Pisa, precipita aereo militare
Ma, ha toccato i cavi dopo il touch and go o dopo la scivolata d'ala?
PISA - Cinque morti: già recuperati i corpi. Il velivolo, un C130, stava completando una manovra a bassa quota: fatale l'urto coi cavi dell'alta tensione.
ALTA TENSIONE - Il grosso Cessna C130 avrebbe urtato, strappandoli, contro alcuni cavi dell’alta tensione, che si trovano appena sopra la linea della ferrovia che corre poco lontano dall'aeroporto di Pisa. I rottami dell’aereo sono sparsi in un raggio di oltre 150 metri.
LA MANOVRA - L'aero militare si è schiantato al suolo dopo essersi rialzato dalla pista al termine di una manovra di addestramento chiamata «touch and go», che prevede un atterraggio e, di seguito, senza sosta, una «riattaccata», cioè un nuovo innalzamento in volo spiegano dall'Aeronautica militare. Dopo essersi rialzato da terra, l'aereo ha fatto una virata dopodiché si è inclinato sulla destra ed è precipitato. «È ancora presto - ha spiegato Giorgio Mattia, responsabile comunicazione della 46esima Brigata Aerea - per ipotizzare qualsiasi causa».
TESTIMONI OCULARI - «Chi l’ha visto dall’aeroporto - ha spiegato il sindaco di Pisa Marco Filippeschi - racconta che c’è stato una sorta di avvitamento. L’aereo non era vicino alla pista d’atterraggio, era abbastanza distante».
LINEA FERROVIARIA - I rottami del c130 sono sparsi in parte anche sulla linea ferroviaria tirrenica, ma i collegamenti in treno non sono però interrotti: la linea ferroviaria, che termina nella stazione centrale della città, ha infatti una «linea gemella» che passa più a ovest, verso il mare, e che arriva nelle stazioni a nord di Pisa. Proprio questa tratta è rimasta interrotta per circa un’ora dopo l’incidente, ma ora è di nuovo funzionante.
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[Modificato da Bricchetto 23/11/2009 18:07]