poi l’attitudine spudorata, innata e forse anche genetica, di saper mentire; mentono su tutto pur di farti accettare le loro teorie, negando addirittura l’evidenza e ribaltando le situazioni come si farebbe con una frittata di porri. Mentono talmente bene che, alla fine dei loro ghirigori orali, si convincono loro stessi di quello che sostengono. Rispondono alle tue obiezioni alzando pareti e divisori, ripiastrellando e ristrutturando impianti con una faciloneria sospetta e con cifre talmente irrisorie che, ti viene veramente da pensare, fare il muratore o l’idraulico al giorno d’oggi sia davvero lavorare a rimessa.
Ecco allora che davanti ad un bagno non propriamente funzionale, l’agente immobiliare declama come si, certamente, in tutte le case del mondo per sedersi sulla tazza occorra mettere una gamba sul bidet ed appoggiare la fronte sul lavabo, e come altrimenti! (anzi, egli stesso ha montato un trapezio da circo nel proprio bagno per rendere più interessanti le defecazioni).
E di fronte all’evidenza di un cucinotto stretto come una cuccetta d’intercity eccolo esclamare che, perbacco, l’angolo cottura è quello che di più comodo e moderno si può desiderare perché permette di mangiare in ogni stanza della casa (eccetto la cucina!), svincolandoti dalla schiavitù di dover mangiare dove prepari i pasti. (ed ammorbando di minestra di cavolo e peperonata le altre stanze).
Una camera da letto non deve contenere l’armadio, ma i più aggiornati canoni d’arredamento pongono i vestiti in un’altra stanza, meglio se in cantina.
Hai bisogno di una stanza in più? C’è, dall’altro lato del pianerottolo condominiale, ma c’è – la puoi raggiungere tranquillamente uscendo sulla tromba delle scale in mutande e infradito il 3 di dicembre, tanto nessuno ti dice niente perché i vicini non sono mai in casa (e allora me la cedano loro una stanza, maledetti!).
Ogni recriminazione è inutile perché gli agenti immobiliari hanno sempre la risposta pronta; la casa ha evidenti tracce di umido sulle pareti – è perché un tubo si è rotto nel muro, ma ora è tutto sistemato (intanto il muro è marinato dalla muffa e arabescato da mille stille di gemma d’abete).
L’appartamento è ad un piano troppo alto – nessun problema c’è già la delibera per far installare un ascensore (si, aspettano solo che arriviamo noi…).
Ci sono 2 scaldabagni elettrici per gli altrettanti bagni ed uno per la cucina? Meglio, perché si risparmia con l’energia elettrica e non con il metano, come da vent’anni a questa parte ci vogliono far credere.
Di fronte alla casa c’è la pista di rullaggio dell’aeroporto – “Ma dove ? Io non la vedo… “ - “E’ qua di fronte, dove ci sono quelle piccole luci rosse” - “Ah, quelle… si ma è a 5 Km…” . In realtà sono meno di 500m. e durante il decollo degli aerei bisogna chiudere la finestra, altrimenti l’aria ti risucchia via i libri dagli scaffali del salotto e la nonna da davanti la tv.
Alle rimostranze che i promessi affacci nel verde si risolvono in una corte con 2 alberelli spelacchiati che forse non resisteranno neanche alla prossima gelata, loro rispondono che il “parco urbano” è in fase di completamento e che comunque non siamo in aperta campagna ed è già tanto quello che c’é.
Nell’annuncio si parlava di terrazzo panoramico ed invece, di fronte, c’è un palazzo di 6 piani? Si, ma dietro c’è il panorama; allungando il collo se ne ha la prova intravedendo la cima di verdi colline.
Non c’è garage ma il posto per la macchina non è un miraggio qui, si trova sempre nelle immediate vicinanze – omettendo di dirti che, nella cronaca cittadina dell’altro ieri, era riportata la notizia di una megarissa fra automobilisti con morti e feriti per un parcheggio proprio li davanti.
Il salumiere all’angolo e la fermata della Sita per Luco di Mugello fanno del posto una “zona ben servita”, mentre una “zona semicentrale”, che si suppone raggiungibile a piedi dal centro in poche decine di minuti, è in realtà la prima fascia del suburbio metropolitano, quella dove si trovano gli sfasciacarrozze, i caselli autostradali e le famiglie numerose che vivono nei camper parcheggiati ai bordi delle strade e rubano energia elettrica dalle cabine Enel, e che comunque neanche il più turpe essere sceglierebbe per abbandonare un cane rognoso.Qualunque sia la tua decisione deve essere veloce, perché proprio ieri è stata data una mezza parola da un altro cliente per quell’appartamento, salvo poi a distanza di parecchi mesi ritrovare lo stesso annuncio a candire in fondo a qualche paginata di inserzioni, magari riproposto con un’altra manciata di aggettivi scelti dai fini artisti dell’immobiliare…