[Multifandom/Originali] Tre Drabble: niente di più

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Lessico e grammatica: 7.5/10

Stile: 8.5/10

Originalità: 7/10

Caratterizzazione dei personaggi: 9/10

Attinenza al prompt: 4/5

Parere personale: 2/3

Totale: 38/48

 

Cara, il tuo principale problema è la punteggiatura: innanzitutto la virgola tra soggetto e predicato non va mai, ed è un errore che ho trovato sia a Ma quella sera, Ai, se ne stava seduta al computer, dove ti ho segnato anche la virgola dopo “sera”, che secondo me non serve, e nella frase Meravigliata da quei pensieri, Ai, riaprì subito gli occhi, dove invece la virgola dopo “pensieri” andava bene, infatti l’ho lasciata. Poi, ho inserito due virgole prima e dopo chiudendo gli occhi, altrimenti a mio parere la lettura sarebbe stata troppo veloce. Queste cose che ti ho sottolineato hanno influito sia sulla voce “Grammatica”, per motivi abbastanza ovvi, sia su “Stile”, poiché la scorrevolezza ne risulta a volte rallentata e a volte accelerata. Altri errori che hanno contribuito ad abbassare il punteggio in grammatica sono uno spazio mancato, probabilmente una dimenticanza, a “Kudo...you’re my mystery” e l’assenza di un punto prima di questa frase, dopo “divertito”. Ultima cosa, ma non meno importante, è un tempo verbale sbagliato: più precisamente, parlo di quel “c’è” della prima frase. Infatti, nel resto della drabble, hai sempre utilizzato tempi al passato; forse volevi indicare che la stanza esiste ancora, ma si capiva comunque benissimo. Se il laboratorio oggi non esistesse, ci sarebbe stato “un tempo”, “una volta” o qualcosa di simile.

Passiamo all’originalità. Scusami se te lo dico, ma non ho trovato l’idea troppo originale. Certo, non è una cosa che si trova dappertutto, ma manca di quel “qualcosa” che la rende, diciamo, speciale. Ecco il motivo per cui non hai avuto più di 7.

In caratterizzazione hai avuto 9, perché l’introspezione è ben curata, tuttavia ho trovato strana la reazione di Ai. Non è da lei arrossire così, anche se capisco che, essendo da sola, si lasci un po’ andare. Non ce la vedo a diventare rossa come un’adolescente alla sua prima cotta.

Per il prompt, be’, ha la sua parte importante, è la parola che chiude il tutto, ma non sono riuscita ad identificarlo come vero e proprio centro della drabble.

In sostanza, sono stata un po’ dura, ma ciò non significa che non mi sia piaciuta, tutt’altro. Quindi non demoralizzarti, una volta corretti gli errori, è una storia bella, che trascina chi legge nei sentimenti di Ai, per quanto possa essere possibile in 110 parole. Dunque, un buon lavoro. 

 

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Lessico e grammatica: 7/10

Stile: 8.5/10

Originalità: 8/10

Caratterizzazione dei personaggi: 10/10

Attinenza al prompt: 4.5/5

Parere personale: 2.5/3

Totale: 40.5/48

 

Stavolta partiamo dalla caratterizzazione: è perfetta! Davvero, non sto scherzando, sembra una drabble scritta da Gosho Aoyama in persona! Kaito, col suo amorevole sorriso, e Aoko, persa nei suoi occhi, sono proprio perfetti! Complimenti!

Purtroppo non posso dire lo stesso della grammatica. Mi duole comunicarti che ho trovato errori sia di punteggiatura sia grammaticali. Prima di tutto, c’è un verbo sbagliato, più precisamente nella frase …illuminando le figure di due ragazzi passeggiare… Infatti il verbo “passeggiare” è sbagliato. Avrebbe dovuto essere “che passeggiavano” o “che stavano passeggiando”; questo è stato l’errore più grave, che ha influito maggiormente sul punteggio. Ma anche altri elementi hanno fatto la loro parte: fra tutti, direi che quello che più spicca è la mancanza di un “li” alla frase Una leggera brezza marina spostò i lunghi capelli castani di lei, che subito  fermò dietro l’orecchio con la mano. Vista l’impostazione della frase, il “che” sembra riferito a “lei”, mentre credo che in realtà tu abbia voluto riferirlo a “capelli”; tuttavia, impostata così, la frase risulta un po’ senza senso: ecco perché a mio parere prima di “fermò” ci va un “li”. Poi ho trovato una ripetizione di “capelli” che può essere eliminata senza problemi, un “che le era finito” che sarebbe meglio trasformarlo in “finitole”, poiché subito dopo c’è un altro “che”, e infine la punteggiatura. Nell’ultima frase, dopo “sussurrare” devi inserire i due punti, per introdurre il discorso diretto: questa dimenticanza ti è contata come errore. Inoltre, nella frase …sul viso, che subito dopo avvicinò al suo, e sulle cui labbra impresse un bacio… la virgola dopo “suo” è inutile e rallenta la lettura; infine, come per l’altra drabble, ti ricordo che la virgola tra soggetto e predicato non ci va.

Questi errori, soprattutto quelli di punteggiatura, ti hanno penalizzato anche nello stile, dove però ti sei ripresa costruendo dei periodi non troppo complessi, ma neanche striminziti, in stile frase minima. Brava!

In originalità stavolta hai avuto 8, perché storie su Kaito Kid se ne trovano già poche, insieme ad Aoko ancora di meno. Di conseguenza ho trovato la drabble abbastanza originale.

Anche qui, il prompt è di certo importante, perché in fondo Kaito Kid è un mago, e magari Aoko si riferiva anche alla magia del luogo e del momento, tuttavia la fic non è del tutto incentrata su di essa, cosa che ti ha fatto perdere un pochino di punti.

Concludendo, questa storia mi è molto piaciuta, più della precedente, devo ammetterlo. Ha quel romanticismo che la rende speciale, senza sfociare in roba troppo zuccherosa. E sono certa che, una volta corretta la grammatica, sia una drabble che merita, complimenti.

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Lessico e grammatica: 7.5/10

Stile: 8.5/10

Originalità: 6/10

Caratterizzazione dei personaggi: 9.5/10

Attinenza al prompt: 5/5

Parere personale: 2/3

Totale: 38.5/48



Allora, come nelle altre drabble, sono abbastanza influenti gli errori di punteggiatura: nella frase Un ultimo raggio di luce illuminò la stanza dove, Ran, se ne stava seduta a contemplare il tramontole due virgole tra Ran sono due grossi errori. Capisco che tu abbia voluto rallentare di proposito la lettura, perché non ci starebbe neanche troppo male, ma purtroppo la grammatica non lo permette. Al massimo avresti potuto mettere una virgola dopo “stanza”, ma non era necessaria per forza. Poi, nella frase successiva, Le dita le tremavano, mentre sfiorava la cornice…, la virgola dopo “tremavano” rallenta la lettura. Ma questa è anche una questione di gusto personale, quindi non ti ha penalizzato troppo, non preoccuparti. Anche la virgola dopo “lenti” di Con movimenti lenti, lasciò ricadere… per me rallenta troppo, ma è sempre questione di gusto. Purtroppo ci sono altre due virgole, che tu non hai messo, la cui assenza rappresenta invece un errore vero e proprio e sono nella frase “I miss you Shinichi...” sussurrò sentendo le palpebre diventare pesanti. Una va dopo “you”, giacché “Shinichi” è un complemento di vocazione e necessita quindi di essere introdotto da una virgola; l’altra va dopo “sussurrò”, altrimenti la lettura scorre decisamente in modo troppo veloce. Tranquilla, gli errori di punteggiatura sono finiti. Avrei solo altre due cose da farti notare: nella frase delle calde lacrime iniziarono a rigarle il volto quel “delle” è superfluo e non suona molto bene, visto che hai messo prima “calde” e poi “lacrime”, se fosse stato il contrario, allora ci sarebbe stato bene; l’altra cosa è il “ragazzino” a Un soffio di vento scompigliò i capelli castani del ragazzino. Il ragazzino chi? Si può intuire che si tratta di Conan, ma la cosa crea un po’ di confusione. Sarebbe stato meglio scrivere semplicemente “Conan”. Questo ha influito sulla voce “Lessico” – che poi sta insieme a grammatica. Per quanto riguarda lo stile, sei stata penalizzata per le virgole che ti ho già elencato, ma, fatta eccezione per quelle, il resto è scorrevole, con periodi complessi, ma non troppo. Molto bene.

Mi dispiace, ma non ho potuto assegnarti più di sei nell’originalità. Questo perché l’idea di Ran, triste per la lontananza di Shinichi, che viene consolata/abbracciata/baciata da Conan, nell’ultimo caso mentre lei dorme, è molto usata, quasi abusata.

La caratterizzazione invece andava bene, ti ho solo tolto mezzo punto, perché, a mio modesto parere, Conan non oserebbe baciarla quasi neanche nelle sembianze di Shinichi, figuriamoci quando è piccolo. Ma per il resto va bene, il dolore e la sofferenza di Ran sono bene espressi e completamente IC. Brava!

Inoltre stavolta hai meritato punteggio pieno nell’attinenza al prompt, perché non è solo una parola pronunciata dal protagonista, come nelle altre due, ma è anche il centro della drabble, perché la protagonista, oltre a Ran, è proprio la lontananza. Molto brava, i miei complimenti.

Al parere personale non ti ho dato di più per l’originalità più che per altro. Leggo sempre storie con queste scene, quindi in questo senso non mi ha colpito molto. Ciò che mi ha colpito, però, è stata la caratterizzazione, che in altre storie di questo genere viene spesso stravolta. Quindi, è una drabble ben fatta, complimenti.

 

 

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Lessico e grammatica: 7.33/10

Stile: 8.5/10

Originalità: 7/10

Caratterizzazione dei personaggi: 9.5/10

Attinenza al prompt: 4.5/5

Parere personale: 2.17/3

Punti bonus: 0/2

Totale: 39/50

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Lessico e grammatica: 7/10

Stile: 7/10

Originalità: 9/10

Caratterizzazione dei personaggi: 6/10

Attinenza al prompt: 4/5

Parere personale: 1.5/3

Totale: 34.5/48

 

Allora, la grammatica è decisamente da rivedere, così come lo stile. Ho riscontrato una buona serie di errori, che, anche a costo di allungare notevolmente il giudizio, voglio farti notare. …non capiva, e non capendo non mutava in funzione delle critiche. Lui aveva così tante critiche che non si poteva… In questo pezzo ci sono delle imperfezioni: appare due volte nella stessa frase il verbo “capire”, cosa che può essere evitata sostituendo uno dei due con “comprendere” – forse era stato fatto apposta, ma io non l’ho molto gradito; mancano due virgole, per sottolineare l’inciso “non capendo” – a mio parere è sempre preferibile mettere qualche pausa di troppo piuttosto che di meno, sai? Per questo ti consiglio, quando sei nel dubbio, di mettere comunque la punteggiatura, ma si tratta anche di un gusto personale; c’è un’altra ripetizione, di “critiche”; inoltre, quel “lui” non è del tutto corretto, la forma esatta sarebbe “egli” oppure, visto che non è molto usato, espressioni quali “il ragazzo” oppure il nome del personaggio.

E, a proposito di “lui”, in una frase viene ripetuto. Poi c’è un tempo verbale che sarebbe stato più corretto con il gerundio, Guardava la tv quando arrivò. “Stava guardando” sarebbe stato meglio. Infine, una parte non ha proprio senso. L’ho riletta milioni di volte, ma non sono riuscita a trovarci una logica. Il pezzo è questo: Nel mondo delle persone normali aveva la prima, la seconda, e la terza serata. Per piacere, spiegami tu cosa vuol dire, perché io davvero non capisco, sarà che sono scema.

In linea generale, ti consiglio di trovare una via di mezzo per i periodi che scrivi. Alcuni sono troppo ingarbugliati, mentre altri sono troppo semplici, senza un verbo che li sorregga.

Il punto forte di questa drabble è l’originalità, sicuramente. Devo dire che il modo in cui ha inteso il concetto di gusto è molto particolare, e mi è piaciuto. E, sebbene fic su Conan e Ai ce ne siano milioni, questa ha saputo distaccarsi dalle altre grazie alla ventata di innovazione che porta con sé.

Ma purtroppo, se l’originalità è molto buona, la caratterizzazione non lo è altrettanto. A essere sincera, se non avessi scritto nelle note di che personaggi si trattasse, non avrei capito chi fossero. Mi dispiace, ma sinceramente non ritengo che i loro caratteri siano come tu li hai descritti, soprattutto Ai. Conan ci può anche stare, ed è grazie a lui se ti sei “salvata”, ma Haibara non è affatto così.

Il prompt è abbastanza attinente e di sicuro inteso in modo molto originale. Complimenti per la fantasia, non mi sarebbe venuto in mente.

Ciò che mi ha impedito di apprezzare questa fic è stata principalmente la caratterizzazione. Per me è molto importante che venga rispettata, e purtroppo qui non è accaduto. È stato principalmente questo motivo, in genere non mi faccio condizionare dagli errori grammaticali, anche se devo dire che il non aver compreso quella frase ha un po’ abbassato il punteggio in gradimento. In sostanza, questa storia va riletta con calma per correggere le imperfezioni e, in caso, contrassegnata con la voce OOC.

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Lessico e grammatica: 7.5/10

Stile: 8/10

Originalità: 9/10

Caratterizzazione dei personaggi: 9/10

Attinenza al prompt: 3.5/5

Parere personale: 2/3

Totale: 39/48

 

Questa drabble è andata meglio, anche se ha comunque bisogno di una revisione. Allora, già dalla prima frase si trovano anomalie. Le riempiva il naso l’odore di medicinali, di composti chimici, di plastica è un ordine strano, che suona male. Suggerisco di mettere prima il soggetto e poi il verbo e il complemento oggetto, e non il contrario, come hai fatto tu. Poi ricorda che, quando inserisci dei trattini, oltre a lasciare uno spazio prima, devi lasciarlo anche dopo. Inoltre, hai inserito un verbo al congiuntivo – come zolfo che giacesse tra loro – che è errato, avresti dovuto inserirlo all’indicativo. Infine, ho trovato una ripetizione delle parole “immaginarlo/immaginazione”. Sarebbe stato meglio cambiare uno dei due termini.

Per quanto riguarda lo stile, avrei gradito dei periodi un po’ più lunghi, anche se nel complesso quello che hai utilizzato non è male. Certo, l’aver scritto frasi con ordini contorti non ha aiutato molto.

Ma certamente il pilastro portante è l’originalità. È molto innovativa, come idea, la relazione tra gli odori che ciascuno di loro sente. Conan, il profumo del pane, dei fiori e delle cose belle, Ai, solo quello dei medicinali. Davvero un’idea molto bella, i miei complimenti.

La caratterizzazione è decisamente migliore rispetto a prima, anche se non è del tutto perfetta. Ho trovato molto azzeccato il pensiero di Shiho riguardo il fatto che Ran sappia riconoscere l’odore di Shinichi – che è una cosa in cui credo fortemente anch’io. Insomma, stavolta hai fatto un buon lavoro con l’introspezione, brava.

Ecco, il prompt non è del tutto attinente, poiché all’inizio viene dato molto spazio agli odori, ma alla fine non vengono più trattati. È quindi un lavoro fatto un po’ a metà, nonostante la prima parte sia decisamente originale. Ed è proprio grazie all’innovazione che ho apprezzato questa drabble, fuori dal comune. È davvero bella, e porta con sé significati profondi. Davvero brava, per il modo in cui hai saputo renderli.

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Lessico e grammatica: 10/10

Stile: 8.5/10

Originalità: 9.5/10

Caratterizzazione dei personaggi: 9.5/10

Attinenza al prompt: 4/5

Parere personale: 2.5/3

Totale: 44/48

 

Io davvero non capisco. La prima drabble presentava parecchi errori, e la seconda pure, anche se in minor numero. Invece questa è perfetta, non c’è neanche un’imperfezione. Non so spiegarmelo, è strano. Ovviamente non metto in dubbio le tue capacità, anzi. Credo che semplicemente tu non abbia ricontrollato con attenzione le prime due.

Anche lo stile è decisamente migliore. Tuttavia, una frase non ha predicato, e se questo può andare bene nelle proposizioni brevi, non può accadere altrettanto in una lunga come quella che tu hai scritto. Inoltre manca una virgola in una frase che altrimenti risulta eccessivamente lunga e veloce. Te la riporto: Visse una vita veloce, sbandando di continuo, senza un’idea di dove sarebbe andata a finire ma consapevole del fatto che ci si sarebbe scagliata a folle velocità. Ritengo che tra “finire” e “ma” vada una virgola.

L’originalità invece ottima. Hai delle idee eccezionali, complimenti. L’associare ad ogni drabble uno dei cinque sensi è davvero bello, e nasconde significati molto più profondi, come hai rivelato nell’ultima frase Se lo avesse visto prima, forse, i suoi occhi avrebbero intravisto anche il futuro che le portava in dono. Questa parte mi ha fatto letteralmente impazzire! Davvero bellissima!

E stavolta anche la caratterizzazione è quasi perfetta. Non mi è molto piaciuto quel “pazzo”, non saprei dirti perché. È una questione anche di gusti, però. A parte questo, i pensieri di Ai sono molto aderenti ai canon, e mi complimento con te per questo.

Però il prompt non era perfettamente incentrato. Infatti in un punto gli occhi vengono completamente “abbandonati” per parlare della vita veloce vissuta da Shiho. Però nel resto della fic si parla soprattutto degli occhi, per cui va bene comunque.

Questa è la mia drabble preferita delle tre. Mi fa venire i brividi ogni volta che la leggo, sul serio. È davvero molto bella, spero che tu scriva qualcos’altro così. I miei complimenti, un buon lavoro.

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Lessico e grammatica: 8.17/10

Stile: 7.83/10

Originalità: 9.17/10

Caratterizzazione dei personaggi: 8.17/10

Attinenza al prompt: 3.83/5

Parere personale: 2/3

Punti bonus: 0/2

Totale: 39.17/50

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Lessico e grammatica:7/10

Stile: 9/10

Originalità: 8/10

Caratterizzazione dei personaggi: 9.5/10

Attinenza al prompt: 4.5/5

Parere personale: 2.5/3

Totale: 40.5/48

 

Questa drabble ha bisogno di un controllo, diciamo. Infatti presenta alcuni errori grammaticali, che in una storia più lunga non avrebbero influito troppo, ma in una di questa brevità contano parecchio. Partiamo dall’inizio. Lei non poteva capire come mi sentivo io. Lei aveva un famiglia, degli amici, un lavoro. Lei era felice, al contrario di me. Le porsi il coltello quasi senza pensarci. Lei lo guardò… C’è una ripetizione della parola “lei” incredibile. E se all’inizio era carina e accettabile, al terzo pronome in due righe non se ne può più, perdona la franchezza. Suggerirei di eliminare quello prima di “era felice” e prima di “lo guardò”. Il tutto è perfettamente comprensibile comunque, e risulta sicuramente più scorrevole. Poi, vi è un’altra ripetizione, stavolta del verbo “stare”. Mi stava rimproverando, ma io non la stavo a sentire. Per farmi stare bene le bastava solo… In tre frasi, la parola, opportunamente coniugata, compare tre volte; un po’ troppo, non credi? Io, al posto di “non la stavo a sentire” metterei “non la ascoltavo minimamente”, e invece di “stare bene” scriverei “sentire bene”. Il significato è praticamente lo stesso e si evita la ripetizione, che appesantisce notevolmente la lettura. Poi ne ho trovata un’altra, del termine “coltello”. La parte in questione è …le bastava solo usare quel coltello. Ma lei non l'avrebbe mai fatto. Conficcò il coltello nella corteccia… Come puoi notare, la parola viene ripetuta nel giro di poche frasi.

Risulta ovvio che questo ha influito anche sullo stile. Per quanto mi piaccia, perché anche se frammentato è comunque molto buono, tutto questo ripetersi delle stesse parole ha abbassato il punteggio, anche se non troppo. Tra l’altro manca una virgola - Lei lo guardò sorpresa e impaurita, tra “guardò” e “sorpresa”. In ogni caso il modo in cui scrivi mi piace, fa capire con poche parole cosa il personaggio pensa.

Visto che hai ripreso un fatto accaduto nel manga, non si può dire che la trama sia una tua idea. Tuttavia è tuo il merito di aver pensato a questa scena e di averla descritta. Quindi, alla fin fine, in originalità hai avuto un buon punteggio, proprio perché hai avuto la trovata di narrare quell’attimo.

La caratterizzazione è molto buona, devo dire. Akito non è facile da analizzare, eppure ci sei riuscita. Credo che se nel manga o nell’anime avessero approfondito i pensieri di Hayama in quel momento, sarebbero stati come quelli che tu hai descritto. E anche Sana, nella sua apparizione, anche se non approfondita, era perfetta. Il suo “blaterare” sempre era perfetto, non potevi trovare termine migliore per descriverlo. Complimenti.

Il prompt è ben attinente. Questo coltello è il centro della storia ed è reso bene. Non ho altro da aggiungere al riguardo.

Comunque la drabble mi è piaciuta, non fraintendermi. E ritengo che, dopo averla ricontrollata, sia una storia che merita, perché analizza bene il personaggio di Akito, sempre misterioso anche nel manga, e perché, in fondo, è sempre un piacere rivivere momenti come questi, riportano indietro nel tempo, secondo me.

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Lessico e grammatica:8.5/10

Stile: 8.5/10

Originalità: 8.5/10

Caratterizzazione dei personaggi: 8.5/10

Attinenza al prompt: 5/5

Parere personale: 2.5/3

Totale: 41.5/48

 

Questa storia invece è scritta meglio. Ma, purtroppo, non è neanche perfetta. Innanzitutto hai inserito in una frase un “lui”, che, oltre ad essere un errore – per il soggetto va usato “egli” – avrebbe potuto semplicemente essere omesso; poi, hai scritto Lui mi capiva parecchio nell'ultimo periodo. Quel “nell’ultimo periodo” non ha senso. Non ho mai sentito usare questa forma, tra l’altro un po’ confusionaria. Sarebbe stato molto meglio mettere “negli ultimi tempi” o “in quegli ultimi tempi”. E gli errori di grammatica terminano qui.

Ma ce ne sono alcuni di punteggiatura. Per esempio, nella frase Gli ero grata; immensamente grata ho trovato azzardata la tua scelta di inserire un punto e virgola, rallenta troppo; una virgola sarebbe stata più che sufficiente. Oppure, a un banale abbraccio che mi aveva scaldato molto di più di tanti altri gesti, tra “abbraccio” e “che” avrei gradito una virgola, in modo da separare la subordinata relativa dal resto della frase.

Lo stile era comunque carino, mi è piaciuto. Come ho già detto, riesci a descrivere i sentimenti dei personaggi in ottima maniera. I miei complimenti.

Per l’originalità, è lo stesso discorso di prima. Non si tratta di farina del tuo sacco, ma hai comunque saputo riprendere questo bel momento, in genere non troppo considerato – forse per la “battuta” che Hayama fa subito dopo. Insomma, sei stata molto brava a ricordare questa scena, che anche io adoro. Per cui, grazie.

L’introspezione è ben curata, tuttavia non mi convince del tutto. All’inizio va bene, Sana è proprio lei, in tutta la tristezza e malinconia che la opprime in quel periodo, ma poi, alla fine cambia. Più precisamente nell’ultima frase: quell'abbraccio ci aveva entrambi scaldato, ne ero certa. Qui è strana. Insomma, sappiamo tutti che Sana è completamente ottusa per le questioni di cuore, dopo due baci ancora non capisce ciò che Akito prova per lei. Mi pare anormale che invece lei sia sicura che quell’abbraccio avesse scaldato entrambi, rivela una consapevolezza che in realtà non ha. Spero di essere stata abbastanza chiara.

Passando ad altro, il prompt è perfettamente incentrato, bisognerebbe avere una grande faccia tosta per affermare il contrario. E con questo credo di essermi spiegata.

Drabble molto carina e ben scritta. Con qualche ultimo ritocco sarà una meraviglia, parola mia. E ne consiglio caldamente la lettura. Sul serio, complimenti.

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Lessico e grammatica:8/10

Stile: 9.5/10

Originalità: 8.5/10

Caratterizzazione dei personaggi: 10/10

Attinenza al prompt: 5/5

Parere personale: 2.5/3

Totale: 43.5/48

 

Stavolta partiamo dal lessico, che nelle altre due drabble non ho approfondito ulteriormente. Sia qui sia nelle storie precedenti è stata utilizzata una terminologia semplice, ma chiara. Sicuramente è un repertorio linguistico tra i più adatti a questo genere di fic, infatti si è rivelato estremamente scorrevole e istantaneo. Di conseguenza, è decisamente ottimo.

Purtroppo, però, ho riscontrato alcuni errori di grammatica. Il più grave è sicuramente un “perché”, che tu invece hai scritto con l’accento sbagliato, cioè “perchè”. In questi casi conviene affidarsi a Word, che segnala e corregge automaticamente errori di questo genere. Tuttavia non tutti utilizzano questo programma, e non so a quale classe tu appartenga. Ti consiglio, in ogni caso, di rileggere più attentamente, per evitare altre sviste di questo tipo.

Poi c’è la frase Ma ovviamente lui lo capì; lui capiva sempre. Prima di tutto, quei due “lui” sono sbagliati. Si tratta infatti di due pronomi personali complemento utilizzati come soggetto, la qual cosa è un errore abbastanza comune. Certo, ci sono eccezioni nelle quali può essere usato “lui”, ma non si tratta di questo caso. Per esempio, nella parte ma quella separazione era quasi come un addio definitivo: lui si sarebbe fatto la sua vita non è del tutto sbagliato, ci può stare.

Lo stile è scorrevole e fluido, comunichi bene le sensazioni e i fatti. Componi frasi non troppo lunghe, ma neanche corte. Per cui, continua così, perché è ottimo.

L’originalità è sempre quella, lo stesso discorso delle altre due. Eviterò di dilungarmi troppo proprio perché l’ho già ripetuto. I fatti non sono ideati da te, poiché accadono nell’opera originale, tuttavia in pochi riprendono questi momenti, proprio per il motivo che ho già detto.  Meno per meno fa più, in fondo.

Ti faccio i miei complimenti per la caratterizzazione. Sana era perfetta, in tutti i suoi pensieri. La sua decisione di separarsi da Akito, per permettergli di farsi la sua vita con Fuka, la sua difficoltà nel farlo, e la sua felicità, ma allo stesso tempo tristezza, durante l’abbraccio, tutto era meravigliosamente descritto. Anche se alla fine, per fortuna, si incontreranno di nuovo. Per citare un’altra legge scientifica, gli opposti si attraggono sempre. Ed è vero anche in questo caso.

L’abbraccio era presente in pieno, è il culmine del momento, l’attimo di massima emozione. Non posso non darti il punteggio massimo in questo, visto il modo in cui l’hai trattato.

In conclusione, la drabble mi è molto piaciuta; come ho già detto, amo rileggere queste belle scene, soprattutto se scritte come queste. E poi, con una caratterizzazione – che è la cosa a cui tengo di più – come questa, non si può non adorare questa piccola storia.

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Lessico e grammatica:7.83/10

Stile: 9/10

Originalità: 8.33/10

Caratterizzazione dei personaggi: 9.33/10

Attinenza al prompt: 4.83/5

Parere personale: 2.5/3

Punti bonus: 0/2

Totale: 41.82/50

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Lessico e grammatica:9.5/10

Stile: 8.5/10

Originalità: 9.5/10

Caratterizzazione dei personaggi: 9/10

Attinenza al prompt: 5/5

Parere personale: 2/3

Totale: 43.5/48

 

Dunque, la grammatica è abbastanza buona, tuttavia c’è una frase che non mi convince, per come è strutturata. È questa: silenziose erano le domande dello Spirito.  L’ho trovato un po’ strano come ordine, io avrei scritto qualcosa come “le domande dello Spirito erano silenziose”. Inoltre, ti faccio notare che delle volte hai scritto “spirito” con la minuscola, mentre altre – come nella frase prima riportata – con la maiuscola. E gli errori grammaticali erano solo questi. Utilizzi un buon lessico, semplice e rispettoso, come, da quel che ho capito, è il tono che il bardo usa rivolgendosi a Sesshomaru. Lo stile invece mi è parso un po’ troppo frammentario. Va bene che in una drabble non si possono creare lunghi periodi, altrimenti in tre frasi si sfora il limite, ma qui, secondo me, sono persino troppo brevi. Però nel complesso non è male, non preoccuparti.

Bisogna ammettere che la storia è originale. Ora, io non ho letto la fic da cui è tratta, ma l’idea un mondo in cui si riesce a riportare in vita il fratello di Inuyasha mi è parsa innovativa fin da subito. Di conseguenza, anche la drabble, sebbene non abbia una vera e propria trama, giacché racconta una specie di Slice Of Life, è originale.

Anche la caratterizzazione è buona. Sebbene non si capisca molto del bardo, si nota fin da subito che ha una personalità ben delineata. E anche Sesshomaru è reso bene, simile al manga. Anche se io non avrei scritto che scosse il capo. Avrei lasciato che rimanesse in silenzio, mi sembra più consono al suo carattere. Però non so, può darsi che in questa long qualcosa intacchi il demone nel profondo e gli faccia un po’ cambiare atteggiamento. Questo io non posso saperlo, per cui giudico in base a ciò che so, ecco perché ti ho segnalato questo fatto.

Mi complimento per l’attinenza al prompt, ben scelto. Tutta la storia ruota intorno alla Blue Moon fin da subito, per poi passare a ciò che gli uomini fanno delle rarità. E, tra l’altro, devo dire che ho adorato la spiegazione che hai dato. Quel Ne fanno leggenda. mi è piaciuto moltissimo.

A dir la verità, tutta la drabble mi è piaciuta, ma, come ripeto, quell’ultima frase è stata senza dubbio la mia parte preferita. Complimenti per questa bella storia. 

 

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Lessico e grammatica:10/10

Stile: 8.5/10

Originalità: 9.5/10

Caratterizzazione dei personaggi: 8/10

Attinenza al prompt: 4/5

Parere personale: 1.5/3

Totale: 41.5/48

 

Grammatica ottima, senza neanche un errore. Lessico buono, adatto a una riflessione. Questo è ciò di cui è formata questa drabble, anche se, purtroppo, ci sono altri componenti un po’ meno curati. Partiamo dallo stile. È senza dubbio buono, tuttavia non sono riuscita a comprendere a fondo una frase, che riporto qui di seguito: Una sola vita disponibile, eppure quante possibili? Sono sincera quando ti dico che non l’ho capita del tutto. Quante possibili cosa? Forse intendevi dire che gli umani hanno una sola vita a disposizione, ma ne hanno diversi tipi da vivere, ma in questo caso avresti potuto esprimere meglio il concetto. Se poi non volevi dire questo, allora ancora peggio. Va bene che io sono un po’ rimbambita, ma una certa comprensione della lettura ce l’ho ancora. Inoltre ti segnalo una frase in cui io avrei inserito una virgola, Erano strani gli uomini. Tra “strani” e “uomini”, vista la struttura della frase, una virgola sarebbe stata necessaria.

Passando all’originalità, di sicuro questa storia ne è un buon esempio. Come ho già detto, essendo la long innovativa di suo, trovo che il contesto in cui questa fic è inserita lo sia altrettanto. E, davvero, non ho altro da dire.

Ciò che non mi è piaciuto molto è stata la caratterizzazione. Sesshomaru non mi è parso molto in sé, soprattutto nella prima parte. Non ce lo vedo a chiedere cose riguardo la malinconia in quel modo, l’ho sempre considerato un tipo orgoglioso, che non farebbe domande di questo genere. Tuttavia, può darsi che nella storia originale abbia sviluppato un buon legame con il bardo, tanto da spingerlo a parlare con lui senza farsi problemi, non lo so.

Non hai avuto punteggio pieno nell’attinenza al prompt semplicemente perché nell’ultima parte non si parla più degli uomini, bensì della Blue Moon, che, sinceramente, non c’entra molto con gli umani, secondo me.

Ecco, questa drabble, senza offesa, non mi è piaciuta più di tanto. Probabilmente perché sono una patita dell’IC e quando trovo un personaggio che non rispecchia l’originale il mio parere si abbassa irrimediabilmente. Tuttavia non la trovo affatto una schifezza, anzi. È bello il modo in cui hai descritto gli esseri umani attraverso gli occhi di Sesshomaru, demone avverso ad essi per natura. Quindi, alla fine, è di sicuro bella da leggere.

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Lessico e grammatica:9/10

Stile: 8/10

Originalità: 9.5/10

Caratterizzazione dei personaggi: 7.5/10

Attinenza al prompt: 5/5

Parere personale: 2/3

Totale: 41/48

 

E qui la grammatica non era del tutto perfetta. Che vuoi farci, anche i migliori sbagliano. Gli errori consistono in una ripetizione della parola “luna” nelle prime due righe, che, da come è posizionata, sembra voluta, ma che per me è solo un intoppo durante la lettura. L’altro errore è stato l’omissione di un soggetto in un periodo. Si può fare, ma in questo caso non si capisce bene di chi si parla. Ti trascrivo la frase, insieme ad alcune delle precedenti. Uomo, si disse. Non debole. Aveva dovuto ricredersi riguardo gli uomini durante la sua lunga vita. Era un sorriso nel cielo, quando aveva attraversato il lago che divideva l’altro mondo da questo.Il problema risiede nell’ultimo periodo. Ciò che viene naturale pensare è che è la vita ad essere un sorriso nel cielo, mentre credo proprio che il soggetto sia la luna. Tuttavia la frase con quel soggetto è separata da addirittura una riga, avente soggetti differenti.

Questo ha influito pure sullo stile, giacché creare frasi in cui non è chiaro chi compie l’azione di certo non è una buona cosa. Inoltre la parola “malinconica” andrebbe inserita fra virgolette semplici, in questa frase: Malinconica, l’aveva definita il bardo quella notte.

Il lessico, invece, è buono, lo trovo adatto a Sesshomaru, anche se avrei inserito qualche aggettivo poco gentile quando si parlava di Inuyasha, anche se comprendo che le parole a disposizione non erano molte.

Il discorso sull’originalità è sempre lo stesso, e non mi dilungo troppo. Ripeto che ho trovato la drabble originale e per niente banale. Brava.

La caratterizzazione non mi è piaciuta, perdona la franchezza. Principalmente perché il gelido demone non ammetterebbe mai e poi mai la potenza del fratello, neanche nei suoi pensieri. E questa è una delle cose in cui credo fermamente. E poi, inizialmente non avevo gradito quel suo ricredersi riguardo gli uomini, non mi è sembrato da lui. Ma, alla fine, ho compreso che probabilmente nella long è accaduto qualcosa che gli ha fatto cambiare idea. E mi domando proprio cosa, visto l’odio verso gli umani – eccezion fatta per Rin – che lo ha sempre caratterizzato. Insomma, non mi ha del tutto convinta.

Il prompt è ben attinente, in tutta la storia si parla solo della luna, salvo un piccolo excursus su Inuyasha e gli esseri umani, perfettamente accettabile perché pensiero scaturito dalla luna. E qui, nulla da aggiungere.

Nonostante ciò che ti ho detto sulla caratterizzazione, la fic mi è piaciuta, è sempre difficile analizzare Sesshomaru, per cui il risultato ottenuto non può considerarsi disastroso, tutt’altro. Certo, in tutta onestà, poteva essere fatto di meglio, ma ritengo che questo possa comunque essere un buon traguardo. Continua così, e vedrai che migliorerai ancora.

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Lessico e grammatica:9.5/10

Stile: 8.33/10

Originalità: 9.5/10

Caratterizzazione dei personaggi: 8.17/10

Attinenza al prompt: 4.67/5

Parere personale: 1.83/3

Punti bonus: 0/2

Totale: 42/50

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Lessico e grammatica:10/10

Stile: 10/10

Originalità: 8.5/10

Caratterizzazione dei personaggi: 9/10

Attinenza al prompt: 2/5 

Parere personale: 2/3

Totale: 41.5/48



La grammatica è impeccabile, davvero. Non c’è nemmeno un errore, e questo è tutto fuorché una cosa comune. Forse io la parola “katana”, nella frase Un fissato che si eccitava con la sola parola katana, l’avrei messa tra virgolette semplici, per delineare che si tratta di un termine che fa esaltare Zoro. Non credo di essermi spiegata bene, ma non fa niente.

Il lessico è ottimo, con parole tipiche di un “uomo duro”, diciamo. Il tipico marinaio, insomma. Espressioni come “tipo grande e grosso” o “allenarsi fino a collassare” hanno reso ancora di più l’idea che hai espresso e che sto tentando di farti capire, senza successo. Ti basti sapere che mi è molto piaciuto, e che hai avuto  un ottimo punteggio in grammatica. Brava!

Anche lo stile era perfetto. Hai saputo creare dei bei periodi, né troppo lunghi e complessi, né troppo brevi e semplici. Insomma, hai trovato la giusta via di mezzo, creando un mix davvero gradevole. Non saprei cos’altro dirti se non un sincero ‘complimenti’.

L’originalità è buona anch’essa. Hai trattato i pensieri di Sanji verso Zoro in modo originale, partendo dai suoi difetti, per poi passare alla sua virtù, ossia la tenerezza. Anche se, come tu stessa hai scritto, non credo che quella testa verde possa essere definita tenera.

Personaggi ben caratterizzati, questo è ciò che ho trovato nella tua drabble. Sia il cuoco, nelle sue critiche verso lo spadaccino, sia quest’ultimo, che, sebbene non appaia, ci viene descritto attraverso il biondo. Erano tutti e due attinenti all’originale, da quel che ho ricavato dalle mie informazioni su One Piece, sei stata brava.

Il tuo problema è stato il prompt, che non era molto incentrato. Mi spiego, tu hai scelto la parola “spaventoso”, tuttavia questa viene solo nominata all’inizio. La storia avrebbe dovuto parlare di qualcosa di terrificante, spaventoso, appunto, mentre tu ti sei soffermata sulla tenerezza di Zoro, non su un suo possibile lato raccapricciante. E’ stato questo ciò che ti ha, non dico rovinato, ma comunque impedito di avere un punteggio più alto, anche nelle altre due drabble. E mi dispiace, davvero, perché nelle altre voci, la tua storia era del tutto soddisfacente.

E questo ci porta al parere personale: ho trovato la tua fic bella e meritevole e diciamo che aiuta chi non conosce ancora bene il fandom, come me, a farsi un’idea più precisa dei personaggi, in questo caso Sanji e Roronoa. Come ho già detto, se non fosse stato per quel problema del prompt, avresti avuto un punteggio complessivo molto più alto, ma ormai andata. Ti faccio comunque i miei complimenti per questa bella storia.

 

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Lessico e grammatica:10/10

Stile: 10/10

Originalità: 8.5/10

Caratterizzazione dei personaggi: 8.5/10

Attinenza al prompt: 2/5

Parere personale: 2/3

Totale: 41/48



Anche qui, grammatica ottima, curata fino al midollo. Non si trova un errore neanche a cercare con la lente d’ingrandimento. E non posso che farti i miei complimenti per questo. Il lessico, proprio come nella precedente drabble, presenta termini più rudi, anche se in minor quantità, e l’ho trovato molto adatto per parlare di questi due. Insomma, ti meriti davvero quel dieci in grammatica e lessico.

Lo stile è proprio come piace a me: pulito e scorrevole, ma non troppo semplice. È impossibile perdere il filo di queste frasi, sono scritte talmente bene da non permettere di ingarbugliarsi durante la lettura. Mi sento un tantino ripetitiva, ma pazienza. Se li meriti, io i complimenti li ripeto volentieri.

Anche questa fic è originale, non c’è ombra di dubbio. Questa volta hai analizzato Sanji attraverso Zoro, il contrario rispetto a prima. Inoltre hai narrato un momento “intimo” tra i due, cosa che ho trovato molto innovativa, considerando che non ho mai frequentato il fandom di One Piece. Non c’è che dire, è originale.

I personaggi sono ben resi, tuttavia l’imbarazzo del biondo non mi ha convinto del tutto. Non saprei spiegarlo, non mi sembra normale che un tipo come il cuoco possa imbarazzarsi a quel modo. Al contrario, Roronoa era perfetto: nonostante l’aspetto, nel profondo del cuore sa essere quasi “timoroso”, e lo dimostra in questa drabble. Brava!

Ahimè, ci sono stati di nuovo problemi con il prompt. La parola “Inutile” appare solo all’inizio, ma poi non le viene data una certa rilevanza, anzi. Si passa a tutt’altro argomento, da Sanji si va a parlare dello spadaccino, senza neanche nominare “un’inutilità” di qualcosa. Spero di essermi spiegata abbastanza bene. Insomma, se poi avessi parlato di qualcosa inutile, allora sarebbe stato meglio.

Nonostante questo, la storia mi è piaciuta, forse lievemente meno della precedente, ma è comunque bella. Nel complesso, quindi, un buon lavoro.

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Lessico e grammatica:10/10

Stile: 10/10

Originalità: 9/10

Caratterizzazione dei personaggi: 9/10

Attinenza al prompt: 3/5

Parere personale: 2.5/3

Totale: 43.5/48



Davvero, cara, correggere le tue drabble è un piacere, paragonabile a quello che si prova stando sulla poltrona con una cioccolata calda in mano mentre si guarda un anime. Il ché, non so per te, ma per me è un piacere immenso. Ovviamente non ho trovato alcun errore, e il lessico era talmente curato da farmi venire quasi le lacrime agli occhi dalla gioia – nel caso non si fosse notato, oggi mi sento molto poetica! Soprattutto termini come “agitando una mano” e “ridacchiò”, non so perché, mi sono particolarmente piaciuti, e mi hanno permesso di immaginare senza alcun problema la scena.

Anche lo stile era ottimo, dato che, come al solito, sei riuscita a creare periodi sublimi, ben articolati e… non so cos’altro dire, se non che erano perfetti.

Sarà una mia impressione, ma questa drabble mi è parsa lievemente più originale delle altre. Sappi, però, che non è un dato molto oggettivo, visto che non ho mai frequentato questo fandom e quindi mi baso sul mio personale criterio di originalità. Ma quello che conta è che mi è parsa molto carina e per niente banale. Brava!

I personaggi sono ben caratterizzati; Sanki, poi, era perfetto! Hai persino accennato al suo sogno di raggiungere l’All Blue! Inoltre ce lo vedo proprio ad agitare ampliamente la mano e ridacchiare. Forse avrei però evitato di nominare l’imbarazzo di Zoro, non mi è sembrato molto verosimile. Ma non preoccuparti, è solo una pignoleria.

Con il prompt questa volta è andata un po’ meglio, ma purtroppo non basta. Intendo dire che il cucinare è stato accennato all’inizio, come nelle altre drabble, ma è stato ripreso anche verso la fine, nella frase Quello stupido marimo sapeva proprio cucinarselo a dovere. Ma, come ho detto prima, non basta, giacché il succo della drabble si basa sull’attenzione di Sanji che il verde ha catturato. Però è sicuramente andata meglio di prima.

Devo proprio dirlo, delle tre questa è la storia che mi è piaciuta di più. Probabilmente per i modi di fare del biondo, che mi hanno irrimediabilmente catturata fin da subito, e per l’ottimo stile di scrittura che utilizzi. Perciò, non posso che farti i miei complimenti per questa bellissima meraviglia.

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Lessico e grammatica:10/10

Stile: 10/10

Originalità: 8.67/10

Caratterizzazione dei personaggi: 8.83/10

Attinenza al prompt: 2.33/5

Parere personale: 2.17/3

Punti bonus: 0/2

Totale: 42/50

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Lessico e grammatica:10/10

Stile:9.5/10

Originalità:8/10

Caratterizzazione dei personaggi:10/10

Attinenza al prompt:5/5

Parere personale: 2/3

Totale: 44.5/48

 

E’ tutto corretto, non ci sono errori, né di grammatica né di punteggiatura. Il lessico è semplice e pulito, senza parole complesse inutili, proprio come si addice ad una drabble. Forse in un’altra storia sarebbe risultato troppo, non so come dirlo, forse sprezzante, diciamo infantile, ma, essendo il punto di vista di Akito, è più che giustificato! Brava, perché sei riuscita anche a utilizzare un lessico adeguato al carattere del personaggio!

Lo stile è semplice e scorrevole e questo è un bene. Sono per lo più frasi semplici o periodi poco complessi. Di conseguenza, la lettura è veloce e allegra, come questa drabble. Ti ho tolto 0.5 punti perché, a mio parere, nelle ultime due frasi (Perfetto. e Rimpiazzato da un’enorme, puzzolente e sporca palla di pelo nera.) sarebbe stato meglio un punto esclamativo, al posto del punto semplice, per enfatizzare un po’. Ma, non essendo un vero e proprio errore, né di punteggiatura né di stile, non ti ho penalizzato più di tanto, come puoi vedere. 

Ho già letto di drabble in cui Akito e Sana sono fidanzati e convivono, ma l’idea del gatto è abbastanza originale. Magari non da meritare 10, ma direi che un 8 se lo merita appieno!

 La caratterizzazione è senza dubbio perfetta. Akito è proprio lui, con la sua passione verso il sushi e i suoi modi di fare sospettosi verso le “gentilezze” di Sana – in realtà non rivolte a lui.

Quest’ultima non appare molto, ma da quel che si può leggere di lei si può dedurre che è indubbiamente Sana Kurata, lei e nessun altro. Ti faccio i miei complimenti, sono proprio loro due! Davvero molto brava!

Il prompt è ben trattato, il gatto è il centro della storia e su questo non si può discutere!

La drabble è bella, mi è piaciuta, e anche se non mi è rimasta impressa particolarmente, l’ho trovata molto simpatica e allegra. Complimenti!

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Lessico e grammatica:8.5/10

Stile:10/10

Originalità:8/10

Caratterizzazione dei personaggi:9.5/10

Attinenza al prompt:5/5

Parere personale: 2/3

Totale: 43/48

 

Nella parte …con in mano una vaschetta di gelato fresco, per Akito, era il massimo, a mio parere la virgola dopo Akito non ci va, rallenta troppo la lettura. Poi, ti ho tolto un altro po’ perché è un errore utilizzare lui come soggetto, la forma corretta sarebbe egli. Però non suona molto bene, infatti conviene utilizzare espressioni come il ragazzo o simili. In ogni caso, a parte questo, il resto era tutto perfetto, sia grammatica che lessico, semplice ma non troppo, tanto da meritare 8.5.

Come nella prima drabble, lo stile è pulito e scorrevole, perfetto per storie di questa lunghezza e genere, e, a essere sincera, non ho niente da segnalarti. Complimenti!

Come ho già detto, ho letto di storie sulla convivenza di Sana e Akito, ma la questione del gelato è tutta nuova e ti fa meritare un 8 anche qui!

I personaggi sono ben caratterizzati e in poche righe si capisce che sono loro. Però, non so, Akito non mi convince del tutto, io non ce lo vedo molto a mangiare il gelato, è un tipo da sushi. Comunque, essendo più che altro un mio capriccio personale, ti ho tolto solo 0.5

Anche qui, il gelato è il centro della storia, non c’è dubbio. Insomma, il prompt scelto è decisamente importante nella storia, tanto che ruota tutto intorno ad esso.

La drabble è molto carina, fa nascere un sorriso spontaneo sul volto, ma nulla di più. Non prenderla come una critica, diciamo che semplicemente non si distacca troppo dalla media. In ogni caso, come ho già detto, è molto simpatica, infatti hai meritato due punti su tre.

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Lessico e grammatica:8.5/10

Stile:9.5/10

Originalità:9/10

Caratterizzazione dei personaggi:10/10

Attinenza al prompt:5/5

Parere personale: 2.5/3

Totale: 44.5/48

 

Allora, come prima cosa, partiamo dal lessico: è semplice, pulito, come nelle altre due drabble, ma c’è quell’incontinente che stona un po’. Probabilmente l’hai messo perché altrimenti avresti sforato di qualche parola, però sarebbe stato meglio togliere qualche altra parola e cambiarlo. La trovo una parola troppo “formale” rispetto al resto. Passando alla grammatica, ci sarebbe soltanto nella frase La sua ragazza, quando non era impegnata con il suo lavoro… il suo che è già utilizzato ne La sua ragazza e quindi si ripete. A mio parere, la frase sarebbe stata perfetta anche senza quel suo. Il resto è curato e ordinato come al solito. Brava!

L’unica cosa che ho da dirti è che dovresti inserire un qualche segno di interpunzione al Ci risiamo… perché è un pensiero e deve distinguersi dal resto, non basta il corsivo. Questo ti ha tolto mezzo punto, perché lo reputo un errore, diciamo, perdonabile. Il resto è scorrevolissimo, come sempre del resto.

Come le altre due, la vita di Sana e Akito da ventenni circa in sé non è originale, ma questa era tutta nuova! L’idea del bagno, di Sana che deve andarci ogni dieci minuti, e del povero Akito costretto a sopportare in silenzio è originale, per questo stavolta ti ho assegnato un 9. Complimenti per l’idea!

In caratterizzazione non ho potuto che assegnarti il massimo! Tra Sana, sempre “sbadata”, se così si può dire, e Akito, scocciato come suo solito, si respira un atmosfera identica a quella del manga (nelle parti comiche, ovvio!). Poi, come potevo non darti dieci dopo che hai addirittura messo il mitico Piko!

Come avrai capito, era stupenda! Complimentoni, un ottimo punteggio davvero meritato!

Non so davvero cosa dire, oltre che meriti punteggio pieno anche nell’attinenza al prompt, visto che il gabinetto è l’essenza della drabble. Davvero molto brava!

Devo ammetterlo, questa drabble è la mia preferita delle tre che hai scritto! Mi è davvero piaciuta, forse per l’ottima caratterizzazione, forse per l’apparizione del Piko, forse per l’allegria che la storia sprigiona, forse per tutte e tre le cose! Fatto sta che l’ho davvero molto apprezzata! Bravissima!

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Lessico e grammatica: 8.83/10

Stile: 9.67/10

Originalità: 8.33/10

Caratterizzazione dei personaggi: 9.83/10

Attinenza al prompt: 5/5

Parere personale: 2.17/3

Punti bonus: 0/2

Totale: 43.83/50

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Lessico e grammatica:9.5/10

Stile: 9/10

Originalità: 9/10

Caratterizzazione dei personaggi: 9.5/10

Attinenza al prompt: 5/5

Parere personale: 2/3

Totale: 44/48

 

La grammatica è quasi perfetta, l’unica imprecisione è uno spazio dopo un apostrofo, che non andava messo – L’ odore di salsedine. Il resto è perfetto, senza errori. Ah, però ho notato che utilizzi la “e” maiuscola apostrofata quando vuoi usare il verbo essere, invece di “È”, che è la forma corretta, ma non è un vero e proprio errore. Il lessico è ricercato, con termini complessi, non molto usati. Rende il tutto poetico, ma mi è parsa una buona scelta, visto che la drabble in sé è impostata in stile poesia – anche se non è segnato nel genere.

Lo stile è quasi “povero”, con frasi brevi, spesso minime. Tuttavia, essendo la storia paragonabile ad una poesia, non ho penalizzato. Per questo genere di fic va più che bene, per cui non posso che apprezzare questa tua scelta.

Originalità distinta, giacché spesso le guerriere del sistema solare esterno vengono trascurate, almeno per quel che so io. Inoltre l’idea di analizzarne i pensieri riguardo il proprio elemento è carina, di sicuro spicca. Altra cosa che mi è piaciuta è stato il modo in cui hai descritto il mare. Certe similitudini erano davvero belle, come Linfa salata permea le mie vene.

Anche la caratterizzazione era ben fatta, i sentimenti e i pensieri di Neptune erano resi perfettamente, e a mio parere hai centrato in pieno il suo carattere e lo hai poi trascritto su carta, o meglio, su documento. Insomma, davvero tanti complimenti.

Per il prompt, non c’è molto da dire. Era incentrato a meraviglia, su questo non ci piove. Se non è attinente questo, non lo è nessuno. L’intera drabble si basa sul mare, che si può chiedere di più?

La storia mi è piaciuta molto, devo ammetterlo. Anche perché io stessa non avevo mai considerato molto le guerriere del sistema solare esterno, e non avevo mai provato a calarmi nei loro panni. Fino a quando non ho letto questa fic. Davvero bella, complimenti, ne consiglio la lettura.

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Lessico e grammatica:8.5/10

Stile: 9/10

Originalità: 9/10

Caratterizzazione dei personaggi: 9.5/10

Attinenza al prompt: 5/5

Parere personale: 2/3

Totale: 43/48

 

Dunque, ci sono degli errori, più che altro di sintassi. Uno è nella frase L'ambiguità la sua caratteristica, la sua natura. Risulta infatti un po’ strana, suggerisco di inserire tra “ambiguità” e “la” il verbo essere oppure, al massimo, una virgola, altrimenti non si capisce bene. Poi, nella parte Io sono il vento, io la potenza, il secondo pezzo è un po’ innaturale, verrebbe molto meglio eliminando il secondo “io”, o aggiungendo di nuovo il verbo essere; fatto sta che così non è del tutto corretta. Il lessico anche qui è poetico e ricercato, molto adatto. I miei complimenti.

Lo stile non presenta particolari errori, tuttavia, non so, a mio parere manca di qualcosa. Forse è per quel ripetersi di apposizioni, seguite da virgole e predicati – come Compagno di corse, mi dona la vita –, che a lungo andare diventa stancante. È anche un mio capriccio personale, perciò non gli ho dato troppo peso, non preoccuparti. Comunque nel complesso va bene, adatto a storie di questo genere.

Il tasso di originalità in questa storia è alto, già solo per il fatto di aver scelto come protagonista Sailor Uranus. Inoltre, pur non avendo un vera e propria trama, presenta delle analisi ben fatte e innovative, soprattutto grazie allo stile poetico utilizzato. E poi ci sono anche riferimenti alla coppia NeptunexUranus, cosa che ho gradito. Insomma, è una drabble che porta una bella ventata di nuovo in un fandom ormai incentrato solo su Usagi.

Per di più, l’analisi, oltre che originale, è attinente ai canon. Rispecchia infatti perfettamente il carattere di Haruka, almeno per come la vedo io. Questa sua forza, e anche intimità con il vento, la rende unica e potente. L’ho sempre considerata come una persona sicura, piena di potenza, e tu hai perfettamente reso questo suo lato. Perciò, davvero un lavoro ben fatto.

Prompt attinente all’ennesima potenza, come sempre. Essendo l’intera storia riguardante il vento, non ho potuto non darti punteggio pieno. È semplicemente troppo perfetta.

In conclusione, l’ho molto apprezzata, sebbene io tenda a non gradire drabble di questo genere, proprio perché non aventi una trama precisa. Ma tu, invece, sei riuscita a dimostrarmi che anche le breve storie introspettive possono essere belle, e ti ringrazio per questo.

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Lessico e grammatica:10/10

Stile: 9/10

Originalità: 9/10

Caratterizzazione dei personaggi: 9.5/10

Attinenza al prompt: 5/5

Parere personale: 2.5/3

Totale: 45/48

 

E questa volta non c’è neanche un errore, bravissima. È tutto pulito e scorrevole, non c’è che dire. In questa drabble più delle altre hai usato un lessico complesso, con parole poco comuni, come “imperituro”. L’ho davvero apprezzata come scelta, sei stata brava. E scusa se questa parte del giudizio è così corta, ma quando una storia è perfetta non c’è molto da dire, non trovi?

Nello stile invece ho riscontrato una piccola pecca: nella frase Falce implacabile scruta il mondo dall’alto sarebbe stato meglio inserire una virgola dopo “implacabile”; perché senza di essa, sinceramente, mi sembra un nome in codice, come quelli usati comicamente, tipo “Lontra irritata” – scusa, non me ne viene un altro in mente – o cose così. A parte questo, il resto era corretto. Ripeto, le frasi sono brevi, anche troppo, ma, essendo quasi una poesia, si adattano perfettamente alla struttura. Nient’altro da ridire.

Pluto non viene quasi mai troppo approfondita, mentre tu le hai addirittura dedicato una storia. Questo comporta una notevole originalità, peraltro accentuata dallo stile poetico utilizzato. Hai dato una descrizione del tempo degna di un’enciclopedia, e hai messo delle similitudini e figure retoriche davvero belle. Tutto questo conferisce alla drabble un’originalità niente male.

E poi, la guerriera Sailor è descritta così bene! I suoi pensieri verso il tempo mi sono piaciuti molto, e soprattutto mi sono sembrati molto IC. Pluto è nata per essere la guardiana dello scorrere implacabile dei secondi, ed è proprio così che appare. Rassegnata, ma anche devota al suo compito, che però non le permette di vivere come gli altri. Sono riuscita a cogliere tutto il suo dolore nelle ultime due frasi. Intrappolata nelle sue volute, non posso vivere. Io sono solo una guardiana. Riassumono benissimo i suoi sentimenti.

Inutile dire che il prompt era perfetto. Ma io lo dico comunque. Era incentrato benissimo, il tempo la faceva da padrone. E, e… Boh, non saprei cosa aggiungere. Davvero brava!

Questa storia è quella che mi è piaciuta di più, devo ammetterlo. Sarà perché ho particolarmente gradito tutte le figure retoriche sul tempo, o perché io adoro Pluto! Ma mi piace molto, è davvero degna di essere letta. I miei più sinceri complimenti!  

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Lessico e grammatica:9.33/10

Stile: 9/10

Originalità: 9/10

Caratterizzazione dei personaggi: 9.5/10

Attinenza al prompt: 5/5

Parere personale: 2.17/3

Punti bonus: 0/2

Totale: 44/50

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Lessico e grammatica:9.5/10

Stile: 8.5/10

Originalità: 9.5/10

Caratterizzazione dei personaggi: 10/10

Attinenza al prompt: 5/5

Parere personale: 2/3

Totale: 44.5/48

 

La grammatica è quasi perfetta, l’unica cosa che ho trovato è una ripetizione della parola “piccola”, nella frase La piccola candela che tenete fra le mani sembra una piccola lucciola. Ah, e poi, ho notato che utilizzi la forma “E’ ” invece di “È”, ma non l’ho valutato, perché è proprio una sottigliezza. Il lessico è semplice e ben scelto, non presenta termini complessi, ma l’ho trovato molto carino e adatto. Lo stile è buono, ma a mio parere è un po’ troppo diretto. Sicuramente è particolare, con le continue domande alla Principessa, ma a lungo andare stanca un pochino. In ogni caso, è diverso dal solito, e ho molto apprezzato il tentativo, anche se non del tutto riuscito.

I punti forti di questa drabble sono due: l’originalità e la caratterizzazione. Partiamo dalla prima. Sicuramente la coppia IzayoixInuNoTaisho non è molto trattata, di certo non quanto la InuyashaxKagome, inoltre hai parlato di un momento verso “gli inizi”, diciamo. Questo ha conferito alla fic grande originalità.

Per quanto riguarda il personaggio, era perfettamente caratterizzato. Izayoi era proprio lei, in tutte le sue sfaccettature. Nonostante sia apparsa poche volte nell’anime e nel manga, sei riuscita a cogliere il suo essere e a riprodurlo su carta. Brava!

Complimenti anche per l’attinenza al prompt, ben scelto. E poi hai proprio ragione, gli umani e i demoni sono un po’ come il giorno e la notte. Punteggio pieno anche qui, era inevitabile, direi.

Infine, il parere personale: ho molto gradito questa storia, perché è come una specie di rimprovero per la Principessa, che si è innamorata di Inu No Taisho, ma al tempo stesso mantiene un tono dolce, o almeno io la vedo così. Mi viene da pensare che il narratore sia Takemaru, che la ama, ma al tempo stesso la odia, perché ha donato il suo cuore ad un demone. In sostanza, molto brava, hai scritto un bella drabble, mi è proprio piaciuta.

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Lessico e grammatica:10/10

Stile: 9.5/10

Originalità: 9.5/10

Caratterizzazione dei personaggi: 10/10

Attinenza al prompt: 5/5

Parere personale: 3/3

Totale: 46/48

 

Nessun errore neanche qui, comincio a pensare di avere a che fare con una scrittrice professionista. Davvero, è tutto perfetto nei minimi dettagli. Il lessico è ben utilizzato, con termini curati e idonei al contesto. Per quanto riguarda lo stile, avrei due cosette da farti notare. La prima è nella frase Vi piange il cuore, Principessa, sapendo che anche il vostro demone, il padre del fagottino che stringete fra le braccia, è là dentro, e che si sta sacrificando per voi, io toglierei quel “e”, mi pare che sia di troppo. È anche una questione di gusti, però, non so, mi è sembrato che stonasse. L’altro minuscolo dettaglio che ho riscontrato si trova nella parte Una folata di vento freddo vi fa improvvisamente rabbrividire, ricordandovi che siete fuori fra la neve coperta solamente da un leggero kimono e dalla veste di Hinezumi. Tra “neve” e “coperta” andrebbe una virgola, altrimenti verrebbe da pensare che è la neve ad essere coperta da un leggero kimono, non Izayoi. Per il resto, è tutto molto scorrevole e fluido, questa volta lo stile utilizzato è ben adatto e non “stanca”, come ti avevo detto nella drabble precedente. I miei complimenti.

Ho trovato la storia molto originale e, seppur ispirata al terzo film, si vede che ci hai messo del tuo, diciamo. E ho gradito la tua scelta di narrare un fatto già trattato nell’anime, ma con un pizzico d’introspezione in più, è un’idea che non tutti considerano.

E la Principessa era semplicemente perfetta, in tutta la sua malinconia. Per quanto non si sappia molto di lei, hai saputo descrivere benissimo i suoi sentimenti, basandoti su ciò che si è visto in quella scena del film, immagino. Insomma, sei stata molto brava e credo che il punteggio che ti ho assegnato in caratterizzazione valga più di mille parole.

Prompt decisamente ben scelto, trattato all’inizio della drabble e poi ripreso verso la fine. Nulla da dire se non un sincero ‘complimenti’.

Se non si fosse capito, questa fic mi è piaciuta moltissimo, sia per com’era scritta, sia per l’argomento trattato. Insomma, per tutto. Davvero tanti complimenti, ragazza mia, spero di poter leggere qualcos’altro di tuo, in futuro.

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Lessico e grammatica:7.5/10

Stile: 10/10

Originalità: 8.5/10

Caratterizzazione dei personaggi: 10/10

Attinenza al prompt: 5/5

Parere personale: 2.5/3

Totale: 43.5/48

 

Allora, mi duole dirti che in questa drabble ho trovato degli errori. Innanzitutto il verbo “accompagnare” non richiede la preposizione “a”, come invece tu hai fatto, e ha bisogno del “con”. Ossia, tu hai scritto accompagnavano al suo passaggio qualche esclamazione coloritae non è proprio corretto: al posto di “al” avresti dovuto mettere “il” e prima di qualche andava un “con”.

Ma, oltre a questo, ho riscontrato ben tre ripetizioni, che non è una cosa da poco. Le parole ripetute sono “occhiate”, “mamma” e poi hai utilizzato in due frasi consecutive “immobile” e “s’immobilizzò”, e benché non si tratti dello stesso termine è comunque sgradevole da leggere.

Per quanto riguarda il lessico, l’unica cosa è il termine “insettino”, che mi è parso poco adatto al momento. Il resto è ben scritto, hai un modo di scrivere che permette di immaginare senza problemi la scena descritta. Infatti lo stile è ottimo, diverso da quello delle altre due storie, e decisamente più appropriato al momento drammatico.

L’originalità è senza alcun dubbio presente, il modo in cui hai descritto la morte di Izayoi attraverso gli occhi di un bambino piccolo è molto bello. E inoltre Inuyasha è ben caratterizzato, con la consapevolezza di non essere gradito dai contadini perché diverso e la sua spensieratezza da cucciolo, nonostante ciò che vive. Insomma, ho potuto vedere lo stesso mezzo demone descritto dalla Takahashi, perfettamente attinente ad esso. Brava!

Il prompt era perfetto, e lo hai nominato sia all’inizio, con il “silenzio irreale”, sia alla fine. Mi è piaciuto come lo hai trattato, e, davvero, non ho parole per descrivere quello che sento.

Nonostante a te non piaccia molto, da quanto ho capito, per me questa è la seconda drabble più bella tra le tre. Il tema è duro, la morte della madre non è mai una passeggiata, e tu hai saputo narrarla con serietà, donando alla storia un significato profondo. E, devo dirlo, ho adorato le ultime due frasi. «Mamma…?» chiamò. Silenzio.

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Lessico e grammatica:9/10

Stile: 9.33/10

Originalità: 9.17/10

Caratterizzazione dei personaggi: 10/10

Attinenza al prompt: 5/5

Parere personale: 2.5/3

Punti bonus: 0/2

Totale: 44.8/50