"""" Buon Natale """" Joyeux Noel """" Fröhliche Weihnachten """" Bella Festas daz Nadal ed in Ventiravel Onn Nov """" Merry Christmas """" Hristos se rodi """" Feliz Navidad """" Bon Nadal i un Bon Any Nou """" Sretan Bozic """" Hyvaa joulua """" Kala Christouyenna """" Prieci'gus Ziemsve'tkus un Laimi'gu Jauno Gadu """" Bonu nadale e prosperu annu nou """" Gajan Kristnaskon """" Pozdrevlyayu s prazdnikom Rozhdestva is Novim Godom """" Natale hilare et Annum Faustum """" Buon Natale """"



Nuova Discussione
Rispondi
 
Stampa | Notifica email    
Autore

PLAY-OFF: FINALE Gara 3 : SAV VACALLO - LUGANO : 93 - 84 .

Ultimo Aggiornamento: 11/06/2009 16:34
Email Scheda Utente
Post: 2.392
Registrato il: 08/09/2006
Utente Veteran
OFFLINE
11/06/2009 16:34
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota








Scheidermann (Vacallo) sfugge a Mladjan e ad Almanson,
una scena che rivedremo stasera al Palapenz?
AGOSTA TI-PRESS/DAVIDE



Che sia un giorno di festa per tutti.






Oggi al Palapenz di Chiasso (17.30) gara 3 di finale fra Vacallo e Lugano, una sfida da non perdere.

Siamo al dentro o fuori, la SAV cerca il titolo mentre i Tigers tentano di allungare la serie decisiva.




di Mec


Il leit motiv è “O titolo o quarta”. Non si scappa e il Vacallo ha il primo di tre match ball per agguantare un titolo che si è sudato al comando del campionato da ottobre a oggi, mentre il Lugano è alla fine di una rincorsa, se perde, o all’inizio di una nuova corsa se vince.

Cosa c’è di più bello che vincere il titolo in casa? si chiederanno gli aficionados in gialloverde. E perché non trasformare la pacifica Vacallo in una notte di bagordi, visto anche il bel tempo e la giusta calura?

Tutte domande legittime che sottostanno a una semplice quanto impegnativa condizione: vincere. Per il Lugano siamo al solito passo: dentro o addio. Come si evince, ci troviamo su sponde lontane, divise magari da un solo punto, ma essenziale nel distinguo di fine stagione.

Con un po’ di presunzione, ho evitato le interviste ai due coach, o ai due presidenti o a chiunque: mi voglio divertire ipotizzando qualche domanda e le conseguenti fantarisposte, proprio perché le persone coinvolte non hanno mai una risposta chiara e danno solo qualche slogan, qualche vaga indicazione con la prudenza di chi non parla per scaramanzia. E allora forziamo un po’ la mano, senza voler essere fra quelli che verranno additati come gli “untori” di manzoniana memoria.

Pastore, stasera che c’è di nuovo? «Noi dobbiamo continuare come abbiamo fatto finora, aggiustando qualche movimento per evitare facili conclusioni al Lugano».

Ma cosa ti fa paura di questa contesa: la testa dei tuoi o qualche prodezza bianconera? «I miei sanno che si trovano a un appuntamento importante con la storia, ma sanno che hanno comunque altre due possibili partite per vincere il titolo: delle prodezze altrui non mi preoccupo, confido sui miei».

Una gara storica, comunque? «Sarà storica se la vinciamo e di certo ci proveremo, per i dirigenti, per i tifosi e per tutti noi e quelli che amano il basket. Ma non snaturo nulla, siamo stati bravi fino a ieri, perché non esserlo anche oggi?». Per Carettoni le cose sono diverse: o quarta o nulla? «Nulla non direi, perché se dovessimo arrivare secondi dietro questo Vacallo, ci sarebbe da essere felici comunque e faremmo i complimenti ai cugini».

Cosa ci sarà di nuovo? «Poco, credo, non è in gara 3 che si inventano soluzioni. Mi auguro di non accusare passaggi a vuoto come abbiamo avuto nei secondi quarti nelle precedenti gare. Abbiamo dimostrato che a tratti siamo capaci ad esprimere un ottimo basket e dovremo provarci anche al Palapenz».

La pressione è tutta su di voi. «Certamente ce ne sarà di più, perché se perdiamo si chiude. Ma magari loro sentiranno il bisogno assoluto di vincere e potrebbe pesare anche questo».

Cosa peserà di più su questa gara è un azzardo dirlo. Lasciando perdere gli arbitri, che sinora, pur non essendo stati condivisi da tutti, non hanno inciso sulle gare (stasera ci sono Bertrand, Carlini e Michaelides, che sanno essere molto bravi), crediamo che la sfida sia sempre quella: la squadra, il Vacallo, contro le potenzialità individuali del Lugano. I gialloverdi di Pastore hanno sinora giocato sempre con grande determinazione, compensandosi a vicenda, sull’ arco dei 40 minuti, sia in attacco sia in difesa. Per contro il Lugano è meno preciso nei giochi, vuoi perché non ha un play sufficientemente esperto e capace a leggere in fretta le situazioni, vuoi perché in alcuni ci sono quegli istinti del solista che mettono fuori ruolo gli altri. Una carenza che nasce anche dal poco tempo che i sei giocano assieme, certamente, ma sono anche “difetti” congeniti di alcuni protagonisti. Anche la lunghezza delle panchine, più che la stanchezza che in queste contese non si sente, avrà il suo peso.

A volte, però, le acrobazie di uno riescono anche a stravolgere i piani perfetti degli altri e quindi non facciamoci illusioni: sarà una gara molto tirata se le teste saranno al loro posto e se le percentuali si equivarranno. Altrimenti non è da escludere una partita a scarti medio alti. E se da una parte non peseranno le quattro vittorie stagionali come dall’altra non peseranno le quattro sconfitte, allora sarà una finale di grande impatto che, ci auguriamo, possa fare appassionare tutta la Svizzera del basket che vedrà la gara in diretta TV . Non male davvero, esserci.

Mladjan in campo – Dusan Mladjan sarà regolarmente in campo con la maglia dei Tigers: il Lugano ha infatti pagato la multa che in sostanza annulla la squalifica.




© LaRegioneTicino






~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~
~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~





....
CECCHINi
Dusan Mladjan - Matt Schneidermann
(foto Fiorenzo Maffi



......
Luigi Barattolo Presidente Vacallo - Alessandro Cedraschi Presidente Lugano





Vacallo: appuntamento con la storia.






Il Lugano, sotto per 2-0, deve assolutamente vincere per continuare la serie

Nonostante non abbia giocato due partite eccezionali in attacco, Matt Schneidermann ha deciso gara-2 con due tiri da tre punti nell’ultimo quarto. Freddo e polivalente, l’americano si è rivelato il miglior straniero di tutta la A.
Dusan Mladjan non ci sta: espulso a pochi secondi dalla sirena finale di gara-2, la guardia bianconera recrimina su alcune decisioni arbitrali e parla del proprio futuro: «Resto a Lugano se c’è un progetto a lungo termine».




di Andrea Stephani A.S.



«Siamo sul due a zero e vogliamo vincere oggi per chiudere la serie, ma ci siamo comunque preparati per una finale sulle cinque partite. La vittoria non è mai sicura, ma di certo faremo di tutto per ottenerla». Parola di Matt Schneidermann, classe 1981, da Marshalltown, nell’Iowa, uno stato che lo stesso giocatore della SAV definisce come «piccolo e pieno di contadini. Come la Svizzera? Forse è proprio per questo che mi trovo così bene nel vostro paese ed in Ticino in particolare: mi sembra di essere a casa mia». A detta degli addetti ai lavori l’americano, con i suoi 15,5 punti e 18,9 di valutazione media ad incontro, è stato il miglior straniero della «regular season».

Nei playoff Schneidermann, che ha segnato meno che nel resto della stagione, si è però dimostrato un giocatore umile e polivalente, due caratteristiche che agli occhi di Rodrigo Pastore valgono più dell’oro. Ma lui, il buon Matt, è soddisfatto delle sue prestazioni? «Le mie statistiche individuali contano poco. Sono molto contento della stagione di tutta la squadra, che ha saputo mantenere la concentrazione e lavorare duro ottenendo un miglioramento innegabile. Ecco quello che piace a me: sgobbare in palestra per diventare un giocatore migliore e, da questo punto di vista, credo di potermi ritenere soddisfatto».

Prima di giungere a Vacallo, Schneidermann aveva vestito la maglia del Losanna e, l’anno passato, quella del Monthey, ma solo con i gialloverdi è riuscito a conquistare un trofeo (la Coppa Svizzera) ed oggi potrebbe tornare a festeggiare un importante traguardo… «A Vacallo mi trovo benissimo. L’ambiente e l’entusiasmo dei tifosi sono unici in tutta la Svizzera ed è proprio nei momenti che precedono una finale che la gente ti fa sentire ancora di più il proprio affetto ed il proprio entusiasmo».

Un clima che «Spiderman» (come l’hanno soprannominato i tifosi momò) vorrebbe riassaporare anche l’anno prossimo… «Stiamo discutendo con Ciccio (Grigioni, n.d.r.) per quanto concerne la prossima stagione. Personalmente trovo il Ticino meraviglioso e l’ambiente che c’è in squadra e durante gli allenamenti è ottimo. Da parte mia ho tutta l’intenzione di restare ancora a Vacallo».

Al momento del commiato ci accorgiamo che sulla spalla destra Matt porta tatuata la scritta «His love endures forever» («Il suo amore dura per sempre», inteso come l’amore di Dio), tratta dal Libro dei Salmi. Sei religioso? «Si tratta di una frase che mi ricorda un episodio di qualche anno fa e a cui penso ogni tanto per ricordarmi di tutte le cose buone che la vita ti riserva. Sono convinto che ogni giorno debba essere vissuto come una benedizione».

Dopo otto mesi di campionato e finalmente giunto il tempo dei verdetti nel massimo campionato elvetico di pallacanestro. In vantaggio per 2-0 nella serie di finale dei playoff contro i Lugano Tigers, la SAV Vacallo si trova a soli 40’ da uno storico appuntamento: la conquista del primo titolo svizzero del sodalizio momò. I gialloverdi dispongono quest’oggi (inizio ore 17.30 al Palapenz e diretta su RSI la 2) del primo dei tre «match point» a propria disposizione. Inoltre, se la squadra di Rodrigo Pastore riuscisse a chiudere già questo pomeriggio stabilirebbe un altro primato che non si verificava da diversi anni, ovvero quello di chiudere i playoff con il record assoluto di 9 vittorie in altrettanti incontri, confermando il buon lavoro tecnico e societario svolto in questi primi due anni in Lega Nazionale A. La situazione dei Tigers è diametralmente opposta. Dopo aver subìto il «break» momò in gara-2, gli uomini di Renato Carettoni si trovano ai piedi un muro che, nel corso di questa serie, è a volte sembrato una montagna invalicabile. I bianconeri non hanno più diritto all’errore, ma è anche vero che nel corso di questi playoff hanno dimostrato in più di un’occasione di riuscire a tirare fuori il meglio di loro stessi nelle situazioni più delicate (dopo essersi fatti rimontare dal 2-0 al 2-2 contro gli Starwings e dopo aver incassato 40 punti in gara-3 contro l’Olympic). Si preannuncia un match da «coltello tra i denti» come hanno confermato sia Matt Schneidermann che Dusan Mladjan. Dopo circa una settimana Dusan Mladjan non ha ancora digerito l’espulsione rimediata ad una manciata di secondi dal termine di gara-2. «Gli arbitri – ha dichiarato la guardia bianconera – hanno cambiato il volto della partita con le loro decisioni. All’inizio hanno fischiato a Derek (Stockalper, n.d.r.) e a me alcuni falli veniali molto dubbi. Se avessero fischiato la stessa cosa quando eravamo noi in attacco i giocatori della SAV sarebbero usciti tutti per cinque falli. Con chiamate assurde e atteggiamento da protagonisti hanno favorito il “break” di Vacallo nel secondo quarto, quando noi abbiamo dovuto mettere in panchina tre giocatori del quintetto base».

Per quanto concerne l’espulsione, Dusan tiene poi a precisare che «non ho insultato l’arbitro, ma gli ho solo detto che secondo me non era stato all’altezza del match. L’espulsione mi è parsa esagerata e penso che il primo arbitro (Pizio, n.d.r.) abbia voluto fare il protagonista».

Chiuso il capitolo relativo a gara2, Mladjan è già concentrato sul match di questo pomeriggio: «Oggi non abbiamo niente da perdere e daremo il massimo per portare questa serie almeno sino a gara-4. È chiaro in questo momento della stagione abbiamo meno benzina rispetto alla SAV visto che per noi si tratta della tredicesima partita di playoff in un mese e dato che le nostre rotazioni sono ridotte all’osso. Il Vacallo, invece, ha otto giocatori che possono alternarsi sul parquet senza che il livello del gioco ne risenta. Sono convinto che troveremo comunque dentro di noi, non so bene dove, le energie per vincere, consapevoli del fatto che oggi o si vince o il campionato è finito».

Dusan ha le idee chiare su come battere i gialloverdi: «Dovremo mantenere alta la concentrazione per tutti i 40 minuti, fermare il loro “pick and roll” , non perdere troppi palloni come è stato il caso nelle ultime due gare ed infine dovremo imporre il nostro ritmo ed il nostro gioco veloce, come nel terzo e nell’ultimo quarto di sabato scorso».

Nel futuro di Dusan Mladjan non c’è ancora nulla di definito se non che «il mio contratto per il prossimo anno con Montegranaro sarà rescisso consensualmente nei prossimi giorni. A me piacerebbe rimanere a Lugano ma a condizione che ci sia una buona squadra ed un progetto serio, a lungo termine». Il «fattore-Europa» (i dirigenti luganesi hanno annunciato dopo aver battuto l’Olympic che parteciperanno ad una coppa europea durante la prossima stagione) potrebbe rappresentare uno stimolo in più? «Sicuramente, ma più che l’Europa ritengo che sia importante assemblare un bel gruppo su cui lavorare per il futuro. Un po’ come ha fatto Vacallo in questi ultimi due anni...».



© Corriere del Ticino



Amministra Discussione: | Chiudi | Sposta | Cancella | Modifica | Notifica email Pagina precedente | 1 | Pagina successiva
Nuova Discussione
Rispondi

VACALLO LIVE TEMP.