| | | OFFLINE | | Post: 6.381 | Registrato il: 23/06/2005
| Anziano | |
|
10/09/2008 18:41 | |
I DUBBI DEL TECNICO Empoli, l’ora delle scelte
La squadra va meglio con la difesa a tre: Baldini deve decidere
EMPOLI - Seppure sia una storia piuttosto antica quella del bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto appare sempre e comunque di incredibile attualità, come ben dimostrano le contrapposte correnti di pensiero riguardo al bene e al male del pareggio strappato dall'Empoli nel posticipo di Vicenza. Di certo non mancano i motivi che avvalorino le tesi dei pessimisti, partendo da un approccio alla gara a dir poco sconcertante e proseguendo con le incertezze emerse in una difesa nella quale il solo portiere si è guadagnato la pagnotta o magari con le difficoltà di un attacco che dovrà fare a meno ancora per diverso tempo dei suoi protagonisti più attesi.
Ogni e qualsiasi critica dunque ha una precisa ragion d'essere e nulla di strano che la scelta del bicchiere mezzo vuoto possa trovare non pochi proseliti. Così come non mancano tuttavia i motivi che inducono a riflettere un attimo - visto che siamo solo alla seconda di campionato - per far pendere poi l'ago della bilancia verso un pur cauto ottimismo. Ad esempio, un elemento che ha segnato in positivo il match di Vicenza è apparso il cambio in corsa del modulo di gioco, con il 34-3 che ha regalato equilibri assai maggiori a tutta la manovra. Non a caso lo stesso Silvio Baldini, commentando l'inserimento di Bianco al posto di un Corvia dolorante alla schiena, ha confessato con la consueta franchezza:
« Loro avevano costruito quattro o cinque nitide occasioni da gol e noi nessuna, per cui il minimo che potevo fare era intervenire su un 4-2-3-1 che non stava funzionando e sistemare la squadra secondo il 3-4-3 sul quale stiamo lavorando dall'inizio della preparazione. D'altra parte lo avevo detto fin da subito che avremmo potuto giocare con i due moduli e anche questa volta, esattamente come era avvenuto a Treviso in Coppa Italia, i nostri sono stati molto bravi ad organizzarsi per cercare di reagire. Poi è venuto il gol vicentino e non è stato facile per noi riagguantare il pareggio. Per fortuna ci siamo riusciti anche se, al di là del risultato, mi è parso degno di grande apprezzamento l'impegno dei ragazzi che addirittura all'ultimo secondo potevano anche vincere, se il tiro di Pasquato non fosse finito fuori di un soffio. Anche se in fondo è stato giusto così» .
Ecco dunque che l'efficacia del modulo nuovo rimane come bagaglio pesante per il futuro, nonostante che dei maggiori interpreti della difesa a tre dell'avvio - Marzoratti, Piccolo, Pratali e a volte Kokoszka o Angella l'altra sera ce n'era in campo uno solo, Piccolo. Vien dunque da pensare che quando gli attuali protagonisti - Vargas e Tosto - avranno preso maggior dimestichezza coi ruoli le cose possano andare assai meglio, senza dimenticare come Buscé da quarto di centrocampo faccia molto più male agli avversari se parte più alto rispetto a quando viene chiamato a compiti difensivi.
Antonio Bassi/atc
Corriere dello Sport |
|
|