postami i link e la leggerò ma spiegami una cosa
mi dici cosa aggiungerebbe sta lettura ?
a me, delle magheggiate della gazza, fatte per vendere 2 copie in più,
come delle porcate che scrive il giornale di torino la stampa, nonchè tuttosport, cosa vuoi che mi interessi ?
sono giornali, venderebbero la mamma, se potessero ricavarci qualcosa
io mi baso, come l'autore degli articoli che t'ho postato, sulle sentenze dove carta canta
il resto...fuffa
al processo pensi sia stato usato l'articolo della gazza o pensi siano state ascoltate le registrazioni intere ???
Appunto.Al processo sportivo non sanno neanche loro cosa hanno usato per emettere le sentenze in 20 giorni(o 2 settimane:non ricordo).Ma non voglio fare nessuna polemica.Per le sentenze di G.Rossi, mi riferivo a quelle che dava ai media.
Mi spiace che la discussione si sia accesa un pò,ma credimi,così come non nego le responsanilità di Moggi,stranezze ce ne sono state tante in questa vicenda.
Gli stessi pseudo-giudici hanno fino a qualche giorno fa detto, che hanno sentenziato anche nel'ottica dello sdegno popolare e della pressione in quei giorni d'estate (.....). Lo sdegno maggiore è venuto dalle intercettazioni pubblicate dai media.
Ti posto la famosa intercettazione (dovresti avere un pò di pazienza per leggerla perchè è un pò lunga)e mi dici cosa ne pensi;
ma poi preferisco parlare di calcio giocato e di fumetti,anche perchè accapigliarmi con "ZIA PETUNIA" per me è il colmo, visto che amo i FANTASTICI QUATTRO da quando avevo 14 anni e ho tantissimi fumetti del quartetto.
FONTE: calciomalato.blogosfere.it
... le intercettazioni rese pubbliche hanno dipinto una realtà diversa da quella che era: il caso più lampante è quello relativo alle intercettazioni tra Pairetto e Dondarini precedenti e successive ad un Juventus-Sampdoria finito 3 a 0 per i bianconeri.
Dopo mesi sono state resi pubblici i testi integrali di quelle due intercettazioni. Basta fare un raffronto con quanto pubblicato sui giornali per rendersi conto che qualcosa di “strano” c’è stato.
Cominciamo quindi questa “comparazione” riportando i titoli che risultano completamente inventati o, comunque, non corrispondenti al vero. Eppure i titoli sono quella parte dell’articolo che viene immediatamente memorizzata dal lettore.
Il 5 maggio (data che adesso non è solo un incubo per i tifosi dell’Inter) sui giornali compaiono titoli di questo genere:
”Pairetto a Dondarini prima di Samp-Juve: “Devi vedere anche quello che non c'è” o anche "Vedi pure quello che non c'è" (i nomi dei giornali che hanno fatto questi articoli non li metto, tanto sono facilmente riscontrabili le cose).
Un imperativo, un ordine categorico e per di più un virgolettato, quindi una citazione fedele… sembrerebbe, il tutto preceduto, tra l’altro, da una scritta dell’autore dell’articolo che afferma trattarsi di "trascrizioni delle intercettazioni", cosa che dovrebbe rassicurare il lettore sulla fedeltà delle parole…
Qual è il punto?
Il punto è che il “devi vedere”, cioè l’ordine imperativo, non è mai stato detto.
La frase detta da Pairetto a Dondarini è, invece: "Eh, bravo per vedere anche quello che non c'è, a volte".
Questa frase estrapolata dal contesto, tra l’altro, non ha nemmeno molto significato, ma su questo ci arriveremo dopo. Adesso mi interessa soltanto far notare la differenza abissale tra un ordine (“Dev vedere anche quello che non c’e”) e una constatazione (“Eh bravo, per vedere a volte anche quello che non c’è”).
Ma vediamo insieme il testo delle intercettazioni così com’è stato riportato dai giornali.
Prima c’è il testo di una telefonata tra Pairetto e Dondarini prima della partita tra Juventus e Sampdoria e poi viene riportata quella successiva alla partita.
21/09/2004 alle h.15,14, (conversazione tra Pairetto e Dondarini, il giorno prima della partita)
Pairetto: “Pronto”
Dondarini: “Gigi (Pairetto), sono Donda”
Pairetto: “Ciao Donda, come stai? (...) Mi raccomando domenica che non ci salti tutto”
Dondarini: “Mercoledì, domani”
Pairetto: “Sì mercoledì ecco fai una bella partita, tu sai che lì...sai che son sempre...”
Dondarini: “Eh, son particolari (...). Con cinquanta occhi bene aperti”
Pairetto: Eh, bravo per vedere anche quello che non c'è, a volte (...) non facciamo subito che si dica "Ah, bene, complimenti per le scelte”
Dondarini: Vedrai che non vi deludo
23/09/2004 (conversazione tra Pairetto e Dondarini il giorno dopo la partita)
Dondarini: “Eh, bella battaglia hai visto?»
Pairetto: “mischia”
Dondarini: “Ma questi della Sampdoria erano da fuori di testa (...) Guarda ti giuro se non c'erano i giocatori della Juve che mi aiutavano io non so come finiva (...). Poi sai ho dovuto dare quel rigore lì, guarda che è di un netto Gigi”
Pairetto: “Sì, ma ci credo perché poi dalla vostra posizione” (...)
Dondarini: “Certo, ma io ti dico, io ho cercato... di far sì, insomma, che la partita andasse a quella fine”
Analizzando le due intercettazioni delle telefonate intercorse tra Pairetto e Dondarini, o meglio, di quelle pubblicate dai giornali in quei giorni di Maggio dello scorso anno, sembra chiaro che tra Pairetto e Dandorini sia in atto un vero e proprio accordo per “indirizzare” una partita (Juventus-Sampdoria appunto) a favore della squadra bianconera.
“Mi raccomando domenica che non ci salti tutto” sembra, inoltre confermare accordi già presi con qualcuno circa il risultato finale del match: viene fuori, dunque, anche l’ombra del calcio scommesse.
La frase di Dondarini, poi, della seconda telefonata, sembra una confessione di colpevolezza: “Certo, ma io ti dico, io ho cercato... di far sì, insomma, che la partita andasse a quella fine”
Pochi dubbi, dunque.
In realtà un dubbio sarebbe dovuto nascere nelle menti di tutti i lettori: perché tutte quelle parti “cassate” nell’intercettazione? Perché tutte quelle parentesi con i puntini? Cosa si dicono Pairetto e Dondarini in quei puntini?
Il fatto è che se fossero state pubblicate integralmente le telefonate, ci si sarebbe sresi conto che le cose non stavano come volevano far credere i titoli dei giornali.
Questo è il testo completo della prima telefonata tra Pairetto e Dondarini. E’ importante che, chi sta leggendo questo articolo ed è interessato a sapere queste cose, legga attentamente tutto la telefonata, anche se mi rendo conto che è lunga e potrebbe essere noioso farlo.
21/09/2004 h.15,14
Pairetto: pronto
Dondarini: Gigi sono Donda
P: ciao Donda come stai
D: ti disturbo?
P: no
D: tutto bene ecco
P: bene si tu?
D: bene molto m'ha telefonato Manfredi adesso
P: uhm
D: e mi ha chiesto un po' di dati eh
P: eh mi raccomando
D: eh si lo so
P: mi raccomando domenica che non ci salti tutto
D: mercoledì domani
P: si mercoledì ecco fai una bella partita tutta sai che lì e sai che son sempre
D: eh son particolari
P: eh infatti infatti
D: si si si no bisogna fare
P: quindi
D: con cinquanta occhi bene aperti
P: come
D: con cinquanta occhi aperti
P: eh bravo per vedere anche quello che non c'è a volte
D: si
P: (risatina) quindi veramente ti dico eh
D: bon
P: non ho bisogno di dirti niente ecco
D: no no
P: so che arbitrerai benissimo
D: buona compagnia con Nicola ottimo
P: si infatti
D: quindi dai
P: infatti infatti
D: tutto alla grande
P: bene bene
D: niente poi dai
P: ecco perché
D: si assolutamente
P: siccome io sono uno che ha insistito molto su
D: si lo so
P: su questa cosa con tutti
D: ci mancherebbe
P: e allora ecco non facciamo subito che si dica ah bene complimenti per te
D: bella roba
P: per le scelte eh
D: eh infatti
P: pronti via complimenti per le scelte
D: vero vedrai che non vi deludo
P: no no son sicuro no no
D: non ci son problemi
P: so di aver puntato bene
D: niente non so cosa dire sinceramente sono senza parole quindi ti ringrazio
P: niente fai bene bene bene tanto mercoledì questo è il miglior ringraziamento
D: perfetto
P: che si possa avere
D: perfetto va buo
P: eh
D: apposta prima mi ha detto Manfredi di non dire niente a nessuno
P: no no assolutamente proprio assolutamente
D: bon a posto neanche con Ale o posso dir qualcosa a Ale
P: ma con Ale non c'è problema
D: perfetto
P: raccomandandoti che non
D: ci mancherebbe
P: lui non è uno che non dice un cazzo quindi
D: con lui si può dire va bene
P: eh
D: perfetto va bene eh niente poi magari domani ti do un colpo di telefono nel pomeriggio così
P: si si si
D: prima della gara dai
P: dai
D: visto che è andata bene domenica scorsa ti chiamo anche domani ok
P: bene
D: grazie Gigi
P: davvero sai che son lì con te
D: si lo so
P: ci sentiamo
D: lo so guarda veramente non ho parole
P: ok
D: grazie mille
P: a presto ciao ciao
Nell'intercettazione della prima telefonata, come riportata dai giornali, c'è un'altra frase "scottante": "Mi raccomando domenica che non ci salti tutto".
Nel modo in cui è stata riportata (ripeto, dire il nome del giornale è superfluo, perché è molto semplice fare riscontri, ma se volete sapere qual è il giornale chiedetelo) sembra che l'oggetto di ciò che non doveva saltare era la combine...
Dopo aver letto l’intercettazione integrale si capisce chiaramente come l’oggetto in realtà era la designazione di Dondarini, non alla partita della Juventus, ma ad arbitro internazionale, designazione che era avvenuta pochi giorni prima, grazie proprio a Pairetto che aveva caldeggiato la candidatura di Dondarini.
Ma sarebbe bastato leggere le conclusioni cui era giunto il PM Maddalena (quello della Procura di Torino che aveva archiviato l’inchiesta) per rendersi conto che le cose stavano molto diversamente da come le aveva rappresentate la stampa (in generale).
Un’altra cosa interessante rileva a proposito del possibile rigore al 90° che, si legge dall'intercettazione, l'arbitro avrebbe comunque voluto assegnare a sfavore della Juventus, anche se non c'era, probabilmente per accontentare i giocatori doriani. Ma qui il guardialinee è stato irremovibile.
La cosa "interessante" da notare è che Dondarini parla di "grosse squadre" a proposito delle polemiche sui rigori, non parla della Juventus: ciò è indice che la Juventus era percepita come UNA delle grandi non la PIU’ grande.
Ma vediamo cosa ha scritto il PM Maddalena in merito alla richiesta di archiviazione circa queste intercettazioni. Anche qui la raccomandazione è di leggere attentamente tutto quanto.
"Poiché alcune delle frasi comparenti in tale conversazione sono apparse allo scrivente mal aderenti alla partita Sampdoria-Juventus, come quelle relative agli spropositati ringraziamenti per tale designazione (visto che pacificamente DONDARINI già in altre occasioni aveva diretto sia la Juventus sia altre partite di cartello), questo ufficio, rammentando a memoria (derivante da quotidiana lettura di giornali sportivi) che in quel lasso di tempo il DONDARINI aveva ricevuto o ottenuto "qualcosa", interpellava in proposito la Federazione Italiana Giuoco Calcio per sapere "se in periodo immediatamente (o di poco) precedente la data del 21 settembre 2004 l'arbitro DONDARINI Paolo, inserito nel gruppo degli arbitri delle gare professionistiche di serie A e B, abbia ricevuto un qualche premio o una qualche promozione (o sia stato proposto in tal senso) per iniziativa della Federazione Italiana Giuoco Calcio o del Settore Arbitrale della medesima Federazione)".
Il Presidente della Federazione così testualmente rispondeva in data 27 maggio 2005: "Ogni anno nel mese di Settembre-Ottobre, l'Associazione Italiana Arbitri della Federazione Italiana Giuoco Calcio, invia alla FIFA i nominativi degli arbitri internazionali per l'anno solare successivo. - La scelta da parte dell'AIA avviene su proposta degli organi tecnici arbitrali che operano nei campionati della Federazione: serie A e B, calcio a Cinque e calcio Femminile. Il Presidente federale viene informato tramite la Segreteria federale ed esprime il proprio assenso. - Per quanto riguarda gli arbitri per il 2005 la lista è stata inviata alla Segreteria federale da parte del Presidente dell'AIA il giorno 20 settembre 2004. In tale lista, per la prima volta, veniva incluso l'arbitro Dondarini (il grassetto è dello scrivente) per rimpiazzare l'arbitro Bolognino che terminava l'attività internazionale per limiti di età. Nello stesso giorno è stata trasmessa al Presidente federale che ha espresso il suo assenso per le vie brevi al Segretario Generale. Nei giorni successivi l'AIA ha inviato la lista alla FIFA tramite il sistema telematico. Allego copia di ricevuta del fax" (ed in effetti è stato allegato il fax diretto al Presidente della FIGC alle ore 17.57 del 20 settembre).
Alla luce di tale precisazione, il contenuto della conversazione appare di solare luminosità.
Dondarini, che ha saputo da Martino Manfredi dell'inserimento del suo nome nella lista degli arbitri internazionali da proporre alla FIFA, riferisce a Pairetto che lo stesso Manfredi gli ha richiesto "un po' di dati" (evidentemente da trasmettere agli organi competenti per la nomina); e PAIRETTO gli raccomanda di arbitrare bene la partita successiva (che, tra l'altro - prima di essere in ciò corretto dallo stesso DONDARINI - colloca alla domenica successiva anziché al mercoledì infrasettimanale: segnale inequivoco che a tutto pensava Pairetto fuor che alla partita Sampdoria-Juventus e che non era quello l'oggetto della conversazione) perché "non ci salti tutto" e cioè la designazione ad arbitro internazionale ("mi raccomando domenica che non ci salti tutto"). Come accennato, è Dondarini che corregge Pairetto sulla data del prossimo incontro spiegandogli che la partita successiva non è domenica, ma mercoledì ma senza neppure un cenno a quale sia la partita. Ed è allora che il Pairetto si dilunga a raccomandargli di arbitrare bene (proprio perché è in vista la nomina ad arbitro internazionale): "mercoledì ecco fai una bella partita tutta sai che lì e sai che son sempre particolari..." (sottinteso, e chiedendo scusa per la terminologia, che peraltro è quella corrente per esprimere il concetto: "quelli che fregano") con la conseguenza che, per via di questi "particolari", "bisogna fare con cinquanta occhi bene aperti..." "bravo, per vedere anche quello che non c'è a volte", per concludere quindi momentaneamente il discorso con la profezia: "quindi veramente ti dico eh... non ho bisogno di dirti niente ecco... so che arbitrerai benissimo". In questo contesto, è evidente che l'unica frase che, nell'ottica di una esasperata... cultura del sospetto, potrebbe essere "incriminata" e cioè quella in cui si dice che bisogna tenere cinquanta occhi aperti "per vedere anche quello che non c'è a volte" viene ad esprimere il seguente concetto: occorre porre la massima attenzione e concentrazione nell'arbitraggio anche se poi "a volte", così facendo (e cioè guardando con "cinquanta" - e non con soli due - "occhi bene aperti") si finisce per vedere, "a volte" "anche quello che non c'è". E tuttavia, anche con questo rischio, bisogna tenere aperti "cinquanta occhi" perché sono poi i "particolari quelli che ti fregano" (e cioè ti fanno fare brutta figura).
La conferma di questa interpretazione viene da tutto quel che segue.
E cioè, prima di tutto, dal Pairetto che si raccomanda che Dondarini gli faccia far bella figura (presso la FIFA) dato che lui (PAIRETTO) "ha insistito molto" (per la designazione di DONDARINI) e non vorrebbe poi che si facesse del sarcasmo sul suo conto dicendogli (evidentemente in caso di cattivo arbitraggio): "ah bene, complimenti per te... bella roba ... per le scelte. ... Pronti via, complimenti per le scelte" (frase, quest'ultima, riproducente gli ipotetici sarcasmi cui - in caso di cattivo arbitraggio di Dondarini - sarebbe andato incontro il Pairetto perché la sua indicazione per gli arbitri internazionali si sarebbe dimostrata sbagliata fin dalla partenza ("pronti, via").
E poi dal Dondarini che si profonde in promesse e ringraziamenti: "vedrai che non vi deludo...(sc: te e gli altri che mi hanno designato)... non so cosa dire, sinceramente sono senza parole quindi ti ringrazio".
E poi ancora dal Pairetto che, dopo le ironie, manifesta tutta la sua fiducia: "so di avere puntato bene... fai benebenebene tanto mercoledì questo è il miglior ringraziamento".
Ed infine, la dimostrazione che l'oggetto della conversazione è esclusivamente l'inserimento del Dondarini nell'elenco degli arbitri internazionali per il successivo anno solare la si ottiene dalle ulteriori raccomandazioni di "non dire niente a nessuno": raccomandazioni che hanno un senso se rapportate ad una designazione (ad arbitro internazionale) che era stata richiesta ma non ancora effettuata (dalla FIFA) ma non ne avrebbero alcuno per una designazione ad arbitrare una partita per la quale non vi era nessun mistero da nascondere.
E quindi si tratta di conversazione assolutamente... innocua (anche nell'ottica della peggior cultura del sospetto) perché di Sampdoria - Juventus non si parla proprio e, men che meno, si parla o si accenna ad un arbitraggio di favore per la Juventus."
vi propongo il testo, integrale, della seconda telefonata, quella successiva alla partita, in cui Dondarini spiega a Pairetto il perché di alcune sue decisioni.
E’ il 23 settembre alle 8 e 27 del mattino quando viene intercettata questa telefonata tra Pairetto e Dondarini. Per il pm di Torino che per primo segue le indagini, la telefonata è molto importante per verificare l’esistenza della frode sportiva poiché avvenuta proprio la mattina dopo la partita, con la testa dei protagonisti, quindi, ancora concentrata su quanto accaduto. Ciò che il pm Maddalena aveva pensato di poter “ascoltare” era la confessione da parte di Dondarini della concessione, in mala fede del rigore per far vincere la Juventus, alterando così il regolare svolgimento della gara, d’intesa con Pairetto a sua volta di intesa con i dirigenti juventini.
Per completezza, come mi è stato richiesto, ho segnato in rosso le parti della telefonata così com’è stata pubblicata dai giornali…il tentativo di manipolazione mi sembra evidente…
Pairetto: pronto?
Dondarini: Gigi?
P: Ciao Donda
D: Ciao Buongiorno
P: Come va?
P: Allora?
D: Eh bella battaglia hai visto?
P: Minchia
D: orca miseria ma questi erano da fuori di testa
P: come?
D: erano fuori di testa questi della Sampdoria
P: quelli della Samp eh?
D: Mamma, guarda ti giuro se non c'erano i giocatori della Juve che mi aiutavano io non so come finiva questa partita perché erano veramente... ma dall'inizio, dal primo minuto...
P: si si ma questi sono sempre tutti fuori
D: poi sai ho dovuto dare quel rigore lì
P: si
D: guarda che è di un netto Gigi
P: si ma ci credo perché poi dalla vostra posizione
D: e non basta poi cosa succede che Emerson non si butta Emerson cerca di andare via allora praticamente il difensore che lo trattiene cade e cadendo se lo trascina giù abbracciandolo di nuovo cioè non lo ha nemmeno mollato mentre cade ed infatti lo tira giù praticamente facendo andare Emerson all'indietro Emerson mi guarda subito come per dire "oh ma questo è rigore" io tranquillamente fischio e indico il rigore. Solo che sai li non ha capito niente quasi nessuno sul momento soprattutto il pubblico quindi la tensione è stata quella ovviamente di polemizzare con l'intervento ma è un rigore cioè per fortuna che mi hanno detto che c'è l'inquadratura di dietro la porta che fa vedere che è nettissimo
P: infatti l'hai anche ammonito tu
D: si si
P: subito
D: subito guarda non parlare neanche perché
P: si si
D: e niente poi la partita ovviamente è stata posta
P: tutta in salita
D: in salita e però
P: tra attacchi queste... guarda sono una cosa
D: guarda ho dovuto sopportare perché se no...
P: si si
D: si ho dovuto, ho cercato di non infierire perché questi erano... cerca di... non erano sereni dall'inizio per cui...
P: si si ma vanno sempre in campo mai sereni contro le grandi squadre si sentono sempre vittima di tutto guarda sono incredibili
D: si veramente ma è una cosa vergognosa quella a questo punto cosa fai? Non puoi dare rigore perché è una grossa squadra ...(si accavallano voci)
P: ma vedrai anche in futuro quando avrai modo di farne ancora vedrai sarà sempre cosi ti devi già preparare psicologicamente
D: si si ma io me lo aspettavo poi eh perché ci mancherebbe
P: ma poi tu hai visto domenica hai espulso due sacrosanti no?
D: mamma mia
P: sacrosanti no?si piangevano addosso e dicevano che era stato fatto perché la partita dopo era contro una grande squadra no?
D: no no infatti infatti
P: ma tu pensa due due espulsioni di Airoldi ma non chiare strasolari
D: certo, ma io ti dico io ho cercato di... di far si insomma che la partita andasse a quella fine
P: poi combinazione non conterà un cazzo ma quella alla fine quell'episodio
D: ma tu hai visto? Hai capito cos'è successo li alla fine?
P: ma tu cos'avevi dato? Rigore?
D: no io mi sono guardato in giro per sapere se era angolo o se era rinvio e lui mi ha indicato rigore
P: ma chi?
D: io ho fischiato... Ambrosino
P: ha indicato rigore?
D: lui mi ha dato rigore ed io ho fischiato rigore dopo di che mi ha richiamato mi ha detto "Donda scusami ho fatto una grande cazzata non dare rigore perché facciamo una troiata mai vista"
P: era calcio d'angolo infatti
D: e infatti fa "guarda che ha preso la palla scusami istintivamente ti ho indicato rigore ma guarda è angolo" allora sul 3 a 0 gli ho detto "Marcello ma oramai diamo rigore" fa "no no guarda assolutamente non darlo perché non è rigore facciamo una figura di merda" a quel punto l'ho visto talmente convinto
P: ma roba da pazzi
D: oh diamo il calcio d'angolo però immagina la figura che facciamo
P: eh che non era rigore eh
D: ma scherzi? Ma l'ho rivisto
P: ah ecco
D: ma come fa ad avergli dato rigore? Infatti lui poverino era mortificato e Paolo ieri sera mi fa "ma lì cos'è successo?" guarda Paolo che li purtroppo che lui mi ha segnato rigore poi mi ha richiamato dicendo che si era sbagliato clamorosamente ed infatti poi anche Marcello ha voluto parlare e poi Paolo mi ha detto guarda forse è meglio che diciamo che tu avevi dato ragione e lui invece ti ha fatto poi cambiare idea per un discorso di collaborazione
P: ma a me non sembra mica logico così
D: ah lo so
P: no no ma non scherziamo perché ti devi prendere tu la responsabilità
D: no ma con Paolo io non è che gli dico no Paolo adesso tu dici così guarda adesso valutate voi cosa è meglio fare però
P: diciamo che ha fatto il segnale sbagliato lui e poi si è reso conto di aver fatto un segnale sbagliato ed ha detto che aveva preso la palla piena ma non scherziamo tu l'hai dato... ma fai la figura di merda tu
D: ma no anche perché io ti dico ho visto l'immagine ma si vede chiaramente che lo fischio dopo tre secondi quando la palla è gia fuori cioè hai capito non
P: eh
D: ma infatti anche Marcello era diceva guarda non è giusto che diano la colpa a te ho sbagliato io guarda non c'è problema insomma poi alla fine è stata la soluzione migliore o diciamo che io ho interpellato il suo gesto e dopo insomma...
P: il solito giro non scherziamo
D: vedi tu cosa si può fare peccato perché insomma è stato un episodio che non è stato bello
P: se non c'era era meglio certo
D: eh sicuramente meglio di così cosa potevo fare?
P: chiaro
D: anche perché ti dico è stato un tranquillissimo rigore al novantesimo su 3-0
P: si si
D: poi Ambrosino strano
P: però meglio non averlo dato ti dico la verità
D: no no ma lo so eh lo so cazzo... e quindi
P: vabbuono
D: insomma alla fine credo di esserla riuscita a portarla via limitando un po' i danni
P: si si non era facile non era facile
D: no infatti infatti... non so tu l'hai vista tutta?
P: si qualche spezzettane no ma insomma in linea di massima quasi tutta
D: c'è qualcosa che mi devi dire?
P: ma ti dico la verità guarda quando è così diventa difficile perché io so che a volte bisogna anche gestire perché cosa ti dico bisogna cacciare via Fracchia?
D: ah lo so cioè come fai?
P: cioè se vediamo solo le immagini Fracchia era da inculare
D: si si vai a peggiorare
P: appunto per questo ti dico che è difficile
D:...è stato contento per esempio della partita mi ha detto guarda abbiamo dimostrato grande maturità mi diceva una partita ai limiti delle possibilità fin dall'inizio sei stato bravo questo dal suo punto di vista poi chiaro che fai degli errori cioè
P: certo è normale
D: insomma poi alla fine è andato tutto bene
P: certo
D: eh così dai ci vediamo stasera
P: allora ci vediamo stasera Paolino ciao grazie
D: grazie a te ciao
mio modesto parere, il voler porre in evidenza solo una minima parte della telefonata è già di per sé segno che della notizia non si voleva fare un racconto serie e dettagliato ma parziale.
La cosa è ancora più evidente se prendiamo in considerazione l’ultima frase riportata di Dondarini: fargli dire “certo, ma io ti dico io ho cercato di... di far si insomma che la partita andasse a quella fine” subito dopo la frase “poi sai ho dovuto dare quel rigore lì guarda che è di un netto Gigi” è stato fatto, suppongo, per indurre il lettore a pensare che le due frasi siano concatenate e che, quindi, Dondarini ha dato un rigore netto alla Juventus, ma che aveva comunque arbitrato in maniera che la “partita andasse a quella fine”.
Ma il mio è un parere che conta relativamente.
Sull’argomento si è espresso, però, anche il pm Maddalena che è giunto a conclusioni molto diverse da quelle cui sono giunti i lettori dei quotidiani. Addirittura, come conclusione della sua richiesta di archiviazione sostiene che da questa telefonata “sono state invece registrate significative conversazioni tra tutti i protagonisti della ipotizzata possibile frode, ma da esse non solo non si traggono riscontri alla ipotesi investigativa, bensì piuttosto elementi di prova di segno contrario."
"Da tale conversazione, che riguarda come ovvio i commenti dei due su tutto l'andamento della partita dal punto di vista delle difficoltà arbitrali (possibili espulsioni, comportamenti dei calciatori, un altro possibile rigore sul 3-0 ecc..), si parla esplicitamente del rigore fischiato a favore della Juventus, e se ne parla - si ripete- tra due persone che non hanno alcun motivo per pensare di essere telefonicamente intercettati, e che quindi si esprimono liberamente.
E, dal dialogo, emerge in modo nitido che DONDARINI ha concesso il rigore alla Juventus in buona fede, convinto cioè che il rigore c'era, e non per volutamente alterare il risultato a favore della Juventus: dato, questo, del tutto distonico rispetto alla logica sequenza probatoria che dovrebbe sussistere per ritenere essere avvenuta una frode sportiva, sulla base di quanto si era osservato trattando della interpretazione da dare alla norma.
E allora, ferme restando tutte le perplessità che suscita l'eccessiva contiguità tra il designatore arbitrale PAIRETTO ed i dirigenti della Juventus, rimane la considerazione -obbiettiva- che di quattro partite di campionato giocate ad intercettazioni in corso, e quindi possibili oggetti di frode sportiva, su tre non si sono registrati commenti di alcun genere idonei a supportare l'ipotesi di reato, e su una - appunto Sampdoria-Juventus - sono state invece registrate significative conversazioni tra tutti i protagonisti della ipotizzata possibile frode, ma da esse non solo non si traggono riscontri alla ipotesi investigativa, bensì piuttosto elementi di prova di segno contrario."
Due punti della telefonata sono, secondo me, molto interessanti.
Il primo riguarda la frase “incriminata” "ho cercato di... di far si insomma che la partita andasse a quella fine".
Abbiamo già detto di come sia stata strumentalizzata dalla stampa. Quello che voglio sottolineare qui è che questa frase viene pronunciata nel bel mezzo della telefonata, ma è l'ultima delle frasi “interessanti” per il redattore dell'articolo che la pone come conclusione della stessa telefonata: ma analizzando l’integrale intercettazione notiamo come sia, invece, contenuta in una porzione della discussione che rappresenta un capitolo a se stante riguardante il clima “opprimente” che devono subire gli arbitri in tutte le partite in cui una piccola incontra una grande.
Un’altra cosa interessante rileva a proposito del possibile rigore al 90° che, si legge dall'intercettazione, l'arbitro avrebbe comunque voluto assegnare a sfavore della Juventus, anche se non c'era, probabilmente per accontentare i giocatori doriani. Ma qui il guardialinee è stato irremovibile.
La cosa "interessante" da notare è che Dondarini parla di "grosse squadre" a proposito delle polemiche sui rigori, non parla della Juventus: ciò è indice che la Juventus era percepita come UNA delle grandi non la PIU’ grande.
Perché non sono state pubblicate tutte le intercettazioni INTEGRALMENTE senza tagli?
A questo punto cade anche la seconda obiezione: a pensar male si fa peccato ma ci si azzecca a volte…adesso mi risulta difficile pensare che questo sia stato un caso isolato.
Ma, ammettendo pure che lo sia, l’ultima domanda che mi pongo è “perché manipolare un’intercettazione?”.
Se ci sono altre telefonate che fanno capire chiaramente che c’erano accordi sottobanco, perché usarne una che non lo fa, aggiustandola, sistemandola in modo che sembri che lo faccia?
Probabilmente c’era bisogno di “creare” qualcosa che confermasse, anche dalle parole dei protagonisti, l’esistenza di quegli accordi: "ho cercato di...di far si insomma che la partita andasse a quella fine" era una frase perfetta per questo fine.
Ma era in un contesto che non ammetteva responsabilità di nessuno.
E allora si è operato con dei tagli.
A discapito, però, della verità.
Solo in questo caso diranno alcuni. Ma il dubbio ormai a me è venuto.