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Ultimo Aggiornamento: 12/03/2024 17:51
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02/12/2011 12:42
 
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Le dieci regole di vita con il mal di schiena



1 Usa il dolore: ti dice cosa non fare.

2Quando i dolori sono molto forti riposati un po', ma sappi che questo può dare la sensazione di diminuire il dolore ma non permette una guarigione anticipata.

3Evita per quanto possibile di metterti a letto durante il giorno.

4Evita le posizioni ferme mantenute a lungo: il movimento aiuta.

5Quando stai fermo o ti riposi, adotta sempre le posizioni meno dolorose.

6Appena puoi, riprendi a muoverti.

7Spesso la posizione seduta peggiora il dolore: se è così, evitala.

8Se è possibile continua a lavorare.

9 Non scoraggiarti per il dolore, anche se è forte e dura tanto: questo non significa che la colonna si sta rovinando sempre di più.

10Ricorda che ci possono essere delle ricadute: rimetti la schiena in forma.



Le sette regole per il lavoro con il mal di schiena.



1Non sollevare oggetti pesanti.
2Mantieni vicini gli oggetti da spostare.
3Evita di flettere il busto in avanti o di mantenerlo in questa posizione.
4Evita la torsione del tronco.
5Cambia posizione il più spesso possibile.
6Evita le sedie basse.
7Da seduto, usa i braccioli ed un sostegno lombare.


Il riposo fa male alla schiena


I dolori vertebrali beneficiano del movimento, che evita l'indebolimento precoce dei muscoli ed aiuta i tessuti a riparare più in fretta. Il riposo, infatti, impedisce di innescare tutti quei benefici processi che permettono al corpo di riparare bene e rapidamente. Il movimento inoltre non peggiora la situazione in corso. Restare attivi, continuare a lavorare ed a muoversi, quindi, sia pure accettando di avere alcune limitazioni nelle attività della vita quotidiana, è fondamentale, perchè permette di affrontare meglio il dolore sia psicologicamente che fisicamente.

www.gss.it/guide/guida5.htm#5

02/12/2011 12:49
 
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Re:
Amalia 52, 02.12.2011 12:42:


Le dieci regole di vita con il mal di schiena



1 Usa il dolore: ti dice cosa non fare.

2Quando i dolori sono molto forti riposati un po', ma sappi che questo può dare la sensazione di diminuire il dolore ma non permette una guarigione anticipata.

3Evita per quanto possibile di metterti a letto durante il giorno.

4Evita le posizioni ferme mantenute a lungo: il movimento aiuta.

5Quando stai fermo o ti riposi, adotta sempre le posizioni meno dolorose.

6Appena puoi, riprendi a muoverti.

7Spesso la posizione seduta peggiora il dolore: se è così, evitala.

8Se è possibile continua a lavorare.

9 Non scoraggiarti per il dolore, anche se è forte e dura tanto: questo non significa che la colonna si sta rovinando sempre di più.

10Ricorda che ci possono essere delle ricadute: rimetti la schiena in forma.



Le sette regole per il lavoro con il mal di schiena.



1Non sollevare oggetti pesanti.
2Mantieni vicini gli oggetti da spostare.
3Evita di flettere il busto in avanti o di mantenerlo in questa posizione.
4Evita la torsione del tronco.
5Cambia posizione il più spesso possibile.
6Evita le sedie basse.
7Da seduto, usa i braccioli ed un sostegno lombare.


Il riposo fa male alla schiena


I dolori vertebrali beneficiano del movimento, che evita l'indebolimento precoce dei muscoli ed aiuta i tessuti a riparare più in fretta. Il riposo, infatti, impedisce di innescare tutti quei benefici processi che permettono al corpo di riparare bene e rapidamente. Il movimento inoltre non peggiora la situazione in corso. Restare attivi, continuare a lavorare ed a muoversi, quindi, sia pure accettando di avere alcune limitazioni nelle attività della vita quotidiana, è fondamentale, perchè permette di affrontare meglio il dolore sia psicologicamente che fisicamente.

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sei unica!
[SM=g7255]

da ieri che sto a letto con la schiena bloccata


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"Perché il male trionfi è sufficiente che i buoni rinuncino all'azione" - Edmund Burke
02/12/2011 13:06
 
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Re: Re:
Seabiscuit, 02/12/2011 12.49:



sei unica!
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da ieri che sto a letto con la schiena bloccata





Ciao sea.

Non lo sapevo, me lo ha spiato Amalia.

Guarsci presto.

So cosa si prova, visto che io ce l'ho cronico.

Unica consolazione, che ci si fa un poco l'abitudine, e solo il colpo della strega, quando viene ogni tanto, co fa urlare.

In caro saluto,

Giuseppe.


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Ricercatore indipendente.
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La verità viene da Geova mediante la sua parola scritta.
Per comprenderla, occorre "luce".
La luce, se illumina un solo lato, lascia zone di ombra che restano nascoste. La verità resta la stessa, ma sarà incompleta.
Solo Geova può fare "luce" su "tutti" i suoi lati della Sua Verità.
Ascoltarlo, è vitale. Cercarlo, è saggio. Amarlo, è giusto.
18/12/2011 06:27
 
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Dislessia diagnosticata a troppi bambini

Ormai lo sarebbe il 23 per cento, ma, secondo una ricerca italiana, la quota reale non supererebbe il 4 per cento

Attenzione a non esagerare quando si parla di dislessia, un problema che non è legato a deficit intellettivi. La prova? Grandi scienziati come Leonardo da Vinci oppure moderni geni dell’animazione come Walt Disney sono stati dislessici. È sulle cifre del fenomeno che occorre riflettere, perché passando dall’ipotesi di un disturbo specifico dell’apprendimento (DSA), uno dei quali è proprio la dislessia, alla realtà dei banchi di scuola elementare negli anni scorsi il quadro epidemiologico poteva apparire a tinte più fosche di quello che in realtà si dipinge oggi. «Troppi bambini in Italia sono considerati dislessici, ma in realtà hanno solo disturbi comuni» è il parere di Federico Bianchi di Castelbianco direttore dell’Istituto Italiano di Ortofonologia, che ha presentato a Roma un’indagine condotta nell’ambito del progetto "Ora sì", promosso dall’associazione di scuole “Una rete per la qualità”.

UN BAMBINO SU CINQUE - «In Italia un bambino su cinque presenta disturbi di apprendimento ma questo non vuol dire che sia dislessico, eppure viene ritenuto tale ed inserito in un percorso di recupero specifico che rischia di causargli danni notevoli, avendo in realtà solo disturbi comuni» sottolinea l'esperto. A far riflettere sono i risultati del progetto condotto nella capitale, che dimostrano come nelle scuole materne ed elementari di Roma circa il 23 per cento dei bambini venga indicato a rischio di Disturbi specifici di apprendimento (Dsa), ovvero con significative difficoltà nella lettura, scrittura e nel ragionamento matematico. In realtà, in questa percentuale elevata sarebbero inseriti anche bambini con difficoltà di tipo minore, definibili come secondarie o a basso rendimento scolastico, e non come Dsa. Se si “rifanno i conti” con valutazione particolarmente attente, infatti, la percentuale dei bambini a rischio cala intorno al 4 per cento.

LE CIFRE REALI - Le cifre reali da noi sono insomma più basse rispetto a quanto si osserva nel mondo anglosassone, anche perché l’italiano è una lingua che meno si presta allo sviluppo del fenomeno rispetto all’inglese. Lo studio La ricerca si è svolta svoltasi da settembre 2010 a giugno 2011, attraverso un’indagine un’indagine condotta su nove scuole elementari (27 classi di prima e 27 classi di seconda) e sei scuole materne (25 classi dell’ultimo anno), per un totale di 1.175 alunni: 1.025 delle elementari (535 di prima e 490 di seconda) e 150 delle materne. Nelle scuole elementari su 1.025 bambini sono risultati a rischio Dsa solo 41 alunni, contro i 239 potenzialmente individuati. Grazie al lavoro svolto nell’ambito del progetto, con la grande collaborazione e competenza degli insegnanti, si è passati da un bambino su cinque a un bambino su venticinque considerato a rischio. E solo per 41 piccoli studenti è stata prevista una terapia specifica per problematiche organizzative e di apprendimento, presso una struttura esterna alla scuola.

INIZIO TROPPO PRECOCE - Va sottolineato che tra i 41 alunni c’erano anche 8 cosiddetti “anticipatari”, cioè bambini precocemente sottoposti a stimoli scolastici in un momento non adeguato della loro evoluzione. Non considerando questa specifica popolazione, da 41 giovani alunni si passerebbe a 33 con Dsa, portando il rapporto da 1 bambino su 5 ad 1 bambino su 31. Nelle scuole materne, su 150 bambini 39 hanno meritato un’attenzione particolare. Fortunatamente, però, alla fine dell’anno il numero si è quasi dimezzato: 19 studenti, uno su sette su 7, hanno presentato difficoltà organizzative, ma determinate anche da componenti emotive e quindi recuperabili con percorsi specifici. «Segnalare come dislessici bambini che in realtà non lo sono comporta due gravi rischi: sono dirottati su percorsi alternativi come portatori di una disabilità che non hanno, con oneri economici non sostenibili e totalmente inutili, mentre il loro problema non solo non verrà affrontato ma lascerà un vuoto di conoscenze che si ripercuoterà pesantemente sul loro curriculum studiorum» precisa Bianchi di Castelbianco.

www.corriere.it/salute/disabilita/11_dicembre_16/dislessia-troppe-diagnosi_79ca21ae-27d2-11e1-a7fa-64ae577a90...


www.corriere.it/salute/disabilita/11_febbraio_27/dislessia-diagnosi_c251a154-40e7-11e0-a0e9-e3433e14003f.shtml?fr=c...
22/12/2011 19:00
 
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22/12/2011 19:39
 
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Re:
Giandujotta.50, 22.12.2011 19:00:

Influenza stagionale.
Che fare?

Amy, tu che sei brava nelle ricerche... [SM=g27985]



Non ti sarai per caso anche presa l'influenza?Non è possibile che da cosi' lontano te l'abbia attaccato.... [SM=g7556]


www.dietagratis.com/9778-combattere-linfluenza-con-limmuno-nutriz...

www.riza.it/benessere/sos-salute/2184/rimedi-naturali-contro-influenza-raffreddore-e-malanni-di-stagi...

il vino cotto con un pizzico di zucchero e uno di cannella
latte bollente con due dita di cognac e due cucchiai di miele [SM=g7348]

www.sanihelp.it/news/4998/influenza-krimedi-nonna/1.html

www.creafarma.ch/influenza.htm

www.medicinalive.com/medicina-tradizionale/virologia/cibi-contro-in...
[Modificato da Amalia 52 22/12/2011 19:46]
22/12/2011 20:03
 
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Buono il vino cotto con cannella e zucchero! [SM=g27990]

ancora non c'è l'influenza ma prevenire è meglio che curare...e dato che devo andare in vacanza, non voglio rischiare!

[SM=g8925] ... [SM=x1408424]
22/12/2011 20:24
 
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Re:
Giandujotta.50, 22.12.2011 20:03:

Buono il vino cotto con cannella e zucchero! [SM=g27990]

ancora non c'è l'influenza ma prevenire è meglio che curare...e dato che devo andare in vacanza, non voglio rischiare!

[SM=g8925] ... [SM=x1408424]



Meglio ancora quello con il cognac! [SM=g7350] [SM=g7350]

Altri consigli pratici!

www.barbanera.it/consiglio.php?consiglio=salute&x=22&y=5
28/12/2011 21:01
 
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Rimanere in salute senza l'uso continuo di farmaci?
Ecco come il riallineamento dell'Atlante può risolvere emicrania, vertigini, colpo di frusta, cervicale, mal di schiena e decine di altri disturbi. [SM=g28002]

www.atlantotec.com/it/

www.atlantotec.com/it/terapisti/specialisti-correzione-atlante-centro-fo...
[Modificato da Amalia 52 28/12/2011 21:21]
05/01/2012 19:03
 
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Cibi salutari? Si, ma con moderazione!

Una sana alimentazione è un principio base per la salute, oltre che un'alleata della perfetta forma fisica. Dato che siamo ciò che mangiamo e che la nostra linea, ma anche il nostro cervello, rispecchia il nostro stile alimentare, è giusto chiedersi quali sono i cibi da evitare, quelli che fanno male alla salute e quelli che favoriscono l'insorgenza delle malattie.

Ma quello a cui si presta meno attenzione, è la misura con cui vengono assunti i cosiddetti "cibi salutari" : si pensa che facciano talmente bene che non danneggiano in alcuna circostanza.

Ebbene, non è proprio così! Cogliamo l'occasione di presentare alcuni di quei "cibi salutari", che presi in dosi massicce, in realtà hanno le loro controindicazioni.


Le spezie

In generale, queste piante, facilitano la digestione e mantengono l'apparato digerente in buona salute.

Ma attenzione ad alcune di esse, che se assunte in dosi elevate, hanno effetti nocivi: i chiodi di garofano possono indurre sonnolenza, la noce moscata e la cannella provocano convulsioni, le bacche di ginepro danneggiano i reni. In genere non è bene eccedere con le spezie o gli aromi perché sono alimenti estremamente concentrati.

Il rosmarino, ad esempio, nonostante il suo potere antiossidante è sconsigliato alle donne in gravidanza e in dosi molto elevate, possono causare contrazioni.

L'olio essenziale della pianta, se assunto in dosi superiori a quelle indicate può causare avvelenamento e crisi simili a quelle epilettiche.

La pianta di salvia contiene oli essenziali, tannini, sostanze amare e flavonoidi, ricchi di proprietà terapeutiche: il suo nome deriva infatti dal latino salus, salute. Ma anche questa ha i suoi contro, se assunta in dosi eccessive: l'olio essenziale di salvia contiene un principio attivo tossico, il tuione, che in quantità molto elevate può causare tachicardia, vampate di calore e convulsioni.

Per chi soffre di ulcera e di gastrite, la menta, pianta dalle mille risorse, può risultare irritante. Nelle persone particolarmente sensibili, può causare eccitazione e provocare insonnia. Al contrario, se assunta in dosi elevate, la pianta può indurre intontimento.

Se assunto in dosi superiori a quelle indicate, in caso di gravidanza e di allattamento lo zafferano è altamente tossico. Sono sufficienti 10 g per provocare l'aborto e 5 g per scatenare gravi disturbi emorragici, vomito e collasso. Nelle normali dosi alimentari, è però totalmente innocuo.

Thè

Il thè, nonostante sia apprezzato come sostituto del caffè, va usato con moderazione: in dosi superiori a quelle indicate l'abuso di questa bevanda conduce a stitichezza, problemi digestivi, disturbi a carico del cuore e dei reni. Può provocare inoltre forte irritabilità, nervosismo, allucinazioni, palpitazioni.

Riso

Il riso è un ottimo alimento. Secondo gli orientali è il cibo più equilibrato, in quanto i due principi yin e yang si bilanciano perfettamente, ed è quindi adatto come base abituale dell'alimentazione.

Il riso integrale o semintegrale dovrebbe far parte dell'alimentazione abituale perché il suo alto contenuto di fibre può prevenire molte delle malattie più diffuse in Occidente: colite, diabete, disturbi cardiocircolatori e stitichezza. Ma è proprio per il suo alto contenuto in fibre, che va usato con cautela, in quanto può risultare irritante per chi ha lo stomaco delicato.

Pesce: occhio ai crostacei!

Tra i pesci che arrivano sulle nostre tavole, quelli di cui se ne può fare uso illimitato sono i "pesci azzurri": sardine, sgombri, aringhe, acciughe e merluzzi, sono anche considerati i meno cari tra i banchi dei mercati e straricchi di omega 3. Non sono da meno anche salmoni, trote, sogliole e pesce spada.

Attenzione maggiore va prestata invece all'uso dei molluschi e crostacei, che dal punto di vista nutrizionale hanno poco e niente in comune con il pesce azzurro. Anzi, a dire il vero non vengono proprio apprezzati dai nutrizionisti, a causa del loro elevato contenuto in colesterolo.

Quindi occhio a non eccedere....cibi della salute? Si, ma attenzione a quali! [SM=g28004]

it.lifestyle.yahoo.com/blog/cucina/cibi-salutari-si-ma-con-moderazione-210654940...
05/01/2012 19:56
 
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07/02/2012 20:15
 
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Ai tumori piace lo zucchero

Le cellule malate ne se sono golosissime e ne hanno bisogno per moltiplicarsi. Lo sostiene uno studio approfondito di 'Science'. Che apre nuove prospettive sul rapporto tra cancro e alimentazione

E se a causare il cancro fosse, tra l'altro, la cattiva alimentazione? Mediata da complessi meccanismi biologici, è vero, ma pur sempre alimentazione? Che ci fosse una corrispondenza tra obesità e sovrappeso e certi tumori, gli epidemiologi lo avevano già notato. Ma fino a oggi si trattava di una "coincidenza", di una di quelle correlazioni stabilite osservando gruppi di persone che già basta a lanciare l'allarme, ma non è la pistola fumante.

Oggi, invece, il quadro sembra comporsi. E le prove biologiche sono tali che la bibbia della scienza americana, "Science", le ha consacrate in un articolo di rassegna del primo numero del nuovo anno. La faccenda non è semplice ma, vista la posta in gioco, vale la pena di seguirla passo passo.

All'origine di molti tumori, dunque, potrebbero esserci delle alterazioni metaboliche, cioè trasformazioni locali che rendono i tessuti un terreno fertile per la crescita incondizionata delle cellule malate. Mutamenti causati in primo luogo da una scorretta alimentazione. Ciò che mangiamo avrebbe dunque un'importanza ancora più cruciale del previsto e un ruolo che si esplicherebbe in maniera diversa, più complessa, rispetto a quanto supposto fino a poco tempo fa. Al centro c'è un ormone non certo nuovo, ma oggi guardato con occhi diversi: l'insulina, finora considerata solo per ciò che accade quando scarseggia, come nel diabete, o per la sua funzione di regolatrice degli zuccheri nel sangue. Al contrario, nuovi dati, anche molto diversi tra loro, assegnano ormai a questa sostanza funzioni alquanto più articolate, in molti casi favorevoli allo sviluppo dei tumori.

La prima constatazione che ha portato a concentrare l'attenzione sull'insulina è stata, come si diceva, di tipo epidemiologico: le persone obese (che spesso hanno elevati livelli di insulina), così come quelle che soffrono di diabete, hanno un rischio considerevolmente superiore alla media di sviluppare un cancro e di morirne rispetto a quanto si verifica nei malati normopeso.

La seconda osservazione è stata sperimentale: le cellule tumorali, per crescere in provetta, hanno bisogno di molto zucchero, di molta insulina e di ormoni simili a essa (come l'insulin-like growth factor 1 o Igf1) ed esprimono sulla loro superficie molte proteine fatte apposta per captare insulina e Igf1, di norma quasi assenti. Da decenni questi due indizi agitavano i sonni di molti ricercatori, che non riuscivano ad attribuire loro una spiegazione razionale, ma negli anni successivi altri tasselli sono andati nella stessa direzione fino a comporre, almeno nelle sue linee essenziali, un quadro che ha una sua logica e che aiuta a spiegare anche altri effetti finora oscuri, come il fatto che chi si sottopone a severe restrizioni caloriche (che causano un crollo dell'insulina) ha un rischio inferiore di avere un cancro.

In sintesi, le cellule per diventare tumorali farebbero ricorso a circuiti metabolici specifici e diversi da quelli usati dalle cellule sane per incamerare molto zucchero e, grazie all'insulina e all'Igf1, per utilizzarli non solo come fonte di energia, ma anche come materiale per produrre tumori. Se questa è la situazione, è del tutto evidente che ciò che mangiamo è davvero fondamentale, nello sviluppo e nella crescita di molti tumori.

Come spiega Cristiano Simone, ricercatore dell'Università di Bari e dell'Istituto Mario Negri di Santa Maria Imbaro, autore di studi molto importanti in materia finanziati anche dall'Airc (Associazione italiana ricerca sul cancro) con gli introiti delle Giornate delle Arance (vedi scheda qui sopra): "Oggi abbiamo un'idea molto più articolata dell'influenza dell'alimentazione sul rischio-cancro, e sappiamo appunto che l'insulina è cruciale. Studiandone le funzioni, abbiamo scoperto che al centro di molte reazioni che legano l'insulina all'innesco della proliferazione neoplastica c'è una proteina chiamata P38 alfa, e che è possibile intervenire su di essa ottenendo effetti a volte molto significativi".

In provetta e nei modelli animali, se si blocca questa proteina, sottolinea Simone, si arresta la crescita delle cellule malate e anzi, se ne induce la morte. Inoltre, esperimenti su animali hanno già mostrato che farmaci specifici potenziano l'effetto tanto della chemioterapia quanto dei farmaci biologici. Non solo, aggiunge Simone: "Con questi farmaci sono in corso sperimentazioni cliniche su persone colpite da mieloma e da alcune malattie infiammatorie croniche, e i primi risultati sono incoraggianti, anche perché hanno mostrato che non sono tossici. Sarà quindi molto interessante vedere che cosa succede nei pazienti, alla fine di questi studi".


In attesa che sul mercato si affacci dunque una nuova classe di antitumorali che prendono di mira l'insulina e i suoi complicati circuiti, un dato è comunque certo, dal momento che l'ormone è regolato direttamente da ciò che mangiamo: l'azione dei nutrienti non si limita a danneggiare alcuni pezzi di Dna o a proteggerne altri, ma si esplica in modo assai più complicato e indiretto. "Per questo", commenta ancora Simone: "E' così importante che l'organismo sia mantenuto in una condizione stabile nella quale l'insulina svolge le sue funzioni ma non è in eccesso e non scatena quindi gli eventi che possono portare al cancro".

In altre parole, per avere un effetto protettivo è indispensabile abituarsi fino da piccoli a mangiare molte fibre (verdura e frutta), poca carne, pochi grassi, pochi zuccheri, molti alimenti integrali e oli ricchi di grassi insaturi, perché tutto ciò che noi mangiamo influenza lo stato generale di salute dell'organismo e i comportamenti delle singole cellule: se queste trovano un terreno fertile per la crescita, ricco di insulina e con proteine come la P38 alfa in piena attività, lo fanno, mentre se l'ambiente è in qualche modo ostile diventa molto più complicato dare il via alla cancerogenesi e, soprattutto, portarla avanti.


espresso.repubblica.it/dettaglio/ai-tumori-piace-lo-zucchero/21...
07/02/2012 21:02
 
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Re: Cibi salutari? Si, ma con moderazione!
Amalia 52, 05/01/2012 19.03:



Pesce: occhio ai crostacei!

Tra i pesci che arrivano sulle nostre tavole, quelli di cui se ne può fare uso illimitato sono i "pesci azzurri": sardine, sgombri, aringhe, acciughe e merluzzi, sono anche considerati i meno cari tra i banchi dei mercati e straricchi di omega 3. Non sono da meno anche salmoni, trote, sogliole e pesce spada.

Attenzione maggiore va prestata invece all'uso dei molluschi e crostacei, che dal punto di vista nutrizionale hanno poco e niente in comune con il pesce azzurro. Anzi, a dire il vero non vengono proprio apprezzati dai nutrizionisti, a causa del loro elevato contenuto in colesterolo.




(Levitico 11:9-10) 9 “‘Questo è ciò che potete mangiare di tutto ciò che è nelle acque: Tutto ciò che ha pinne e scaglie nelle acque, nei mari e nei torrenti, quelli potete mangiarli. 10 E tutto ciò che nei mari e nei torrenti non ha pinne e scaglie, di ogni creatura che pullula nelle acque e di ogni anima vivente che è nelle acque, è per voi cosa abominevole."



07/02/2012 21:14
 
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Re: Re: Cibi salutari? Si, ma con moderazione!
Hal.9000, 07.02.2012 21:02:



(Levitico 11:9-10) 9 “‘Questo è ciò che potete mangiare di tutto ciò che è nelle acque: Tutto ciò che ha pinne e scaglie nelle acque, nei mari e nei torrenti, quelli potete mangiarli. 10 E tutto ciò che nei mari e nei torrenti non ha pinne e scaglie, di ogni creatura che pullula nelle acque e di ogni anima vivente che è nelle acque, è per voi cosa abominevole."






Grazie per averci ricordato ancora una volta che il nostro grande e sapiente Creatore sa cosa è meglio per noi,già molto in anticipo di qualsiasi studioso umano! [SM=g28002]
23/02/2012 14:25
 
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… contro il raffreddore.
Da bere caldissimo sul divano sotto una bella copertina

Ingredienti:
una tazza di latte (anche vegetale)
un cucchiaio di semi di finocchio
malto o altro dolcificante a piacere (da evitare però lo zucchero bianco che induce la produzione di catarro)
1/2 cucchiai di grappa

Procedimento:
Mettete il latte a scaldare in un pentolino.
Quando inizia a bollire toglietelo dal fuoco e versateci il cucchiaio di semi di finocchio

Mescolate, coprite e lasciate in infusione per una decina di minuti.
Trascorso questo tempo, filtrate, addolcite a piacere e unite la grappa.




**************************************************
...ma quelli che sperano in Geova riacquisteranno potenza. Saliranno con ali come aquile. ...
(Isaia 40:31)
23/02/2012 14:35
 
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Appena prima di andare a dormire

Ingredienti:

una tazza di latte (anche vegetale)
5 grosse foglie di salvia
1 cucchiaio di miele all'eucalipto

Procedimento:

Mettete il latte a bollire con le foglie di salvia in un pentolino

Dopo 5 minuti toglietelo dal fuoco, togliete le foglie di salvia e mettete il miele.

Mescolate, e bevete caldissimo
Potete unire anche 1 cucchiaio di grappa.


[Modificato da mariantonietta55 23/02/2012 14:35]




**************************************************
...ma quelli che sperano in Geova riacquisteranno potenza. Saliranno con ali come aquile. ...
(Isaia 40:31)
23/02/2012 17:30
 
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Re:
mariantonietta55, 23.02.2012 14:25:

… contro il raffreddore.
Da bere caldissimo sul divano sotto una bella copertina

Ingredienti:
una tazza di latte (anche vegetale)
un cucchiaio di semi di finocchio
malto o altro dolcificante a piacere (da evitare però lo zucchero bianco che induce la produzione di catarro)
1/2 cucchiai di grappa

Procedimento:
Mettete il latte a scaldare in un pentolino.
Quando inizia a bollire toglietelo dal fuoco e versateci il cucchiaio di semi di finocchio

Mescolate, coprite e lasciate in infusione per una decina di minuti.
Trascorso questo tempo, filtrate, addolcite a piacere e unite la grappa.



Perchè non posti questi consigli pratici qui? [SM=g27988]

testimonidigeova.freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd=913...

23/02/2012 18:10
 
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e ora come faccio? Copio e incollo?

[SM=g7393]




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...ma quelli che sperano in Geova riacquisteranno potenza. Saliranno con ali come aquile. ...
(Isaia 40:31)
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