Non posso credere di non aver mai tentato.
C'è voluta una giornata di lavoro culminata in un malditesta feroce e che si risolve nel vagabongaggio tra parole chiave che rievocano un'infinita tenerezza per ritrovare questo luogo, senza averci nemmeno lontanamente sperato.
Non potevo credere ai miei occhi quando, cercando il post più recente, ne ho trovato uno di Zen dell'aprile 2010.
Sto per piangere, giuro.
Un caro saluto a tutti voi.
Maya (ora (Mayra))