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Storytelling

Ultimo Aggiornamento: 01/03/2016 10:32
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Giudice**
26/01/2012 02:21
 
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Dorsirugosi Norvegesi 

Joey Potter – Amore e Tosse –

« Credo che l’orgoglio dei Grifondoro portasse il suo nome ».


Grammatica e sintassi:           10/10

Lessico e stile:                        10/10

Caratterizzazione:                  10/10

Originalità:                             10/10

Utilizzo del pacchetto:           5.3/8

Gradimento personale:           2,9/3

Sviluppo della trama:             2/2

totale:              50.2/53

Diagon Alley: in questa storia ti segnalo un particolare che in realtà non ha influito in termini di punteggio. Sarebbe opportuno in italiano scrivere tè e non the (che sarebbe alla francese). La drabble è tenera, mostra un Neville cresciuto, premuroso nei confronti di Augusta, per la quale non prova più quella ‘paura’ quasi, che aveva durante l’infanzia, è diventato adulto, ma gli hai lasciato quel suo modo timido e un po’ impacciato di fare, che è tanto da Neville, per niente OOC.

Salotto: nella seconda drabble Augusta rivela la sua dolcezza, e anche la sua cocciutaggine, non vuole sentire i discorsi del nipote riguardo l’andare al San Mungo, lei vuole solo sentire che lui sta bene. Mi è piaciuta molto la descrizione della luce della luna sulla neve.

Ospedale San Mungo: Di nuovo, qui si nota come tu abbia caratterizzato un Neville più forte, ma deciso a proteggere la nonna, che comunque fa di testa sua.

L’ultima flash è dolce, triste. Una degna conclusione per una raccolta che mi sento di consigliare.

Per quanto riguarda il mio coinvolgimento emotivo nei confronti di questa storia, ti dico una cosa che tu non sapevi: quando ero piccola, ho attaccato la pertosse a mio fratello, che è quasi morto. Certo, ovviamente non l’ho fatto apposta, ma questa storia mi ha fatto effetto anche per questo. Ma non mi ha influenzata, spero XD

Hai un ottimo stile, che ti permette in queste drabble di fotografare le scene e di dare i particolari in modo naturale. Definisci l’ambiente e i personaggi in modo efficace e naturale, con un lessico sempre adeguato.

La parte grammaticale e sintattica è perfetta.

Il pacchetto è stato inserito, anche se non in ogni sua parte.

La ricordella, il personaggio e il colore blu in particolare, sono importanti nelle flash. La canzone non è citata, ma il desiderio di curare la nonna si sente in Neville, per questo ti ho dato un terzo di punto.

Complimenti e grazie per aver partecipato.



Taminia – Breathless –

«Mi stai chiedendo di seguirti mentre ti sposi con quel Nato Babbano?»


Grammatica e sintassi:           10/10

Lessico e stile:                        9,5/10

Caratterizzazione:                  8/10

Originalità:                             9/10

Utilizzo del pacchetto:           7/8

Gradimento personale:           2/3

Sviluppo della trama:             0,9/2

totale:              46,4/53

Comincio dicendo che la parte grammaticale della storia è perfetta, non ci sono errori grammaticali, né di sintassi. L’unica cosa che non ho capito è il trattino dopo ‘Cissy’, nella prima riga. Probabilmente doveva essere una virgola.

Trovo che ci sia un punto di stacco troppo forte dopo la frase di Andromeda, prima che lei fugga. Le drabble secondo me sono difficili da relazionare con storie più lunghe, a volte, questo è il caso: mentre in genere una drabble dovrebbe essere completa, una storia a sé stante, in questo caso mi viene da fare il commento che odio e che in genere non ha senso.

È troppo breve, troppo veloce.

Sembra quasi che manchi un pezzo di loro in questa storia. Mentre dalla prima parte della drabble pare che Andromeda stia tendendo una mano a Narcissa, pronta ad accoglierla con lei, la sua fuga rapida pare non lasciare il tempo alla sorella neanche di rispondere o di salutare Andromeda. Da un lato ho tentato di ricondurre questa scelta a un desiderio di Andromeda di non dire addio alla sorella, alla speranza di rivederla presto; la reazione di Narcissa, ossia l’ultima frase, appare strana. Ho capito che hai tentato di riportare la citazione della  canzone, e ho apprezzato l’idea, tanto che il ‘lasciami senza fiato’ secondo me poteva anche starci, ma messa così la frase non si amalgama con il resto della drabble, pare essere fuori posto.

La canzone si prestava bene a una storia d’amore, tu hai parlato d’affetto fraterno e la cosa mi è piaciuta molto.

Inoltre hai saputo utilizzare tutti i prompt in una sola drabble, e per questo ti faccio i complimenti. Devo dire che purtroppo la cosa non è stata totalmente positiva in questo caso, proprio perché la canzone ti ha fatto perdere qualche punto altrove, ma come ho già detto la drabble mi è piaciuta, anche se l’ultima frase non lega con il resto.

Grazie per aver partecipato.


Lilyblack – Un racconto inedito –

Stava per sposarsi, per ricominciare da zero e fuggire, lasciandosi alle spalle e sotto le scarpe, la sua famiglia e quanto avevano sempre detto di lei; poteva immaginare, per una volta, i loro sorrisi soddisfatti e orgogliosi, nel parlare di lei: Astoria Greengrass Malfoy.

Grammatica e sintassi:           5,7/10

Lessico e stile:                        5,8/10

Caratterizzazione:                  9,8/10

Originalità:                             9,5/10

Utilizzo del pacchetto:           8/8

Gradimento personale:           2,3/3

Sviluppo della trama:             1,5/2

totale:              42,6/53

Una cosa che mi dispiace molto doverti dire è che ho trovato parecchi errori nella punteggiatura della storia e anche errori di grammatica che in genere non fanno parte del tuo modo di scrivere.

Questo mi è dispiaciuto parecchio perché al di là di questo contest ho avuto spesso a che fare con te e conosco il tuo stile complicato, a volte, ma sempre corretto e incisivo.

Questa volta non c’è stata un’eccellenza in questo campo da parte tua e credo che la cosa derivi dal fatto che hai dovuto consegnare all’ultimo minuto.

Purtroppo non posso fingere di non vedere questi errori, che hanno abbassato notevolmente il punteggio in più campi.

-          Nel primo paragrafo parli di un vetro dicendo ‘oltre se stesso’, ma il vetro è inanimato e quindi sarebbe più indicato ‘oltre ad esso’.

-          nessuno di questo (di questi) legato alla stagione in cui si trovavano.

-          Mancano gli accenti su ‘lì’ e su ‘sì’, anche su ‘là’.

-          Allungò le mani appena davanti a se, qui manca l’accento su sé

-          Riuscì solo ad arricciare gli angoli delle labbra e sorridere, di nuovo, come una bambina stupida mentre passo dopo passo, incurante della pioggia si avviò verso l'ingresso. Mentre, richiede l’imperfetto, quindi ‘si avviava verso l’ingresso’.

-          La morte di ogni cosa di bello che potesse creare nella vita, bello non concorda con ‘cosa’.

Non starò a elencarti gli altri errori, nel caso ti interessasse conoscerli, posso mandarti il testo con tutte le indicazioni.

Mi spiace davvero molto, perché è chiaro che il tempo abbia giocato a tuo sfavore.

Il punteggio allo stile, come vedi, non è molto alto, non come quello che mi sono abituata a darti nei vari contest a cui hai partecipato. Questo è dovuto a molti fattori: primo tra tutti sicuramente la densità di errori, tutti tra l’altro concentrati solo in alcune frasi, che hanno costretto la rilettura di alcune parti.

La costruzione sintattica è complessa, hai inserito numerosi paragoni, metafore e iperboli, che purtroppo in alcuni casi non mi sono risultati comprensibili fino in fondo.

La tua è stata quindi una scelta che per certi versi considero coraggiosa: hai optato per uno stile alto, difficile e ricco, che alla fine ti ha penalizzata un po’ a causa della mancata revisione completa. È davvero un peccato, perché nella seconda parte, quella più narrativa, si possono ammirare dei personaggi ben caratterizzati.

Ho apprezzato particolarmente la descrizione di Astoria, un personaggio che tu hai reso unico e umano, fragile eppure resistente, insicuro e razionale. Mi è piaciuto l’incontro con Arthur, che ha unito il mondo di Astoria con il suo in modo splendidamente naturale.

Ho trovato la storia originale  e piacevole, e soprattutto mi ha coinvolta, nella parte finale molto più che nella prima, peccato appunto per quegli errori, perché avresti meritato di più.

Hai rispettato tutti gli obblighi derivanti dai prompt, utilizzando l’oggetto di Mielandia in modo utile ai fini della caratterizzazione di Astoria, il rosso riportandolo ad Arthur e la canzone per dare un senso finale alla storia. Inoltre hai utilizzato entrambi i personaggi (cosa non facile) e anche la citazione. Che posso dire se non: complimenti.

Grazie per aver partecipato.

Wynne Sabia – Tutto ciò che resta –

Quando sei diventato così?

Da quanto tempo te ne stai fermo lasciando che i tuoi capelli bianchi siano smossi dal vento salato, nell'attesa di un cambiamento che, lo sai, non arriverà mai per mano tua?


 

Grammatica e sintassi:           10/10

Lessico e stile:                        9,8/10

Caratterizzazione:                  10/10

Originalità:                             8,7/10

Utilizzo del pacchetto:           5.8/8

Gradimento personale:           2,3/3

Sviluppo della trama:             2/2

totale:              48,6/53

Hai raccontato un uomo vecchio, che ormai ha perso ogni desiderio di combattere, che lascia che il destino lo trascini. Sente di aver perso la forza di agire in prima persona e non intende cercarla. Spera che qualcosa lo smuova, ma in fin dei conti non desidera che questo succeda.

Hai raccontato l'immobilità in contrasto con il vento e il tempo scandito dalle onde. La rassegnazione e la vecchiaia dello spirito di Olivander.

Stilisticamente la tua storia è perfetta: il ritmo è lento, dato da frasi brevi, semplici e incisive al punto giusto. Non hai forzato troppo i paragoni, insistendo sul confronto tra il vento, il mare e il tempo; dando il senso ai pensieri di quest'uomo perso e solo, che sente di avere compiuto il suo tempo nel mondo.

È una storia rassegnata e triste. Toccante sotto molti aspetti.

Hai caratterizzato bene il personaggio, arrivando nel profondo. Utilizzando paragoni che in effetti non sono così innovativi, ma che hanno reso bene il concetto.

Hai utilizzato gli elementi del pacchetto dando loro rilevanza, anche se non li hai usati tutti. 

Il momento che hai scelto non è il più originale che tu potessi trovare (sinceramente speravo di leggere qualcosa riguardante la giovinezza di Olivander, per fare un esempio), ma è stato reso molto bene.

La grammatica è perfetta, non ho trovato errori.

La storia è breve e anche il lessico e la sintassi sono curati al punto giusto. L'unico punto nel quale la frase avrebbe potuto essere resa meglio, secondo me è questo: Seduto, lontano da casa e lontano dal mondo, solo, nonostante i tuoi sforzi e le tue fatiche. Avrei messo un punto prima di 'solo', per evidenziare meglio il concetto, che è il principe della storia.

Mi è piaciuta. Grazie per aver partecipato.


Totale di Squadra: 187.8


Ironbellies Ucraini 

Xela 182 – Inseguendo un Sogno –

Stava giocherellando con il dessert di frutta quando la voce di Bill la fece tornare con la testa alla Tana.

- Stai pensando a lui, vero? Ma sta’ tranquilla, manca ancora un giorno alla luna piena.

A quelle parole Tonks trasalì. In quel momento non stava pensando a lui, né al plenilunio; non stava semplicemente pensando.

Grammatica e sintassi:           6,1/10

Lessico e stile:                        6,3/10

Caratterizzazione:                  9/10

Originalità:                              10/10

Utilizzo del pacchetto:           7/8

Gradimento personale:           2,6/3

Sviluppo della trama:             1,5/2

totale:              42,5/53

Con la tua storia, tu hai saputo rappresentare i sogni, l’effetto a singhiozzo della storia, questo susseguirsi di immagini e atmosfere confuse, che quasi si fondono l’una con l’altra, è d’effetto. Anche la tua scelta di modificare a volte anche il font è interessante, porta il lettore a comprendere ancora meglio i passaggi tra i sogni e la veglia di Tonks.

Purtroppo la parte grammaticale presenta qualche imperfezione, ti faccio qualche esempio senza elencarle tutte:

-      Eccheggiavano; si scrive con una sola ‘c’, echeggiavano, quindi.

-      un’inteso e insolito profumo; c’è un apostrofo di troppo

-      usi i trattini brevi in apertura del dialogo, quando invece andrebbero usati quelli lunghi.

-      Benchè, scritto con l’accento sbagliato, benché.

-      Serpende, chiaro errore di battitura.

-      Segnalo anche questa frase: La ragazza stava per rispondergli quando sentì mancarle la terra da sotto i piedi ritrovandosi in un istante a terra insieme al sacco del mais macinato per le galline, che si stava spargendo per il prato; e si ritrovò, per mantenere il tempo giusto.

-      Bagnoasciuga, qui invece c’è una ‘i’ di troppo: bagnasciuga.

-      Mentre con la bacchetta sposava un plico di fogli in un cassetto; e qui, un divertente errore di battitura ^^

-      Un ombra

-      Un’abbraccio

Nonostante gli errori, che comunque non sono molti se rapportati al numero di caratteri, la storia mostra uno stile molto visivo, che permette al lettore di avere immagini chiare in testa, inoltre ho notato che alcune parti sono più curate di altre, da questo ho dedotto che il tempo non ti abbia permesso di rifinire la storia come avresti voluto.

Nelle parti più curate, dimostri di avere proprietà di linguaggio e anche una buona capacità espressiva. A volte il lessico non è totalmente indicato, faccio un esempio soltanto: Aveva solo la vaga sensazione di aver già visto quella scritta, anche se non ricordava assolutamente di averla scritta. Qui ripeti due volte la parola ‘scritta’ e nel primo caso non è un termine molto preciso, è più che altro colloquiale.

Le citazioni sono ben inserite, così come il pacchetto in generale. Le rune non sono fatte esattamente così, ma hai fatto più che bene a inventare, usando la fantasia per creare qualcosa che dimostra originalità e creatività.

Veniamo alla caratterizzazione: hai mostrato una Tonks poco stereotipata, sì, cade, ma è anche determinata e coraggiosa, esattamente come dovrebbe essere. I dialoghi che ha con Bill e con Arthur sono spontanei e brillanti, credo che tu riesca a esprimere il meglio quando hai a che fare con situazioni dinamiche, e soprattutto con i dialoghi, che suonano naturali sempre e danno forza alla storia.

La caratterizzazione del Remus lupo è un po’ difficile da valutare: Remus diceva che il lupo avrebbe attaccato ogni essere umano, quindi non sono sicura che avrebbe salvato Tonks. Resta il fatto che la trama sia interessante, non è facile scrivere una storia d’azione e in generale raccontare una battaglia. In questo la tua storia è riuscita bene. Hai gestito una trama complessa sfruttando in parte il pacchetto e in parte le tue buone idee, ottenendo una storia molto originale.

Grazie per aver partecipato, dall’inizio, a questo quasi interminabile contest.

AGNeSnaPE – Climbing –

La voce insiste, ma è coperta da un sibilo strano.

Non la vuoi sentire, la testa è pesante e un senso di costrizione alla gola non ti fa respirare.

Grammatica e sintassi:           10/10

Lessico e stile:                        10/10

Caratterizzazione:                  10/10

Originalità:                             9,3/10

Utilizzo del pacchetto:           5/8

Gradimento personale:           3/3

Sviluppo della trama:             2/2

totale:              49,3/53

Questa tua storia mi è piaciuta molto.

Hai inserito la citazione riprendendo le montagne e portandole a diventare il tema fondamentale della storia, hai usato la canzone per ricondurre la ricerca di Bill a Fleur in modo interessante e molto evocativo. Mancano i due prompt, ma credo che la storia vada benissimo così, hai fatto bene a non forzarli all’interno di questo percorso intricato.

Dal punto di vista grammaticale, non ho appunti da farti. Hai usato frasi brevi, che risultano d’effetto.

La citazione è stata inserita molto bene, stessa cosa per il testo della canzone, che come ho già detto ti ha permesso di ottenere originalità e dare un ritmo interessante alla storia.

La caratterizzazione di Bill è sorprendente! Le frasi breve e talvolta scollegate riproducono il suo viaggio mentale attraverso uno stile semplice, ma molto curato, che conduce diretto nella testa di questo Bill alla ricerca di se stesso e di appigli alla realtà mentre scala la montagna dentro di sé. Io credo che ci sia uno stile adatto a ogni tipo di storia e il tuo in questo caso si è rivelato perfetto per questa introspezione, che mi sento di consigliare davvero a tutti. Le frasi brevi consentono di ottenere un ritmo lento, che permette di comprendere a tratti il senso di confusione di Bill, ma anche la sua lenta ricerca, il suo smarrimento.

Mi rendo conto che questo giudizio sia breve, probabilmente il più breve tra tutti, questo capita perché non ho appunti da farti.

Complimenti, davvero.

E grazie per aver partecipato, dall’inizio, a questo contest.

[Modificato da Fabi_Fabi 26/01/2012 11:52]

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