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Storia contemporanea: vogliamo dare una definizione?

Ultimo Aggiornamento: 28/02/2008 19:18
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20/12/2007 14:48
 
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Cosa significa per voi storia contemporanea?

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Di solito si intende la storia dal dopoguerra ad oggi.






Chi non conosce la storia è costretto a riviverla.
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Re:
BRESCIAGGHER, 20/12/2007 14.48:

Cosa significa per voi storia contemporanea?





Beh,dipende da che punto di vista lo prendi...i manuali scolastici di solito la fanno partire dal congresso di Vienna.

A rifletterci bene...la mia personale opinione è 1848-oggi...ma non tanto per i moti...ma più che altro per il "manifesto"

Altra grande ala prende per estremo il 1789...

sono punti di vista differenti.


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Il mio unico timore è quello di non essere frainteso-Wilde
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22/12/2007 13:55
 
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per me è quella che va dal 1914 a oggi,ma forse fra qualche tempo si potrebbe partire dal 1991.


« Al futuro o al passato, a un tempo in cui il pensiero è libero, quando gli uomini sono differenti l'uno dall'altro e non vivono soli...
a un tempo in cui esiste la verità e quel che è fatto non può essere disfatto."
George Orwell


"Credi tu, gli chiesi, che io abbia ragione o torto?
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E allora perchè dovrei fuggire?"
Emilio Lussu "Marcia su Roma e dintorni"







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Per me è giusto farla partire dal 1789, che segna un grande spartiacque.





"Oh, i presagi tristi per l'avvenire di Torino che si facevano al tempo del trasporto della capitale! E li facevano i Torinesi stessi, che per un momento perdettero la fiducia in sé medesimi." Olindo Guerrini

"Cittadini e soldati, siate un esercito solo! Ogni viltà è tradimento, ogni discordia è tradimento, ogni recriminazione è tradimento. (dal proclama alla nazione dopo le giornate di Caporetto)"

"In guerra si va con due bastoni, uno per darle e uno per prenderle. (dalla conferenza di Peschiera del Garda del 1918)"

"Queste decisioni spettano soltanto a me. Dopo lo stato d'assedio non c'è che la guerra civile. Ora qualcuno si deve sacrificare [a Luigi Facta, dopo che questi proclamò lo stato d'assedio durante la Marcia su Roma]"

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Re:
Pius Augustus, 22/12/2007 13.55:

per me è quella che va dal 1914 a oggi,ma forse fra qualche tempo si potrebbe partire dal 1991.




Hobsbawm docet insomma!




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Re: Re:
Duca Conte Barambani, 28/02/2008 0.08:




Hobsbawm docet insomma!








si,io concordo con lui su questo.Per me il 1914 è stato importante quanto il 1492 o il 1789.


« Al futuro o al passato, a un tempo in cui il pensiero è libero, quando gli uomini sono differenti l'uno dall'altro e non vivono soli...
a un tempo in cui esiste la verità e quel che è fatto non può essere disfatto."
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senza dubbio il 1789 è stato un punto critico della storia...molto di più del 1492, ma cmq sono daccordo, visto che da li in poi c'è stata la svolta del "pensiero".
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secondo tutti i libri di storia l'età contemporanea parte dal 1815
congresso di vienna( dopo un lungo diverbio fra storici per decidere tra 1789 e la data sovrascritta), ma sono d'accordo con chi dice che si dovrebbe spostare al 1914.
anche, secondo i recenti avvenimente sarebbe da spostare o al 1991 oppure al 2001 (11 settembre)!!!!!!!!!!!!

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