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Di donne e studenti

Ultimo Aggiornamento: 23/07/2011 16:29
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17/06/2011 14:19
 
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La notte porta consiglio, dicono.
Ieri notte ho avuto modo di riflettere su come per moltissime persone oggi sia difficile esprimere la propria opinione. In particolare su argomenti che riguardano tutti.

Non so se vi è mai capitato di trovarvi in una compagnia o in una situazione (una cena per esempio) in cui un gruppo di persone si mette a parlare di argomenti di una certa rilevanza sociale\politica\religiosa (ecc) e voi ascoltate. Ascoltando può capitare di udire un opinione diversa dalla propria e si sente un bisogno di intervenire, di esporre il proprio pensiero.
Ma non viene ascoltato o l'occhiata che viene rivolta è del tipo “ma cosa ne vuoi sapere tu?”.

Sinceramente ho perso il conto di quante volte questo genere di esperienza è capitato a me, sui temi più svariati: aborto, prostituzione, lavoro minorile e altri.
Essendo femmina almeno sui primi due è logico che ho qualcosa da dire. O almeno dal mio punto di vista.
Questo fatto avviene a volte anche nelle classi (se non si ha un\a professore\ssa che invita a parlare o comunque di mentalità aperta).
Ho citato solo donne e studenti, ma le persone che non vengono considerate sono molte.


Vorrei sapere se anche a voi è mai capitata un'esperienza simile. Personalmente trovo ingiusto il fatto che non ci sia la disponibilità di ascoltare tutti, pur essendo in uno stato democratico.




Post: 312
Utente Senior
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17/06/2011 21:21
 
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Sì, anche a me succedo cose molto simili.
Fra i miei coetanei succede spesso perché sono una femmina (questo avviene con i maschi) o perché sono l' unica, od una dei pochi, a pensarla in modo diverso in un determinato gruppo (Una che conosco una volta per zittirmi si mise persino a ridermi in faccia... -.-)

Poi, con le persone più grandi di me, anche solo di un anno o due, non per forza di dieci o più, mi succede per via che sono un' adolescente e quindi, il ragionamento sarebbe che tutti gli adolescenti sono troppo inesperti su tutto quanto e che quindi, devono starsene zitti.

Bene, stranamente (e non mi sto affatto vantando), certe volte mi sono mostrata molto più matura e con una mentalità molto più aperta di altre persone molto più grandi di me, certo, io stessa ammetto che molti adolescenti sono ancor atroppo immaturi, ma il problema, secondo me, é molte persone non accettano di ascoltare un' opinione diversa dalla propria e quindi, si arrampicano dappertutto per zittire chi non la pensa come loro.

Ah, secondo me ormai questo stato non é più così democratico come ci fanno credere...
Non voglio accendere una discussione poltiica, ma ormai non reputo davvero più l' Italia uno stato democratico, o almeno, questa non é l' idea che ho io di democrazia.
"Jack, io giuro..."
"Se non hai niente non ti serve niente"
"E' una cosa che inizia e finisce qui"

"Un anello per domarli, un anello per ghermirli e nel buio incatenarli!"

Post: 558
Utente Senior
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18/06/2011 18:57
 
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Uuuh se mi è capitato. E quante volte, perzeus.
Quando esprimevo il mio parere politico mi veniva detto, papale papale: lavati le mutande.
Va bene, al tempo avevo dodici anni, ma se penso a chi me lo diceva... le mie idee anche se immature erano buone, forse un po' utopiche, non giustificano assolutamente le risposte che mi venivano date, peraltro da persone che, pensandoci col senno di poi, avevano idee ancora più stupide, più infantili e ingenue delle mie. Io almeno credevo negli ideali, loro in quello che dicevano i politici. Io avevo la scusante di avere dodici anni, e gli ideali che sostenevo erano belli e nobili, loro di anni ne avevano cinquanta e ancora oggi non hanno capito com'è fatto il mondo, che aria tira, e si affidano a quei cialtroni. Che ridere.
Oggi invece vengo zittito quando metto in difficoltà gli insegnanti. Notare che quando discuto coi miei pari, litighiamo per i nostri ideali ma poi torniamo quasi amici come prima, in buoni rapporti, loro, gli insegnanti, mi zittiscono dopo avermi chiesto il parere e dopo passano ai dispetti. Come dei bambini.
Vedo le persone attorno a me, di decenni più grandi, abbandonarsi alle più totali idiozie che io neanche da piccolo... come posso accettare che la mia opinione non sia presa in considerazione? Sono bambini loro. Sono stupidi. E non intendo dire che uno è stupido perché sostiene un ideale diverso dal mio, eh! Ho già menzionato quel conoscente completamente diverso da me con cui ho un buon rapporto nonostante le discussioni. Parlo di veri e propri atteggiamenti, al di là della questione politica.
--------------------------



http://giovanimentitraviate.blogspot.com

LE MIE STORIE

http://www.efpfanfic.net/viewuser.php?uid=14804


Il 92% dei teenagers ascolta musica Rap o Hip Hop.

Solo l'8% dei ragazzi ascolta musica Rock o Punk.
Inserisci questa frase nella tua firma se sei fra questo 8%!!!



Mi domando chi definì l'uomo un animale ragionevole. È la definizione più temeraria che conosca. L'uomo ha molte caratteristiche ma non è ragionevole.
[Oscar Wilde]


IMPERATRICE DEMOCRATICAMENTE ELETTA DELLO YAOI SARDO

(che è più perverso degli altri)



LEGA VAMPIRO MERIDIONALE

(succhia anche le rape)

Post: 3
Utente Junior
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19/06/2011 15:21
 
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Più che altro, io trovo veramente assurdo il comportamento di certi adulti che, disillusi dalla vita e coi sogni infranti, buttano in faccia ai bambini la loro amarezza con frasi del tipo "Non credere che il mondo del lavoro sia facile..." oppure, ancor meglio "Il mondo fa schifo, devi fare la rivoluzione, altrimenti ti fregano!"
Poi un bimbo ci crede. Prima cerca di ribellarsi, ma alla prima difficoltà ricorda queste parole e si abbatte.
A situazioni del genere, purtroppo, devo far fronte a ogni pranzo di Natale, fin da quando sono un metro e uno sputo. E ormai ho vent'anni...

Volete sapere la verità? A mio giudizio, la gente non punta a fare discussione costruttiva, ma pretende di insegnare qualcosa: perché ha cinquant'anni, perché è genitore, perché "Eh arriverai anche tu alla mia età e la penserai così...".

Faccio l'animatrice, i miei bimbi ormai sono degli adolescenti. Mi diverte un mondo vederli discutere e cerco sempre di chiacchierare con loro, anche di argomenti complicati. Ovviamente, data l'età, hanno idee utopiche e ingenue, alle volte, cosa che mi fa sorridere; ma non pretendo MAI di insegnar loro qualcosa, perché è giusto che alla loro età plasmino le loro idee in base alle esperienze che faranno sulla loro pelle.
Altre volte, invece, dimostrano una maturità ed una capacità di espressione che ai miei tempi mi sarei sognata. Cavolo, sono da ammirare!
Mi limito a dar loro degli spunti di pensiero, niente di più. Penso sia la cosa migliore (o per lo meno, a me piacciono le persone che, con me, si comportano così).

Tutto questo, per quanto riguarda i bambini.
Per le donne, invece, bisognerebbe aprire un megatopic a parte. Non si finirebbe mai di parlare dello scontro tra sessi...

Altra categoria che mi sento di dover menzionare: gli anziani. Mia nonna ha ormai la veneranda età di 85 anni e ha vissuto ciò che io studio nei libri di storia, mi piace molto sentirla parlare della guerra e del fascismo (anche se ultimamente si perde... l'età!). Ma se dice qualcosa che, a mio parere, è discutibile, glielo dico; i miei parenti, invece, la lasciano parlare e liquidano i discorsi con un "Sì, certo" e mi rimproverano che la faccio arrabbiare "E' vecchia, lasciale credere quello che vuole".
Insomma, un comportamento uguale e contrario (non so se mi sono spiegata XD).
Post: 312
Utente Senior
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20/06/2011 21:40
 
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Re:
( Autumn ), 19/06/2011 15.21:

Più che altro, io trovo veramente assurdo il comportamento di certi adulti che, disillusi dalla vita e coi sogni infranti, buttano in faccia ai bambini la loro amarezza con frasi del tipo "Non credere che il mondo del lavoro sia facile..." oppure, ancor meglio "Il mondo fa schifo, devi fare la rivoluzione, altrimenti ti fregano!"
Poi un bimbo ci crede. Prima cerca di ribellarsi, ma alla prima difficoltà ricorda queste parole e si abbatte.
A situazioni del genere, purtroppo, devo far fronte a ogni pranzo di Natale, fin da quando sono un metro e uno sputo. E ormai ho vent'anni...

Volete sapere la verità? A mio giudizio, la gente non punta a fare discussione costruttiva, ma pretende di insegnare qualcosa: perché ha cinquant'anni, perché è genitore, perché "Eh arriverai anche tu alla mia età e la penserai così...".

Faccio l'animatrice, i miei bimbi ormai sono degli adolescenti. Mi diverte un mondo vederli discutere e cerco sempre di chiacchierare con loro, anche di argomenti complicati. Ovviamente, data l'età, hanno idee utopiche e ingenue, alle volte, cosa che mi fa sorridere; ma non pretendo MAI di insegnar loro qualcosa, perché è giusto che alla loro età plasmino le loro idee in base alle esperienze che faranno sulla loro pelle.
Altre volte, invece, dimostrano una maturità ed una capacità di espressione che ai miei tempi mi sarei sognata. Cavolo, sono da ammirare!
Mi limito a dar loro degli spunti di pensiero, niente di più. Penso sia la cosa migliore (o per lo meno, a me piacciono le persone che, con me, si comportano così).

Tutto questo, per quanto riguarda i bambini.
Per le donne, invece, bisognerebbe aprire un megatopic a parte. Non si finirebbe mai di parlare dello scontro tra sessi...

Altra categoria che mi sento di dover menzionare: gli anziani. Mia nonna ha ormai la veneranda età di 85 anni e ha vissuto ciò che io studio nei libri di storia, mi piace molto sentirla parlare della guerra e del fascismo (anche se ultimamente si perde... l'età!). Ma se dice qualcosa che, a mio parere, è discutibile, glielo dico; i miei parenti, invece, la lasciano parlare e liquidano i discorsi con un "Sì, certo" e mi rimproverano che la faccio arrabbiare "E' vecchia, lasciale credere quello che vuole".
Insomma, un comportamento uguale e contrario (non so se mi sono spiegata XD).




No, fidati, te lo dico per esperienza, con un ragazzo ci puoi ragionare perché deve ancora maturare dle tutto, ma un anziano ormai ha la sua età, ha la mentalità chiusa ed ormai non cambierà mai più pensiero, é impossibile, perché, per l' appunto, é troppo anziano per farlo... quindi, mi sembra abbastanza logico assecondarlo senza cercarci un dialogo vero e proprio, perché, tanto non ce lo troverai mai, ad esempio, se io provo solo a dire alle mie nonne di non essere cristiana e di volermi sbattezzare (il che é vero), mi danno degli schiaffi, e pure forti, per la loro veneranda età, senza accettare che io semplicemente non la penso come loro.
Oppure, mio fratello é malato e se gli dai anche solo cinque euro li usa per ubbriacarsi, se non fare cose assai peggiori, e mia nonna materna questo non lo capisce, continua a dargli soldi senza capire che facendo così gli fa solo del male, mentre quella paterna dopo cinque anni (mio fratello é malato da cinque anni, o almeno, la malattia si è manifestata cinque anni fa), non capisce che per mio fratello sarebbe diecimila volte meglio essere gay, che malato com' é ora.
Quindi, gli anziano oramai hanno una mentalità chiusa e che non potrà mai più essere cambiata e te lo dico per esperienza personale, mentre con un adulto o con un ragazzo é possibile dialogarci, perché loro possono ancora cambiare idea o comunque, hanno le basi per risponderti e tenere in pieid la loro idea (se sono persone inteligenti, naturalmente), mentre un anziano, almeno che non sia uno scienziato da premio nobel, non riuscirà quasi mai ad avere le basi per portare avanti una discussione, smeplicemente perché ormai si sta avvicinando alla morte ed é, quindi, vecchio e quindi, é smemorato etcc etcc...

Fidati, non lo dico perché sono ipocrita, ma per semplice esperienza persoonale, se poi tua nonna ti sta ad ascoltare ed accetta tranquillamente i tuoi consigli e sa risponderti argomentando abbastanza discretamente le sue idee 8non dico ai livelli di un laureato, naturalmente...), beh, allora, le faccio i miei più sinceri complimenti! :)
"Jack, io giuro..."
"Se non hai niente non ti serve niente"
"E' una cosa che inizia e finisce qui"

"Un anello per domarli, un anello per ghermirli e nel buio incatenarli!"

Post: 143
Utente Junior
OFFLINE
05/07/2011 18:23
 
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a me è capitato, ma tante volte, sopratutto quando ero piccola. Quando uscivo con le mie amiche io volevo parlare di società e di come girava il mondo, ma appena aprivo bocca loro iniziavano a parlare di borse, smalti o quale attore era più carino, ed io ci rimanevo male mentre loro mi chiedevano "è meglio lo smalto rosa o quello fuxia sul vestito?...lo sai che caio si è messo con Tizia?" e poi molto spesso (quello più avanti, verso i 18 anni) quando mi azzardavo a dire con qualche amica che i gay non erano persone malate, anzi, di tutto rispetto quelle mi ridevano in faccia e alcune mi etichettavano come scema solo perchè avevo osato pensarla diversamente da loro.
insomma la loro legge era "se esprimi la tua opignone ed è diversa dalla mia sei una sfigata". Con loro non riuscivo a discutere perchè mi ridevano in faccia o mi liquidavano con un "certo, certo, come no"
io riuscivo a discutere meglio con mia nonna materna, al contrario di molti anziani lei non era ferma nelle proprie idee, non si beveva quello che dicevano i politici anzi! era delle mie stesse opignoni nel credere che essere gay non vuol dire essere malati, se non ci si ama più si può divorziare, invece mia nonna paterna, rimane chiusa nelle sue idee, questo dimostra che non tutti gli anziani riescono a schiodarsi in quello in cui credono perchè hanno vissuto una vita con quelle idee.
anche se ho conosciuto persone con cui potevi discutere, diversi da quelle che consideravo amiche e che non mi ridevano in faccia se li contraddivo.
lei

costretta a condividere il profilo con questa forma umanoide:



C'era un sogno una volta... che era Roma... si poteva solo sussurrare... ogni cosa più forte di un sussurro
l'avrebbe fatto svanire!... “il Gladiatore”


Ricordati sempre: se vuoi qualcosa nella vita allunga la mano e prendila......”into the wild”

L'infanzia finisce quando ti rendi conto che un giorno morirai...”il Corvo”
Post: 260
Utente Junior
OFFLINE
23/07/2011 16:29
 
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...
Conosco bene quegli sguardi...
Sono di Napoli e mi duole dirlo ma nella provincia dove abito vige ancora una mentalità sessista.
Ringrazio il cielo di avere un padre che mi ha stimolata a esprimermi sempre e comunque, a far valere le mie ragioni e farle ascoltare agli altri.
Il punto è che essendo donna alcuni argomenti (secondo i sessisti) non mi competono, tipo il calcio e cribbio io ho giocato a calcio per tre anni! Lo sport in generale, ho fatto tennis per molti anni raggiungendo buoni livelli, ma nemmeno questo sport mi compete.
Essendo una ragazza e studentessa, secondo gli adulti, non posso intervenire in discussioni serie. Vi rendete conto?
Cioè stiamo scherzando? Avendo adesso 22 anni ascoltano di più, ma capisco che per le ragazze più piccole è molto complicato.
Ad ogni modo anche qui il pregiudizio la fa da padrone.
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