Quanti giorni sono trascorsi? Ho perso il conto.
Giorni ad aspettare qualcosa che mai arriverà mentre la speranza pian piano inizia ad affievolirsi fino a che non resterà altro che un piccolo barlume che si spegnerà in un mare di cenere.
Possibile che di me nulla è restato?
Ed io che speravo di lasciare il segno, di restare immortale nei tuoi ricordi e nella tua anima. E' sempre stata una cosa che ho inseguito questa: voler restare nella gente.
Mi sento sconfitta anche per questo, non ci sono riuscita e devo prenderne atto.
E' inutile dannarsi, posso strapparmi anche i capelli e scarnificarmi la pelle ma la vita non fa sconti a nessuno, figuriamoci a me.
Vorrei impregnarmi di rabbia, di furia cieca come quella che ti appartiene. Forse è lì il segreto per andare avanti, la grinta e la rabbia verso tutti e la vita.
Avrei dovuto ucciderti tanto tempo fa, annientarti dentro di me, lo meritavi.
Adesso non mi resta che la sensazione del freddo acciaio tra le dita e di quel grilletto premuto a vuoto mentre i colpi risuonavano dentro me e ancora una volta mi rendevano perdente.
[Modificato da Cobite 21/06/2010 09:13]