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Psicosi da internet

Ultimo Aggiornamento: 17/04/2011 23:51
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Post: 271
Utente Junior
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15/04/2011 21:19
 
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Penso che in molti ne abbiano sentito parlare: l'11.5 è la data che, secondo Raffele Bendandi, pseudo-scienziato famoso come "l'uomo che prevedeva i terremoti", segnerà la fine della Città Eterna. Roma infatti sarà rasa al suolo da un devastante terremoto, che non mancherà di fare il bis il 5-6.4.2012.

Ora, la mia discussione, non verte sul terremoto in sé, ma sulle reazioni che ha provocato la notizia: gente che è pronta a paralizzare Roma per un'intera settimana, solo per una notizia che è stata ripetutamente smentita.

Bendandi e le sue previsioni sono solo il caso più recente: i maya, le teorie del complotto, i templari mai estinti, gli alieni, e potrei tirare fuori altre migliaia di argomenti, che vertono però sempre su un'ipotetica catastrofe.

La mia domanda è: Perché?

Che c'è di così divertente nello spaventare la gente in questa maniera (perché, senza contare gli ascolti, alla fine di questo si tratta)? Nel creare delle vere e proprie psicosi collettive che, in paesi con un basso tasso di istruzione, possono risultare altamente pericolose?

Perché è bello teorizzare della fine del mondo, delle catastrofi?

Io ho paura, non delle previsioni, ma di cosa esse possono provocare. Ho DAVVERO paura.

Che ne pensate?

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Post: 491
Utente Senior
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15/04/2011 21:30
 
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oh, guarda. Mi faccio la stessa domanda.
Non so nemmeno se ci sia qualcuno che "si diverte" alle spalle di tutto ciò, o semplicemente "testa" gli effetti - o magari ne trae pure beneficio. Leggi: Giacobbo e compagnia.
Poi penso ci siano gli esaltati, che hanno bisogno di pensare a queste cose assurde per darsi un tono - l'idea di poter influenzare la gente così tanto indubbiamente li ingalla.
O proprio non hanno il minimo contatto con la reealtà.

In fondo, se pensiamo alle religioni, la risposta è semplice: la gente ha bisogno di credere in qualcosa. Che sia bello o che sia brutto non gliene frega niente, ha Bisogno di credere in qualcosa di annunciato e superiore, capace di sminuire ogni sua azione di fronte alla catastrofe preannunciata. Non è una novità. ._.

I vostri mi fanno girare un po' i cosìddetti.



.:Me on EFP:.

Post: 21.533
Utente Gold
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15/04/2011 22:09
 
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Io abito a pochi chilometri da Roma e quindi, in un certo senso, "sento" molto questa previsione. Ma gli do il peso che simili previsioni possono avere. Se ci azzecca ha indovinato, se non ci azzecca, va beh, almeno ci ha provato. Comunque in quelle date non ho previsto viaggi o altre cose e me ne starò qui, vicino Roma.
Se il terremoto non c'è, tanto meglio, se ci fosse e non mi sentite per qualche tempo... beh, ragazzi, prima o poi all'altro mondo ci si deve pur andare.

Tornando seri, sui terremoti, rimanendo nello specifico, se ne sentono e se ne sentiranno di tutti i colori. Da chi dice che possono essere causati da un arma americana, chi dice che sono frutto degli esperimenti nucleari e chi, come Bendandi, dice che possono essere causati dagli allineamenti dei pianeti.
Per quale motivo?
Per Bendandi non credo fosse tanto il desiderio di apparire ma quanto quello di riuscire davvero a dare un aiuto a quella che sarebbe una ricerca. Per altri non so.
Internet poi, è una cassa di risonanza pazzesca. Un articolo scritto in rete può essere letto da decine, centinaia di persone. Sicuramente molte di più di quante potrebbero leggerlo se fosse scritto tradizionalmente su un pezzo di carta. E questo fa si che si diffonda, che prenda strade traverse, che venga anche travisato e riproposto in maniera molto diversa da quello che era in origine.


Perché è bello teorizzare della fine del mondo, delle catastrofi?



Non è che sia bello, ma da quel quarto d'ora di celebrità, da luce, fa salire di un gradino. E se poi magari, quel giorno, qualcosa accade ecco che si diventa improvvisamente "importanti".


In fondo, se pensiamo alle religioni, la risposta è semplice: la gente ha bisogno di credere in qualcosa. Che sia bello o che sia brutto non gliene frega niente, ha Bisogno di credere in qualcosa di annunciato e superiore, capace di sminuire ogni sua azione di fronte alla catastrofe preannunciata. Non è una novità. ._.



E si, poi c'è anche questo.
Occorre credere.
Negli alieni, nella fine del mondo, in qualche cosa che sia comunque più grande di noi e di difficile controllo.
Gli antichi credevano che il Sole fosse un dio e che quando si oscurava per una eclisse era perché era incazzato con loro. Se si scatenava una tempesta era perché il dio del mare era adirato e bisognava calmarlo con preghiere e sacrifici.
L'uomo è sempre stato cosi e, anche adesso, che abbiamo i computer, internet e mille diavolerie, è cosi. E lo sarà anche più in la.

Hasta "terremoto permettendo" Luego
Post: 312
Utente Senior
OFFLINE
16/04/2011 19:52
 
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Guarda, anch'io mi domando che cosa ci sia di divertente nel terrorizzare la gente in questo modo... senza contare che siamo ancora nella mentalità del medioevo... (leggi: credere nelle supertizioni di vario genere, credere che il numero 13 e il numero 17 portinu sfiga etcc etcc...)
Comunque, io inizialmente non ci avevo dato molto tempo e pure ora ho smesso di darci peso, anche se per un po' ce l'ho dato eccome...
Non si possono prevedere i terremoti a distanza di così tanti anni (se non sbaglio quello che l'aveva previsto è già bell'è morto... quindi...) e quindi, perché preoccuparsi? Mica era un alieno più avanzato degli esseri umani oppure un dio, quell'uomo, no?
Ma, devo ammettere che in un momento ho avuto moltissima paura e dopo mi sono resa conto di quanto i media e tutto il resto del governo/TV giochi molto su questa paura che si viene a creare fra i cittadini, su questo terrore...
Io ho un carissimo amico che abita a Roma e quindi avevo una paura colossale, ma dopo tutto, non è possibile prevedere i rremoti a distanza di così tanti anni, come ho già detto... non ci deve preoccupare di certe cose...
Sì, ok, in Giappone ho sentito che avevano già previsto quelle scosse tremende che poi hanno avuto, ma non sapevano mica l'entità delle scosse!
Invece qui sembrano convintissimi che il terremoto distruggerà la città più grande di tutt'Italia!
Mah...
Comunque, il problema fondamentale è che moltissime persone credono ancora nella supertizione, a scuola mia, ad esempio, una volta si sono arrabbiati di brutto perché per sbaglio ho aperto l'ombrello in classe ed un'altra volta hanno implorato la prof. di matematica di spostare la verifica, pur di non farla il 17!
Alla fine hanno pure accettato che fosse posticipata, pur di non farla il 17!
Mah...
Ripeto: tanto non si avvererà mai nulla... e se si avvera pace, perché tanto non si avvera xD

In fondo, se pensiamo alle religioni, la risposta è semplice: la gente ha bisogno di credere in qualcosa. Che sia bello o che sia brutto non gliene frega niente, ha Bisogno di credere in qualcosa di annunciato e superiore, capace di sminuire ogni sua azione di fronte alla catastrofe preannunciata. Non è una novità. ._.


Beh, guarda, ci sono persone che pur essendo molto credenti nella loro religione non lo sono per la paura della catastrofe od altro...
E poi, che cosa intendi con "sminuire ogni sua azione dj fronte alla catastrofe preannunciata"? o.O
No, è che non ho proprio capito xD
Per caso intendi dire che chi è credente crede che l'esseri/gli esseri superioe/i vogliono quella catastrofe e quindi pace, accettiamola?
Proprio non ho capito... o.O
Comunque, rispetto a questo, io credo che l'uomo sì, ha bisogno di credere in qualcosa, ma è giusto che sia così, se no, su che cosa fa affidamento nel momento del dolore? o.O
Sulla scienza?
La scienza mi sembra che dica che dopo la morte non c'è nulla o che comunque ancora non spapiamo che cosa c'è e che quindi, quando hai perso qualcuno d'importante pace, l'hai perso...
Secondo me è giusto e doveroso credere in qualcosa, perché, secondo me, vuol dire non sentirsi mai da soli U_U
[Modificato da kakashina97100 16/04/2011 19:58]
"Jack, io giuro..."
"Se non hai niente non ti serve niente"
"E' una cosa che inizia e finisce qui"

"Un anello per domarli, un anello per ghermirli e nel buio incatenarli!"

Post: 491
Utente Senior
OFFLINE
17/04/2011 12:20
 
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Re:
kakashina97100, 16/04/2011 19.52:


Sì, ok, in Giappone ho sentito che avevano già previsto quelle scosse tremende che poi hanno avuto, ma non sapevano mica l'entità delle scosse!



In giappone non è che avessero "previsto" quelle scosse tremende, ma, vista la situazione geofisica delle placche e di quella zona di scontro, si aspettano/aspettavano quello che viene chiamato "the big one", ovvero una scossa parecchio colossale. Anzi, se non erro il termine "the big one" appartiene più alla situazione di San Francisco che a quella giapponese (non so se hai presente la falda di san francisco...); comunque, sta di fatto che ci sono zone della terra particolarmente instabili e in cui, ci si immagina, si sia accumulata talmente tanta energia che la volta in cui quest'energia viene rilasciata, sarà una cosa molto, molto violenta.
Ora, dall' "aspettarsi" un evento al "prevederlo" ne passa. Specialmente con i terremoti, che sono "grandi eventi", relativamente rari, di cui è difficile sondare in particolare le cause e per cui esiste una statistica estremamente ridotta - il che impedisce molte analisi. Che poi ci siano quelli che, a fronte di un campione statistico estremamente ridotto, si ostinino a voler trarre conclusioni - è un altro paio di maniche.
Ma, se andiamo a guardare in effetti quanti terremoti sono stati "annunciati", è molto più probabile che ci sia stata una coincidenza (o una sorta di coincidenza, dato che, per esser pignoli, quello che aveva avanzato ipotesi sul terremoto dell'aquila aveva sbagliato di qualche giorno e non aveva beccato l'epicentro, anzi) nel cercare di prevedere un evento a caso e la sua realizzazione, (se passo il mese a dire "domani piove", prima o poi piove e quel giorno avrò ragione. Così funzionano le 'predizioni'.) piuttosto che abbia trovato un buon algoritmo per individuare i terremoti.

Quindi, in pratica, quello che si può dire sui terremoti è che ce li si può aspettare - specie in italia, in giappone, in zona san francisco e posti del genere -: il che significa che bisogna essere degli emeriti idioti a costruire le case in sabbia, in zone ad alto rischio sismologico, o i centri nevralgici del sistema di sicurezza di una centrale nucleare in riva ad un mare ad elevato rischio tsunami (leggi Fukushima); ma Non si può - o meglio, non ci sono i mezzo per - dire che "il giorno tal dei tali ci sarà un terremoto di magnitudo N".

Poi, se andiamo a guardare cosa succede nei fatti, fa molto ridere, specialmente in italia:
una previsione azzardata (e errata, almeno per come è stata costruita) manda tutti in panico;
mentre, invece, la CERTEZZZA del rischio sismico costante NON scalfisce minimamente chi si ostina a costruire MALE in zone PERICOLOSE (e chi poi, in quelle zone, ci va ad abitare, o chi deve controllare, o chi deve proibire l'abitazione ecc ecc ecc).

Cioè, in tutta onestà - ma che branco di idioti.
In giappone se la saranno presa in quel posto con lo tsunami, ma a livello di pretezione contro i terremoti sono abbastanza intelligenti da averne a palate - e infatti il terremoto in se avrà fatto forse dieci vittime in tutto, lì.

Vabè, sto divagando.
Andiamo avanti.





..
E poi, che cosa intendi con "sminuire ogni sua azione dj fronte alla catastrofe preannunciata"? o.O
No, è che non ho proprio capito xD
Per caso intendi dire che chi è credente crede che l'esseri/gli esseri superioe/i vogliono quella catastrofe e quindi pace, accettiamola?
Proprio non ho capito... o.O


Sì.


La scienza mi sembra che dica che dopo la morte non c'è nulla o che comunque ancora non spapiamo che cosa c'è e che quindi, quando hai perso qualcuno d'importante pace, l'hai perso...



Il cristianesimo garantisce, di fatto, praticamente a tutta l'umanità (per quanto ci si ostini a fare orecchie da mercante) una meravigliosa eternità negli atroci dolori dell'inferno, in attesa del giudizio universale che non farà altro che aumentare gli atroci dolori; il tutto, ovviamente, senza garanzia alcuna di entrare in contatto con i propri cari.
Come la mettiamo?

E' questo quello a cui mi riferivo e quello che smuove molte persone: meglio avere la conviznione che andrà male, piuttosto che vivere nel dubbio.
Anche perchè la scienza, per essere pignoli, si limita a dire "no input", nessuna informazione al riguardo, il che non implica il "nulla" dopo la morte, ma semplicemente un bellissimo "boh". Il che mi pare onesto.
No, a me lascia perplessa che sia preferibile ai più avere una garantita dannazione eterna piuttosto che il beneficio del dubbio.

Non solo: ma, tanto per essere pignoli, si arrivano a dire cose come "il terremoto se lo sono meritati" - cosa che accadeva un centinaio di anni fa (mi pare.. quello del cile? non mi ricordo, comunque erano tutti abbastanza convinti che fosse una cosa 'meritata'); ma che in moltissimi hanno ripetuto per i terremoti di Haiti, di sumatra e del giappone.
Insomma, meglio avere un dio punitivo e vendicatico che si infervora e ti lancia addosso catastrofi naturali piuttosto che vivere in un pianeta dove certe cose succedono, e l'unica cosa che puoi fare è cercare di proteggerti con razionalità entro i limiti possibili.

C'è molta, Troppa, Troppissima ed Insospettabile gente che pensa così.

e siamo finiti ot. xD
[Modificato da KimmyTamer 17/04/2011 12:23]

I vostri mi fanno girare un po' i cosìddetti.



.:Me on EFP:.

Post: 312
Utente Senior
OFFLINE
17/04/2011 22:03
 
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Re: Re:
KimmyTamer, 17/04/2011 12.20:

[POSTQUOTE
Il cristianesimo garantisce, di fatto, praticamente a tutta l'umanità (per quanto ci si ostini a fare orecchie da mercante) una meravigliosa eternità negli atroci dolori dell'inferno, in attesa del giudizio universale che non farà altro che aumentare gli atroci dolori; il tutto, ovviamente, senza garanzia alcuna di entrare in contatto con i propri cari.
Come la mettiamo?

E' questo quello a cui mi riferivo e quello che smuove molte persone: meglio avere la conviznione che andrà male, piuttosto che vivere nel dubbio.
Anche perchè la scienza, per essere pignoli, si limita a dire "no input", nessuna informazione al riguardo, il che non implica il "nulla" dopo la morte, ma semplicemente un bellissimo "boh". Il che mi pare onesto.
No, a me lascia perplessa che sia preferibile ai più avere una garantita dannazione eterna piuttosto che il beneficio del dubbio.

Non solo: ma, tanto per essere pignoli, si arrivano a dire cose come "il terremoto se lo sono meritati" - cosa che accadeva un centinaio di anni fa (mi pare.. quello del cile? non mi ricordo, comunque erano tutti abbastanza convinti che fosse una cosa 'meritata'); ma che in moltissimi hanno ripetuto per i terremoti di Haiti, di sumatra e del giappone.
Insomma, meglio avere un dio punitivo e vendicatico che si infervora e ti lancia addosso catastrofi naturali piuttosto che vivere in un pianeta dove certe cose succedono, e l'unica cosa che puoi fare è cercare di proteggerti con razionalità entro i limiti possibili.

C'è molta, Troppa, Troppissima ed Insospettabile gente che pensa così.

e siamo finiti ot. xD




Ehm, la mettiamo che non sono cristiana? xD (sono fermamente religiosa, ma non cristiana xD Se vogliamo esser sinceri sono shintoista xD)
No, vaa beh che così si va solo ot, ma io sono dell'idea che è meglio avere una certezza che un dubbio, cioè, mi spiego meglio:
Io so che morirò fra un mese (mettiamo) e quindi, mi godo al meglio questo mese di vita che mi resta da vivere per poi mire senza avere dei rimorsi.
Io ho il dubbio su quanto avrò da vivere ma so che dovrò morire ma non so bene quando e quindi, allontano psicologicamente sempre di più quel giorno,sperando che sia ogni giorno il più lontano possibile da me... arriva il giorno della mia morte e muoio con diecimila rimpianti perché non ho fatto/detto determinate cose quand'ero in vita ed ormai è troppo tardi...
Questo era solo un esempio.
Tornando nella discusione principale e quindi, finendo l'ot: beh, gente che crede a tutto c'è ancora ed è proprio questo il problema, il non capire di non dover credere a queste cose o comunque rendersi conto che se succedono almeno una volta ci si azzecca per forza perché esiste il caso e che quindi, come hai già detto tu, KymmyTamer, almeno una volta ci si azzecca per forza...
E comunque, poi, KymmyTammer hai ragione pure su questo, non capiscono che noi italiani siamo ad alto rischio di terremoti (noi italiani come anche all'estero, naturalmente...) e si costruiscono le case nei posti più sismici del Paese (leggi come: L'Aquila) e, per esempio, non si costruiscono edifici anti-sismici o se ne costruiscono pochissismi (il palazzo dove abito io, ad esempio, non è anti-sismico, così come la mia scuola... posso capire che siano costruzioni in centro o comunque lì vicino e quindi abbastanza vecchie, ma rifarle, no, è?).
Ecco, questa cosa mi lascia molto, ma molto perplessa pure a me...
"Jack, io giuro..."
"Se non hai niente non ti serve niente"
"E' una cosa che inizia e finisce qui"

"Un anello per domarli, un anello per ghermirli e nel buio incatenarli!"

Post: 271
Utente Junior
OFFLINE
17/04/2011 23:51
 
Quota


E comunque, poi, KymmyTammer hai ragione pure su questo, non capiscono che noi italiani siamo ad alto rischio di terremoti (noi italiani come anche all'estero, naturalmente...) e si costruiscono le case nei posti più sismici del Paese (leggi come: L'Aquila) e, per esempio, non si costruiscono edifici anti-sismici o se ne costruiscono pochissismi (il palazzo dove abito io, ad esempio, non è anti-sismico, così come la mia scuola... posso capire che siano costruzioni in centro o comunque lì vicino e quindi abbastanza vecchie, ma rifarle, no, è?).
Ecco, questa cosa mi lascia molto, ma molto perplessa pure a me...



Mi permetto di fare un appunto su questo: quando si è scoperto che l'Aquila è tra i punti a più alto rischio terremoto del paese, non è che potevano prendere tutti gli abitanti e portarli da un'altra parte. Già in tempi passati si sapeva come fosse messo il terreno lì: l'Aquila è stata costruita credo 3-4 volte, forse di più, dopo un terremoto, e ogni volta si era cercato di migliorare la resistenza degli edifici (prova ne sia che edifici di cento, duecento, trecento e oltre anni fa hanno resistito, edifici di qualche hanno fa sono crollati come un castello di carte). E non è facile irrobustire gli edifici antichi. Però sono d'accordo, si potrebbero costruire edifici più sicuri.

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