[FAN FICTION] » Tʀᴜe coᴌoʀs . Terminata: 25 capitoli. Rating: arancione

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(martiii)
00giovedì 15 aprile 2010 20:36
Ahahah, daiii fatemi gustare questi attimi di gioiaaa :P:P:P
huhu91
00giovedì 15 aprile 2010 20:51
[SM=x47954] [SM=x47954] [SM=x47954] marti sei perfida!!!
(martiii)
00giovedì 15 aprile 2010 20:58
Re:
huhu91, 15/04/2010 20.51:

[SM=x47954] [SM=x47954] [SM=x47954] marti sei perfida!!!




Me lo dicono in tantii muahahah
[SM=g27828] [SM=g27828]
_Sara95_
00giovedì 15 aprile 2010 21:26
Re: Re:
(martiii), 15/04/2010 20.58:




Me lo dicono in tantii muahahah
[SM=g27828] [SM=g27828]




Noon è vero che sei perfida AMORE... tutta colpa di Mario!
(Tina sei a rischio di MORTE! [SM=x47978] il pc sei tu ahahah xD)



Posta oradesso che poi devo andare a sdraiarmi che mi fa male tutto...
(martiii)
00giovedì 15 aprile 2010 21:33
Ahahah, okok posto posto, calmaa!
(martiii)
00giovedì 15 aprile 2010 21:58
Eccovi qui il decimo capitolo [SM=g27821]
ENJOY !



_________________________________



● Ͼapitolo Dieci







- Eva -


"Ma dove andiamo Mike?"
La domanda cominciava a sorgere più che spontanea, dopo che lui e Jan mi avevano quasi fatto cadere dal letto. Si erano divertiti a saltare su quel povero materasso con l’intento di porre fine ai miei insistenti sonni profondi. Proprio un bel buongiorno per dare il via ad una giornata. Oltretutto ero in ritardo, non avevo mai fatto una doccia così veloce in vita mia, con Michael fuori dalla porta che bussava e batteva le mani, per incitare a sbrigarmi. Mi sembrava di stare in una casa di pazzi, con Janet che era isterica e mi aveva preparato già i vestiti sulla sedia, tirandomeli addosso appena varcata la soglia della stanza. Con tutto quel fiato sul collo secondo loro avrei impiegato di meno a prepararmi. Ma si sbagliavano di grosso, perché ogni due secondi mi dovevo bloccare per il troppo ridere, di fronte a quei due fratelli pimpanti e strillanti per casa. Sembravano delle cavallette parlanti, che zampettavano a destra e a sinistra, parlandomi e ricordandomi che ero in ritardo. Michael aveva assunto il ruolo del personal trainer pompato e esigente, anche se di esageratamente muscoloso sul suo corpo non vedevo proprio nulla. Era una sottiletta, come lo chiamavo io, e come sempre se la rideva. Però non era gracile senza un filo di muscoli. Era tonico, in forma e la cosa che mi faceva impazzire di più di tutte erano le sue spalle enormi, così larghe in tutto quel complesso piccolo piccolo. Dopo il costante fiato sul collo dei fratelli che si stavano preoccupando per il ritardo che avevo causato, mi ritrovavo in un Suv completamente nero, con i vetri anch’essi accuratamente oscurati, con Michael. Sapevo che sarei dovuta andare con lui a lavoro da Quincy, ma non sapevo esattamente dove. Poi buttai un occhio sul suo orologio e notai che da quando mi ero alzata era passata addirittura un’ora, facendo aumentare ulteriormente il ritardo. Ero un po’ agitata e non riuscivo proprio a capire la necessità di quella conoscenza che avrei dovuto fare di quel signorotto. La cosa mi faceva piacere, ma cosa c’entravo io tra loro e il loro lavoro in cui oltretutto non ne capivo niente? La cosa che mi rassicurava era il fatto di star vicino a Michael almeno per quella giornata, visto che di solito il pomeriggio non era mai in casa.
"In studio, dove ci sarà Quincy. Dobbiamo sistemare delle cose, e poi ci sarà l'intervista"
Annuii distrattamente intenta a giocare con Puffetto che si divertiva a leccare i miei jeans, mentre facevo riposare un po’ i muscoli del mio stomaco che non ne potevano più di contrarsi per il troppo ridere
"Ehi, ma ancora non mi hai salutato stamattina Snow.."
Non feci in tempo a voltarmi verso lui che le sue labbra bagnarono le mie, col loro sapore d'arancia, come il succo che prendeva ogni mattina. Si staccò sorridendo e iniziò a frugare dentro un cassettino sotto il sedile. Tirò fuori un paio di occhiali, come se fosse una cosa normale, ed un chupa chups, all'arancia naturalmente. Scartò il dolcetto e se lo mise in bocca, passandolo da destra a sinistra per gustarlo meglio. Poi posò i suoi Ray Ban neri sul mio naso
"Metti questi, sicuramente ci saranno dei fan e forse qualche paparazzo. Così non ti riconosceranno "
Mi infilò poi anche un cappellino di Mickey Mouse con la visiera per coprirmi meglio e si voltò ancora sorridendo con quel musino da cucciolo che mangiava la sua razione giornaliera di dolci
"Pronta per il bagno di folla?"
Rise e prima che si voltasse per uscire gli sfilai il chupa chups dalla bocca e lo infilai nella mia, facendogli una linguaccia. Bene, un colossale ritardo per mia e solo mia colpa, un produttore discografico di fama mondiale da conoscere e una folla di fan da affrontare..Bhè come inizio niente male, no? La portiera si aprì e decine di grida si levarono. Mike mi prese per mano e mi trascinò fuori con lui e le sue guardie. Si mise a firmare autografi e scambiare qualche parola con dei fan che evidentemente già conosceva, quando sentii una mano prendermi una spalla per voltarmi dalla sua parte
"E tu chi sei ragazzina?"
Due occhi verdi mi scrutavano curiosi e gelosi. Una fan ipotizzai, estremamente esagerata ovviamente. La presi a ridere, così decisi di divertirmi un po’, tanto non mi conosceva nessuno lì e Michael era impegnato a far foto e autografi alle mie spalle
“Sono il tuo peggior incubooo !”
Incrociai gli occhi e con le mani mi deformai un po’ le guanciotte per far diventare ancora più strana quella stupida espressione che mi ero volutamente dipinta in faccia, di fronte al viso di quella povera ragazza che mi guardava quasi fossi un aliena. Le scoppiai praticamente a ridere in faccia, mentre la mano di Michael si rintrecciò alla mia e mi trascinò dentro quell’enorme porta di vetro, ma sentii lo stesso la ragazza dire ad un’altra
“Oh mio Dio, quella è completamente scema ! “
Risi ancora sguaiatamente sotto lo sguardo curioso e divertito di Michael e sfilai il cappello, posando gli occhiali scuri in testa. Poi mi stampò un leggero bacio sulle labbra mentre stavamo aspettando che l'ascensore arrivasse al sesto piano. Uscimmo e Mike bussò ad una porta ancora tenendo la mia piccola mano completamente assorbita dalla sua così grande.
"Si avanti " Parlò una voce dentro "Oh, Michael ! Sei in estremo ritardo, come sempre !"
Quell'uomo, che doveva essere Quincy si avvicinò a noi tutto sorridente e pimpante. Era un uomo alto come Michael più o meno e quel sorriso largo e smagliante metteva allegria. Sembrava un tipo a posto e anche molto simpatico a primo impatto
"Q lei è Eva"
Gli porsi gentilmente una mano e lui la strinse non smettendo di sorridere
"Allora tu saresti la famosa Eva di cui Michael mi ha tanto parlato !? E' un piacere conoscerti, finalmente !"
Sorrisi timidamente e lasciai la sua mano. Una guardia mi portò Puffetto mentre Quincy mi faceva segno di accomodarmi in quella grande stanza che dava su un'altra stanzetta insonorizzata con dei microfoni. C'era un piano con mille tasti e varie levette. Non ero mai riuscita a capire come facessero a ricaparsi con tutti quei pulsanti, e forse mai lo capirò. Ero seduta di fronte a un tavolo mentre Michael e Quincy parlavano tra loro, per poi sedersi anche loro lì. Dire che ero imbarazzata era troppo poco, e Michael che mi sorrideva in tutto il suo splendore di certo non migliorava lo stato delle mie guance che da lì a poco avrebbero potuto prendere fuoco
"Allora Eva, Mike mi ha anche detto che giochi a calcio, e che sei molto brava ! E' vero?"
Quel suo sguardo scrutatore e allegro mi metteva in imbarazzo, ma cercai comunque di contenermi da non apparire troppo insicura e impacciata, così guardandolo negli occhi anch’io cercai di essere a mio agio
"Ehm, si si, me la cavo. E' da una vita che gioco signor.."
"Oh, nono niente signor. Sembro così vecchio?"

Una piccola risatina generale e Q continuò a parlare disinvolto per mettermi a mio agio. Ok, lo ammetto, non me lo aspettavo fosse così aperto con una come me, una semplice ragazza che piombava nel suo studio nel mezzo del suo lavoro a rompere e lui era felice di conoscermi. Forse non erano poi tutte così male queste star di Hollywood..
"Chiamami solamente Quincy, o Q."
Sorrisi imbarazzata e chinai un po’ la testa, mentre potevo vedere Michael con la coda dell’occhio ridere sotto i baffi, divertito che io me la stessi un po’ facendo sotto. Me l’avrebbe pagata
"Allora, come lo trovi Michael Jackson? Te l'aspettavi così?"
Incalzò ancora con il suo vocione profondo, mentre ancora con il suo sguardo cercava di captare qualcosa di strano in me. Un bel respiro ancora un volta e cercai di far la sicura, ma il rosso porpora sulle mie gote un po’ mi tradiva
"Bhè sinceramente no, tutt'altro davvero. Mi sarei aspettata il solito ragazzino viziato con la puzza sotto il naso, insomma un po' come ci si immaginano le star. Invece mi ha sorpresa, è così umile, gentile, un ragazzo normale, addirittura pure scemo !"
Risi per il dispetto e la frecciatina appena lanciata a Michael che non la smetteva di ridere di sottecchi. Infatti mi tirò una gomma cancella matite che era sul tavolino e io di rimando gliela ritirai facendogli una linguaccia a cui fece naturalmente fece eco divertito anche lui. Quincy sorrise ancora, probabilmente per il fatto che era strano trovare quella speciale sintonia che legava me e Mike dappertutto. Dopo una breve chiacchierata avevo iniziato a prendere confidenza, fortunatamente per il mio carattere mi bastavano poche parole e battute per capire se con quel qualcuno c’era intesa, e naturalmente la confidenza veniva da sé. E con Quincy, con il suo insolito essere gentile con me che non mi aspettavo, quella sorta di sintonia c’era e avevamo trovato subito l’incastro e l’ingranaggio giusto per quella simpatia tra noi
"Eva noi finiamo di sistemare delle cose. Tu fa quel che vuoi, tanto ci siamo solo noi in giro."
"C'è un distributore da qualche parte? Vorrei un caffè"
"Sisi, è nella stanza in fondo al corridoio a sinistra"

Uscii e mi sentii risollevata, come se avessi appena tolto un grave peso dal mio stomaco che mi faceva sentire un po’ goffa e impacciata. Portai quel piccolo Puffo con me e mi misi alla ricerca del distributore. Presi un caffè e un po' di latte per il cagnolino che lo bevve velocemente per la fame. Lo ripresi al caldo delle mie braccia, era ancora piccolino e sembrava tanto stanco che preferii non farlo camminare troppo. Così iniziammo a vagare per quel posto completamente sconosciuto e nuovo per i miei occhi come sempre troppo curiosi per fermarsi ad un solo giretto del piano in cui ci trovavamo. C'erano tantissimi piccoli uffici noiosi e monotoni, ma nulla di interessante. Così mi avviai verso l’ascensore, intenta a dare una bella perlustrata per quel luogo in cerca di qualcosa che potesse incuriosirmi, sperando vivamente che non avrei combinato qualche guaio. Solo quando scesi al secondo piano mi ritrovai in una specie di hall d'albergo dove c'erano dei megaschermi che trasmettevano delle vecchie partite. Ovviamente mi piazzai lì davanti in un comodo divanetto, cercando di non dar troppo nell’occhio tra segretarie che sfrecciavano a destra e sinistra, frettolose di svolgere il loro lavoro. Quella televisione pareva ipnotizzarmi quando tra le inquadrature scorreva quel prato verde sul quale rotolava quel pallone bianco e nero, tra le gambe muscolose e possenti dei giocatori. Il triplo fischio finale mi riportò alla realtà, un po’ come quando il suono assordante della sveglia ti fa sussultare tra le lenzuola. Buttai un occhio sull'ora era ormai l'una passata. Era estremamente tardi, così corsi subito verso l'ascensore per tornare da Quincy e Michael sperando che non si erano accorti della mia lunga assenza. Due ritardi nel giro di una mattinata, ero una donna da Guinnes, mica male. Ma quando le porte dell'ascensore si aprirono me li ritrovai davanti tutti e due. Uno aveva la faccia un po’ tra il preoccupato e lo scocciato, l’altro ovviamente sorridente e leggermente divertito. Secondo voi qual era l’espressione di Michael? Brave, ovvio e scontato che la prima era la faccia di quel ragazzo che mi porgeva il giubbotto che avevo lasciato in studio prima
" Eva ! Ti stavamo cercando ! Ma dove eri finita?"
Disse sbuffando e facendo segno di seguirlo verso l’ascensore, dove premette il pulsante per scendere al piano terreno
"Andiamo a fare pranzo adesso.."
Ok, forse dovevo delle scuse a qualcuno, anche se sentivo di non aver fatto niente di così tanto grave da causare il broncio a ‘qualcuno’ di cui non faccio nomi, sicuramente l’intuito vi sarà amico nel svelarvi chi era questo qualcuno
"Ero a dare un'occhiata in giro. Mi dispiace Michael"
Assunsi un’aria convincentemente dispiaciuta di fronte a quel musetto con un pizzico di rabbia disegnata sulle guance
"Ahh, non ascoltarlo Eva. Sei sempre il solito pignolo Mike, che palle che fai ! Cosa vuoi che sia ?"
Intervenne Q allargando le braccia con fare comico. Non riuscii a trattenere una risata, e anche Michael parve non resistere di fronte alla spontanea sincerità del suo amico
"Pignolo!"
Dissi a Michael facendogli una boccaccia per prenderlo in giro. Era incredibile quanto mi assomigliasse in quel lato del carattere. Uno più lunatico dell’altro, che bastava anche solo quello spiffero di vento contrario per farci cambiare completamente l’umore e l’esito della giornata era sempre un’incognita e non c’era mai da star tranquilli, bisognava mantenere sempre la guardia alta con i tipi come noi. Se ci prendevi nel verso sbagliato era dura dopo èh..Le porte dell’ascensore si aprirono e nel giro di pochi secondi si scatenò una sfrenata acchiapparella, sotto gli occhi sconcertati dei tizi dietro un bancone lì vicino, che ci guardavano come fossimo degli alieni provenienti da chissà quale strano pianeta. Se solo avessero cercato di comprendere invece di iniziare a ridere e sparare giudizi a zero sussurrati all’orecchio dell’altro. Se solo fossero stati in grado di vedere anche solo per un momento il mondo con gli occhi di Michael, forse sarebbero riusciti a capire molte più cose di quanto la conoscenza di quattro o cinque lingue gli avrebbe potuto dare..
“Se ti prendo Eva.."
Quincy si ritrovò ad essere una sorta di colonna a cui giravamo attorno, cercando di sfuggire dalle sue lunghe braccia mentre le risa di tutti e tre, Q compreso, si disperdevano nell’aria, vibrando, colorando quell’ambiente noioso e professionale con un pizzico d’allegria. Dopo vari giri riuscì ad afferrarmi e alzandomi da terra mi portava in giro per quell’atrio così vuoto e estremamente grande
" Michael daii, mollamii !"
"Ahah nono,non ti lascio se non mi chiedi scusa prima !"
"Ma come faccio se non mi lasci?! Okok, mi perdoni signor Michael Jackson!"
"Così va meglio!"

Mi lasciò andare e davanti a Quincy mi stampò un bacio su una guancia, molto, anzi troppo vicino alla bocca. Diventai a dir poco fucsia, e lui di risposta rise, accompagnato poi da Q.




Mangiammo in un ristorante vicino gli studios di Los Angeles, dove ci eravamo recati per quell'intervista. Avevo passato tutto il viaggio ad ascoltare Michael e Quincy parlare dei progetti per i video dell'album, da quello che ho capito si chiamerà Bad, anche se di cattivo in Mike non ci vedevo nulla. Stavano parlando di una canzone, il titolo se non sbaglio era una mezza specie di The Way You..e poi non mi ricordo e del video che avrebbero dovuto registrare di lì a poco!
Michael mi rimise il cappelletto in testa e io mi infilai gli occhiali. Ci recammo dentro questo palazzo per l’intervista che avrebbe dovuto fare e subito una ragazza prese Quincy e Michael per un braccio trascinandoli via per parlare. Io rimasi lì impalata senza sapere cosa fare, allora chiamai una guardia del corpo, Wayne, e gli diedi il cappelletto
"Tieni, metti Puffetto in macchina, si è addormentato. Ogni tanto buttagli un'occhiata, grazie"
Gli sorrisi con fare complice e lui ricambiò allegro. Era un uomo grande e grosso, ma era davvero generoso. Delle volte quando gironzolava per casa aspettando che Michael scendesse per accompagnarlo a lavoro si avvicinava a me per scambiare qualche parola. La prima domanda che mi porgeva era sempre la stessa, con quella voce calda e profonda, che ti trasmetteva tanta calma
“Come stai? Tutto bene Eva?”
Poi sul campo professionale si trasformava, diventava silenzioso e composto, gonfiando il petto per sembrare più grande di quanto già non lo fosse. Poco dopo mi raggiunse Quincy che arrivò sparato alle mie spalle, evidentemente aveva fretta
"Eva! Senti noi stiamo in una stanza qui per sistemare delle cose e poi tra un po' inizieremo con l'intervista ok? Mi dispiace ma non fanno entrare nessuno"
"Ah, ma non fa niente Quincy, intanto vado a fare un giro per la città. Tra un po' torno! Buon lavoro"

Sorrisi sinceramente e mi girai avviandomi verso la porta scorrevole, quando una voce familiare mi raggiunse
"Ehi Eva dove vai?"
Era Wayne che ancora una volta si preoccupava per me. Sapeva che non era sicuro per me uscire sola, ma per una volta che ero fuori volevo godermi quel pezzetto d’America da sola, senza troppa pressione addosso. Poi parliamoci chiaro, chi mi avrebbe dovuto far del male? Non pensavo che quegli esseri si mettessero anche a pedinare le loro ‘prede’ scappate dal giro
"Vado a fare un giro per la città, mi raccomando tieni d'occhio Puffetto"
Gli feci un occhiolino e tornai sui miei passi, ma lui mi stava sempre di fianco
"Vuoi che ti accompagno? Per stare più tranquilla.."
Com'era premuroso, ma me la sarei cavata più che bene. Un giretto in quella città che minaccia avrebbe mai potuto rappresentare? Poi c’era talmente tanta gente in giro che non mi sarebbe mai successo niente
"Oh nono Wayne, non ti preoccupare. Farò una breve passeggiata per vedere com'è il posto e tornerò"
Annuì e mi lasciò andare per la mia strada. C'era una sottile aria calda che mi accarezzava la vita, leggermente scoperta, solleticandola. Lì era tutto così diverso, quei palazzi grandi e altissimi, così brillanti e splendenti di nuovo. Io abituata a una minuscola città storica di 64.000 abitanti, la maggior parte anziani, nel vedere quello che mi si poneva intorno non mi rimaneva che restare a bocca aperta. I negozi enormi e pieni di colori sgargianti, i lunghi viali con strade a 6 corsie. Traffico fitto con centinaia di taxi gialli che si intravedevano. Ragazze con i bicchieroni di carta in mano del caffè, come nei film, sembrava tutto così surreale. Camminavo con il naso puntato verso l'alto, verso la punta di quei palazzi che sembravano toccare il cielo. Entravo nei negozi e frugavo tra i vestiti, li provavo e poi uscivo senza comprare nulla, anche perchè non avevo i soldi e sicuramente non mi sarei mai permessa di chiederli a Michael. Camminavo e ad ogni passo ero sempre più curiosa di scoprire cosa ci fosse di entusiasmante nella vetrina dopo. A un tratto guardai in alto verso un orologio digitale posto sopra a una croce luminosa di una farmacia. Erano le 6:47, più o meno 2 ore che ero in giro, così decisi di tornare agli studi. Non c'erano difficoltà nel ritrovare la strada, in quanto avevo percorso solo quella principale, quindi andando sempre dritto. Mi sarebbe bastato ritornare sui miei passi e accorgermi del palazzo da dove ero uscita. Continuavo a proseguire quando a un tratto una mano mi strinse forte un polso, tanto da farmi uscire un gemito di dolore. Mi trascinò con forza in una piccola via buia a due passi più avanti e mi mise una mano sulla bocca, facendo pressione. Avevo paura, chi poteva mai essere?! Cercai di dimenarmi e gridare, senza nessun risultato. Ero poggiata contro un muro in quella via poco illuminata. Mi iniziai ad agitare, quando quell'uomo si tolse il cappello e gli occhiali. Un colpo al cuore, un pugno allo stomaco. Quell'uomo lo riconoscevo benissimo, quell'emerito stronzo che abusava di me. Mi guardava divertito e la sua stretta sul mio polso si fece ancora più forte, faceva malissimo. Iniziai a scalciare, colpendolo con un piede su uno stinco, e gli morsi un dito. Lui allargò le dita della mano che aveva poggiato sulla mia bocca permettendomi di riuscire a tirare fuori qualche suono
"Brutta puttana, alla fine sei riuscita a scappare eh?! Adesso che fai, te la fai con Michael Jackson? Vedo che punti in alto ragazzina"
"Vaffanculo. Lasciami andare emerito coglione, lasciamiii"

Continuavo a dimenarmi, così mi strinse ancora più forte facendomi sbattere la testa contro il muro. Una fitta si fece subito sentire, lo stesso dolore che avevo provato pochi giorni prima quando avevo perso i sensi. Cercai di ritrovare il controllo senza successo. Quel verme si era completamente poggiato sul mio corpo non permettendomi di muovermi, facendo pressione col bacino verso il mio, facendomi volutamente percepire con disgusto il suo membro. Alzai un ginocchio e lo colpii proprio lì in mezzo. La sua mano sulla mia bocca si scostò per il dolore improvviso
"Vai a farti fottere testa di cazzo. Lasciam..."
Non feci in tempo a finire che mi tappò la bocca con più forza. Era alterato adesso, lo si percepiva dai suoi occhi iniettati d’odio
"Ehi puttanella, come mi hai chiamato? Non ti permettere più a darmi qualche altro colpo, sennò lo vedi questo coltello?"
Aveva sfilato dalla tasca un coltelletto, nella lama vedevo riflettere la fioca luce del sole che filtrava dall’alto dei palazzi. Mi pervase un brivido gelato e mi immobilizzai. Aveva ormai tolto la mano dalla mia bocca
"Puttana ci chiami tua madre razza di fallito. Fai schifo coglione, fai schifo! Adesso lasci..."
Non feci in tempo a finire che sentii la lama di quel coltelletto infliggere un taglio profondo nella parte scoperta della mia pelle, poco sopra la cintura dei jeans. All'improvviso oltre il dolore atroce per quel taglio si aggiunse anche un'altra fitta alla testa. Mi sentii mancare, l'istinto fu quello di lasciarmi cadere a terra quando sentii delle urla
"Oddio ma che cavolo fai deficiente?"
Un ragazzo si era fiondato addosso a quell'uomo allontanandolo da me. Mi piegai in due portando le mani verso la ferita, e sconvolta me le ritrovai piene di sangue. Doveva essere proprio profonda, il sangue non smetteva di uscire, e il dolore aumentava sempre di più. Tremavo dalla paura, non sapevo cosa fare, ero terrorizzata. Allora cominciai a scappare, a correre più che potevo
"NON E' FINITA QUI SAPPILO!"
Fu l'ultima cosa che sentii da parte di quello schifoso mentre mi allontanavo il più possibile da lì. Potevo scorgere il palazzo degli studi da lontano. Tenevo le mani sulla ferita che mi procurava un dolore insopportabile mentre il sangue continuava a scendere sporcando i jeans e la maglia di un rosso acceso. Sentivo gli occhi della gente puntati addosso, mi guardavano tutti e quando passavo si apriva una specie di varco tra loro, in modo da lasciarmi passare più facilmente. Avrei voluto buttarmi a terra e calmarmi, ma avevo troppa paura che quell’uomo mi potesse raggiungere, così in 5 minuti mi trovai davanti la porta degli studi. Se solo avessi dato ascolto al buon Wayne in quel momento non mi sarei ritrovata in quelle condizioni, tremante come una foglia e piegata in due dal dolore. Ma ormai era troppo tardi per se ed i ma. Entrai ancora correndo e vedevo da lontano Michael sorridere a Quincy. Quel sorriso alla mia vista fu un'ondata di sollievo che però durò ben poco quando il suo sguardo si posò su di me, sconvolto. Mi venne incontro correndo, lasciando cadere dei fogli che aveva in mano
"Oddio Eva, cos'hai perchè sanguini? Cos'è successo? Stai bene?"
"M..Michael aiutami mi fa malissimo. Ti prego fa troppo male"

Iniziai a tremare e le lacrime trattenute fino a quel momento iniziarono ad uscire impetuose. Lo vedevo davanti a me che era in preda al panico e non sapeva cosa fare. Era terrorizzato, ed io più di lui vedendolo così
"Andiamo immediatamente in ospedale." Intervenne Quincy "Wayne prepara l'auto velocemente!"
In pochi secondi mi trovai in auto con mille fazzoletti che premevano sopra la ferita che sembrava non calmarsi mai. Non ero riuscita ad aprire bocca nonostante le mille domande di Quincy e Michael. Tremavo come una foglia e non riuscivo a calmarmi. Arrivati Mike mi prese in braccio e io mi lasciai andare su di lui, mi sentivo flebile e stanca, non ce l'avrei fatta a camminare. In pochi secondi fummo dentro una stanza con un medico che osservava la mia ferita e Michael di fianco a me
"Signorina, è un taglio molto profondo, ha perso molto sangue, infatti è un po' bianca in viso. Ora le metteremo dei punti e la medichiamo. Stia tranquilla, non farà male. Così potrà tornare subito a casa"
Michael sembrava più preoccupato di me, era nervoso e si scrocchiava le dita in continuazione, masticando nervosamente la solita gomma. Passeggiava a destra e a sinistra senza fermarsi un attimo mentre il dottore parlava. Io avevo una paura tremenda degli aghi, e vedere il dottore prenderne uno per mettere i punti mi fece sbiancare ancora di più per il terrore
"M..Michael ti prego vieni"
Gli feci cenno di avvicinarsi e si poggiò con le braccia sul lettino. Mi fissava, ma era uno sguardo assente e ansioso. Chissà cosa gli passava per la testa
"Ho paura degli aghi"
Mi accarezzò il viso e mi sorrise, al meglio che poteva
"Dai Eva, vedrai che non sentirai niente"
Il dottore iniziò la sua opera e strinsi forte la mano di Michael, che a parer mio se la stava facendo sotto. Aveva gli occhi sbarrati verso la ferita e il dottore che metteva i punti, così avevo dedotto che non amava gli aghi nemmeno lui. Aveva perso un po' del suo colorito anche lui alla vista di quell'operazione, così guardandolo in faccia mi scappò una risata che mi fece rilassare un po'. Lui si girò con una faccia terrorizzata, cercando di nasconderlo
"Ahahah Mike, sei più spaventato di me, non mi svenire sennò dopo è un macello!"
Si lasciò andare anche lui in una risatina, poi prese ad accarezzarmi le guance, naturalmente rosse
"Ecco fatto signorina. Questa pomata la deve applicare 2 volte al giorno, mattina e sera, aiuterà a rimarginare la ferita. Mi raccomando la tenga coperta per evitare infezioni"
Mi ricomposi e scesi dal lettino ancora dolorante, mentre il dottore prese in disparte Michael, riuscii a capire comunque cosa voleva dirgli
"Mi potrebbe fare un autografo, sa, mia figlia è una sua grande fan.."
Così Michael gli fece una firma su un foglio di carta e uscimmo. Nel corridoio si erano radunate delle infermiere e alcuni curiosi, evidentemente si era sparsa la voce che c'era il grande Michael Jackson. Michael mi calò i suoi occhiali dalla testa al naso per coprirmi, e tenendomi la mano uscimmo. Ci fiondammo dentro la limousine e il viaggio di ritorno verso Encino era iniziato
"Cosa è successo Eva, dai racconta, è una cosa seria!"
La voce di Quincy mi arrivò nelle orecchie rimbombando nel mio cranio. Il mal di testa mi stava distruggendo
"B..bhè allora stavo camminando per tornare quando un uomo mi ha preso e mi ha trascinato in una buia via. Era lo stesso uomo che.. che aveva abusato di me"
Due lacrime solcarono i miei occhi, e mi presi una breve pausa per scacciare via quelle terribili immagini che mi scorrevano nella mente imperterrite, pronte a ferirmi ancora
"Mi aveva immobilizzato e poi quando mi ha fatto parlare, presa dalla rabbia l'ho insultato..e .. e.. e lui con un coltelletto mi ha fatto questo taglio. Poi un passante lo ha spostato da me e io sono scappata"
Ripresi a tremare e Michael mi venne vicino su quel sedile nero e mi strinse a se, infondendomi tranquillità. Mi prese a baciare la testa, accarezzandomi ritmicamente le braccia, come per porre fine almeno in parte a quella sofferenza che mi lacerava lentamente
"Stai tranquilla Eva. Io direi di andare a denunciare il fatto alla polizia però.."
"No, ormai le indagini sono iniziate, lascia stare questo taglietto, non fa niente"

Tirai su con il naso e Quincy mi porse dei fazzoletti, con cui iniziai a pulire i residui di sangue rimasti sulle mani
"La cosa che mi preoccupa è che..quell'uomo sapeva che ero con te Michael. Mi dispiace, ma non volevo metterti nei guai! Non voglio che tu ci vada di mezzo per colpa mi.."
Non mi diede il tempo di finire che mi posò un indice sulle mie labbra. Mi guardava ed io feci lo stesso, incontrando i nostri occhi a poca distanza. Era così vicino a me, che mi teneva stretta tra le sue braccia ed avevo una terribile voglia di baciarlo, se non fosse stato per Quincy che era lì di fronte a noi.
"Shhh, vedrai che non succederà niente"
Mi accarezzava la schiena provocandomi lievi brividi in continuazione. Lo sentivo stringersi sempre più a me, che rimanevo immobile in quella stretta a fissare i suoi occhi che sembravano essere l’unico antidolorifico in quel momento capace di farmi stare bene. Poi lui avvicinò le sue labbra e le posò lievemente sulla mia guancia, lasciando un piccolo stampo umido e delicato. Avevo ancora una tremenda voglia di accarezzarlo, di stringermi sempre più a lui, ma cercai di trattenermi
"Vieni stenditi Eva"
Improvvisamente le sue braccia mi lasciarono e mi faceva segno di stendermi per stare più comoda, appoggiando la testa sulle sue gambe. Così feci e mi lasciai andare chiudendo gli occhi, lasciando le mie paure e brutti pensieri per un attimo in standby. Credo che mi addormentai, perchè quando fui svegliata da una buca che avevamo preso in pieno, Quincy non c'era più. Mi stropicciai un po' gli occhi e feci per alzarmi
"Aiaa"
Sibilai. Ogni volta che incordavo gli addominali di conseguenza mi faceva male la ferita appena ricucita. Michael mi aiutò a sollevarmi
"Tutto ok?"
Annuii e mi avvicinai a lui, mettendomi a sedere sopra le sue cosce e lo abbracciai mettendo la mia testa vicino al suo collo, percependo a pieno il suo buon odore
"Mi hai fatto prendere un colpo Snow"
Mi massaggiava la schiena con una mano, mentre con l'altra massaggiava la mia coscia. Poi la sua vicinanza mi fece tornare quella voglia che avevo spento poco prima, così presi il suo volto tra le mie mani e mi avvicinai con delicatezza alle sue labbra
"Anche io mi sono spaventata, ma ora sto bene.. perchè sono con te"
Mentii, ero spaventatissima, ero terrorizzata da quello che mi era successo, ma non volevo farlo preoccupare, stava facendo troppo per me, così cercai di nascondere le mie paure. Sibilai quelle parole prima di affondare la mia bocca sulla sua. Un bacio lento, dolce, poi la sua lingua si fece spazio tra le mie labbra, chiedendo di entrare, incontrando poi la mia. I nostri sapori si fusero completamente, ma sembrava non bastarmi mai, ogni secondo ne volevo ancora e ancora. Anche Michael sembrava non volersi fermare, ma sembrò anzi più preso, così con una mano iniziò a insinuarsi sotto la maglietta, dalla parte della schiena. Un brivido mi pervase, mentre le sue mani non la smettevano di esplorare ogni centimetro della mia spina dorsale.


- Michael-


Non lo so cosa mi era preso, ma quando si sedette sopra di me baciandomi, in maniera diversa, più passionale, non riuscivo a controllare le mie mani, che avevano voglia di scoprire, di intrufolarsi in nuovi luoghi. Non ero riuscito a controllare i miei gesti, le mie azioni, troppo preso da quelle forti sensazioni. Non mi era mai capitata una cosa del genere, una così forte voglia di contatto. Rientrai in casa insieme a Eva distogliendo i miei pensieri, erano tutti seduti sul divano, mamma papà LaToya Janet Randy e Marlon. Appena videro gli abiti di Eva sporchi di sangue subito la riempirono di domande, presi dal panico. Randy faceva il solito lecchino, ma per fortuna lei non lo calcolava, si vedeva che era scossa. Quando Eva salì sopra per una doccia Jan si precipitò da me prendendomi in disparte
"Ehh caro mio fratellone, eravate proprio belli stanotte abbracciati nel tuo lettone mentre dormivate!"
Un rossore mi pervase le gote e lei se ne accorse ridendo
"Janet non si sbaglia mai! E bravo Michael, hai fatto colpo!"
Rise ancora e mi fece un occhiolino malizioso a cui risposi con un sorriso tirato
"Michael, complimenti per l'intervista di oggi, finalmente qualcosa di decente!"
Si in effetti era andata bene quella volta. Ero tranquillo e la signora, la giornalista, era in gamba. Finalmente qualcosa di buono sul mio conto dopo tante cattiverie. Poco dopo entrò Wayne con in mano Puffetto
"Ma di chi è sto cagnaccio?" LaToya mi si avvicinò schifata "Non mi dire che è di quella.."
"Allora primo: 'quella' ha un nome, e si chiama Eva, secondo vedi di incominciare a portare più rispetto verso gli altri e terzo questo cagnolino è un mio regalo per lei."

Detto questo diedi un buonanotte generale a tutti e salii al piano mio. Feci per entrare in camera e mi bloccai quando vidi che Eva era seduta a gambe incrociate sopra il mio letto guardando la televisione. Ne fui felice così cercai di fare piano, e mi avvicinai a lei posandole un bacio sul collo da dietro. Lei fece un piccolo salto per lo spavento
"Oddio Mike che paura!" Si buttò all'indietro, stendendosi completamente sul letto "Mi metteresti la pomata? Mi fa altamente schifo vedere la ferita ricucita"
Fece una smorfia troppo divertente, così annuii e presi la scatolina che aveva posato sul letto. Lei si alzò parte della maglia del pigiama, aspettando che io gli togliessi quell'enorme cerotto bianco sotto al suo ombelico. Presi i bordi adesivi e li staccai piano piano. Il mio occhio cadde sul bordo delle mutandine nere con un piccolo fiocco rosso al centro, che si intravedevano da sotto il pigiama, e involontariamente arrossii per quel pensiero che mi era piombato in testa. Mi lavai le mani velocemente e tornai per spanderle quella pomata sulla ferita. Di certo non era una goduria vedere la sua pelle liscia cucita in quel modo da un filo nero erto. In verità faceva senso anche a me quella visione, ma non glielo dissi. Lei era stesa con il cuscino sugli occhi per evitare quello spettacolo che la disgustava. Iniziai a spalmarle quel gel delicatamente sulla parte ferita, che era ancora fresca
"Com'è Mike? Fa schifo vero? Bleahh"
"Ahahah si in effetti non è un bella visione questa, però vabè.."
"Grazie dell'incoraggiamento!"
E sempre con il cuscino sugli occhi tirò fuori una mano in alto con il pollice all'insu, facendomi ridere "Quanti punti sono?"
"Uhm..uno..due tre..quattro..cinque..sei..sette, sono sette"

Feci assorbire ancora un po' la pomata e poi presi un cerotto nuovo per rimetterlo sopra. Appena aderì bene alla sua pelle lasciai un bacio sopra quella sua ferita, ed abbassai la maglia del pigiama, coprendole lo stomaco
"Ecco fatto mia signora"
Si tolse il cuscino dalla faccia e lo mise sotto la testa. Mi venne istintivo accarezzarla, ma con il dorso della mano, evitando di sporcarla con dei residui di pomata.
"Grazie mio dottore"
Sorrise e la baciai lentamente, per poi staccarmi e riposare dopo quella stancante giornata. Per fortuna non sembrava turbata dopo quello che le era successo, pare che avesse reagito bene. Mi appollaiai anche io sul letto e Morfeo mi accolse tra le sue braccia dopo quella giornata ancora una volta piena di emozioni






-Eva-



Erano le 2 di notte, ero stesa nel letto di Michael e non avevo chiuso occhio sino a quel momento. Avevo finto di dormire, in modo da non destare sospetti su Mike, che credeva stessi bene. Avevo bisogno di sfogarmi, di stare un po' sola a riflettere. Mi alzai senza fare un minimo rumore che potesse svegliare il sonno leggero di Michael, lo guardai ancora prima di uscire, era così bello, così limpido, e un sorriso spuntò involontario sulle mie labbra. Andai in camera ed infilai una tuta con una felpa, dovevo uscire per prendere un po' d'aria. Uscii scalza, ignorando, amorfa, quell'aria fredda della notte, non mitigata dal sole. Feci qualche passo e mi stesi a terra su quell'erba umida, a fissare il buio di fronte a me. Quella sera non si intravedeva nemmeno una luce, nemmeno una stella, un manto opaco e scuro di nuvole velava tutta quella bellezza, negando a noi piccoli uomini di poterla osservare. Una fitta mi pervase la ferita, come a richiamare i miei pensieri su quel dolore, sul male che mi era stato rivolto ingiustamente sino a quel giorno. Mi presi le ginocchia stringendole a me, cercando un po' di calore in quel giardino deserto. Iniziai involontariamente a tremare, ma non per il freddo che era a contatto con il mio corpo. Mi tornava in mente il viso di quell'uomo, la sua faccia puntata contro la mia, i suoi occhi perversi pieni di un non so che di ripugnante. Quelle sue mani viscide, senza ritegno, insaziabili nel toccare con avarizia ogni minimo millimetro del mio corpo pietrificato che pregava chiunque per poter essere salvato. I suoi fremiti di goduria, il suo essere completamente insensibile alle mie lacrime, alle mie urla mentre si divertiva ad usarmi, mettendomi una mano sulla bocca per non fare troppo rumore. Lacrime calde sgorgavano veloci dai miei occhi appesantiti, sembravano non finire più. I singhiozzi si impossessarono della mia parola, non permettendomi di respirare regolarmente. Mi guardavo il polso e continuavo a torturarmi con quei segni che mi avrebbero ricordato per sempre la mia sofferenza durante quelle settimane. Una cicatrice più chiara si distingueva, ancora non del tutto guarita, sul mio polso, facendomi tornare nella mente quei momenti in cui volevo lasciarmi andare, abbandonare tutto.


Avevo nascosto il coltello della cena sotto il letto, sperando che quando qualcuno venisse a riprendere il piatto non si accorgesse dell'assenza di quella posata mancante. Così fu, mentre anche la luce in corridoio si era spenta, facendomi tornare in quella sensazione di totale solitudine nel buio di quelle quattro mura intrinse di cattiveria e brutalità. Ripresi quella lama e me la passai tra le mani. Sarebbe stato doloroso, lo sapevo, ma restare lì mi avrebbe arrecato solo altri dolori a sopportare ancora tutto quello in silenzio, a testa bassa. Guardai ancora una volta verso quello spicchio di cielo che era possibile intravedere dalla finestrella, come sempre la luna non c'era, non c'era nessuno che mi tenesse compagnia, non c'era nessuno che mi avrebbe fermato. Presi quel coltello e lo impugnai con forza. Chiusi gli occhi e digrignai i denti, anticipando già quella sensazione di dolore che mi avrebbe pervaso di lì a poco. Spinsi in un gesto veloce, d'istinto, quel pezzo di lama affilato nella mia pelle fredda e tremante appena sotto il palmo della mano. Un gesto deciso, pesante, un gesto in cui racchiusi tutta la mia rabbia e tristezza, dolore e repressione. Sangue cominciò a scorrere fluido verso l'avambraccio, e quel male appena procuratomi prese possesso del mio arto, facendolo tremare. Me lo aspettavo meno doloroso, e invece fu un'agonia. Il sangue continuava a scorrere lento ma abbondante, mi ricordava le cascate, che buttavano giù quell'immensa quantità di acqua gelida. Mi buttai a terra, intorno girava tutto, e iniziai a ridere, ridere forte, senza controllo. Dopo qualche minuto pensavo sarebbe tutto finito. Non badavo più al dolore che premeva sul mio polso, ero in un vortice di emozioni troppo intense da poter descrivere. Era come se stessi sotto l'effetto di una droga, in estasi. I miei occhi avevano voglia di chiudersi per poi, probabilmente, non riaprirsi mai più
"Ma che cazzo fai!"
Un rumore, forse una porta sbattuta, e delle urla mi fecero sobbalzare. Ma non ci facevo caso, ero in un altro mondo, totalmente isolata da quella cruda realtà. Guardai quella figura sfocata e risi di lei, ero sicura che non l'avrei più rivista, ma mi sbagliavo. Forse svenni, o forse no, ma ricordo poco o niente di quello che accadde. Rimembro solo tante voci intrecciarsi e fare eco nella mia testa, e tutto intorno girava vorticosamente. Aprii gli occhi e avevo una salvietta in testa bagnata, un cuscino morbido sotto la schiena e qualcuno che medicava la mia ferita
"Mangia questo" Mi porse dello zucchero "Dai mangia!"
Era un ragazzo nuovo, o meglio che non avevo mai visto. Mise una pomata sulla ferita, poi un cerotto, poi una fascia stretta e una garza ancora più stretta. In pochi minuti finì la sua opera e mi portò da mangiare, una porzione sostanziosa : carne, verdura, pane e un succo d'arancia. Un pranzo da matrimonio dopo essere abituata a dei piatti schifosi e striminziti. Mangiai senza pensarci troppo, avevo molta fame e..il mio piano era fallito. Ma poco importava, anzi, molto meglio, volevo andarmene da quel posto e ricominciare..



Già, avevo tentato il suicidio. Cercai di scacciare via quei pensieri che facevano bruciare il bagaglio dei brutti ricordi collezionati fino a quel momento. Restai così, rannicchiata su me stessa, terrorizzata da tutto ciò. Speravo con tutto il cuore che ben presto avrebbero preso quegli uomini. Fino ad allora non sarei più uscita, o almeno uscita da sola, neanche per un secondo. Quelle sere passate con gli occhi sgranati verso un punto della cantina indefinito, mi ripetevo che non mi sarei fidata più di nessuno, di nessuno sconosciuto, di nessun articolo di giornale, solo delle poche persone che conoscevo da tempo, che godevano della mia piena fiducia. Il resto per me non sarebbe più esistito. Me lo ripetevo in continuazione, come per mettere il dito nella piaga, non avrei dovuto ripetere un errore del genere, mai e poi mai, sempre se ne fossi uscita sana e salva e soprattutto se ne fossi uscita..
Poi è arrivato lui, Michael, che ha sconvolto tutte queste convinzioni. Con quegli occhi da cerbiatto indifeso che mi guardavano come a volermi dire 'Di me ti puoi fidare, tranquilla Eva'. Mi dava sicurezza, e con lui mi ero lasciata andare. Forse mi stavo sbagliando, o forse no.. Potreste pure pensare 'Ma ti pare che la famosa Pop star Michael Jackson, così bello, bravo, talentuoso, pieno di soldi e di ragazze pronte a fare qualsiasi cosa per lui, viene da te e ti fa provare tutte queste emozioni? Non è che ti stai facendo dei film mentali Eva?' Lo so, anche a me era venuto per la mente, ma poi quando guardavo quegli occhi così sinceri tutto intorno sembrava assumere una forma diversa, tutto intorno cominciava ad essere più bello anche solo se sorrideva o ridacchiava con quella sua risatina contagiosa. Si era aperto con me, mi aveva parlato di cosa lo turbava, ed io con lui. Avevamo instaurato una sorta di legame che ci faceva stare bene entrambi. Poi si era preso cura di me quasi fossi sua sorella, era così dolce e mi confortava sempre.
Ero assorta nei miei pensieri quasi da non accorgermi che aveva incominciato a piovere, ed io ero già abbondantemente bagnata. Mi alzai piano, cercando di fare attenzione alla ferita. Le mie lacrime si mischiarono con le gocce di pioggia che cadevano ormai insistentemente. Rientrai in casa, e con la mente chiedevo perdono alla povera Wanda che l'indomani avrebbe dovuto ripulire le piccole pozze di acqua che lasciavano trasudare i miei vestiti zuppi. Oltre al tremore dovuto alle mie preoccupazioni si aggiunse anche quello del freddo e bagnato a contatto. Piano piano arrivai al pianerottolo dove era la stanza, cercando di non fare rumore e non svegliare Michael
"Eeee..eee...e..ecciùùù"
Mi partì uno starnuto proprio mentre mi preparavo ad attraversare la stanza di Michael per giungere alla mia in fondo al corridoio
"Eva..mmh..Eva.."
Accidenti, aveva alzato il busto e si era voltato verso la porta aperta, con la voce ancora impastata dal sonno, dopo aver tastato con le mani il materasso vuoto al suo fianco. Mi ritrassi subito indietro, nascondendomi nel buio del corridoio, sperando con tutto il cuore che si sarebbe riaddormentato
"Eva, ma che fai?"
Cavolo, cavolo. I suoi passi si avvicinavano al corridoio. Poi mi vide nella penombra e rimase pietrificato davanti a me, vedendomi tremante. Assunse un'espressione arrabbiata e un po' preoccupata
"M..Michael, stavo andando a dormir.."
Mi mise una mano sul braccio
"Sei tutta bagnata! Che cosa è successo?!"
Dovevo filare subito via, senza che facesse troppe domande
"Ah, nono nulla. Ora torno a let.."
Non feci in tempo a finire che accese la luce
"EVA! Cos'hai? Oddio stai bene? Ti prego dimmi, cos'è successo?"
Mi prese il viso tra le sue mani e io lo abbassai imbarazzata. Non doveva guardarmi negli occhi avrebbe capito cos'era che mi affliggeva e mi faceva star male
"Niente nien.."
Ancora una volta mi interruppe prima che potessi terminare una misera frase
"Non mentirmi! Guardami negli occhi" Mi sollevò il mento e il mio sguardo incrociò il suo "Perchè non ne parli con me invece di tenerti tutto dentro? Così ti fai solo del male. E' inutile che fingi che vada tutto bene quando invece dietro al tuo sorriso ci sono nascoste tante sofferenze"
Le lacrime ripresero a scendere sulle mie guance e istintivamente mi abbassai sedendomi a terra, strusciando la schiena contro il muro. Michael mi venne subito vicino e mi strinse al suo petto accarezzandomi la guancia
"Ho paura Mike..Ho tanta paura"
Sospirai tra un singhiozzo e l'altro racchiusa tra le sue lunghe braccia che mi coccolavano
"Ci sono io Eva, non devi avere paura adesso, ora non sei più sola contro tutti. Ora hai il mio appoggio e sai che qui in questa famiglia sarai sempre la benvenuta"
Mi rannicchiai facendomi ancora più piccola nel suo caldo abbraccio.
Restammo così per minuti, ore, fino a quando i singhiozzi non terminarono, lasciando parlare quelle lente lacrime che cadevano e quel silenzio che aveva tanto da raccontare sulla mia sofferenza. Restammo così, racchiusi in quell'abbraccio per tutta la notte, mentre i sogni s'impossessarono delle nostre menti, cullandoci in un dolce sonno che ancora una volta ci vedeva come degli inseparabili protagonisti






Anto (girl on the line)
00giovedì 15 aprile 2010 22:30
Mamma mia quanto mi piacciono i capitoli lunghi!!!!!
Beh,credevo di dover aspettare molto ancora per poterlo leggere,sai,sei solita far trepidare la gente!!!
Povera Eva,ancora inseguita da quell'animale..Spero che faccia una brutta fine,se la merita pienamente...Quando hai parlato di Wayne avevo capito tutto,speravo infatti che Eva decidesse di farsi accompagnare da lui,ma purtroppo così non è stato..Michael come al solito è tenerissimo ma allo stesso tempo molto forte e rassicurante..Brava brava Marti,complimentoni [SM=x47932] [SM=x47932] [SM=x47932]
Adesso non mi resta che romperti le scatole per il prossimo capitolo,che spero non tardi ad arrivare!!!
Bacioni [SM=g27838] [SM=g27838]
_Sara95_
00giovedì 15 aprile 2010 22:31
Grazie Jam! So che l'hai fatto per me perché ti stavo rompendo da circa 08492132'4039'2940345848578372674562372938034912 giorni.
È valsa la pena di tutto questo tempo... davvero.
È assolutamente fantastico il modo in cui scrivi!
E dire che ti vergognavi a farmelo leggere... solo a pensarci mi viene da ridere!

Passando al capitolo, questa volta l'hai fatto davvero intenso; Eva sta emergendo come carattere, e devo dire che un po' assomiglia a me, tranne per lo sport xD.
La scena più comica è stata il risveglio di Eva. Ma te li immagini due soggetti come quelli che saltellano da un posto all'altro della tua camera mentre tu dormivi beatamente? Io ero già sbroccata!
Oddio, Q è una forza della natura! È così gentile, così aperto, felice... proprio il compagno di lavoro ideale per Michael.
Finalmente Michael si è svegliato ed ha rimesso a posto la sorella! Mi stava davvero scocciando!
Il pezzo della pomata... troppo forte. Anche io voglio giocare al dottore con Michael xD.
E anche la sezione "Ragazza depressa-emo-tagliavene" nel giardino è stata bellissima. Caso voleva che Michael si svegliasse proprio in quel momento... xD

Scusa per la recensione chilometrica. È il modo migliore che ho per dirti ancora una volta grazie per essermi così vicina.
Ti voglio bene Jam!
BEAT IT 81
00giovedì 15 aprile 2010 23:32
Martiii !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! Stupendo!!!!!!!!!!!!!!!!!! Questo capitolo è favoloso, davvero, sei stata grandiosa....Ti giuro che la scena dove quell'animale la trascina nel vicolo mi ha messo addosso un'ansia incredibile e quando l'ha ferita ho avuto paura del peggio, spero davvero che faccia quanto prima una bruttissima fine...La scena di Eva e Mike che giocano ad acchiapparello nella hall è troppo divertente e Q è mitico, davvero. La parte finale è davvero un'altalena di emozioni, povera Eva, la sua paura è così vera, ma può stare tranquilla, MJ la protegegrà sempre, è proprio Amore fra quei 2 ;-)))))))))))))).....Ah, grande MJ che ha rimesso al suo posto LaToya ;-)))))))))....... Ora nn vedo già l'ora del seguito....Sei grande Marti !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! Baci Sara
Fr@ncy=)
00venerdì 16 aprile 2010 16:57
oddio marti!!!
vedo che la Nutella ha fatto proprio il suo dovere=))
è un capitolo bellissimo, anche se molto triste, soprattutto quando eva ricorda il tentato omicidio...
ora più che mai ha bisogno di Michael al suo fianco...
pink 92
00venerdì 16 aprile 2010 17:14
martiii che dire di più, di quello che già ti ho detto per gli altri capitoli.sei bravissima e ad ogni capitolo aggiungi sempre un emozione nuova....brava brava brava...continua così un bacione
ps:quando il nuovo capitolo? :D ....
marty.jackson
00venerdì 16 aprile 2010 22:09
martinuzzaaaaaaaaa!!! sei fantasctica!! questo capitolo è meraviglioso! diventi sempre più brava!! ok....a quando il new cappy??? [SM=x47918] [SM=x47918] [SM=x47918]
huhu91
00sabato 17 aprile 2010 11:06
Marti che bel capitolo!!!! la scena del vicolo è da brividi, mamma mia che ansia mentre lo leggevo...la fine invece è dolcissima *__* mi è piaciuta tanto [SM=x47932] [SM=x47938]
michaelina96@
00sabato 17 aprile 2010 12:31
mi sono persa due capitoli meravigliosi,ma oggi li ho letti tutti e due e sono stati a dir poco stupendi,mi batte il cuore per l'emozione che mi hai dato con quest'ultimo capitolo!
bravissima!!!!!!!veramente stupenso!
(martiii)
00domenica 18 aprile 2010 22:05
Re:
Musichetta iniziale
taratataratattaaaaarararatatattataaaaaaaa
Ed ecco a voi signore e signori i ringraziamentiii
3
2
1
GOOOOO !




Anto (girl on the line), 15/04/2010 22.30:

Mamma mia quanto mi piacciono i capitoli lunghi!!!!!
Beh,credevo di dover aspettare molto ancora per poterlo leggere,sai,sei solita far trepidare la gente!!!
Povera Eva,ancora inseguita da quell'animale..Spero che faccia una brutta fine,se la merita pienamente...Quando hai parlato di Wayne avevo capito tutto,speravo infatti che Eva decidesse di farsi accompagnare da lui,ma purtroppo così non è stato..Michael come al solito è tenerissimo ma allo stesso tempo molto forte e rassicurante..Brava brava Marti,complimentoni [SM=x47932] [SM=x47932] [SM=x47932]
Adesso non mi resta che romperti le scatole per il prossimo capitolo,che spero non tardi ad arrivare!!!
Bacioni [SM=g27838] [SM=g27838]



Ahhh, nooo èèèh, non accetto rompimenti di scatole [SM=g27818] .
Scherzo Antooo, sei come sempre troppo gentile con me con i tuoi mille complimenti [SM=g27817]
Un abbraccio fooooorte fooorte, e per il prossimooo vi faròò trepidare ancora di piùù [SM=x47975]
[SM=x47979]


___________________________________



_Sara95_ 15/04/2010 22.31
Grazie Jam! So che l'hai fatto per me perché ti stavo rompendo da circa 08492132'4039'2940345848578372674562372938034912 giorni.
È valsa la pena di tutto questo tempo... davvero.
È assolutamente fantastico il modo in cui scrivi!
E dire che ti vergognavi a farmelo leggere... solo a pensarci mi viene da ridere!

Passando al capitolo, questa volta l'hai fatto davvero intenso; Eva sta emergendo come carattere, e devo dire che un po' assomiglia a me, tranne per lo sport xD.
La scena più comica è stata il risveglio di Eva. Ma te li immagini due soggetti come quelli che saltellano da un posto all'altro della tua camera mentre tu dormivi beatamente? Io ero già sbroccata! Oddio, Q è una forza della natura! È così gentile, così aperto, felice... proprio il compagno di lavoro ideale per Michael.
Finalmente Michael si è svegliato ed ha rimesso a posto la sorella! Mi stava davvero scocciando!
Il pezzo della pomata... troppo forte. Anche io voglio giocare al dottore con Michael xD.
E anche la sezione "Ragazza depressa-emo-tagliavene" nel giardino è stata bellissima. Caso voleva che Michael si svegliasse proprio in quel momento... xD

Scusa per la recensione chilometrica. È il modo migliore che ho per dirti ancora una volta grazie per essermi così vicina.
Ti voglio bene Jam!




Allora, da dove inizioo ? XDD
Hai fatto come sempre un commento jammoso Kilometrico [SM=g27828]
Ohh si che me li immagino che saltellano di qua e di là e si divertono a far sbroccare la gente ahahah. Io dopo due secondi avrei dato di matto [SM=x47954] .
Ahhh furbacchiotta, vuoigiocare anche tuu al dottore con Michael èèh?! Mi dispiaceee ma in questo luooogo è riservato solo per me questo trattamento XDDD [SM=x47954] .
Ohhh Jam, ma so io che ti devo ringrazia ! Tutte le volte che sopporti i miei scleri e la mia lunaticità [SM=g27829] . Ma chi mi ss'accolla? TUUU JAM XDD
Ti voglio bene tanto tanto <33


___________________________________



BEAT IT 81 15/04/2010 23.32
Martiii !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! Stupendo!!!!!!!!!!!!!!!!!! Questo capitolo è favoloso, davvero, sei stata grandiosa....Ti giuro che la scena dove quell'animale la trascina nel vicolo mi ha messo addosso un'ansia incredibile e quando l'ha ferita ho avuto paura del peggio, spero davvero che faccia quanto prima una bruttissima fine...La scena di Eva e Mike che giocano ad acchiapparello nella hall è troppo divertente e Q è mitico, davvero. La parte finale è davvero un'altalena di emozioni, povera Eva, la sua paura è così vera, ma può stare tranquilla, MJ la protegegrà sempre, è proprio Amore fra quei 2 ;-)))))))))))))).....Ah, grande MJ che ha rimesso al suo posto LaToya ;-)))))))))....... Ora nn vedo già l'ora del seguito....Sei grande Marti !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! Baci Sara



Saraaaaaa, [SM=x47984] . Tu e Anto mi riempite sempre di complimenti, non è giusto però, così arrossisco ! [SM=g27828]
Mi fa felice il fatto che sei riuscita a percepire in parte l'ansia nel pezzo dove Eva veniva aggredita, significa che ho raggiunto un obiettivo XDD.
Grazieeeeee milleee, un bacioneee [SM=x47938]


___________________________________



Fr@ncy=) 16/04/2010 16.57
oddio marti!!!
vedo che la Nutella ha fatto proprio il suo dovere=))
è un capitolo bellissimo, anche se molto triste, soprattutto quando eva ricorda il tentato omicidio...
ora più che mai ha bisogno di Michael al suo fianco...



Ahahah, Francyyy, sì cara, la nutella è sempre una mano Santa XDD.
Ehh già, adesso ha proprio bisogno di una mano, povera Eva T___T
Grazie mille [SM=g27838]


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pink 92 16/04/2010 17.14
martiii che dire di più, di quello che già ti ho detto per gli altri capitoli.sei bravissima e ad ogni capitolo aggiungi sempre un emozione nuova....brava brava brava...continua così un bacione
ps:quando il nuovo capitolo? :D ....



Ohh, Pink grazie grazie grazieee [SM=x47963] .
Un baciooo enorme anche a te [SM=x47938] , e il prossimo capitoloo mmhh, non so quando arriveràà. Ultimamente la scuola è na rottura -.-' puahh.
Spero presto comunque ;D


___________________________________




marty.jackson 16/04/2010 22.09
martinuzzaaaaaaaaa!!! sei fantasctica!! questo capitolo è meraviglioso! diventi sempre più brava!! ok....a quando il new cappy???




Martinùùùùù [SM=x47984] .
Ahahah, oddio il prossimo misà dovrete attendere più del solito U___U e ve lo faròò sudare con i miei scherzetti XDD
Grazie mille [SM=x47938]

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huhu91 17/04/2010 11.06
Marti che bel capitolo!!!! la scena del vicolo è da brividi, mamma mia che ansia mentre lo leggevo...la fine invece è dolcissima *__* mi è piaciuta tanto



Ohh, huhu (posso sapereee il tuo nomee? xDD Con il tuo nick non mi ci ricapo [SM=x47979] ) grazie mille [SM=x47984]. Sono feliiicissima ti sia piaciuto [SM=x47938]
Al prossimo ;D

___________________________________



michaelina96@ 17/04/2010 12.31
mi sono persa due capitoli meravigliosi,ma oggi li ho letti tutti e due e sono stati a dir poco stupendi,mi batte il cuore per l'emozione che mi hai dato con quest'ultimo capitolo!
bravissima!!!!!!!veramente stupenso!



Michaelinaaa ! Eccoti di nuovo quii tra noi [SM=g27817]
[SM=g27821] Grazie grazie grazie grazie davvero.
Un bacione [SM=x47938]



__________________________



Musichetta finale
taratatataraaaaaaaatatatararatatarararaaaaaarrrrraaratttaatatatataa

Bene, conclusi i ringraziamenti vi salutoo e vi aspetto col prossimo capitolo, che potrà arrivare in qualsiasi momento, sta volta non vi avverto peròòò [SM=x47979] . Saràà a SORPRESAAA xD.

Con questooo vi auguro una splendida notte e PACE E AMOREEE a tutte [SM=x47946]


huhu91
00domenica 18 aprile 2010 22:37
Re: Re:
(martiii), 18/04/2010 22.05:


Ohh, huhu (posso sapereee il tuo nomee? xDD Con il tuo nick non mi ci ricapo [SM=x47979] ) grazie mille [SM=x47984]. Sono feliiicissima ti sia piaciuto [SM=x47938]
Al prossimo ;D



[SM=g27828] Enrica
BEAT IT 81
00domenica 18 aprile 2010 23:10
Re: Re:
(martiii), 18/04/2010 22.05:


BEAT IT 81 15/04/2010 23.32
Martiii !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! Stupendo!!!!!!!!!!!!!!!!!! Questo capitolo è favoloso, davvero, sei stata grandiosa....Ti giuro che la scena dove quell'animale la trascina nel vicolo mi ha messo addosso un'ansia incredibile e quando l'ha ferita ho avuto paura del peggio, spero davvero che faccia quanto prima una bruttissima fine...La scena di Eva e Mike che giocano ad acchiapparello nella hall è troppo divertente e Q è mitico, davvero. La parte finale è davvero un'altalena di emozioni, povera Eva, la sua paura è così vera, ma può stare tranquilla, MJ la protegegrà sempre, è proprio Amore fra quei 2 ;-)))))))))))))).....Ah, grande MJ che ha rimesso al suo posto LaToya ;-)))))))))....... Ora nn vedo già l'ora del seguito....Sei grande Marti !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! Baci Sara



Saraaaaaa, [SM=x47984] . Tu e Anto mi riempite sempre di complimenti, non è giusto però, così arrossisco ! [SM=g27828]
Mi fa felice il fatto che sei riuscita a percepire in parte l'ansia nel pezzo dove Eva veniva aggredita, significa che ho raggiunto un obiettivo XDD.
Grazieeeeee milleee, un bacioneee [SM=x47938]








Beh, se ti riempiamo di complimenti è xè te li meriti cara, sei bravissima!!!!!!!!!!! Tranquilla, obiettivo centrato in pieno [SM=g27822] [SM=g27822] ........Ti prego appena puoi posta il seguito, ok? [SM=g27828] [SM=g27828] ....Baci
_Sara95_
00lunedì 19 aprile 2010 17:24
Re: Re:
(martiii), 18/04/2010 22.05:

Musichetta iniziale
taratataratattaaaaarararatatattataaaaaaaa
Ed ecco a voi signore e signori i ringraziamentiii
3
2
1
GOOOOO !








___________________________________


[QUOTE




Allora, da dove inizioo ? XDD
Hai fatto come sempre un commento jammoso Kilometrico [SM=g27828]
Ohh si che me li immagino che saltellano di qua e di là e si divertono a far sbroccare la gente ahahah. Io dopo due secondi avrei dato di matto [SM=x47954] .
Ahhh furbacchiotta, vuoigiocare anche tuu al dottore con Michael èèh?! Mi dispiaceee ma in questo luooogo è riservato solo per me questo trattamento XDDD [SM=x47954] .
Ohhh Jam, ma so io che ti devo ringrazia ! Tutte le volte che sopporti i miei scleri e la mia lunaticità [SM=g27829] . Ma chi mi ss'accolla? TUUU JAM XDD
Ti voglio bene tanto tanto <33


___________________________________



Chi ti si acccolla? Io, hai ragione.
Forse il 25 agosto dovrebbe essere cancellato dal calendario di casa Farmaceutica ahah. Ok questa era una cazzata ahah
Ti voglio beneee!



(martiii)
00lunedì 19 aprile 2010 17:54
Oggi postoooooooooooooooooooooooooooooooooo
Anto (girl on the line)
00lunedì 19 aprile 2010 18:25
Re:
(martiii), 19/04/2010 17.54:

Oggi postoooooooooooooooooooooooooooooooooo




Che libidineeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee!!!!!!Non vedo l'ora!!
michaelina96@
00lunedì 19 aprile 2010 19:09
Re:
(martiii), 19/04/2010 17.54:

Oggi postoooooooooooooooooooooooooooooooooo




yuppiiiiiiiiiiiiiiiiiii che bello!!!!!non vedo l'ora!!! [SM=x47990]
(martiii)
00lunedì 19 aprile 2010 19:11
Nooo ragazzee, non è veroo non posteròòò XDDD
Anto (girl on the line)
00lunedì 19 aprile 2010 19:13
Martì,mo veng a cast,capeit???(Espressione dialettale del mio paese)
Che tradotto in italiano significa: Martina,adesso vengo a casa tua,capito??? [SM=x47975] [SM=x47975]
(martiii)
00lunedì 19 aprile 2010 19:20
Re:
Anto (girl on the line), 19/04/2010 19.13:

Martì,mo veng a cast,capeit???(Espressione dialettale del mio paese)
Che tradotto in italiano significa: Martina,adesso vengo a casa tua,capito??? [SM=x47975] [SM=x47975]




Ahahahahah, Antooo caraa, lo sai che ti voglio bene [SM=g27828] [SM=g27828] .
Dovrai sopportarmii muahah XP
Comuuunque se vuoi qua a casa c'è posto anche per teee [SM=x47979]
Anto (girl on the line)
00lunedì 19 aprile 2010 19:25
Io lo so che mi vuoi bene,però non puoi farmi questi scherzetti!!!Il mio cuore potrebbe non reggere!!!
(martiii)
00lunedì 19 aprile 2010 19:41
Re:
Anto (girl on the line), 19/04/2010 19.25:

Io lo so che mi vuoi bene,però non puoi farmi questi scherzetti!!!Il mio cuore potrebbe non reggere!!!




Ahahah, daiii esagerata :P
Se finisco di scrivere il 19 posto il prossimo U__U
Solo se riesco a finirlo però èèh
pink 92
00lunedì 19 aprile 2010 19:56
martiii cara grazie a te... [SM=g27821] per la scuola ti capisco è una pialla stanno esaurendo anche me [SM=g27834] [SM=x47926] vai con calma per il capitolo tanto gia so che sara bellissimo quindi ne varrà sicuramente la pena aspettare...un [SM=x47938]
huhu91
00lunedì 19 aprile 2010 21:05
Marti suuuuuuu e che battiamo la fiacca??? :P
_Sara95_
00lunedì 19 aprile 2010 21:20
Re: Re:
(martiii), 19/04/2010 19.20:




Ahahahahah, Antooo caraa, lo sai che ti voglio bene [SM=g27828] [SM=g27828] .
Dovrai sopportarmii muahah XP
Comuuunque se vuoi qua a casa c'è posto anche per teee [SM=x47979]




No Jammm ci stavo prima io ahah.
Contenta? Abbiamo vinto.

Postaaa, fallo per me xDD
E ricordati che ho l'indirizzo di casa tua, la mia non è una minaccia a vuoto xDD
marty.jackson
00lunedì 19 aprile 2010 21:45
Re:
(martiii), 19/04/2010 19.11:

Nooo ragazzee, non è veroo non posteròòò XDDD




[SM=g27826] [SM=g27826] [SM=x47978] [SM=x47978] [SM=x47978] [SM=x47926] [SM=x47926] [SM=x47926] [SM=x47926] [SM=x47926] [SM=x47964] [SM=x47964] [SM=x47964] [SM=x47964]
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