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Il neofascismo e l'inconcludenza governativa

Ultimo Aggiornamento: 07/09/2008 14:36
02/09/2008 19:24
 
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riporto un articolo di aprileonline (sito internet del mensile legato all'ex-correntone ds) scritto da Enrico Campofreda

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Venerdì notte a Roma i compagni di Renato Biagetti ricordavano il suo assurdo, atroce assassinio avvenuto due anni or sono, lo facevano ascoltando quella musica che Renato amava e loro con lui. Un gruppo di neofascisti ha pensato di ricordare alla propria maniera: cercando un altro morto. Hanno aspettato nell'ombra che il concerto finisse e hanno colpito coi coltelli alcuni giovani isolati. La vittima non c'è stata per puro caso ma la volontà era quella. Accadeva non in una buia strada di Focene ma vicino alla Basilica di San Paolo, nella capitale che il governo dice presidiatissima con tanto di Esercito in strada. Allora è più inquietante ritrovare quello che da anni è tornato a essere un'emergenza: l'assassinio operato da squadristi neofascisti o le condanne unanimi dei politici che si ripetono uguali senza estirpare il male? Ora non vogliamo commentare in maniera manichea che il bene sono i giovani dei Centri sociali di sinistra e il male i neofascisti ma quest'ultima è una certezza, e se i neofascisti non sono l'incarnazione di tutto il male sicuramente seminano nella società male e morte. E tutto ciò non dovrebbe continuare.
Invece continua, fra l'altro con gli stessi copioni. Bisognerebbe chiedere ai politici e alle forze dell'ordine che fine hanno fatto i fascisti che assalirono il pubblico di un concerto a Villa Ada l'estate scorsa. Fascisti che furono individuati come ultrà delle curve dell'Olimpico, abituali frequentatori d'un pub di piazza Vescovio che forse qualche mese dopo erano già liberi e pronti a mettere a ferro e fuoco il quartiere Flaminio dopo la tragica morte di un tifoso. Della riorganizzazione dello squadrismo celato nelle tifoserie calcistiche sono pieni da anni i dossier di Polizia e Carabinieri. I fermi con interdizione a recarsi allo stadio sono numerosi ma i neosquadristi individuati possono vivere anche senza calcio, ch'è solo un pretesto per fare proseliti che altri camerati faranno al posto loro. I neofascisti che fino a tre anni or sono accompagnavano un Alemanno non ancora sindaco in incontri e dibattiti all'Università con tanto di pestaggetti si ritrovano disciolti nei vari rivoli della destra sociale e appaiono dalle finestre di Casa Pound e del Foro 753, da propri centri autogestiti come quello sedicente ‘futurista' di Casalbertone teatro di altre aggressioni.

A Roma queste presenze, assai più delle storiche sedi missine da cui partivano pestaggi di cui il tempo e le svolte politiche hanno sbiadito il ricordo, rappresentano da oltre un quindicennio, insieme alle sedi della Fiamma Tricolore, di Forza Nuova dell'ex terrorista di Terza Posizione Roberto Fiore, dei pub avviati dal suo defunto amico Morsello, alcuni dei luoghi d'aggregazione dei fanatici dell'ultradestra. Taluni sono conosciuti e tollerati dalle amministrazioni cittadine, altri sono cangianti e si mascherano rivestiti d'un'aria commerciale. Quel clima crescente, del quale s'è già in molti casi discusso che ha visto la destra sdoganata e berlusconizzata duettare coi leader del neofascismo squadrista per listoni elettorali o iniziative ammantate da pseudo attività culturali, è lo stesso che nelle teste di giovani e adulti sdogana il Duce, camicie nere, manganelli e violenze. Per episodi gravissimi con tanto di sangue e morte, ci sono decine e decine di pestaggi e intimidazioni e un'infinità di situazioni come quella narrata da un cittadino d'un popoloso quartiere.

"Un pomeriggio ero in fila al semaforo dentro l'auto quando sento arrivare da dietro una macchina con lo stereo a tutto volume: solita ignoranza coatta, penso. Il fastidio diventa stupore quando ascolto le note di ‘Faccetta nera'. A tutto volume. Lo stupore torna fastidio. L'auto mi affianca e dentro c'è un giovane che appare gasato e convinto. Lo guardo apro il finestrino e gli faccio: guarda sei fuori tempo massimo. Quell'epoca è finita. Ahò, ma che voi? risponde. Togli ‘sta musica che fa schifo, dico. Schifo fai te ‘a porco comunista, vòi che te sparo?" La storia è vera. La minaccia potrà anche essere una boutade farsesca, da Verdone del Terzo Millennio. Magari quel cretino non spara, ma altri fascisti in questi anni hanno ripreso ad ammazzare. Palazzo Chigi e il Viminale che fanno?

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questa del ritorno della violenza neofascista è un tema che sta catturando il mio interesse dal momento che perfino a pisa, la città in cui studio, città relativamente piccola e tradizionalmente rossa (Potere Operaio e Lotta Continua sono nati qua, in più sta a un tiro di schioppo da livorno) si comincia a sentir parlare di bande di fascisti che aggrediscono gli immigrati in stazione
voi come la vedete questa tendenza preoccupantemente cresciuta negli ultimi anni? quali per voi le cause? come contrastarla?
03/09/2008 08:53
 
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Ha bruciato la tessera
Mah, io mi ricordo che nei primi anni '90 c'era molta preoccupazione per gli skinhead e compagnia bella. Poi il fenomeno fu abbastanza ridimensionato e si passò alla preoccupazione per i "facinorosi" legati alle frange più estremiste dei centri sociali e degli anarco-insurrezionalisti.



"Nonostante la loro tendenza a costruire Morti Nere, mi sono sempre considerato un tipo da Impero" - Sheldon Cooper, da The Big Bang Theory
03/09/2008 14:21
 
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Mi pare il solito articolo farcito del classico finto buonismo sinistroide e antifascista, che tanti danni fa alla cultura e all'informazione in Italia.

In particolare vorrei far notare questo punto puramente delirante e senza senso col resto del discorso


"Un pomeriggio ero in fila al semaforo dentro l'auto quando sento arrivare da dietro una macchina con lo stereo a tutto volume: solita ignoranza coatta, penso. Il fastidio diventa stupore quando ascolto le note di ‘Faccetta nera'. A tutto volume. Lo stupore torna fastidio. L'auto mi affianca e dentro c'è un giovane che appare gasato e convinto. Lo guardo apro il finestrino e gli faccio: guarda sei fuori tempo massimo. Quell'epoca è finita. Ahò, ma che voi? risponde. Togli ‘sta musica che fa schifo, dico. Schifo fai te ‘a porco comunista, vòi che te sparo?" La storia è vera. La minaccia potrà anche essere una boutade farsesca, da Verdone del Terzo Millennio. Magari quel cretino non spara, ma altri fascisti in questi anni hanno ripreso ad ammazzare. Palazzo Chigi e il Viminale che fanno?



E' innegabile che è messa in atto una campagna denigratoria contro i ragazzi di un "certo orientamento politico". Basta vedere certe scelte lessicali e linguistiche usate dai giornalisti...Voi "militanti di sinistra" noi "estremisti di destra".
Nonostante le mie idee per svariati motivi conosco come funzionan le cose negli ambienti antifa e dei centri sociali...E spesso e volentieri i primi a provocare e ad aggredire son proprio i "militanti di sinistra", e quando,giustamente,gli "estremisti di destra" si difendono la colpa passa subito a loro...e i compagni a piangersi addosso,a fare comunicati su comunicati,manifestazioni e via dicendo.
La sinistra su questi fronti sta perdendo completamente la sua credibilità, colpa di una strisciante infamità di fondo che porta a cambiar fatti e avvenimenti e a comportarsi peggio dei poliziotti,che tanto criticano.
Se c'è un tipo di violenza che è davvero pericolosa è quella antifascista,perchè subdola,nascosta e spesso e volentieri spalleggiata da certe istituzioni.
[Modificato da (Hohenstaufen) 03/09/2008 14:24]



Finché si resterà fermi alla formula democratica e parlamentare, finché si dovrà esitare ad ogni passo, tremare dinanzi ai circoli, temere le cabale, lusingare i faziosi, vivere alla giornata, sarà impossibile costruire.
03/09/2008 15:25
 
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hoenstaufen, dato il clima sociale di questi tempi, mi stupirei se aggressioni da parte di militanti dell'estrema sinistra NON venissero sbattute in prima pagina dalla stampa e dalla televisione come succede con le aggressioni di fascisti
e la stronzata della subdola violenza antifascista spalleggiata da certe istituzioni non venire a raccontarla, che offendi anche la tua intelligenza (e ti assicuro che nonostante tutto mi hai dato l'impressione di una persona che sa quello che dice)
e se proprio devi, fai riferimento a episodi precisi (non dico mica che non esiste la violenza di estrema sinistra, ci mancherebbe altro, ma non puoi dire certo che è un fenomeno sociale in esplosione, come quello dell'estrema destra)
03/09/2008 15:29
 
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volevo aprire io questa discussione. qui la situazione è grave, ormai non si contano più le aggressioni fasciste e la polizia sembra non faccia più nulla.

riporto questa lettera che mi è stata inviata dal pmli, che racconta anche come si è svolta l' azione.


“La serata di ieri al Parco Schuster è stata bella, emozionante e partecipata, con centinaia di persone passate a ricordare Renato Biagetti e la sua storia”. Così inizia il comunicato dei centri sociali diffuso sabato 30 agosto, il giorno dopo l’iniziativa per ricordare Renato Biagetti, il ragazzo assassinato dai fascisti due anni fa al termine di una festa sul litorale romano, a due anni dalla morte.

Finito il concerto, però, un gruppo di 4 compagni che tornavano a casa dopo essere passati per un centro sociale lì vicino, Pirateria, sono stati prima insultati e poi aggrediti da una squadraccia fascista composta da un decina di persone appostata nei paraggi che, in un attimo, picchia e accoltella i compagni e poi scappa dileguandosi prima che possano arrivare i soccorsi.

«Abbiamo sentito delle grida, - dicono gli aggrediti - una decina di ragazzi vestiti con magliette nere hanno cominciato ad insultarci, quindi si sono avvicinati e ci hanno aggredito. A uno di noi, Fabio, sono state inferte almeno tre coltellate. Ma la cosa più grave è che, una volta a terra, lo hanno preso a calci in faccia». «Dopo averci colpito sono fuggiti a piedi. Si è trattata di una vera e propria provocazione di stampo neofascista in una serata in cui ricordavamo un nostro compagno ammazzato proprio da estremisti di destra». Un altro aggiunge: «Avevano le teste rasate, erano armati di coltelli e catene: si è trattato di un vero e proprio agguato premeditato».

La descrizione che fanno dei loro assalitori parla di persone tra i venti e i trent’anni, vestiti con eleganti ‘Polo’ nere o magliette firmate ‘Fred Perry’ e pantaloni di marca e tutte a volto scoperto.

In effetti non è che ci fossero particolari motivi per coprirsi il volto, dato che le “forze dell’ordine” presenti (otto blindati e diverse volanti sia della Polizia che dei Carabinieri!, oltre agli agenti della Digos di pattuglia) non hanno fatto nulla per evitare l’aggressione, ben sapendo che il pericolo di “tafferugli”, come li chiamano loro, sarebbe stato dopo il concerto, quando la gente stava ormai tornando a casa. La questura si è “difesa” dicendo che «l'episodio è avvenuto dopo il servizio di sicurezza pubblica per il parco. La festa era finita alle due di notte»… Quindi, facendo terminare il “servizio di sicurezza pubblica” alle 2 di notte (ben consci delle quasi 20 azioni tra aggressioni e atti di omofobia e xenofobia avvenuti a Roma nel solo 2008 per mano dei fascisti), i cani da guardia dello Stato, le “forze dell’ordine”, hanno preparato il terreno perfetto per quest’ennesimo assalto della teppaglia nera. Incredibile a dirsi, poi, se si pensa che sono molte le azioni delle squadracce, negli ultimi tre anni, ad essere state compiute dopo la fine di un’iniziativa di massa. Si pensi all’assalto a Villa Ada del giugno dell’anno scorso quando, al termine del concerto della Banda Bassotti, una cinquantina di squadristi di Forza Nuova hanno colpito i giovani presenti con coltelli, bastoni e bombe-carta. Evidentemente la Digos se ne è dimenticata…

Morale della storia: i ragazzi sono rimasti feriti e talvolta in modo grave, come il compagno tuttora ricoverato per degli squarci da coltello alla coscia; le istituzioni e tutti i partiti parlamentari hanno avuto modo di esprimere strumentalmente il loro “cordoglio”, il loro “disappunto”, e la loro “condanna” delle azioni fasciste, naturalmente “se - e solo se - gli inquirenti confermeranno che si tratta di un pestaggio per motivi politici” (Piero Marrazzo, Presidente PD della Regione Lazio)… già perché potrebbe trattarsi anche semplicemente di “bande di delinquenti organizzati” (Enzo Foschi, PD)… bisogna infatti “verificare con assoluta certezza se dietro di esso (l’agguato ai compagni, ndR) esista una forma organizzata di estremismo di destra” (Gianni Alemanno, Sindaco PdL di Roma) (è apparso inoltre strano sentire Alemanno “condannare”, seppur formalmente, l’aggressione, dato che proprio pochi giorni fa il “centro sociale” fascista ‘Casa d’Italia Prati’ è passato pubblicamente da Fiamma Tricolore al PdL, “per il buon lavoro svolto dal Sindaco Alemanno”).

Parla chiaro invece il comunicato del centro sociale ‘L38 SQUAT’ (in cui milita uno degli aggrediti): “con coltelli e bastoni circa 10 topi di fogna hanno atteso nascosti nel buio che tutti fossero andati via per colpire alle spalle quattro compagni isolati che tornavano alle macchine”. Punto.

Lo hanno ricordato alcune centinaia di compagni il giorno seguente, sabato, con un corteo di comunicazione alla città aperto dallo striscione: “Agosto 2006-agosto 2008, stesse lame, stesse trame”.

E ricordiamo anche noi ad Alemanno, al governo, alla finta “opposizione” e a tutti quelli che fanno finta di non sentire e di non vedere, che non ci sarà pace finché ai fascisti sarà permesso di farla da padroni in una città Medaglia d’Oro per la Resistenza come Roma, una città, come dimostrano i cortei e le numerose iniziative antifasciste organizzate e partecipate non solo da compagni, ma anche da persone semplicemente e sinceramente democratiche, che vuole dire basta al fascismo.

03/09/2008 15:32
 
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Re:
..SpartaK.., 03/09/2008 15.25:

hoenstaufen, dato il clima sociale di questi tempi, mi stupirei se aggressioni da parte di militanti dell'estrema sinistra NON venissero sbattute in prima pagina dalla stampa e dalla televisione come succede con le aggressioni di fascisti
e la stronzata della subdola violenza antifascista spalleggiata da certe istituzioni non venire a raccontarla, che offendi anche la tua intelligenza (e ti assicuro che nonostante tutto mi hai dato l'impressione di una persona che sa quello che dice)
e se proprio devi, fai riferimento a episodi precisi (non dico mica che non esiste la violenza di estrema sinistra, ci mancherebbe altro, ma non puoi dire certo che è un fenomeno sociale in esplosione, come quello dell'estrema destra)



Spesso e volentieri le aggressioni che vengono compiute da "estremisti di destra" vengono compiute da gente completamente slegata da partiti o movimenti,da gente che nell'Area nessuno conosce e considera,da pischelli di borgata o da borghesucci annoiati.
Eppure chi ci va di mezzo è tutta l'Area compresi partiti,movimenti e persone che nulla c'entrano (vedi l'articolo sopra postato che tira in causa Casa Pound e i camerati di Roma che son tutto tranne che beceri picchiatori).
Aggressioni antifasciste ci son state eccome,e pure recentemente... Solo che si da meno visibilità,anche perchè non abbiamo mai avuto intenzione di enfatizzare o tirar per le lunghe la cosa.
Vedi l'aggressione inventata al Gay Pride,in cui si è scoperto essere stato tutto inventato da quelli dell'ArciGay e altri fatti simili.
A Verona,tempo fa,fu accoltellato ripetutamente un camerata da gente vicina ai centri sociali e via dicendo.

Questa è di qualche giorno fa...eppure sui giornali nazionali stranamente non è passata...


PESARO - Sono stati accerchiati e aggrediti. Calci e pugni per una violenza politica che fa piombare la città indietro di decenni. E’ accaduto mercoledì scorso, una sorta di resa di conti con un’evidente sproporzione delle forze. Secondo fonti investigative, quattro giovani estremisti di destra sono stati picchiati da una ventina di coetanei di estrema sinistra. L’episodio ha ancora contorni confusi per l’oggettiva ritrosia dei ragazzi coinvolti - di ambo le parti - a raccontare l’accaduto. Se ne occupa comunque la Digos e ieri mattina la vicenda è stata trattata nella riunione operativa del nuovo prefetto con i comandanti delle forze dell’ordine in preparazione della primo comitato per l’ordine pubblico e la sicurezza che martedì mattina si riunirà sotto la presidenza di Alessio Giuffrida. Uno dei punti salienti del vertice di ieri erano le scritte naziste apparse nei giorni scorsi in vari punti della città. Le botte tra le frange estreme della militanza politica pesarese sarebbero state provocate proprio da quelle scritte, i quattro giovani di destra sarebbero stati presi di mira perché ritenuti gli autori di quei graffiti apparsi sui muri della zona di via Amendola e del quartiere di Vismara. Contattato sulla questione Davide Ditommaso, coordinatore provinciale di Forza Nuova, ha escluso che i pestati appartengano al suo gruppo: “Forza Nuova non traccia scritte sui muri perché non è così che si fa politica e nessuno dei nostri iscritti è stato coinvolto in un simile episodio. In città, comunque, ci sono skinhead autonomi”. Sono in corso indagini sugli episodi simili del passato che hanno visto gli estremisti di destra autori e non vittime delle violenze. In relazione all’ultima vicenda la riunione di ieri in Prefettura è stata aggiornata sull’esigenza di un approfondimento.








Finché si resterà fermi alla formula democratica e parlamentare, finché si dovrà esitare ad ogni passo, tremare dinanzi ai circoli, temere le cabale, lusingare i faziosi, vivere alla giornata, sarà impossibile costruire.
03/09/2008 15:47
 
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come ti ho già detto non nego la ricorrenza di episodi scatenati dall'estrema sinistra... il ricorso alla violenza politica è anche nel codice genetico di molte (non tutte) delle esperienze scaturite dalla sinistra extraparlamentare anni'70
e non voglio neanche dire che negli episodi di violenza c'entrano sempre e comunque i partiti della "destra radicale" (nonostante un mio amico skinhead mi abbia spesso parlato di episodi in cui l'esponente di forza nuova fomenta i giovani, e quando succede il fattaccio, questi dichiarano subito la propria estraneità)

ma di qui a dire che i fascisti che picchiano sono criminali isolati e la vera violenza organizzata sta a sinistra ce ne corre, eh
prima di tutto gli episodi di violenza fascista sono OGGETTIVAMENTE in aumento esponenziale. e non credere che io prendo per buone solo le notizie più sensazionali che passano dai media nazionali, io parlo per esperienza, per attivismo in una città universitaria, dove ho anche assistito di persona a numerose intimidazioni e minacce (mai violenza) e dove da un incidenza del fenomeno pari a 0 si è passati a vari episodi al mese.
non si può dire che la politica non c'entra, se è vero che chi compie questi delitti sono comunque persone predisposte per natura alla violenza, non ha senso negare che dietro di loro ci sia un clima e una legittimazione culturale
03/09/2008 16:01
 
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Re:
..SpartaK.., 03/09/2008 15.47:

come ti ho già detto non nego la ricorrenza di episodi scatenati dall'estrema sinistra... il ricorso alla violenza politica è anche nel codice genetico di molte (non tutte) delle esperienze scaturite dalla sinistra extraparlamentare anni'70
e non voglio neanche dire che negli episodi di violenza c'entrano sempre e comunque i partiti della "destra radicale" (nonostante un mio amico skinhead mi abbia spesso parlato di episodi in cui l'esponente di forza nuova fomenta i giovani, e quando succede il fattaccio, questi dichiarano subito la propria estraneità)

ma di qui a dire che i fascisti che picchiano sono criminali isolati e la vera violenza organizzata sta a sinistra ce ne corre, eh
prima di tutto gli episodi di violenza fascista sono OGGETTIVAMENTE in aumento esponenziale. e non credere che io prendo per buone solo le notizie più sensazionali che passano dai media nazionali, io parlo per esperienza, per attivismo in una città universitaria, dove ho anche assistito di persona a numerose intimidazioni e minacce (mai violenza) e dove da un incidenza del fenomeno pari a 0 si è passati a vari episodi al mese.
non si può dire che la politica non c'entra, se è vero che chi compie questi delitti sono comunque persone predisposte per natura alla violenza, non ha senso negare che dietro di loro ci sia un clima e una legittimazione culturale



Non sono di FN,anzi sono parecchio critico sull'impostazione che tale partito ha e su talune metodologie.
Le aggressioni come già detto ci sono,sia che la mano sia nera sia che sia rossa.
Il punto è che spesso aggressioni senza alcuna motivazione politica vengono inquadrate come atti di squadrismo fascista. (vedi l'esempio di Nicola,ucciso da dei criminali a Verona). O le varie aggressioni ad immigrati (che spesso e volentieri nascono da un reale malessere della popolazione,e non da un'impostazione di tipo politico-ideologico,vedi il Pigneto).
C'è da dire un altro fatto,di cui spesso ci si dimentica. Se uno sceglie una vita diciamo militante deve sapere anche i rischi che corre e non piangersi poi addosso. Se inneggio all'Antifascismo Militante devo mettere in conto che prima o poi sto Antifascismo lo devo mettere in pratica. Idem se faccio iniziative e politica di un certo tipo,devo accettare che spesso e volentieri le parole con la parte avversa non sempre bastano. E' una questione di scelta di vita.
La mia è una scelta di vita militante e non lo nego. E se un domani, come già qualcuno ha tentato,dei compagni mi aggrediscono e me le danno... Lo accetto e non mi piango addosso,è la mia vita e me la son scelta io.


PS discorso a parte il caos uscito dopo il video su youtube All Reds,All Rabbits...una semplice provocazione senza minacce o aggressioni passata per chissà che cosa...



[Modificato da (Hohenstaufen) 03/09/2008 16:05]



Finché si resterà fermi alla formula democratica e parlamentare, finché si dovrà esitare ad ogni passo, tremare dinanzi ai circoli, temere le cabale, lusingare i faziosi, vivere alla giornata, sarà impossibile costruire.
03/09/2008 16:16
 
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non ti ho mica accusato di essere di fn
sono d'accordo sulla necessità di accettare i rischi, soprattutto quando decidi di aggregarti ad un'esperienza di attivismo politico più marcatamente conflittuale (come appunto l'azione antifascista)

ma non sono assolutamente d'accordo nel relegare l'aumento nella frequenza di questi episodi a cause di malessere della popolazione o di semplice criminalità (affermare che il fatto di verona non c'entri niente con un determinato clima è sbagliato, punto)
l'aumento esplosivo della violenza fascista è reale ed oggettivo, e oltre una certa soglia negare che questo è dovuto ad una mutata (in peggio) condizione del clima culturale del paese è da scellerati

PS buona parte della responsabilità per questo nuovo clima lo attribuisco alla sinistra, che non ha fatto niente per arginarlo
[Modificato da ..SpartaK.. 03/09/2008 18:25]
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Ci Crede
Sono d'accordo sul fatto che la violenza fascista sia in esponenziale aumento... però quando penso che in uno stato presunto democratico e con una presunta libertà di parola si debba aver paura a mostrare le proprie idee politiche con il rischio di essere accoltellati o aggrediti mi sdegno altamente (e non sto parlando solo di fascisti ma anche nelle schiere dei centri sociali presunti di sinistra (a mio vedere più anarchici che comunisti) ). Con questi episodi questi gruppetti militanti dimostrano la loro vera ignoranza e tutto questo a danno dei partiti e della causa che loro stessi dicono di sostenere... a questo punto mi giunge il dubbio che siano realmente interessati alla politica...
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