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LA SHOAH - DALL'OSTILITÀ RELIGIOSA ALL'ODIO RAZZIALE - le origini dell'odio

Ultimo Aggiornamento: 27/01/2009 19:48
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Antigiudaismo ed antisemitismo: prodotti della cultura europea
L'antisemitismo, quale costruzione ideologica d'odio e pregiudizio nei confronti degli ebrei, ha una primogenitura nell'ostilità religiosa (antigiudaismo) nata e sviluppatasi nell'alveo della Chiesa Cattolica, e sorretta dall'idea che il popolo ebraico fosse responsabile dell'uccisione del Profeta e predicatore Gesù di Nazaret ("ebrei deicidi").

Di qui, sarebbe indifendibile la tesi secondo cui le gerarchie cattoliche strizzassero l'occhio all'antisemitismo d'ordine culturale e razziale: antiguidaismo ed antisemitismo, infatti, non sono fenomeni del pensiero sovrapponibili. Eppure, è un'evidenza della storia il fatto che proprio il razzismo antisemita abbia trovato solo nei paesi cristiani, fino a questo secolo, l'ambiente culturale per il diffondersi delle più rozze campagne antisemite. Antisemitismo ed antigiudaismo, ancorché non sinonimi o frutto di un'unica ideologia, hanno quindi rinvenuto la forza l'uno nell'altro.

In più momenti della storia il pensiero antisemita ha colto le opportunità di legittimazione offerte dal pensiero cattolico antigiudaico, una storia che ha conosciuto il perdurare della condanna religiosa per duemila anni, fino al concilio Ecumenico Vaticano II (1962-1965).

Sin dall'alba del Cattolicesimo, quando i discepoli originari di Gesù erano "scomparsi" nelle rovine di Gerusalemme, era essenziale segnare la separazione fra la religione cattolica e quella da cui essa derivava. Si trattava di risolvere la contraddizione, anche nei confronti dei fedeli, circa il fatto che alcuni elementi della tradizione ebraica erano fatti propri dalla Chiesa, mentre altri venivano rigettati. Nacquero così, su siffatta base, le principali accuse contro i giudei: Giuda, il traditore di Cristo, diventava allora l'emblema di un popolo reo non solo d'aver disconosciuto la divinità di Cristo, ma addirittura di averlo messo a morte.

Se un popolo era responsabile dell'uccisione di Cristo, della sua natura umana, allora le repressioni, la diaspora e tutte le sofferenze patite da quello stesso popolo dovevano apparire come una punizione divina per i Teologi del tempo. "Banditi perfidi, distruttori, dissoluti, simili ai maiali [...] Per il loro deicidio non c'è possibilità di perdono, dispersi in schiavitù per sempre [...] Dio odia gli ebrei e li ha sempre odiati": così scriveva Giovanni d'Antiochia, commemorato come santo dalla Chiesa cattolica. Di qui, è breve il passo per la costruzione collettiva di categorie del pensiero infamanti ed accusatrici nei confronti del popolo ebraico, un "capro espiatorio" già designato da legislazioni che facevano dell'ebreo uno straniero con diritti di cittadinanza limitati.

La paura e l'odio collettivo verso l'ebreo sono sentimenti ben esemplificati dai numerosi pogrom che sterminarono le comunità ebraiche d'Europa nel 1300, allorquando serpeggiava l'idea che la terribile peste nera fosse il prodotto dell'avvelenamento dei pozzi da parte degli ebrei. Basilea fu teatro di uno di questi stermini: il 9 gennaio del 1349 l'intera comunità ebraica fu arsa viva all'interno di una costruzione di legno posta su un'isola del Reno.

Altra evidenza storica che testimonia il risultato dell'odio religioso cristiano nei confronti degli ebrei, è la paradigmatica vicenda di Simonino di Trento, alla quale si riferisce la raffigurazione in alto. Era il marzo del 1475 quando il corpo di un bambino d'appena due anni veniva ritrovato nei pressi di un canale, il quale scorreva a fianco al quartiere ebraico di Trento: così, in un clima ormai antisemita, trenta ebrei furono accusati della pratica d'omicidio, al fine di compiere il rito della raccolta del sangue per le azzime di Pasqua. Torturati e messi a morte gli ebrei accusati, al processo seguì inevitabilmente un acuirsi delle persecuzioni nei confronti della comunità ebraica, mentre il culto di Simonino martire resistette fino al 1965.

La "nazione ebrea" era ormai, de facto, spogliata dei diritti di cittadinanza nelle comunità cristiane ed all'inizio del 1500, in Spagna, i re cattolici Ferdinando e Isabella decisero di cacciare dal loro regno tutti gli ebrei che vi abitavano.

Il primo passo verso una (mai) piena emancipazione arrivò solo nel 1781 per volere dell'imperatore d'Austria Giuseppe II, il quale concesse la libertà di religione anche agli ebrei, per mezzo della Patente di Tolleranza. Con la Rivoluzione Francese si arrivò alla piena equiparazione degli ebrei agli altri cittadini: era il 1791, eppure non era ancora caduta la condanna religiosa da parte della Chiesa Cattolica.
Nel corso dell'Ottocento, comunque, anche gli altri Stati europei adottarono politiche di conciliazione: il Regno di Sardegna nel 1848, il Regno d'Italia nel 1861, la Gran Bretagna nel 1866, la Germania nel 1870. Assai dura per tutto il secolo restò invece la condizione degli ebrei in Russia, dove l'annessione delle province polacche aveva inserito più di un milione d'israeliti; l'assassinio dello zar Alessandro II (1881) provocò una catena di sanguinosi massacri di ebrei (pogrom), favoriti da un governo che vedeva in un comune capro espiatorio la valvola di sfogo per una condizione sociale insostenibile, esplosa poi in quella Rivoluzione d'Ottobre che ebbe suoi sostenitori negli ebrei-marxisti.

L'antisemitismo, però, non è fenomeno che può scomparire con meccaniche legislative, e così continuò ad alimentarsi e ad essere alimentato da gruppi politici dichiaratamente reazionari e nazionalisti. A questo serbatoio d'odio razzista farà ricorso il nazionalismo tedesco, per di più rafforzato dalla sconfitta patita durante la Grande Guerra, una disfatta le cui colpe caddero su ebrei e socialisti: si apriva così la strada per le ideologie antisemite ed i piani di sterminio di Hitler. Gli ebrei, quindi, di nuovo, assunsero il "ruolo" di capro espiatorio...


FONTE






Nounou
*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*
Il cuore ha delle ragioni che la ragione non conosce.
Blaise Pascal


27/01/2009 15:36
 
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Oggi viene ricordato anche il martirio di migliaia di testimoni di Geova sotto il regime tedesco.

Per maggiori informazioni:

www.triangoloviola.it/

27/01/2009 15:54
 
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Re:
NewWorldOne, 27/01/2009 15.36:

Oggi viene ricordato anche il martirio di migliaia di testimoni di Geova sotto il regime tedesco.

Per maggiori informazioni:

www.triangoloviola.it/





Lo United States Holocaust Memorial Museum, un museo di Washington dedicato all’Olocausto che è stato inaugurato il 22 aprile 1993, documenta accuratamente quante le vittime inermi massacrate dalla tirannide nazista: circa sei milioni di ebrei e milioni di altre persone, tra cui polacchi, slavi, testimoni di Geova, zingari, omosessuali e disabili.
“I testimoni di Geova , furono perseguitati con la stessa spietatezza degli ebrei e degli zingari e furono messi nei campi di concentramento dove molti di loro persero la vita."


mi sembrava giusto ricordare anche gli zingari, gli spiriti liberi, i cantori girovaghi.





[Modificato da Kalos52 27/01/2009 15:55]
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27/01/2009 18:11
 
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Comunicato stampa del MIT, Movimento Identità Transessuale

RICORDI AMO SEMPRE


  Una donna trans* tedesca che lavorava all'Eldorado. Ricadendo nella categoria degli “omosessuali abituali” e quindi incurabili, le persone transgender furono fra le vittime più facili.

Ricordiamo sempre che l'oblio uccide più di una guerra, lo fa in maniera subdola e perversa. Ricordiamo sempre  che l'oblio e la mancanza di memoria ci rendono deboli, vulnerabili, ci confondono togliendoci la capacità e la possibilità di conoscere la nostra storia, di capire le origini dell'odio, di riconoscere i nostri aguzzini. Ricordiamo sempre che l'oblio serve ad alcuni per cancellare i propri crimini e per compierne di nuovi, ad altri per sbrigare loschi affari e imporre il proprio potere.

 Il MIT è riuscito ad entrare in contatto con una transessuale ottantacinquenne deportata a Dachau con il triangolo rosa il cui racconto è memoria di quanto successo nei campi di sterminio.

 Ricordiamo sempre che moltissime persone trans sono state deportate nei campi di sterminio senza che di loro si sapesse nulla.

 Ricordiamo sempre che moltissime persone trans sono state usate come cavie per esperimenti nei laboratori nazisti ma anche in molti della scienza occidentale

 Ricordiamo sempre che ci hanno bruciato sui roghi perché considerati dannati

 Ricordiamo sempre che ci hanno chiuso nei manicomi perché degenerati

 Ricordiamo sempre che ogni anno decine di persone transessuali vengono uccise in tutto il mondo e migliaia vengono aggredite ogni giorno.

 Per non dimenticare perché tutto questo è accaduto e soprattutto perché tutt'ora accade, affinché non succeda più. Per non dimenticare che i nostri aguzzini hanno affinato le loro armi, hanno cambiato vestito, hanno camuffato le loro parole. Ci definivano dannati, peccatori, degenerati, folli per giustificare il nostro annullamento e oggi ripropongono la stessa logica basata sul revisionismo storico e facendo leva sulla fragilità della memoria storica. Lo fanno dai pulpiti promuovendo una politica omo/transfobica basata su famiglia e identità occidentale, con sermoni conditi da termini come peccato, amore debole, relativismo, natura,  razza. Tutti noi viviamo sulla nostra pelle gli effetti di quella politica spacciata per morale che genera odio, razzismo, intolleranza, transfobia.

 Ricordiamo sempre che l'oblio uccide fisicamente e culturalmente,  potrà farlo ancora se non manteniamo la memoria. L'oblio uccide la nostra storia perché in essa c'è la testimonianza del nostro massacro.

 Per non dimenticare!

http://www.olokaustos.org/

http://www.mit-italia.it/

[Modificato da helenhelen 27/01/2009 18:13]
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27/01/2009 19:48
 
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RE

Già, per non dimenticare!!!!

In quel posto ci volevano fare un centro commerciale!!!!!!
Ecco come si fa a uccidere nuovamente 6 milioni di persone!!!!

omega [SM=g28000] [SM=g28000] [SM=g28000]





O=============O===========O

Se la vita ti sorride,ha una paresi.(Paco D'Alcatraz)

Il sonno della ragione genera mostri. (Goya)

Apocalisse Laica

Querdenker evangelico anticonvenzionale del 1° secolo. "Maiori forsan cum timore sententiam in me fertis quam ego accipiam!" g.b.--In nece renascor integer ./Satis sunt mihi pauci,satis est unus,satis est nullus. Seneca-Ep.VII,11


Vivo fra lo Stato Sovrano della Fica e la Repubblica Popolare del Cazzo
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