Anno 2300: la terra brucia

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m.harlock
00sabato 12 novembre 2005 23:11
Previsioni per i prossimi tre secoli con il computer più potente del mondo: un pianeta arso dall’effetto serra. In Italia 10 gradi in più.

LOS ANGELES - Per la prima volta hanno spinto le previsioni climatiche fino al 2300 grazie a un nuovo modello di supercomputer. E ne sono rimasti inorriditi. Una catastrofe così non se la sarebbero mai immaginata, con vaste aree del mondo letteralmente arrostite dall’ effetto serra. Gli autori dell’esperimento virtuale, appena pubblicato sulle pagine del «Journal of Climate» dell’ American Meteorological Society (1 novembre 2005), sono fisici dell’atmosfera del Lawrence Livermore National Laboratory, in California che si sono dotati recentemente del più potente calcolatore del computer BluGene/L, capace di 280 mila miliardi di operazioni al secondo o 280 teraflops, come dicono i tecnici.

CALOTTE POLARI SCOMPARSE - Applicando sofisticati modelli climatici,gl i scienziati americani hanno esteso le previsioni per i prossimi tre secoli. I primi risultati dicono che, se si dovessero usare tutti i combustibili fossili disponibili, la concentrazione di anidride carbonica atmosferica (CO2) passerebbe dall'attuale valore di 380 parti per milione (ppm) a 1423 ppm e la temperatura media globale aumenterebbe fino a 8°C, passando dagli attuali 16° a 24°.

Poiché 8°C è un valore medio globale, l'aumento effettivo di temperatura nelle aree polari sarebbe di ben 20°C, con la conseguente distruzione totale delle calotte polari e con un innalzamento del livello del mare di circa 7 metri. Alle latitudini intermedie, e quindi anche dalle nostre parti, una decina di gradi di più sia d’inverno sia d’estate. . . A meno che un improvvisa instabilità del sistema climatico porti a conseguenze attualmente del tutto inimmaginabili, come per esempio una transizione dal caldo al freddo con l’innescarsi di una nuova glaciazione. Fenomeno, quest’ultimo, abilmente descritto dal film «L’alba del giorno dopo», in cui si ipotizza la scomparsa, a causa dell’effetto serra, della Corrente del Golfo e del suo effetto temperante sugli inverni del Nord Europa.

Fonte Corriere.it
|Dragon|
00lunedì 14 novembre 2005 17:27
chissà cosa accadrà [SM=x322192]
ChoAila
00lunedì 14 novembre 2005 19:10
O___________________________________o

e non si può far niente x rimediare? [SM=g27831]
m.harlock
00martedì 15 novembre 2005 23:11

Bisognerebbe utilizzare forme di energia diversa per inquinare meno ad esempio l'energia solare ecc cercare di arginare i gas serra emessi nell'atmosfera, ma qualche presidente americano ci ha messo lo zampino su un certo protocollo, rovinando anni di intese e di ricerca di intesa [SM=g27811] mariuolo [SM=x322186]
genyus67
00mercoledì 16 novembre 2005 14:09
E'solo......
[SM=x322236] [SM=x322195] [SM=x322276] panico nel Regno di Dio nn ci saranno disastri provenienti dal male........
Sindya
00mercoledì 30 novembre 2005 22:14
oh mio Dio, spero che ci daranno particolari sul prevenire [SM=g27819]
BeatAurora
00giovedì 1 dicembre 2005 04:07
Re:

Scritto da: ChoAila 14/11/2005 19.10
O___________________________________o

e non si può far niente x rimediare? [SM=g27831]



Siamo noi i colpevoli, perché pur sapendolo da molti anni, continuamo imperterriti nella distruzione della terra, con costruzioni selvagge al posto degli alberi che danno ossigeno al nostro pianeta, le fabbriche continuano con i loro scarichi di rifiuti tossici nell'aria e nella terra...e noi nel nostro piccolo in coscenza cosa stiamo facendo???...niente!

Ma é facile spaventarsi, accusare gli altri...siamo tutti colpevoli... [SM=g27834]
m.harlock
00giovedì 1 dicembre 2005 10:39

Io cerco di contribuire nel mio piccolo, in tutto dalla raccolta differenziata dei rifiuti al risparmio di carta ecc... ma i veri sforzi li devono fare i grandi della terra, neppure sono stati in grado di portare avanti con serietà, il protocollo di Kyoto.

[SM=x322285] [SM=x322281]
m.harlock
00giovedì 1 dicembre 2005 10:55
Il Protocollo di Kyoto

Il Protocollo di Kyoto per la convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (1997)


Il Protocollo di Kyoto è un documento redatto e approvato nel corso della Convenzione Quadro sui Cambiamenti climatici tenutasi in Giappone nel 1997. Nel Protocollo sono indicati per i Paesi dell’Annesso I** gli impegni di riduzione e di limitazione quantificata delle emissioni di gas serra (anidride carbonica, gas metano, protossido di azoto, esafloruro di zolfo, idrofluorocarburi e perfluorocarburi). Con più precisione le Parti dovranno, individualmente o congiuntamente, assicurare che le emissioni antropogeniche globali siano ridotte di almeno il 5% rispetto ai livelli del 1990 nel periodo di adempimento 2008-2012. Per il raggiungimento di questi obiettivi, i Paesi possono servirsi di diversi strumenti che intervengono sui livelli di emissioni di gas a livello locale-nazionale oppure transnazionale. Nell’ampio ventaglio di strumenti, ne vengono espressamente indicati tre, tutti appartenenti alle cosiddette misure di flessibilità. Queste misure sono l’Emissions trading, il Clean Development e la Joint Implementation.

L’Emission trading è una misura ammessa tra i Paesi appartenenti all’Annesso I e si sostanzia nella creazione di un mercato dei permessi di emissione. La Joint Implementation (implementazione congiunta) è una misura che prevede la collaborazione tra Paesi sviluppati e che consente a un Paese dell’Annesso I di ottenere dei crediti di emissione grazie a dei progetti di riduzione delle emissioni oppure di assorbimento delle emissioni di gas a effetto serra sviluppati in un altro Paese dell’Annesso I. Il Clean Development Mechanism (meccanismo di sviluppo pulito) è uno strumento analogo alla JI e si differenzia da quest’ultima in quanto coinvolge attori diversi ovvero Paesi appartenenti all’Annesso I e Paesi che non vi appartengono. Le misure di flessibilità vengono considerate supplementari rispetto alle azioni domestiche. Le regole che permetteranno di rendere operativi i meccanismi di flessibilità devono essere ancora precisate.

Il Protocollo di Kyoto entrerà in vigore solo nel momento in cui "venga ratificato, accettato, approvato o che vi abbiano aderito non meno di 55 Parti responsabili per almeno il 55% delle emissioni di biossido di carbonio (emissioni quantificate in base ai dati relativi al 1990)."

Attualmente solo 14 Paesi hanno ratificato il Protocollo e rappresentano, complessivamente, una percentuale irrisoria delle emissioni quantificate di gas a effetto serra.

Un commento a questa breve presentazione del Protocollo può essere utile per comprendere lo stato attuale: se tutti i Paesi dell’Annesso I (e in particolare i Paesi sviluppati) sono decisi ad assumersi degli impegni nella riduzione delle emissioni grazie soprattutto all’accoglimento del cosiddetto principio di responsabilità (principio secondo il quale i Paesi che hanno maggiormente contribuito ai livelli attuali di concentrazione di gas devono essere i primi a sostenere i costi e il peso di una riduzione delle emissioni) ciò che suggerisce agli stessi Paesi di essere cauti nell’adozione del Protocollo risiede in questa ragione. I Paesi non sviluppati o in via di sviluppo (come Cina oppure India), che secondo le previsioni saranno nel futuro i maggiori emettitori di gas antropogenici, non sono sottoposti a nessun tipo di vincolo e non sono obbligati a ridurre le emissioni di gas serra. Lo sforzo compiuto dai Paesi dell’Annesso I per contenere le emissioni dei gas serra potrebbe essere, quindi, completamente vanificato dal comportamento dei Paesi meno sviluppati. In altri termini, ad un sacrificio attuale di alcuni Paesi, corrisponderebbe un miglioramento solo presunto del problema globale connesso con le emissioni di gas serra.

** L’elenco dei Paesi appartenenti all’Annesso I e i rispettivi obiettivi di riduzione e di limitazione delle emissioni di gas antropogenici sono indicati al termine di questa presentazione.

Fonte
m.harlock
00giovedì 1 dicembre 2005 10:57
Annesso B (Protocollo Di Kyoto,1997)
Parti
Obiettivi di riduzione o di limitazione quantificata delle emissioni(percentuale dell’anno o del periodo base) :

Australia
108

Austria
92

Belgio
92

Bulgaria*
92

Canada
94

Croazia*
95

Danimarca
92

Estonia*
92

Federazione Russa*
100

Finlandia
92

Francia
92

Germania
92

Giappone
94

Grecia
92

Irlanda
92

Islanda
110

Italia
92

Lettonia*
92

Liechtenstein
92

Lituania*
92

Lussemburgo
92

Monaco
92

Norvegia
101

Nuova Zelanda
100

Paesi Bassi
92

Polonia*
94

Portogallo
92

Regno Unito e Irlanda del Nord
92

Repubblica Ceca*
92

Romania*
92

Slovacchia*
92

Slovenia*
92

Spagna
92

Stati Uniti d’America
93

Svezia
92

Svizzera
92

Ucraina*
100

Ungheria*
94

Unione Europea
92



*Paesi che stanno intraprendendo il processo di transizione verso un’economia di mercato

Esempio di lettura della tabella: l’Unione Europea deve ridurre le emissioni di una percentuale pari all’8 % rispetto ai livelli del 1990 ( livello di produzione 1990: 100; livello di emissione nel periodo 2008-2012: 92; la differenza in termini percentuali: 100-92=8)

m.harlock
00giovedì 1 dicembre 2005 10:58
Italia
Il nostro Paese appartiene al gruppo delle Nazioni incluse nell’Annesso B del Protocollo di Kyoto (1997). L’obiettivo di riduzione dei gas serra indicato nel suddetto Protocollo è fissato ad una percentuale dell’8% (ovvero la stessa percentuale indicata per tutti i Paesi appartenenti all’Unione Europea).

In sede comunitaria, nel Giugno 1998, sono state stabilite le percentuali di riduzione a carico dei diversi Paesi. Per l’Italia, è stata fissata una percentuale del 6.5% (per l’elenco completo degli impegni a carico di tutti i Paesi UE, si veda dati e statistiche: emissioni di gas a effetto serra nella UE).

Al preciso scopo di favorire una riduzione delle emissioni di gas antropogenici (nonostante il nostro Paese non abbia ancora ratificato il Protocollo di Kyoto, come tutti i Paesi dell’Annesso I, ma lo abbia solo siglato nell’Aprile 1998), il Comitato interministeriale per la programmazione economica (CIPE) ha, nel Novembre 1998, individuato le azioni nazionali che permetterebbero di ottenere tale riduzione delle emissioni.

Fonte
ChoAila
00giovedì 1 dicembre 2005 22:35
Grazie x averci chiarito e idee con il protocollo di Kyoto...molto interesante.. [SM=g27817]

Certo che stiamo proprio rovinando il nostro bel pianeta...quoto con Harlock nel dire che ognuno nel suo piccolo fa ciò che può (io differenzio carta, plastica, spazzatura ecc) ma non basta... [SM=g27834]
m.harlock
00mercoledì 7 dicembre 2005 17:01
Re:

Scritto da: ChoAila 01/12/2005 22.35
Grazie x averci chiarito e idee con il protocollo di Kyoto...molto interesante.. [SM=g27817]

Certo che stiamo proprio rovinando il nostro bel pianeta...quoto con Harlock nel dire che ognuno nel suo piccolo fa ciò che può (io differenzio carta, plastica, spazzatura ecc) ma non basta... [SM=g27834]



Di nulla ChoAila, sono felice di sapere che anche tu nel tuo piccolo contribuisci a fare quello che noi nel nostro piccolo possiamo fare [SM=g27818]

[SM=x322248]
ChoAila
00mercoledì 7 dicembre 2005 22:55
Re: Re:

Scritto da: m.harlock 07/12/2005 17.01


Di nulla ChoAila, sono felice di sapere che anche tu nel tuo piccolo contribuisci a fare quello che noi nel nostro piccolo possiamo fare [SM=g27818]

[SM=x322248]



vabbè, è ciò che tutti devono fare.. [SM=g27817] [SM=x322200]
BeatAurora
00giovedì 8 dicembre 2005 04:53
Avete ragione, noi nel nostro piccolo lo facciamo....ma quanti di noi lo fanno davvero...??
Non ditemi che non avete mai sentito dire che i bidoni della raccolta differenziata sono troppo lontani??
E poi...siete sicuri che quando arrivano a destinazione effettivamente si procede come dovuto invece di essere buttati tutti insieme??
Quanti sono i prodotti in commercio creati con riciclato dichiarato??


Io francamente qualche dubbio ce l'ho!! [SM=g27818]



virgi07
00giovedì 8 dicembre 2005 10:28
Dai ... nel 2300 saremmmo piu abbronzati [SM=g27828]
ChoAila
00giovedì 8 dicembre 2005 20:27
Re:

Scritto da: virgi07 08/12/2005 10.28
Dai ... nel 2300 saremmmo piu abbronzati [SM=g27828]



Almeno quello [SM=g27828]
m.harlock
00venerdì 9 dicembre 2005 15:11
Re:

Scritto da: BeatAurora 08/12/2005 4.53
Avete ragione, noi nel nostro piccolo lo facciamo....ma quanti di noi lo fanno davvero...??
Non ditemi che non avete mai sentito dire che i bidoni della raccolta differenziata sono troppo lontani??
E poi...siete sicuri che quando arrivano a destinazione effettivamente si procede come dovuto invece di essere buttati tutti insieme??
Quanti sono i prodotti in commercio creati con riciclato dichiarato??


Io francamente qualche dubbio ce l'ho!! [SM=g27818]




Hai sollevato un bel problema BeatAurora [SM=g27818] spero che ben poche amministrazioni comunali non facciano quello che tu dici, su quello noi non abbiamo il controllo purtroppo [SM=x322221]
della red
00giovedì 29 dicembre 2005 12:11
Re:

Scritto da: m.harlock 01/12/2005 10.39

Io cerco di contribuire nel mio piccolo, in tutto dalla raccolta differenziata dei rifiuti al risparmio di carta ecc... ma i veri sforzi li devono fare i grandi della terra, neppure sono stati in grado di portare avanti con serietà, il protocollo di Kyoto.

[SM=x322285] [SM=x322281]



non saranno mai in grado di farlo...
è vana ogni speranza nei loro riguardi... al momento sprecano energie e materiali per fare l'atomica, poi faranno uguale per altre armi...

mi sn gia rassegnato e penso che cmq io moriro prima che cio accada...
ebbiamo ereditato un secolo di sbagli, quelli dp ne erediteranno 2 fin quando nn ci si rendera conto che bisogna fare qualcosa... e allora tanti saluti...
totalwar
00giovedì 29 dicembre 2005 12:16
ditemi: tutti dicono che l'inquinamento è una cosa brutta eccetera, ma perchè quasi tutti hanno la macchina? io (cioè mio padre) c'è l'aveva, ma, visto che non ci vuole molto, l'ha buttata e non ne vuole più comprare, il problema è anche questo, perchè invece che parlare dell'inquinamento non buttate via la macchina? dopotutto non è solamente un peso? l'inquinamento, la benzina, l'assicurazione, il pericolo di morire (migliaia di morti all'anno). allora, perchè non ve ne liberate? (sto parlando in generale, non direttamente a voi.).
totalwar
00giovedì 29 dicembre 2005 12:24
sono andato a vedere: i morti all'anno per incidenti stradali sono 7.000, forse sono andato un pò OT, ma se queste 7000 persone non avessero avuto la macchina adesso sarebbero vivi e ci sarebbe stato un minore inquinamento.

ho fatto un calcolo e ho visto che la percentuale di morti all'anno in italia è 1 su 8142, se ci pensate è un numero mostruoso, per esempio a genova, città di 600.000 abitanti, quest'anno sono morte 73 persone [SM=g27825]

quindi: - macchina=-inquinamento -morti.
genyus67
00venerdì 6 gennaio 2006 18:49
grazie a Dio.......
[SM=x322203] ciò nn accadrà,xciò nn ci pensate. [SM=x322195]
=Gigia=
00martedì 10 gennaio 2006 17:00
BRUTTA STA COSA...una va bene...kissa xò ke spettaholo...la terra in fiamme e gli omini ke non soffrono nemmeno xkè moiono subito...
scusate...la mia non è malingnità....è fantasia... [SM=x322229]
neve67
00domenica 15 gennaio 2006 20:53
Re:

Scritto da: m.harlock 15/11/2005 23.11

Bisognerebbe utilizzare forme di energia diversa per inquinare meno ad esempio l'energia solare ecc cercare di arginare i gas serra emessi nell'atmosfera, ma qualche presidente americano ci ha messo lo zampino su un certo protocollo, rovinando anni di intese e di ricerca di intesa [SM=g27811] mariuolo [SM=x322186]



.. dovrebbero incentivare proprio queste energie alternative per evitare ogni sorta di conseguenza alla salute delle persone e a quella del nostro pianeta
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