Il grande Torino

Grande Torino,una leggenda che non muore.
Sessant'anni fa erano gli invincibili oggi sono diventati gli Immortali.
Non muore mai la leggenda del Grande Torino e anche oggi migliaia di tifosi granata saliranno a Superga per ricordare Valentino mazzola e la sua squadra,per non dimenticare la tragedia del 4 Maggio 1949.
Tutti con la mente e con il cuore alle 17.05 di quel pomeriggio maledetto,nuvole basse e pioggia fitta,in cui il trimotoreL-elce con a bordo il grande Torino si schianto' contro il muraglione del terrapieno posteriore della Basilica di Superga.
Valentino e cdompagni stavano rientrando da Lisbona dove avevano celebrato l'addio al calcio del capitano del Benfica Jose' Ferreira.
Trentuno le vittime,sono tutti morti fu il tam tam che si sparse in un attimo in tutta la citta',in tutto il Paese.
Era la squadra piu' forte del Mondo,erano gli Invincibili;un puzzle creato pezzo dopo pezzo dal presindentissimo Ferrucio novo,un gruppo che aveva vinto cinque scudetti consecutivi,dal 1942 al 1949 e prestava puntualmente dieci undicesimi della Nazionale.
Oggi messa alle 17:05 a Superga officiata dal cappellano Don Aldo Rabino alla presenza del Toro al gran completo.
Capitan Rosina leggera' i nomi dei caduti davanti alla lapide per il momento piu' struggente.
dalla gazzetta dello sport Fabrizio Turco

Il ricordo del grande Torino si trasforma in contestazione.
La tensione granata scala anche la vetta invalicabile,quella che porta a Superga,davanti alla lapide degli Invincibili.
CapitanRosina accolto da fischi e insulti da circa 50 tifosi,Vergognati togliti la fascia.Il grosso circa 2 mila presenti dimostrava,pur in silenzio,di non gradire una protesta cosi' plateale in un luogo considerato sacro.
dalla gazzetta dello sport