Raddoppio del Tenda, super tunnel da 200 milioni

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L’Anas ha reso noti, nei giorni scorsi, i primi dettagli progettuali del Tenda bis, strategico raddoppio dello storico traforo il cui appalto è ormai dato per imminente. Di un certo interesse, i due imbocchi ai tunnel: soprattutto sul lato Italia dove spariscono tutte le costruzioni attuali per far spazio ad un maxi-piazzale sul quale si affacceranno le due gallerie (la vecchia e la nuova). Anche sul lato Francia l’odierno piazzale sarà ampliato, sarà necessaria però una modesta bretella per collegare il nuovo tunnel alla statale 20 del Tenda.

Quanto all’interno, sono stati confermati i collegamenti tra le due gallerie per ragioni di sicurezza: nell’eventualità d’incidenti o, peggio ancora, di incendi gli automobilisti potranno rapidamente allontanarsi e mettersi in salvo raggiungendo in poco tempo il tunnel “gemello”.

Ma a che punto è l’iter procedurale per aprire il cantiere? A fine gennaio sono stati approvati i documenti di appalto predisposti da Anas; entro la primavera potrà essere avviata la fase di scelta dell’impresa che dovrà redigere il progetto esecutivo e realizzare i lavori.
L’accordo di Parigi del 12 marzo 2007 prevede che l’importo complessivo dell’intervento, circa 209,4 milioni di euro, sia suddiviso per il 58,35% a carico della parte italiana e per il 41,65% a carico della parte francese.

Il progetto del nuovo tunnel del colle di Tenda nasce dalle indicazioni espresse dalla Commissione intergovernativa per il miglioramento dei collegamenti franco-italiani nelle Alpi del Sud per la quale «la sicurezza del tunnel stradale del Tenda rappresenta una priorità assoluta…..».

Sono stati approvati nel 2005 a Roma il progetto preliminare e lo studio ambientale delle due soluzioni (”alta” e “bassa”) ed è stata scelta la soluzione “alta” (nuovo tunnel parallelo a quello attuale).

Il progetto prevede la costruzione di una nuova canna mono-direzionale nel senso Italia-Francia (6,5 metri di carreggiata, con una corsia di marcia di 3 metri e mezzo e una corsia di emergenza di 2,70 metri) mentre il collegamento Francia-Italia avviene attraverso l’attuale tunnel debitamente ampliato (alesaggio) sino a raggiungere le dimensioni della nuova canna; le due gallerie – come si diceva- saranno collegate da by-pass pedonali e carrabili.

I lavori all’aperto in territorio italiano sono limitati all’adeguamento degli imbocchi e del piazzale di accesso e al ripristino della viabilità locale mentre, in territorio francese, è prevista la realizzazione di una nuova opera di scavalco del “Fosso della Cà” e il rifacimento dei tornanti presenti dall’imbocco sino all’attuale “ponte di Romanin”.

I lavori dovrebbero durare almeno sette anni. Si comincerà dal nuovo tunnel, nel quale – dopo quattro anni – sarà dirottato tutto il traffico. Contemporaneamente sarà chiuso e completamente risistemato l’attuale tunnel (in programma un cantiere triennale). Teminati tutti gli interventi, le gallerie diventeranno monodirezionali: una Italia-Francia, l’altra Francia-Italia.

Articolo sul sito del Secolo XIX
Tenda bis, a giugno via ai lavori

Se non vado errato ad oggi questa strada non è fra le più gettonate per i tanti che devono viaggiare fra Piemonte/Lombardia e Costa Azzurra, eppure sarebbe importante per disingorgare l'A10 che, soprattutto nei fine settimana, è frequentata in maggioranza da veicoli che "padani".
Un collegamento più rapido e meno pericoloso fra Nizza e Torino libererebbe almeno in parte l'A10 e quantomeno renderebbe gli spostamenti meno problematici, si rimane però perplessi sull'entità della cifra prevista e la durata dei lavori: 7 anni per un'opera non così chilometrica sembrano davvero tanti e viene da pensare se sia davvero indispensabile alesare il tunnel già esistente.
Non si potrebbe lasciarlo così come è?

Credo sia obbligatorio per via dei nuovi regolamenti di sicurezza della UE.

Non so quanti di voi abbiano mai percorso la strada che attraverso il Colle di Tenda unisce la provincia di Cuneo a quella di Imperia rimanendo per un lungo tratto in territorio francese preda di guerra perchè contenente numerose centrali idroelettriche.
Il completamento del tunnel in questione risale al 1882 e da allora praticamente nulla è mai stato fatto per migliorare la situazione all'interno della galleria a parte interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria resi necessari da infiltrazioni e frane interni nel corso degli anni.
Le dimensioni assai esigue dell'unica galleria che in molti tratti tende anche a restringersi, oltre a dare un'impressione piuttosto sgradevole di claustrofobia, negli anni hanno provocato numerosi incidenti per "toccate" tra veicoli in fase d'incrocio, costringendo qualche decennio fa ormai a un regime di senso alternato per veicoli a sagoma ingombrante come furgoni, camper e camion.
Sicuramente la poca appetibilità della strada è causata da questi problemi legati alla tipologia obsoleta della galleria ma anche ai numerosi tornanti da entrambi i versanti e alle numerose gole in territorio francese che restringono frequentemente la carreggiata con situazioni di notevole pericolosità, considerata anche la mania di correre di gran parte degli automobilisti e la tendenza di tagliare la miriade di curve cieche, specialmente d'estate quando tale arteria è particolarmente trafficata la tensione che si prova nel percorrere i quasi 120 Km tra Ventimiglia e Cuneo fa arrivare a destinazione piuttosto stanchi e provati.
Sicuramente non è una strada veloce nè particolarmente sicura ma è anche l'unica alternativa alla Savona - Torino, troppo lontana, e alla statale del Colle di Nava, strada anch'essa piuttosto lenta perchè di montagna, malgrado i numerosi interventi di miglioramento eseguiti negli ultimi decenni.

A dire il vero a parte i problemi della galleria di valico mi sembra si tratti di un'ottima strada statale. In molti punti in territorio francese vi sono state rettifiche del tracciato e allargamenti a 3 corsie.

Articolo sul sito del Secolo XIX
LA FRANCIA BLOCCA IL RADDOPPIO DI TENDA

Ottima notizia, i tunnel per le auto e i camion sono più che sufficienti, anzi, sono troppi.
Bisogna costruire ferrovie, non strade, un applauso ai francesi.

PS da notare che in Francia gli ecologisti si impegnano contro le opere stradali, a differenza dei nostri che invece vanno a fianco dei NOTAV.

A quanto leggo il partito (i verdi ecologisti europei francesi/Europe Ecologie-Le Verts) che ha fatto bloccare questi lavori e' lo stesso che chiede il blocco della TAV...

...e così si continuerà ad usare un tunnel, stretto e pericoloso, degli anni 80. Dell'800.
Non credo che questo sia ragionevole.

Certo, sarebbe molto meglio usare la ferrovia.

Che, con la scriteriata politica dei trasporti della Regione Piemonte (Cota & C.) potrebbe rischiare brutto.
Con la scusa di velocizzare i collegamenti hanno ormai soppresso le fermate in territorio ligure (Olivetta S.M., Airole e Bevera).
Si comincia così - con un'azione di studiato sabotaggio - per far scendere il numero di utilizzatori della ferrovia e poi avere un bel pretesto per chiuderla. Ignoranti cialtroni bastardi.

Possiamo parlare di strade, in questa discussione, invece che incazzarci per come trattano male la ferrovia?

Ma in linea teorica non ho niente contro il raddoppio del tunnel stradale: l'ho precorso un paio di volte, è effettivamente stretto e angusto: la mia incazzatura (OT lo ammetto) non vuole contrapporre i due sistemi.

Il tunnel stradale e` un po' angusto ma del tutto sufficiente per le necessita` della Val Roya.