Giovanni Di Marzio, detto Gianni (Napoli, 8 gennaio 1940), è un allenatore di calcio italiano. Nei suoi primi anni, dopo aver smesso presto di giocare dopo un grave infortunio, ha diretto il Brindisi, la Juve Stabia e la Nocerina. Con la società di Nocera Inferiore ha vinto il Seminatore d'oro per la Serie C.[senza fonte] I maggiori successi in carriera Di Marzio li ha ottenuti allenando il Catanzaro col quale inizialmente perse lo spareggio promozione per la serie A nel 1975 contro il Verona a Terni (0-1), per poi conquistare la promozione, seconda della storia del club calabrese, nella stagione successiva. Nello stesso anno vince ancora il Seminatore d'oro, per la Serie B[senza fonte]. Dal 1977 al 1979 è al Napoli, dove ottiene il quinto posto in classifica, piazzamento Uefa, e perde una finale di Coppa Italia a Roma contro l'Inter. È costretto a lasciare durante la seconda stagione a favore di Luis Vinicio.
Dal 1980 al 1982 allena il Lecce in serie B. È stato l'allenatore che ha portato il Catania in Serie A nel 1982-83 ed è rimasto in panchina fino alla 12a giornata del 1983-84, sostituito da Giovan Battista Fabbri. Ha allenato anche il Genoa e il Cosenza, riuscendo con quest'ultima a centrare una promozione in serie B, attesa per ben 24 anni. Con il Cosenza ha lavorato anche negli anni successivi, ancora come allenatore e poi come Direttore sportivo, incarico che gli venne promosso proprio dalla società silana. Da dirigente ha lavorato anche con il Venezia di Zamparini dal 1996 al 1998, anni d'oro per il club veneto che riconquistava la serie A dopo oltre 30 campionati. E' stato responsabile dell'area estera della Juventus dal 2001 al 2006 suggerendo ai dirigenti juventini giocatori del calibro di Ronaldinho (Gremio), Cristiano Ronaldo (Sporting Lisbona), Diego e Robinho del Santos, Pato dell'Internazionale di Porto Alegre, Anderson attualmente al Manchester Utd, Mikel John Obi del Chelsea e poi i giovanissimi Banega, Lavezzi, Lanzino (Commenda), Di Maria, Aguero e tantissimi altri talenti che sono annoverati e memorizzati nella Banca dati dei giocatori segnalati e sottoscritti dal tecnico napoletano nell'era Moggi.
Nel 1978, in Argentina, è il primo italiano a vedere e scoprire Diego Armando Maradona, allora 18enne: lo propone al Napoli ma il presidente Ferlaino ne rifiuta l'acquisto per soli trecentomila dollari. Per poi acquistarlo nel 1984 per tredici miliardi di lire (cifra record per quei tempi).
Adesso collabora con il Q.P.R., il club inglese di seconda divisione acquistato da Flavio Briatore, per il quale segue il mercato internazionale
caro Vincenzo...questa volta ricordavo bene...HA ALLENATO ANCHE IL NAPOLI..cos e pazzz...;-)
Dedica speciale alla GEA...
http://www.youtube.com/watch?v=IKP9EHLIYtw&feature=related
Gli faremo un'offerta che non potrà rifiutare...
michael corleone: fredo sei il fratello maggiore e io ti voglio bene, ma non ti azzardare a schierarti mai più contro la famiglia è chiaro... mai più..
TROPPO FACILE GIUDICARE E NON BUTTARSI IN GIOCO MAI.....