Tratto da serieadilettanti.it
Verso Barcellona-Ruvo di Puglia: parla Cadeo
Dieci punti. E’ questo il bottino con cui l’Adriatica Ruvo di Puglia si presenterà al Palalberti per affrontare la Sigma Barcellona, in occasione del turno dell’Epifania.
La squadra in estate è stata ripescata e, con un team costruito principalmente per la B dilettanti, si è presentata ai nastri di partenza. Ed ecco che alla prima di andata scatta la classica sorpresa: Barcellona cade in quel di Ruvo. Sarà una delle due sconfitte dei siciliani nel girone di andata.
Adesso però è un’altra storia, un’altra squadra (innesto in corsa del “pistolero” Palombita), c’è una classifica che parla chiaro. Due squadre distanziate di ben dodici punti, ma che dopo una sosta potrebbero partire sulla stessa strada. Ruvo prima delle feste ha conosciuto due belle vittorie, prima fuori casa contro Potenza e poi tra le mura amiche contro Sant’Antimo.
Il passato ha regalato delle belle soddisfazioni a coach Giulio Cadeo ed ai suoi ragazzi. Insomma i ragazzi terribili di Ruvo hanno ancora voglia di stupire. Cadeo è un tecnico equilibrato, che predica calma: sta lavorando molto con la squadra, un gruppo senza stelle, ma con tanti giocatori da scoprire. A poche ore dal primo match del 2010 appare molto concentrato e disponibile.
Alla vigilia del match esterno contro la capolista Barcellona, qual è il pensiero di Cadeo?
“Dobbiamo presentarci a questo tipo di partite con la consapevolezza che il nostro obiettivo è la salvezza e dunque dobbiamo essere pronti a cogliere tutte le possibilità per portare a casa dei punti fondamentali al raggiungimento del nostro traguardo. Probabilmente questa sarà la partita più difficile della stagione regolare, infatti incontriamo la prima in classifica e per di più giocheremo in casa loro. E’ una squadra che ha ampiamente meritato di stare sopra le altre e le vittorie lontano da casa le hanno rinvigorito le loro potenzialità”.
Eppure all’andata è andata bene per Ruvo che sorprese una Barcellona ancora in fase di rodaggio.
“La situazione creatasi all’andata è stata troppo unica per essere rapportata alla realtà dei fatti. Non possiamo assolutamente avvalerci di quella vittoria per cercare di venire a fare il colpo a Barcellona. Sarà una partita totalmente differente e chiaramente si ricomincia con due squadre con un potenziale nettamente diverso”.
Durante la soste si focalizzano meglio gli obiettivi e si pianifica il lavoro. Come ha lavorato Ruvo durante le feste?
“Non abbiamo fatto lavori particolari. La nostra è una squadra giovane e quindi l’idea è quella di tenere costante la preparazione fatta nel tempo, anche perché non abbiamo traguardi specifici e dunque cerchiamo di guardare con calma al nostro futuro”.
Oggi Barcellona rappresenta un ulteriore banco di prova per il suo team. Che idea si è fatto della squadra di Gramenzi?
“Aldilà dei nomi, Barcellona ha forza e valore, è ben allenata e si dimostra abbastanza quadrata e completa. Lo dissi allora e lo ripeto oggi, la vittoria di Ruvo ai danni del Barcellona deve essere considerata come un aspetto isolato in relazione ai valori e ai nomi dei due team. Dunque concentrarci al massimo per non regalare niente a Barcellona”.
Ci sono degli acciacchi?
“Al momento abbiamo qualche problemino con De Falco e Palombita, ma ancora non c’è nulla di chiaro. Inoltre conviviamo da tempo con l’infortunio di Del Brocco”.
Prospettive per il 2010?
“Il fatto di avere una squadra più giovane delle altre non vuol dire che avremo meno problemi, però allo stesso tempo ci rendiamo conto che, vista l’età e l’entusiasmo, i giovani potranno darci qualche chances in più nel nostro cammino. Allo stesso tempo non dobbiamo illuderci; la freschezza e la gioventù potrebbero rappresentare un’arma a doppio taglio. Solo la costanza nel lavoro settimanale può portarci lontano”.
E’ contento della classifica alla fine del girone d’andata?
“Non guardo la classifica, né faccio previsioni. Abbiamo questi punti e ce li siamo meritati, quindi cerchiamo di vivere le situazioni in modo reale consci del fatto che questi punti non sono sufficienti per raggiungere il nostro obiettivo. Ne serviranno altri”.
Mario Garofalo