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PLAY-OFF: 1/4 di Finale Gara 2 : LOSANNA - SAV VACALLO : 66 - 81 .

Ultimo Aggiornamento: 10/05/2009 23:13
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Per gli uomini di Pastore l’obiettivo dev’essere
quello di vincere senza soffrire troppo.
TI-PRESS/PUTZU





Vacallo e Lugano cercano il break !





Oggi e domani il secondo atto dei playoff di LNA:
la SAV va a Losanna, il Lugano rende visita al Birstal.



di Mec


Gara 2 dei playoff, serie dei quarti di finale: la Partita con la P maiuscola a nostro modo di vedere e lo è soprattutto per la squadra di casa. Perdere significa concedere un doppio vantaggio all’avversaria che giocherà gara 3 sul suo terreno, in pratica 3 match ball. Una vittoria interna non farebbe che mettere in equilibrio la contesa e mantenere il vantaggio del fattore campo per la meglio piazzata in stagione. Il Vacallo va a Losanna, il Lugano nella tana del Birstal mentre domani il Riva giocherà gara 3, decisiva per il campionato femminile, a Troistorrents.

Riprendiamo dal Vacallo che in terra vodese dovrebbero ribadire quanto fatto in settimana tra le mura del Palapenz: vincere senza soffrire troppo. Le cronache hanno riportato come il Vacallo visto in gara 1 sia fratello di quello visto in stagione: efficace in ogni angolo del campo, buone rotazioni, difesa con grande impatto sulla partita. Immagino che Pastore faccia i dovuti scongiuri, per il semplice fatto che lui non vuole mai sentir parlare di partite facili. In parte può aver ragione, perché un discorso di questo genere può insidiarsi come un tarlo nelle menti dei giocatori e creare quello stato di troppa fiducia, del tipo “prima o poi la partita la giriamo a nostro favore” che potrebbe essere micidiale. Infatti il Losanna, in più di un’occasione, quando si trova in situazioni di assoluta tranquillità ha giocatori capaci di produrre canestri da ogni dove. Il Vacallo non vorrà certamente sprecare energie ed occasioni per fare il 2 a 0 di rito.

Ben altro clima troverà il Lugano contro il Birstal. Il cattivo sangue è un’abitudine fra queste due squadre e, spiace dirlo, spesso cose extra basket hanno generato tensioni e altro ancora. Ricordiamo le sanzioni contro Wells e Facchinetti all’andata dopo una partita scippata dai fischi arbitrali unidirezionali, le diatribe anche manesche fra mogli nella gara di ritorno e quel modo di giocare del Birstal che troppo spesso viene tollerato. È inutile nasconderlo che molti non hanno ancora capito cosa sia una difesa “fisica” e una difesa “sporca”. I blocchi in movimento, le spinte e le trattenute sono nell’ambito del secondo modo di difendere e in questo il Birstal è maestro. Il Lugano che ha meno gente esperta e più reattiva, sistematicamente ci casca e spesso ha perso la trebisonda. A Basilea occorre molto raziocinio, giocare con grande attenzione sui tiratori e magari continuare a speculare sul gioco di Henderson sotto canestro. Con Mladjan, Stockalper e Almasson il Lugano è in grado di produrre molto da fuori: se il Basilea dovesse proporre ancora la box-1, con 4 a zona e un uomo a tartassare Mladjan, c’è da credere che Carettoni avrà preparato contromosse adeguate. Il Lugano può vincere a condizione che non si faccia irretire dal gioco avversario e cerchi di spingere sul gas per arrivare oltre gli 80 punti, una quota che Basilea tocca con difficoltà, anche se con il ritorno di Mc Curry le cose sono un po’ cambiate.

Il Canti Riva a Troistorrents può vincere perché ha i mezzi tecnici per farlo, oltre che la grinta e la volontà di una squadra che ha ora la sua identità. Deve solo dare una maggior continuità al suo gioco, evitare di perdere la solita marea di palloni (sempre sopra i 20 è quasi da suicidio) e cercare di arginare la forza della Crismann sotto le plance. A Chiasso, giovedì, abbiamo visto ottime cose sulle tiratrici come la Moix e la Tatham, con una difesa molto forte e capace di limitare molto le due giocatrici vallesane. Bisognerà poi capire come la partita sarà gestita in fatto di falli. In gara 1 abbiamo visto un’ottima Knight al tiro, una Smith indomabile ai rimbalzi e una Augugliaro determinante quando ha usato la testa. Certamente Corno avrà bisogno che anche dell’incisività della Oberc, un po’ troppo a corrente alternata, e che Jakab e Mazzocchi tornino ad essere puntuali con il canestro, perché regalare troppi punti alle avversarie in trasferta può costare caro. E se poi anche i tiri liberi non saranno con percentuali orrende come è successo al Palapenz ancora meglio. Quelli sono punti che alla fine, in una gara tirata allo spasimo, possono fare la differenza.

Ultime battute nel torneo di promozione, con Brunnen e Blonay che si contendono l’ascesa in LNA. Il Bellinzona torna al Palasport e ospiterà quel Baden che occupa il quarto rango in classifica con due punti di vantaggio sulle pinkies ben intenzionate a trovare una quarta poltrona. Per il torneo inerente il titolo di LNB, invece, la Muraltese sarà in Vallese per affrontare l’Agaune nella partita d’andata di una sfida che vale l’accesso alle semifinali. LNB femminile.



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L’allenatore del Losanna Stéphane Jung è conscio della forza dei
propri avversari, ma tenterà comunque il tutto per tutto per fare
lo sgambetto al Vacallo.
(Fiorenzo Maffi)






Stéphane Jung la prende con filosofia





Prima di gara-2 oggi a Losanna la parola passa agli avversari dei gialloverdi.

A volte un po’ sopra le righe ma sicuramente mai banale il coach dei vodesi, squalificato in occasione della prima partita, ritorna in panchina e ci offre il suo punto di vista sulla partita odierna e sulla serie contro la SAV Vacallo.



di Andrea Stephani


Lui gara-1 contro la SAV l’ha vista dagli spalti del Palapenz poiché doveva scontare una giornata di squalifica dopo l'espulsione rimediata al Palamondo, ma Stéphane Jung si è potuto fare un’idea molto precisa di questa serie dei quarti di finale contro i gialloverdi. «Il Vacallo è molto forte. Ne parlavo proprio dopo il match con Alain (Maissen, il suo vice, ndr.) ed anche lui la pensa come me: di fronte a certe soluzioni collettive sviluppate dalla SAV l’unicacosache si può fare è... applaudire!».


Prima di gara-1 qualcuno parlava di un Vacallo in crisi. Evidentemente lei non la pensa così...


«Assolutamenteno.Si è trattato solo di un calo fisiologico, perfettamente comprensibile visto che la squadra di Pastore veniva da una maratona di cinque partite fuori casa.In semifinale di Coppa di Lega i ticinesisi sono trovati di fronte un Nyon euforico e, al termine di un incontro rimarchevole per intensità e qualità del gioco espresso da entrambe le formazioni, sono stati privati di una finale che avrebbero meritato per la stagione sino ad allora disputata. Su dieci incontri tra Nyon e Vacallo penso che i vodesi ne possano vincere uno solo, sfortunatamente per i gialloverdi si è trattato proprio di quella partita. Da una parte però perla SAV è stato un bene che questa sconfitta sia giunta proprio prima dei playoff, così Rodrigo Pastore ha potuto mettere a posto alcuni dettagli prima della fase calda della stagione».


E della sconfitta di Vacallo contro l’Olympic cosa ci dice?


«Ho visto cosa è successo negli ultimi istanti dell’incontro e devo dire che queste cose non dovrebbero succedere in una partita di pallacanestro. Sembrava piuttosto di assistere ad una gag...».


In gara-1 lei ha tentato di sorprendere i ticinesi schierando Bennett al posto di Block,ma la mossa non ha sortito gli effetti sperati...


«Era un rischio calcolato: Bennett è di sicuro un buongiocatore e noi, rispetto a Vacallo, siamo più piccoli e quindi avevamo bisogno di più centimetri sotto canestro».


Una mossa che intende riproporre anche in gara-2?


«Non potrò farlo perché Bennett, che rientrava da uno stiramento al polpaccio, si è procurato una contrattura all’altra gamba, forse per il fatto di aver caricato maggiormente la gamba durante il match».


Quindi oggi giocherà Block.Cosa cambia per voi? Cosa vi può dare in più rispetto a Bennett?

«Block è un giocatore molto tecnico con una buona visione di gioco che però deve ritrovare la forma migliore, quella di quando giocava a Boncourt. Per lui non è facile visto che è arrivato in corso di stagione per ovviare ad alcune partenze, quelle di Salaame Durant, che non sono dipese dalla nostra volontà». Bensì? «Salaam, che aveva avuto un ottimo inizio di stagione, ha voluto rimanere vicino alla moglie incinta, cosa che io non condivido per nulla visto che partorirà solo in giugno, mentre Durant aveva un problema alla schiena».


Alcune partenze ma anche qualche arrivo,tra cui quello diWesther Molteni.È contento di quanto sta facendo il ticinese?

«Sì, Westher è un ragazzo adorabile emolto educato, che seguivamo già dalla scorsa stagione quando l’avevo visto nei quarti di finale di Coppa di Lega a Monthey.In quell’occasione disputò una partita molto intesa e risultò decisivo. A Losanna Molteni sta lavorando bene, anche se non è facile raggiungere un gruppo durante la stagione. Lui però sembra che sia qui da dieci anni...».


Comevedeilprosieguodellaserieiltecnico del Losanna?


«Per noi sarà molto difficile. Non dimentichiamoci che loro sono i primi e che hanno sin qui dominato il campionato, e noi solo gli ottavi. La SAV vorr chiudere in tre partite, noi cercheremo di rimanere aggrappati alla serie ,consci del fatto che loro ruotano sette giocatori moltoforti,che possono giocare in diverse posizioni, e che Rodrigo trova sempre una soluzione tattica in ogni situazione. Insomma, cercheremo di morire dignitosamente».



© Corriere del Ticino


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