CAPITOLO 84 : DARLING DEAR
Prima parte:
Il portatile le era stato dato nel primo pomeriggio, le avevano spiegato come connettersi, che automaticamente,sarebbe entrata in contatto con Michael, e lo avrebbe visto..così..un po’ timorosa..provò..dall’altra parte, Michael era sempre connesso con lei, per cui, la finestra si aprì, e lei vide l’immagine di una stanza, di una sedia vuota davanti a se..lui non c’era..si scollegò subito, vergognandosi, e aspettò che fosse lui a mettersi in contatto con lei.
Dopo una decina di minuti, un bip l’avvertiva che Michael le chiedeva la connessione.. andò in confusione, le tremavano le mani, spinse invio e la finestra si aprì...
Il suo viso era davanti a lei..bianco, mascella squadrata, fossetta sul mento, labbra carnose, i capelli castano scuro, mossi e morbidi sulle spalle..e quegl’occhi..anche lui la vedeva, più da vicino, dal computer...abbassò lo sguardo, arrossì..poi tornò a guardarla
Michael “ Ciao..piccola..come stai?”
Lei sorrise, scrisse
Foxy “ La gola va meglio, ma ho una voce orrenda..”
Michael “ Sarebbe più semplice se parlassi..”
Foxy “ Ancora no..sembro una gallina a cui stanno tirando il collo..”
Michael “ Che brutta immagine! Credo proprio che questo sia uno dei modi di dire di tuo padre..”
Foxy “ Forse..”
Michael “ Stai ricordando?!”
Foxy “ Si..”
Michael “ Ti senti più tranquilla?”
Foxy “ Non vedo l’ora di vederti..ma per il resto, no..”
Michael “ Anch’io non vedo l’ora di vederti..e devi essere serena, perché si risolverà tutto..”
Foxy “ Lo spero tanto..”
Michael “ Ormai ci siamo!..Il più é fatto..adesso tornerai da noi..”
Foxy lo interruppe con un altro scritto
Foxy “ Sei sempre uno schianto!”
Michael rise, si girò un po’, coprendosi la bocca con la mano..arrossì
Foxy “ Vietato girarsi..”
Lui rise ancora e cercò di guardarla, poi fece un’espressione seria, suadente, bellissima..riusciva sempre a lasciarsi andare davanti alla telecamera..lei trasalì
Foxy “ Non vedo l’ora di vederti..da vicino..”
Michael “ Oh beh, vai dritta al punto...”
Foxy “ Siamo già sposati..sono attratta da te..sei bellissimo..non dovrei?!”
Michael sorrise
Michael “ Mi stai facendo una corte spietata o sbaglio?!”
Foxy “ Anche tu..”
Michael “ Avevo paura di averti persa..”
Foxy “ Sono qui..solo confusa..”
Michael “ Ti aiuterò io..appena sarai tra le mie braccia, la confusione andrà via..”
Foxy “ Aumenterà..”
Michael “ Piccola..”
Foxy “ Come state?!”
Michael “ I bambini hanno cominciato la scuola..tutto bene, si stanno integrando..”
Foxy “ Mati?”
Michael “ Porta ancora il pannolino..ma non so davvero cosa fare..se la fa addosso in continuazione..”
Foxy “ Quando sarò a casa tutto tornerà normale..”
Michael “ Si, lo credo anch’io..”
Foxy “ Come va Nii e la cotta per la sua tata?”
Michael “ Ti ha detto di avere una cotta per Fatma?!”
Foxy “ ..Credevo lo sapessi..non dirgli che te l’ho detto!”
Michael “ Perciò é così..”
Foxy “ Credo me lo abbia detto mentre ero in coma..ricordo molte cose..”
Michael “ Molte? Ahm.. quali?!”
Foxy “ Magari avremo tempo di parlarne..”
Michael “ Ahmm..si..certo..lo avremo..”
Foxy “ Ho preparato le valige..”
Michael “Non posso più aspettare..”
Foxy “ Poche ore..”
Michael “Ti amo..”
Lei disse, con un filo di voce
Foxy “ Anch’io ti amo..Michael..”
Michael “ Tesoro.. ”
Lei cominciava a ricostruire...la avevano aiutata i suoi genitori, sua figlia, Ronnie..parlare con Heinzbeck, e naturalmente, con Michael...
Aveva cominciato immediatamente la terapia per la memoria..ed era servito a farle ritrovare familiarità con le persone che la circondavano, poi dopo qualche giorno,aveva
iniziato a fare la riabilitazione con Ronnie..era un po’ debilitata, ma niente di serio..avrebbe recuperato quel tanto necessario per arrivare in Africa, e poi una volta lì, avrebbe continuato.
Anche la gola stava migliorando, malgrado la voce restasse stridula...camminava per i corridoi del reparto reggendosi la girello accompagnata da Ronnie.
Faceva progressi, aveva anche gradualmente ricominciato a mangiare cibi solidi..sarebbe stata presto in forma.
Foxy sorrise, mentre camminava appoggiandosi alle stampelle
Foxy” Cos’altro mi dici di lui?”
Ronnie “ E’ pazzo di te..”
Foxy “ Anch’io lo sono di lui..”
Ronnie “..Oh, ma dovresti vedere come é geloso...lui sa che sono un tuo fan..devi vedere come scatta se dico..qualcosa di troppo..”
Foxy “ Tipo?!”
Ronnie “ Gli ho detto che hai due poppe enormi per via del bambino..”
Foxy “ Beh, é vero!”
Ronnie “ Non era contento che lo avessi notato..”
Foxy “ Non vedo l’ora di usarlo di nuovo questo mio corpo..di viverlo..”
Ronnie “ E qui..entro in scena io..ti aiuterò..”
Foxy “ Ho perso molto tono?!”
Ronnie “ Si..ma il sedere sta su nonostante tutto..”
Lei rise
Foxy “ Credi che gli piacerò..?”
Ronnie “ Credo di si..e comunque, hai sempre me..”
Michael salì sull’aereo con una starna emozione..andava a riprenderla.
Quel viaggio lo avrebbe dovuto fare molto tempo prima..molti anni prima, in un frangente quasi identico, in cui erano separati e lei aveva bisogno di lui,ma non era pronto allora, e le cose andarono diversamente..ora era diverso, era maturo, cresciuto,non voleva più nascondersi dietro a delle false sicurezze.
L’aereo decollò e lui non fece altro che pensare a lei, a loro due..si erano visti, per la prima volta dopo il coma, e lei gli era sembrata a suo agio..era arrossita tutto il tempo..ma poi gli aveva sorriso e tutto era andato bene tra loro.
Francesca ancora non sapeva che lui sarebbe stato sull’aereo che sarebbe andata a prenderla.
Joe, in effetti, era arrivato troppo presto a Dübendorf, non lo avrebbero mai fatto salire, era ancora buio..la macchina ad aspettarlo in aeroporto non c’era..prese un taxi.
Michael era semi sdraiato sul sedile dell’aereo..aveva dormito, ed ora pensava..sapeva che appena si sarebbero rivisti si sarebbero di nuovo appartenuti, con o senza ricordi..in qualche modo glielo aveva detto anche Fatma..pensò a Fatma, alla sensazione che aveva avuto su di lei durante la loro ultima conversazione..lei aveva gli occhi languidi e disperati, gli occhi di una donna innamorata e non corrisposta..si sbagliava raramente su queste cose, aveva avuto modo di conoscere le mille sfumature dell’arcobaleno femminile, e fino ad allora, la tonalità che aveva preferito, era Francesca. Ma poi si distrasse..e ritornò col pensiero a Francesca, l’emozione lo devastava...
Settembre 1987,Neverland, Los Angeles , Ca
Michael “ Dannazione!!”
Si era macchiato la camicia di profumo..era la terza volta che si cambiava, prese il telefono e chiamò un interno
Michael “ Rosie?! Possibile che io abbia solo 5 camicie bianche?! Di cui due sportive che non posso mettere con un abito?!!..Non voglio scuse!!..Dove finiscono i miei vestiti?! Lo posso sapere?!..Ahm..ormai non fa niente..ho già fatto tardi..”
Chiuse la cornetta con forza..era un ragazzo a modo, ma se voleva sapeva fare lo stronzo, si vergognò..bussarono alla porta al piano di sotto..
Miko entrò
Miko “ Hai rotto una bottiglia di profumo Mike?!”
Salì la scala
Miko “ Sei ancora così??”
Michael con addosso una t-shirt e i pantaloni del vestito, era indaffarato a cercare una camicia da indossare nel mucchio che aveva rovesciato sul letto..qualcuno avrebbe messo a posto..
Michael “ Non trovo la camicia adatta..”
Miko “ Andiamo amico..é una ragazzina..”
Michael fermò gli occhi su di lui, non sembrava contento
Miko “ Okay..te la fai..d’accordo..”
Michael “ Io non me la faccio! E stai attento quando parli di lei..”
Miko “ Forse, é proprio questo il problema, stai scoppiando amico..non faresti meglio a frequentare qualcun’altra, se certe cose non le vuoi fare con lei?!”
Michael “ Sei totalmente fuori strada..”
Miko “ Sei teso come una corda di violino..”
Michael “ Ti sbagli..”
Miko “ Non sei sotto pressione per colpa sua?!!”
Michael “ Ahm...può darsi..ma certe cose, vorrei proprio farle con lei..solo con lei..”
Miko “ Andiamo bene...siamo in ritardo Michael, se vuoi venire a prenderla all’aeroporto devi darti una mossa!”
Lui infilò una camicia rossa al volo, senza abbottonarla, poi ci mise la giacca sopra
Miko “ Che stile..”
Michael “ Ho l’alito cattivo?!!”
Miko “ Andiamo..”
Erano circa le 7 del mattino quando Joe Strummer approdò alla clinica..era troppo presto, alla reception gli dissero che lo avrebbero informato appena avessero risposto dal reparto, così, zaino in spalla, si rifugiò nella caffetteria..una donna era seduta ad un tavolo e lo fissava, sebbene fosse graziosa, non era particolarmente interessante..e continuava a fissarlo..ad un tratto, si alzò e andò verso di lui, portandosi dietro la sua tazza di caffè
Sindel “ Salve, mi chiamo Sindel Enkberg, lei é Joe Strummer, non é vero?! L’ho riconosciuta dalle foto dei giornali..”
Joe “ Sono io..piacere..come faceva a sapere che arrivavo proprio oggi?”
Sindel “ Io sono qui tutte le mattine, lavoro qui..”
Joe “ Mi scusi, la paranoia..”
Sindel “ Prende un caffè con me?”
Joe “ A dire il vero, ho bisogno di mangiare..sono a digiuno da ieri..”
Sindel lo accompagnò ad un tavolo, si accomodarono e Joe ordinò un sostanzioso panino e un caffè
Joe “ Cosa vuole da me?”
Sindel “ Vorrei chiederle un favore..”
Lo stretto necessario era in valigia, Foxy era in piedi, anche se camminava a fatica, stava ancora recuperando le forze...era in accappatoio e Alex’ l’aiutava a prepararsi per partire...Francesca era emozionata, anche se tutto le sembrava nuovo, ora ricordava chi era, ricordava della sua famiglia e di Michael...e anche se glielo avevano spiegato, continuava a non ricordarsi di Joe..
Sindel aveva parlato a Joe con un innaturale entusiasmo, gli aveva scodellato una filippica romantica sulla sua storia d’amore con Francesca, sottolineando come Joe avesse la precedenza su Michael, essendo stato l’ultimo a metterla in cinta, sembrava si fosse ripetuta quel discorso davanti allo specchio..ma lui non riusciva a capire il perché di tanta solerzia, o forse, più semplicemente, non riusciva a crederci, scacciava il pensiero..
Joe carezzò la sua tazza di caffè
Joe “ Ehm..io la ringrazio..anche se..mi scusi..non riesco proprio a capire perché lei ci tenga tanto..io non sono nessuno rispetto a Michael Jackson..non sono nessuno per Francesca, evidentemente..”
A sentir pronunciare quelle parole, Sindel si animò irandosi
Sindel “ Lei signor Strummer vale esattamente quanto lui, se non di più.. Michael Jackson é un essere umano, con delle debolezze, come lei e me...non dovrebbe arrendersi, anzi..dovrebbe fargliela vedere..sarebbe ora che qualcuno gli desse una lezione..”
Joe “ Mi scusi Sindel..ma credo che lei non sia tanto a favore del mio successo con Francesca, quanto dell’insuccesso di Michael..”
Sindel “ Io non penso siano fatti per stare insieme..voglio dire..appena lui é morto, lei si é consolata..che grande amore é?!!”
Joe “ Beh..non é andata proprio così..”
Sindel “ Lei si é piegato al volere di Michael..ma perché uno come lui deve sempre vincere su quelli come noi?!”
Joe “ Su quelli..come noi?! Temo che lei mi debba dire ancora qualcosa Sindel..non é vero?!”
A Sindel si riempirono gli occhi di lacrime, la voce le tremò
Sindel “ ..Non é facile per me parlane, il ricordo é ancora doloroso..ma ci proverò....”
E Joe ascoltò tutto quello che venne dopo con parziale incredulità..Michael l’aveva invitata in camera sua per vedere un film..probabile...poi l’aveva baciata avviluppandola come un polipo, giustificandosi poi, di stare sognando di sua moglie..sempre probabile..lui era un furbo..ma tutto quel che seguiva era incredibile..Michael aveva continuato ad avere una relazione con Sindel, anche dopo essersi riunito a Francesca....non poteva crederci, lo stesso Michael che lo avrebbe preso a pugni?Lo stesso Michael che pretendeva Francesca?!... Eppure le lacrime di Sindel facevano sembrare tutto verosimile..la storia della brava ragazza provinciale sedotta dalla pop star che la riempie di promesse per poi lasciarla col cuore spezzato...
Sindel “ Non voglio Michael per me..non lo voglio più..sa che cosa ha avuto il coraggio di chiedermi quando ha scoperto di lei e Francesca e tutto tra loro sembrava finito?!”
Joe “ Hei, un attimo..perché?! Si erano lasciati?!”
Sindel “ Beh, può immaginare come ha reagito Michael venendo a conoscenza di lei e del piccolo Samuel..”
Joe “ E cosa lo ha fatto tornare sui suoi passi?!”
Sindel “ Che Francesca é una strega! Gli ha fatto un incantesimo per riprenderselo!”
Joe era sconcertato, Sindel si calmò
Sindel “ Mi scusi...gliel’ho detto mi fa ancora parecchio male..”
Joe “ Cosa le ha chiesto Michael ?!”
Sindel “ Mi ha chiesto un bambino..ora che aveva perso sua moglie, voleva subito un altro figlio..sa, credo volesse dimostrare la sua virilità..la sua dominanza su qualcuno..”
Joe restò a bocca aperta
Sindel “ Ora capisce?!”
Joe “ Perciò, lei vuole vederlo rovinato..senza amore..”
Sindel “ Di più..voglio togliergli la libertà di far soffrire la gente!”
Joe “ Non credo di poterla aiutare..Francesca non é più innamorata di me..”
Sindel “ Si , che lo é..é solo distratta..”
Joe “ Lavora con lei?!”
Sindel “ Non più..io lavoravo al progetto di Michael..ero io a dargli le medicine appena si é svegliato, lui nemmeno lo ricorda..”
Joe “ Capisco il suo risentimento Sindel, ma forse dovrebbe lasciar andare..”
Sindel “ Che cosa?! Quel farabutto é stato molto fortunato fino ad ora..si é salvato per un pelo, ma appena riesco a sapere dov’è..lei deve aiutarmi a scoprirlo,Joe...lei può entrare lì dentro parlare con Francesca e farsi dire dov’è suo marito..”
Joe raggelò, era stata lei a denunciare Michael,
Joe “ Non farei mai del male a Francesca, e farne a Michael significa..”
Sindel “ Vigliacco! Lei non ha il coraggio di riprendersi la sua vita! E si merita di essere abbandonato! Io no! Mi ha capito? Io no!”
Lei si era alzata, ansimante, poi gli aveva lanciato un biglietto sul tavolo
Sindel “ Questo é il mio numero..sono certa che lo userà..”
Se ne andò, lasciando Joe tramortito, con quel biglietto tra le dita.
Michael era atterrato all’aeroporto di Zurigo puntualmente..ancora un paio d’ore, avrebbero dato una rinfrescata all’aereo, fatto il pieno di carburante, poi sarebbe arrivata Francesca e sarebbero partiti...
Alexandra stava piegando ancora qualche indumento da mettere in valigia, Francesca uscì dal bagno finalmente vestita..indossava una camicetta bianca e una gonna a portafoglio color lavanda,la gravidanza cominciava a notarsi, ma il suo corpo era ancora troppo magro e sottile..
Alex‘ “ Oh mamma, come stai bene!”
Foxy sorrise e arrossì
Foxy “ Grazie..non sembro malata?!”
Alex‘ “ No, non lo sembri..sembri indifesa, fragile, femminile..ma non malata..”
Foxy si guardò allo specchio e infilò all’orecchio due gocce di ametista che le dondolavano tra i boccoli
Foxy “ Che dici?! Niente trucco? Mi sento bene così..”
Alex‘ “ Sei emozionata?!”
Foxy “ Moltissimo..ho le farfalle nello stomaco..”
Alex‘ “ Immagino..”
Le sorrise
Foxy “ Beh.. nel caso di tuo padre il progetto gli ha dato una certa..euforia..al risveglio..e questo vale anche nel mio caso..”
Alex‘ la guardò
Alex‘ “ Oh!”
Foxy “ Non puoi capirlo..é come se tutto il tuo corpo fosse in festa , sempre..come se tutto il tuo corpo fosse al lavoro.. i sensi amplificati, i sentimenti a mille..é come sentire tutto per la prima volta..anche il dolore..figurati..l’amore..”
Alex’ “ Cosa farai?”
Foxy “ Mi lascerò baciare..ma..tutto lì..devo chiarire un paio di cose con lui..dovremo parlare molto..”
Alex’ “ Qualcosa non va?”
Foxy “ Lo saprò da lui..”
Il cellulare di Alex’ trillò, lo prese al volo
Alex’ “ Pronto?..Oh! Joe! Non ..ti aspettavamo..mia madre..”
Alex’ guardò Foxy
Foxy annuì
Alex’ “ Okay puoi salire..ma sarà una visita breve..”
Francesca lo aveva voluto ricevere in camera, così che vedesse con i suoi occhi i bagagli, per quella che doveva essere la sua nuova vita...voleva parlargli di Samuel, di come accordarsi per crescerlo insieme, se pur separati...
Appena Joe la vide, mollò lo zaino a terra e corse ad abbracciarla, la sollevò, la fece girare
Foxy era rossissima in viso
Foxy “ Fammi scendere!”
Lui la mise giù..
Joe sorrise
Joe “ Sei bellissima..”
La stringeva ancora tra le braccia, che abbassò lo sguardo sul suo ventre, sentendolo sul suo addome
Joe “ Allora, é vero..”
Foxy si separò da lui..
Foxy “ Certo che lo é..”
Joe “ Hai rischiato la tua vita avendo un altro figlio con lui..e l’ hai rischiata anche per Sam, ma non sei rimasta ..”
Lei tacque, lui vide la valige aperte
Joe “ Parti?!..Dove vai? Vai da lui?!”
Foxy “ Si..vado da lui..”
Joe “ Te ne vai di nuovo, senza pensare a Samuel..”
Foxy “ Ho pochi ricordi di te e di Sam..però non voglio abbandonarlo, é mio figlio..voglio contribuire a crescerlo..l’unica differenza con tutti gli altri miei figli é che non amo più suo padre..”
Joe rimase immobile
Joe “ Cosa vorresti fare?! Mandargli un assegno ogni mese?!”
Foxy “ Di più, voglio dei turni per vederlo..quando sarà più grande voglio anche portarlo a Malindi..”
Le si accorse che le era sfuggito, troppo tardi, sussultò
Joe “ Perciò..Michael é in Africa..”
Foxy “ Ti prego di tenerlo per te Joe..ti prego..”
Joe “ Per chi mi hai preso?! Non sono così disperato e miserabile, ho ancora Sam da crescere..”
Foxy “ Ti ringrazio..”
Joe “ Lui ti ha lasciata quando ha saputo di noi..”
Foxy “ Si..”
Joe “ E tu hai pensato che potevi tornare da me..”
Foxy “ No..non é così..”
Joe “ Tu hai accarezzato l’idea..poi lui come al solito, ti ha rivoluta ed é bastato che schioccasse le dita..”
Foxy “ Sbagli anche su questo..”
Joe “ Lui ti usa..ti ha subito messa in cinta malgrado sapesse della tua malattia..”
Foxy “ ..Lui mi ama..e non é riuscito ad evitarlo..che io restassi in cinta..”
Joe “ Lui é così pieno di se..mi fa venire la nausea..dov’è adesso?! Non lo vedo!”
Foxy “ Mi sta aspettando..”
Joe “ Ma non é qui..”
Foxy “ Non é qui perché non può..”
Joe “ E tu lo vorresti? Lo vorresti qui?!”
Joe le si avvicinò
Foxy “ Certo che lo vorrei..”
Joe “ Io invece credo, che ti basto io..quant’è che non fai l’amore lovely? Due mesi?! Tu non sai resistere tanto..mi ricordo i tuoi baci dopo due anni che nessuno ti toccava..”
Lui l’aveva cinta, lentamente, Francesca si era irrigidita
Foxy “ Joe, lasciami..!”
Joe “ No, non ti lascio..sono stato a sentire tutte le tue stronzate..adesso sei tu che devi darmi attenzione..”
Joe le aveva messo le mani sulla schiena
Joe “ Sei così morbida..”
Foxy “ Joe..”
Joe “ Mi manca da morire il tuo piccolo corpo..mi manca entrare dentro di te..”
Joe aveva cominciato a baciarle il collo, malgrado lei cercasse di tenerlo lontano con le braccia, lui era più forte
Foxy “ Cosa fai Joe?! Lasciami subito!”
Joe “ Lo so che lo vuoi..sono passati due mesi..”
La sua mano era scesa sul suo fianco, giù, fin sotto la gonna, aveva cercato di toccarla, ma lei si era ritratta, non era facile sfuggire alla sua morsa, lui sembrava avere 1000 tentacoli
Foxy “ Lasciami o grido!”
Joe “ E’ proprio questo che voglio! Farti gridare..”
Le stava baciando la scollatura e sbottonando la camicetta
Joe “ La tua pelle é così fresca..il tuo profumo..”
Foxy “ Non voglio...vai via!”
Joe “ Non vado da nessuna parte..e neanche tu..”
Le aveva aperto la camicia e preso un seno, le spingeva addosso il suo inguine eccitato
Joe “ Dai..lasciati andare..”
Francesca si era agitata, divincolata, ma era troppo debole per lui, temeva il peggio..
Foxy